Napoli EST | Progetti per l'area est della città (notizie e aggiornamenti)

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Augusto1
00martedì 7 agosto 2012 11:36
Re: HO SEMPRE AMMIRATO
Cuore Napoletano 88, 07/08/2012 02.13:

la tua ironia augusto ! ... non dico nulla di nuovo se dico che è troppo lenta la burocrazia napoletana ... CHE SOFFERENZA PER VEDERE TERMINATO OGNI PROGETTO , CHE LENTEZZA , CHE NOIA !!!



Ti ringrazio, sei gentile [SM=x2819344] , ma purtroppo c'è anche molta amarezza per averne viste troppe, in quarantacinque anni. Sai quanti progetti presentati, quanti annunci ho letto e sentito, da quando ero ragazzino ad oggi... più quelli disattesi che quelli realizzati. E quelli realizzati hann' fatt' schiattà 'ncuorp', in fatto di tempi... [SM=x2819346]

Cuore Napoletano 88
00mercoledì 8 agosto 2012 01:39
VABBE AUGUSTO TIEN
" A PANZA CHIEN " HO CAPITO XD .... cosi come credo anche di aver capito che devo mettere in conto che questi progetti per napoli est che ho elencato non vengano cantierati ! anche se comunque si tratta di fondi che devono essere messi da privati e qui che ho molta confusione perchè : se questi progetti sono stati presentati da un gruppo di imprenditori privati e finanziati con fondi per investimenti per 2,3 miliardi di euro con a capo la faraone menella e tutte le cose che già sappiamo ... ecco allora mi chiedo come mai molti di essi non sono in cantiere dato che secondo il mio ragionamento i fondi , i soldi già ci dovrebbero essere per completarli tutti
Cuore Napoletano 88
00mercoledì 8 agosto 2012 01:46
OPPURE :
ho interpreato male : forse si parla soltanto di cifre da investire per il completamento totale dei progetti , e non di fondi che già sono pronti all' uso , altrimenti non si spiega il perchè di tutta questa lentezza ! illuminatemi !!!
Augusto1
00mercoledì 8 agosto 2012 09:08
C'è poco da dire: non si contano i progetti finanziati e mai realizzati. I progetti si realizzano quando vedi materialmente i cantieri per strada.
M.Gomez
00giovedì 23 agosto 2012 13:15
Caldoro: "Ospedale del Mare pronto entro 30 mesi"
Il governatore della Regione Campania ha fatto ieri visita alla struttura a Napoli Est che al momento, dice, "è al 57 per cento", ma che sarà completata in due anni e mezzo

"I conti a posto non bastano. Ai cittadini bisogna offrire anche una buona sanità". Lo ha ribadito il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, a margine della sua visita all'Ospedale del Mare, a Napoli Est.

Un ospedale, quello del Mare, ha sottolineato, per il quale "si è lavorato per salvarlo". Ci vorranno 6 mesi, ha spiegato il governatore, per far ripartire la macchina burocratica e altri 24 per il completamento che al momento è al 57%.

"La sanità è una questione sulla quale lavoriamo giorno e notte, è il tema centrale della Regione Campania - ha aggiunto Caldoro - rappresenta oltre il 65% del suo bilancio. Siamo diventati una regione virtuosa sulla sanità, però questo non basta. Oltre ai conti a posto e quindi ai pareggi di bilancio, dobbiamo offrire anche una buona sanità". (Ansa)

Potrebbe interessarti: www.napolitoday.it/politica/ospedale-del-mare-napoli-cald...

Speriamo che questa sia davvero la volta buona...
- TYLER -
00giovedì 23 agosto 2012 13:19
Dal Mattino...


NAPOLI - Un tesoro di 265 milioni di euro da investire in 30 mesi. È l’ultima sfida della Regione per evitare che l’Ospedale del Mare resti un’eterna incompiuta. Dopo uno stop di quasi due anni, tra un mese riparte il cantiere aperto nel lontano 2005. Da allora si sono susseguiti annunci bluff, lavori a singhiozzo, inchieste giudiziarie e ritardi clamorosi. Poi finalmente la svolta: il commissario ad acta Ciro Verdoliva ha siglato un accordo per chiudere il contenzioso con la Astaldi e con le altre imprese vincitrici dell’appalto.


Ciò è stato possibile grazie alle risorse recuperate dal governatore Stefano Caldoro e messe a disposizione dall’esecutivo e dall’Unione europea: 178 milioni sono stati stanziati dal Cipe; 21 milioni provengono da un precedente finanziamento per l’edilizia sanitaria; 1,7 milioni sono frutto di rinvenienze di fondi destinati alla radioterapia; 45,5 sono a carico dell’Asl Napoli 1 e serviranno appunto per archiviare il contenzioso (con un mutuo di 33 anni). Per acquistare macchinari e apparecchiature verranno invece utilizzati 18,5 milioni provenienti da Bruxelles.

L’obiettivo è ultimare l’infrastruttura, che ha raggiunto una media di avanzamento lavori pari al 57 per cento, entro il dicembre del 2014. A quel punto si dovranno solo attendere i tempi tecnici del collaudo. Una volta entrato in funzione, l’Ospedale del Mare (che nel frattempo sarà aperto ai cittadini per visite guidate) ospiterà le attività di quattro nosocomi dislocati nel centro storico di Napoli (la cui attuale dotazione è di oltre 700 posti letto): Loreto Mare, Ascalesi, San Gennaro e Incurabili. Centro hub di terzo livello della rete di emergenza e progettato con le più moderne tecnologie (il nosocomio ha uno scheletro «galleggiante», costruito sul modello giapponese, che poggia su 327 isolatori anti-sismici), avrà 450 letti di degenza ed altri 200 posti nell’edificio albergo (che accoglierà anche gli uffici).


Ad annunciare la rivoluzione è stato il presidente della Regione, che ha effettuato un sopralluogo nel cantiere con il commissario Verdoliva, il direttore generale dell’Asl Napoli 1 Ernesto Esposito e il capo di gabinetto di Palazzo Santa Lucia, Danilo Del Gaizo. Per Caldoro si tratta infatti di «un’opera strategica nell’ambito della riorganizzazione del comparto in Campania. Abbiamo lavorato senza sosta per salvare l’Ospedale del Mare e siamo riusciti a trovare le risorse convincendo il governo dell’importanza del progetto. Siamo impegnati giorno e notte su questo fronte per rimettere in ordine i conti ma non basta. Ai cittadini bisogna offrire anche una buona sanità».

L’ex ministro socialista - che ieri ha visitato inoltre il Ruggi di Salerno e l’ospedale San Paolo a Fuorigrotta - ha quindi rinnovato l’appello al governo a «sbloccare subito il turn over»: «In qualche caso la carenza di personale significa costi maggiori per via di doppi e tripli turno, di straordinari e di misure aggiuntive che bisogna adottare per sopperire alla carenza di organico. Sono costi in più che si possono abbattere con l’inserimento di giovani medici e personale sanitario nuovo o con la mobilità».

Anche Verdoliva sottolinea «lo sforzo compiuto in questi mesi, in silenzio, per riaprire il cantiere. Ma ci abbiamo sempre creduto. Il risultato è stato possibile grazie alle sinergie messe in campo con gli uffici regionali e con lo staff del presidente Caldoro mediante un grande lavoro di squadra. Per i cittadini è stato difficile accettare uno stop così lungo, tuttavia quest’attesa sarà ripagata da una struttura efficiente e all’avanguardia». Esposito considera l’apertura dell’ Ospedale del Mare una tappa fondamentale per completare la rete di emergenza di Napoli: «A est ci sarà questo presidio, a ovest il San Paolo, a nord il San Giovanni Bosco e il Cardarelli, nel centro storico il Pellegrini. In questo modo svilupperemo un sistema armonico con ospedali ad alta specializzazione dislocati nelle periferie».
CRIME 80
00giovedì 23 agosto 2012 13:25
bene, per quella data Caldoro sarà verso la fine del suo mandato, qualcosa dovrà pur presentare del suo operato.
bartol0
00giovedì 23 agosto 2012 15:11
- TYLER -, 23/08/2012 13.19:


l’Ospedale del Mare (che nel frattempo sarà aperto ai cittadini per visite guidate)



e ch'rè, 'nu sito archeologico?
- TYLER -
00giovedì 23 agosto 2012 16:03
Con il tempo che è passato e quello che passerà per finirlo, farà la fine di Pompei!! [SM=x2819346]
Trando90
00giovedì 23 agosto 2012 16:30
Una domanda, tempo fa sentii che il giorno in cui avrebbe aperto l'Ospedale del mare il Loreto Mare sarebbe stato chiuso è vera questa cosa?
CRIME 80
00giovedì 23 agosto 2012 20:53
speriamo che venga demolito il Loretomare.....
Skeltar
00giovedì 23 agosto 2012 21:15
Re:
bartol0, 23/08/2012 15.11:



e ch'rè, 'nu sito archeologico?



Ora sì.
Linea68
00venerdì 24 agosto 2012 08:03
Re:
CRIME 80, 23/08/2012 20.53:

speriamo che venga demolito il Loretomare.....




In effetti, al di là dei sentimenti romantici (sono nato lì), è vecchio e si potrebbero recuperare quelle strutture per altre finalità.
CRIME 80
00venerdì 24 agosto 2012 13:30
ma è brutta, di un brutto che si sposa bene con le altre brutture costruite su qulla strada, su questo sono stati coerenti.

Io dico di buttare giù la struttura e di riuscire finalmente a ridare un po di rispetto alla strada e alla città.
- TYLER -
00venerdì 24 agosto 2012 13:46
Re: Re:
Linea68, 24/08/2012 08.03:




In effetti, al di là dei sentimenti romantici (sono nato lì), è vecchio e si potrebbero recuperare quelle strutture per altre finalità.



Anche io sono nato lì... [SM=x2819344]
morgen69
00lunedì 27 agosto 2012 23:55
Re:
CRIME 80, 24/08/2012 13.30:

ma è brutta, di un brutto che si sposa bene con le altre brutture costruite su qulla strada, su questo sono stati coerenti.

Io dico di buttare giù la struttura e di riuscire finalmente a ridare un po di rispetto alla strada e alla città.




magari senza costruirci niente. Napoli ha bisogno di spazi aperti...e di verde, tanto verde pubblico, curato e ovviamente rispettato e goduto

TDM_88
00martedì 28 agosto 2012 09:48
Re: Re:
morgen69, 27/08/2012 23.55:




magari senza costruirci niente. Napoli ha bisogno di spazi aperti...e di verde, tanto verde pubblico, curato e ovviamente rispettato e goduto





quoto. anche se è impossibile che lo abbattano...
Pasticchio
00giovedì 30 agosto 2012 13:34
Brin 69
Alcuni scatti fatti ieri







Come vedete l'edificio di testata è a buon punto, diversamente dagli altri due






Pasticchio
00giovedì 30 agosto 2012 13:40
Ex Cirio

In serata per gli ultimi scatti alla futura nuova sede della facoltà di ingegneria della Federico II













CRIME 80
00giovedì 30 agosto 2012 16:45
il brin 69 e propio bello, mi piace come recupero di una frabbrica dismessa!
bartol0
00giovedì 6 settembre 2012 01:08
WUF ( [SM=g3019204] ):PROGETTO NAPOLI EST,IMPRENDITORI CHIEDONO INFRASTRUTTURE
LA REGIONE AL LAVORO PER SUPERARE PROBLEMI E DIFFICOLTA'


(ANSA) - NAPOLI, 5 SET - Da una parte le esigenze degli imprenditori privati, dall'altra le lungaggini amministrative. Al centro, il progetto di riqualificazione dell'area orientale di Napoli che negli ultimi dieci mesi ha subito una battuta d'arresto. Il motivo? "La crisi economica globale che ha scoraggiato i grandi gruppi di investitori internazionali" spiega Marilù Faraone Mennella, presidente del consorzio di imprenditori Naplest, intervenuta a un convegno organizzato dall'Acen al sesto World urban forum. "La Regione - continua - deve intervenire sulle infrastrutture, deve velocizzare i progetti. Abbiamo bisogno della connessione a banda larga, di lavori alle fogne e di interventi per i parcheggi, per gli scambi intermodali e in generale per la viabilità che incide per il 68% sul successo di un'iniziativa imprenditoriale". Pronta la risposta della Regione. "Stiamo lavorando al progetto infrastrutturale - dice l'assessore regionale all'Urbanistica, Marcello Taglialatela - Vogliamo rendere più fruibile un'area che obiettivamente ha delle difficoltà". La zona, infatti, ha delle barriere fisiche che creano non pochi problemi alla progettazione. E' il caso, per esempio, della stessa stazione ferroviaria o dei raccordi stradali che portano al di fuori dai confini cittadini. "Lavoreremo con fondi europei - dice Taglialatela - con l'idea di eliminare questi problemi, di rendere più appetibile la zona dal punto di vista imprenditoriale, pur sapendo che si tratta comunque di processi lunghi". Naplest, spiega il numero uno del consorzio, è un contenitore di 22 gruppi imprenditoriali con 15 progetti. Il rapporto di investimenti tra pubblico e privato è di 1 a 9. In totale l'investimento è di 1 miliardo e 200 milioni di capitali privati e 300 milioni dalla Regione. Al momento i progetti conclusi sono 3 e riguardano la grande distribuzione, l'housing e la logistica. Un altro progetto, rivolto più al terziario e ai servizi, è in fase di conclusione. Quelli invece ancora fermi sono 6. Tutti progetti che, spiega Ambrogio Prezioso, altro membro di Naplest, "hanno una forte valenza sociale, per un territorio oggettivamente difficile" Così com'é oggettivamente difficile la situazione economica del Paese, primo vero problema anche per la ripartenza dei progetti di Napoli est. "Lo testimonia la contrazione incredibile dei mutui concessi dalle banche crollata del - 47%", spiega Pietro Modiano presidente NOMISMA, anch'egli intervenuto al convegno. "Le famiglie non hanno soldi - gli fa eco Paolo Buzzetti, presidente ANCE - un problema di sistema, rispetto alla Germania, per esempio, paghiamo il 50% in più di interessi sui mutui". La soluzione possibile? Puntare sulle città metropolitane e sullo sviluppo delle aree urbane. "La politica per le città - dice il presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, Francesco Karrer - deve essere una politica nazionale perché orientare le società urbane significa orientare la società". "Questo significa che occorre attrezzare la nostra città o area metropolitana attraverso iniziative di riqualificazione urbana - dice il presidente di Acen e padrone di casa al convegno - Bisogna intervenire con dotazione di servizi sociali aggiuntivi, potenziamento infrastrutturale per favorire la mobilità, la vivibilità, il lavoro di chi si muove in un'area ampia e per di più sovrappopolata. (ANSA).
Mcmarra
00lunedì 10 settembre 2012 16:55
Ieri sera RaiNews24 ha trasmesso un bel reportage intitolato "Mi chiamo Città : Napoli", tutto sui progetti di riqualificazione della città, in particolar modo quelli dell'area Est. Purtroppo ho visto solo gli ultimi minuti, e in rete non sono riuscito a trovarlo per rivederlo. Se qualcuno è più bravo di me, e lo riesce a trovare potrebbe postarlo, era davvero interessante. Nell'ultima parte si parlava anche della futura stazione di Piazza Garibaldi.
Stadera90
00lunedì 10 settembre 2012 19:07
Credo che il video "incriminato" sia questo:

tv.architettiroma.it/notizie/14013.aspx [SM=x2819661]
Mcmarra
00martedì 11 settembre 2012 18:34
Re:
Stadera90, 10/09/2012 19.07:

Credo che il video "incriminato" sia questo:

tv.architettiroma.it/notizie/14013.aspx [SM=x2819661]




Grazie Stadera90 ma il reportage non era questo. Il tuo è un reportage del 2011, quello mandato in onda l'altra sera parlava anche della futura piazza Garibaldi, ma si occupava prettamente dei progetti di riqualificazione di NapolEst mostrando Vigliena, Brin69, PalaPonticelli riqualificazione areaQ8, Ex manifattura tabacchi. Comunque grazie lo stesso anche questo è davvero bello. [SM=x2819352]
Na.Samurai
00venerdì 14 settembre 2012 11:42
"Sviluppo urbano
Santa Margherita, nuova ribalta per NaplEst": denaro.it/blog/2012/09/14/santa-margherita-nuova-ribalta-per-...
Stadera90
00venerdì 14 settembre 2012 11:49
Re: Re:
Mcmarra, 11/09/2012 18.34:




Grazie Stadera90 ma il reportage non era questo. Il tuo è un reportage del 2011, quello mandato in onda l'altra sera parlava anche della futura piazza Garibaldi, ma si occupava prettamente dei progetti di riqualificazione di NapolEst mostrando Vigliena, Brin69, PalaPonticelli riqualificazione areaQ8, Ex manifattura tabacchi. Comunque grazie lo stesso anche questo è davvero bello. [SM=x2819352]



[SM=x2819661] Di nulla

MiZaR-82
00venerdì 14 settembre 2012 11:57
Re: Re:
Mcmarra, 11/09/2012 18.34:




Grazie Stadera90 ma il reportage non era questo. Il tuo è un reportage del 2011, quello mandato in onda l'altra sera parlava anche della futura piazza Garibaldi, ma si occupava prettamente dei progetti di riqualificazione di NapolEst mostrando Vigliena, Brin69, PalaPonticelli riqualificazione areaQ8, Ex manifattura tabacchi. Comunque grazie lo stesso anche questo è davvero bello. [SM=x2819352]




sul sito postato da Stadera ci sono tutte le puntate del 2011 di Mi Chiamo Città.
Immagino al termine della stagione 2012 posteranno anche quella su Napoli, che è la terza:

3. Napoli
Quali sono i piani e i progetti per rispondere al fabbisogno di residenze (la quota di proprietari di case a Napoli si attesta al 52% contro il 72% della media nazionale con punte in alcune regioni all'80%); come saranno messi in una rete smart gli sforzi che la città sta affrontando per una mobilità che non logori il territorio ma anzi costituisca uno strumento per lo sviluppo, partendo dal grande nodo di Piazza Garibaldi, dal completamento della rete di metropolitana che con la metro d’arte sta dando alla città un numero di chilometri su ferro per abitante assimilabile alle grandi metropoli europee. Quali sono oggi gli esperimenti per mettere in rete progetti (il caso di NaplEST) e pianificare un recupero delle aree periferiche introducendo mixité, eccellenze (ospedali, porto turistico, università…) producendo un habitat capace di competere con le grandi città internazionali grazie a parchi, aree per il tempo libero, per lo sport, servizi per le famiglie, con l’obiettivo di rendere economicamente e socialmente produttive anche le grandi aree demaniali dismesse. La relazione di Napoli con il suo territorio nella prospettiva della creazione delle città metropolitana. Inoltre, Napoli è pronta a diventare una Smart City? Intervista all’architetto Mario Cucinella.
bartol0
00venerdì 28 settembre 2012 12:13
Su proposta degli assessori Luigi De Falco e Anna Donati, il 27 settembre la Giunta comunale di Napoli ha approvato il progetto definitivo delle opere pubbliche relative al nuovo insediamento produttivo che sarà realizzato nell’area ex ICMI di via Ferrante Imparato.
Con l’atto viene pure varata la convenzione che sarà sottoscritta dal Comune e Fintecna immobiliare, proprietaria dell’immobile, che disciplina il trasferimento di opere pubbliche di valore superiore a 8 milioni di euro.
“Oltre a comprendere la riqualificazione della viabilità circostante (via Ferrante Imparato e via De Roberto) e la realizzazione di parcheggi pubblici, la decisione consente di avviare –afferma l’assessore De Falco- la realizzazione di un nuovo parco per circa 43.000 metri quadri, con attrezzature sportive, che consegna alla città una prima parte del Parco del Sebeto previsto dal piano regolatore nella zona orientale”.
Il progetto, che prevede la riconversione dell’ex stabilimento ICMI su un’area di oltre 200.000 mq e l’insediamento di attività per la produzione di elettrodomestici Whirlpool, comporterà l’occupazione di circa 400 addetti per un investimento di 80 milioni di euro, dei quali 36 sono coperti da finanziamento pubblico.
L’impianto prevede anche la realizzazione di un polo artigianale di piccole e medie imprese e di attività direzionali a supporto. La trasformazione è stata intanto avviata con le opere di bonifica dei suoli.
CRIME 80
00venerdì 28 settembre 2012 12:30
interessante. Il parco del Sebeto... e la prima volta che ne sento parlare.

Tutto molto bello se veramente partono i lavori.
Pasticchio
00venerdì 28 settembre 2012 18:41
Ho scovato questo link

www.parcosebeto.it/Location.html
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