Napoli | Musei, biblioteche, archivi, cinema e teatri

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Nuvola.CdN
00martedì 27 giugno 2017 11:24
Interessante questa iniziativa per la capacità di fare rete !!!
Buon lavoro a Paolo Giulierini !
bubolazza
00martedì 27 giugno 2017 13:32
bella questa iniziativa!
Na.Samurai
00giovedì 6 luglio 2017 14:56
Napoli si arricchisce di un nuovo museo: Quello sui vigili del fuoco, ospitato nella storica sede di via del Sole: www.vesuviolive.it/ultime-notizie/205517-inaugurato-a-napoli-il-museo-dei-vigili-del-fuoco-tributo-ai-pompie...
Bruss92
00sabato 15 luglio 2017 12:29
Napoli, un premio a Bellenger per il bosco di Capodimonte
napoli.repubblica.it/cronaca/2017/07/14/news/napoli_un_premio_a_bellenger_per_il_bosco_di_capodimonte-17...

Il direttore ha ricevuto il "Green Care" all'Unione industriali. "Il nostro parco è rinato, sembra di stare in un giardino inglese"

bubolazza
00sabato 15 luglio 2017 14:47
devo assolutamente andare a visitarlo.
Madeco
00lunedì 17 luglio 2017 08:39
Alcune news sul MANN

Il Mann debutta a Giffoni: successo dei tre spot Obvia

Il Museo Archeologico di Napoli ha debuttato al Giffoni Film Festival, proponendo i suoi tre spot di animazione Obvia destinati a ragazzi di varie fasce d'età. Nella sala De Sica, introdotti dal direttore Paolo Giulierini, sono stati proiettati i video (regia di Giorgio Siravo e musiche di Antonio Fresa) nel corso di “Mad in corto”. Obvia è un progetto di disseminazione dell'immagine dell'Archeologico coordinato da Daniela Savy della Federico II. Gli spot sono visibili da qualche mese sugli schermidel video- metró, all’aeroporto di Capodichino, sull'alta velocità Trenitalia, in circuiti di cinema italiani. I titoli sono “Beauty Is Forever”, “Heroes Never Change” e “Can’t Miss It”. "Il Mann a Giffoni con gli spot cartoon di Mad entertainment - ha detto Giulierini - conferma il legame del museo con la creatività partenopea e con il mondo dei giovani. Il pubblico era incuriosito e attento”.

Napoli, aperti nuovi laboratori di restauro al Mann

Il Museo Archeologico di Napoli inaugura quattro nuovi laboratori di restauro nel braccio nuovo del Museo e nella prima porzione del giardino della Vanella.

I laboratori sono collocati nel "braccio nuovo" del museo, dove si sono conclusi i lavori strutturali del primo lotto. I quattro nuovi ed attrezzati gabinetti, consentiranno maggiori spazi per la formazione e la diagnostica, facilitando anche la movimentazione di materiali lapidei pesanti.I laboratori occupano complessivamente 689 metri quadrati della struttura aggiuntiva, detta il "braccio nuovo", realizzata nei primi anni trenta del Novecento dall'allora direttore Amedeo Maiuri. La struttura era divenuta inagibile ed era stata abbandonata a causa dei danni provocati dalla guerra e dalle infiltrazioni.

Il Dipartimento di Restauro (diciannove operatori, responsabile Luigia Melillo) è tra i più importanti centri di restauro del Sud Italia. Interviene anche su cantieri di scavo e ad esso confluiscono, su richiesta di Soprintendenze territoriali, materiali archeologici che necessitano di lavorazioni specializzate quali vetri, metalli, avori.

L'edificio ha anche un'ampia terrazza sulla copertura che da settembre sarà utilizzabile per eventi, e comprende anche gli ambienti dove sarà realizzato un auditorium da 285 posti (nel corpo centrale) e quelli destinati ai servizi al pubblico (biblioteca, esposizioni, eccetera) e ad un ristorante.






Nuvola.CdN
00lunedì 17 luglio 2017 16:22
Molto bello il Braccio nuovo !!! :okay:
CityN
00lunedì 17 luglio 2017 19:08
Ma cosa è quel capannone pieno di statue? :ooh:
granpacco
00sabato 9 settembre 2017 13:16
:^^^ il capannone pieno di statue mette in mostra alcuni reperti(di gran valore) provenienti dai depositi e fu finanziato se non erro da un progetto della TIM


Intanto come al solito ho fatto un giro perlustrativo per controllare lo stato dei musei più importanti della città. Come spesso ripeto la città cresce per turismo, ma l'offerta resta la stessa se non peggiorata. Certosa di San Martino che dire sempre la stessa situazione, ma ancor più grave adesso oltre alle note zone interdette al pubblico si è aggiunta anche la sezione navale. Prima mazzata! senza contare che i sotterranei che farebbero invidia ad ogni città del globo come al solito sono aperti solo in rari casi e su prenotazione, gli stessi lavori di restauro che non interessano credo l'intera struttura sembrano andare molto a rilento. I turisti che porto in giro in questo caso era una russa non possono credere che alcune zone siano interdette e mi chiedono sempre spiegazioni e devo continuamente arrampicarmi sugli specchi. Capitolo museo archeologico: interessante la sezione egizia riaperta anche se avrei tematizzato un pò il tutto e si poteva fare visto che non occupa aree vincolate del complesso, avrei creato una atmosfera molto più interessante(stile museo egizio Torino) il tutto risulta davvero freddo, qualcosa anche in stile gabinetto segreto avrebbe dato una marcia in più. bella la sezione epigrafica. Come al solito anche qui molte sezioni interdette al pubblico tra le quali napoli antica che è una sezione importantissima, della sezione magna grecia poi ancora non si sa nulla l'aspetto forse più di quanto aspettavo quella egizia. Bellissima invece la mostra sugli amori divini che consiglio di vedere.
Aggiungo che notare i climatizzatori stile casa studenti messi in alcune aree, la poca valorizzazione e tematizzazione degli ambienti, la scarsa illuminazione, in alcuni casi addirittura la mancanza di traduzione per alcuni reperti illustrati solo in italiano, dona quel senso di totale approssimazione che caratterizza la nostra città, ciò fa rabbia soprattutto se si pensa che parliamo del museo più importante della città e di uno dei musei più importanti del pianeta(ma dico sempre le stesse cose)
Insomma se cresce il turismo ma noi non cresciamo perdiamo l'ennesima occasione di grande rilancio, uno spreco totale.
In generale ho visto turisti in città, ma parliamo sempre di robetta se confrontati ai numeri di una Firenze o Roma, bisogna dare sempre di più per crescere veramente siamo solo all'inizio ed il gap è ancora decisamente elevato. Vorrei che il sindaco si rendesse conto di ciò(anche se nello specifico non ha competenze visto che si tratta di musei statali, ma parlo in generale)
bluesboy94
10domenica 24 settembre 2017 21:25
Oggi ho visitato il Museo di Capodimonte (per l'ennesima volta). Sopratutto al secondo piano mi sono imbattuto in alcune opere che non avevo mai visto esposte (questo dimostra la quantità enorme di opere conservate nei depositi e anche il fatto che da quando c'è Bellanger si compiono giustamente delle rotazioni). Già nella mia ultima visita di 4/5 mesi fa notai l'assenza di un ciclo di opere che Vasari dipinse per la sacrestia di S.Giovanni a Carbonara (mi sbaglio o il Mibact stanziò nel 2016 fondi per questa ed altre chiese?), stavolta ho notato l'assenza di due opere (un Crocifisso su tavola di Nicolò da Tomaso e un' Andata al Calvario di Giovanni Bernardo Lama) depositate da decenni nel Museo e provenienti dalla Disciplina della Croce ( chissà se questo è un indizio per un'imminente riapertura per questa piccola, ma preziosa chiesa). In una saletta (dove fino alla scorsa primavera vi erano opere scultuoree provenienti dalla Cappella Pignatelli) vi è un interessante esposizione di opere scultoree e pittoriche (Giovanni da Nola e bottega, Andrea Sabatini e Marco Cardisco), mai viste dal sottoscritto, provenienti dalla straordinaria e oltraggiatissima Santa Maria delle Grazie a Caponapoli (chissà quando passerà la nottata per questa chiesa). Insomma, se il primo piano è sempre uguale a se stesso, il secondo regala delle sorprese e ti da anche degli indizi sullo stato di certe chiese (insomma le opere del Siloe sono tornate nella Cappella Pignatelli , perchè essa è pronta a essere riaperta; quindi, se 1 più 1 fa 2, anche la chiesa confraternale della Disciplina della Croce dovrebbe aver riavuto le sue opere perchè pronta a riaprire... vedremo...).

Ps: come troppo spesso capita le due opere più note del secondo piano, cioè la "Flagellazione" del Merisi e la "Giuditta che decapita Oloferne" della Gentileschi, sono a spasso per mostre. Della serie, Capodimonte da più di quanto riceve.
Nuvola.CdN
00mercoledì 11 ottobre 2017 15:55
Mann, nuovi spazi per la didattica e la formazione
Da La Repubblica



Render e stato dei lavori

Un auditorium, ristoranti e self service, nuovi spazi per la didattica e la formazione: con 5 nuove aree su 4 piani di 1.100 mq ciascuno il museo archeologico nazionale di Napoli cresce in servizi di accoglienza grazie al recupero del Braccio nuovo

bubolazza
00mercoledì 11 ottobre 2017 16:24
moolto carino!
_Gio'_
00mercoledì 11 ottobre 2017 20:11
E finalmente il MANN fa il grande salto! :banana:

Il nuovo volto del Mann: caffetteria, ristorante e auditorium entro il 2019

I servizi saranno realizzati con un investimento di 4 milioni. Ad aprile 2018 aprirà la caffetteria ed entro il 2019 il sito museale vedrà completato il Braccio Nuovo con ristorante e self service, ma anche auditorium da 300 posti

Ad aprile 2018 aprirà la caffetteria, il primo dei servizi al Museo Archeologico di Napoli (Mann) pensato per ospitare meglio l'afflusso di visitatori che continua a crescere e che questo anno è già a quota 500mila. Ed entro il 2019 il sito museale vedrà completato il Braccio Nuovo con ristorante e self service, ma anche auditorium da 300 posti, laboratori di restauro, spazi per la didattica, giardini che consentono di passeggiare nel verde al centro della città.

Partono infatti a febbraio 2018 i lavori per il completamento e rifunzionalizzazione di una parte della struttura da anni in abbandono, aggredita dalla vegetazione e dalle infiltrazioni. Un "nuovo Braccio Nuovo", come lo ha battezzato il direttore del Mann, Paolo Giulierini, che ha inserito nel suo piano di gestione questo ambizioso progetto per rendere il museo all'altezza degli standard internazionali e centrare l'obiettivo di quota un milione di visitatori entro la fine del suo mandato. I cantieri che partono tra poco più di tre mesi sono 4 sono finanziati con 4 milioni di euro, che servono a realizzare quattro livelli 'fuori terra' ricavati dalla ristrutturazione del fabbricato del Braccio Nuovo, conservando la facciata prospiciente il cortile posteriore del museo e arretrando il terrapieno retrostante, realizzando, c'intesa con l'istituto Colosimo proprietario dei suoli, una passeggiata nel verde comune, per un totale di 1100 metri quadrati coperti.Il primo cantiere è di competenza dello studio Daz architetti associati, mentre il progetto del nuovo Mann è realizzato da Gnosis Architettura Coop. Le gare per i lavori sono già state espletate, e una prima parte di bonifica e messa in sicurezza dei luoghi già conclusa. "Il Mann è una eccellenza a livello mondiale per quanto riguarda le collezioni. E poichè adesso ce un accesa competizione tra musei non poteva essere disattesa la seconda parte,quella dei servizi museali - spiega Giulierini - per cui per essere competitivi a livello internazionale era necessario dotare il museo di un ala di restauro, di un auditorium, di un bar, e di un ristorante oltre che di laboratori didattici innovativi. Sono già state già espletate le progettazioni e le gare per l'apertura dei cantieri. da febbraio il museo avrà 4 cantieri in contemporanea in corso e nel 2019 si potrà mangiare un ottima pizza o un piatto napoletano all'interno del museo".

L'obiettivo è quello di rendere possibile trascorrere intere giornate al museo, vedendo ad esempio film di archeologia, leggendo nei giardini e nei bar, andare al Mann a gustare piatti tipici con prodotti del territorio anche al di fuori orario del museo. Inoltre, per connettersi sempre di più con il tessuto cittadino, il Mann sta chiudendo una convenzione con il Comune di Napoli per l'uso di 3 spazi nella adiacente Galleria Principe di Napoli, oggi semi abbandonata; lì ci saranno esposizioni di opere

di design e iniziative culturali. Il problema di una possibile iper affluenza di visitatori, soprattutto nelle domeniche del mese gratuite, non turba Giulierini. "Si risolve contingentandoli - dice - abbiamo tutti numeri massimi di presenze fissati. Poi il fenomeno si presenta solo in prime domeniche del mese, e questo museo è tranquillamente in grado di gestire 8/10 mila visitatori al giorno, che poi è il numero che consentirebbe di arrivare al milione".

http://napoli.repubblica.it/cronaca/2017/10/11/news/musei_4_mln_per_cantieri_archeologico_napoli_servizi_entro_2019-178005382/?ref=fbplna
granpacco
00mercoledì 11 ottobre 2017 21:55
A me sembra una totale presa per i fondelli, si spendono fior di milioni per aprire ristoranti e bar mentre le sale continuano ad essere chiuse al pubblico, la sezione Magna Grecia mai realizzata, termosifoni stile ROM nelle sale espositive, illuminazione scadente, personale non preparato e potrei continuare ancora ed intanto i depositi continueranno ad essere pieni visto che si realizzeranno 4 mila metri quadri di spazi nuovi che non ospiteranno nemmeno un oggetto lasciato a marcire nei magazzini, per me c'è poco da esultare.
granpacco
00mercoledì 11 ottobre 2017 22:01
A poi voi siete sempre quelli del no al bar nel Collana? Che coerenza
Uranus45
00giovedì 12 ottobre 2017 09:24
Stasera al Filangieri ore 20,30 ritorna un capolavoro dimenticato del nuovo cinema napoletano: La volpe a tre zampe, di Sandro Dionisio, del 2003. Una bellissima rievocazione della Napoli degli anni cinquanta... assolutamente imperdibile
Mark Corleone
10martedì 19 dicembre 2017 16:24
Tour San Carlo, Palazzo Reale e Biblioteca
Il 28 si prova il percorso che collega i tre siti. Da gennaio il polo museale lo rende stabile



Tre luoghi chiave della città, Palazzo Reale, Teatro San Carlo e Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III, monumenti così vicini eppure così lontani. Finora. Grazie al progetto "Reach Out", che crea nuove partnership tra istituzioni divise anche solo da un diaframma, ma distanti e separate, ora si parleranno.

Il 28 dicembre si darà un saggio del nuovo percorso che farà scoprire ai visitatori come questi luoghi un tempo erano uniti e poi, dalla metà di gennaio la visita sarà calendarizzata e istituzionalizzata dal Polo museale campano. Si è aperta la porta attigua alla Cappella Palatina di Palazzo Reale, che fino a qualche anno fa portava all'Ente autonomo del turismo.

Quando gli uffici si sono svuotati, il Polo Museale regionale (diretto da Anna Imponente) ha recuperato gli arredi del tempo in cui Carlo III di Borbone si fece costruire il teatro musicale più bello d'Europa. Così il "passetto" si è ripopolato di alte specchiere, una delle quali con strumenti musicali a intaglio, in tema con l'itinerario. L'uscita è sul terrazzo, girando intorno al quale si entra nella sala ora usata per le conferenze del San Carlo. Un passaggio segreto, scavato in una notte, perché - ha spiegato Antonella Rizzo di "Artenapolis", la società che accompagna nelle visite guidate al San Carlo - "il re domandò all'architetto Medrano dove fosse il passaggio per i sovrani e lui se n'era dimenticato".

Bastò una notte per buttare giù il muro e aprire il passaggio che avrebbe consentito alla coppia reale di avere un ingresso indipendente e un accesso segreto. Un corridoio, una scala e si arrivava direttamente al palco reale, contenente fino a 24 spettatori e dominare palchi, barcacce (due delle quali sarebbero poi state dedicate a Rossini e Donizetti) e poltrone. "Gli specchi - spiega la guida - servivano agli spettatori a capire, alla luce dei 500 candelabri accesi, quando arrivava il re, per potersi alzare in piedi e tributargli il primo applauso della gerarchia del protocollo". Alle spalle dell'ingresso del palco reale, dove ora siedono sindaci e parlamentari, ministri o presidenti della Repubblica, un'altra porta di collegamento interno, quella del Circolo dell'Unione, dove in quella che oggi è la sala di Barbaja, il famoso impresario teatrale istituì un luogo per permettere ai nobili di giocare a carte.

Nell'uscire, passando questa volta attraverso la stanza del soprintendente - dove Rosanna Purchia è intenta al suo lavoro ("sarò felice di veder passare una ventina di persone per volta davanti alla mia porta"), si accede al Giardino pensile e da lì, in fila indiana su una interminabile balconata che affaccia sulla "Prova d'Orchestra" di Mimmo Paladino, si arriva nella sala lettura della Biblioteca nazionale, che poi era il salone da ballo del Palazzo Reale. Il progetto, che si allargherà ad altri monumenti prima collegati tra loro, tra cui il Maschio Angioino per questo primo gruppo, è stato illustrato dalla direttrice di Palazzo Reale, Antonella Cucciniello, dalla responsabile delle attività culturali della biblioteca, Mariolina Rascaglia, presente con il direttore Francesco Mercurio, tra i più convinti promotori dell'iniziativa.

L'incontro fra direttori e funzionari anche degli altri musei del Polo ha gettato i semi di nuove attività e idee per eventi. Il percorso integrato di visita sarà fruibile anche per via multimediale attraverso una app e ci sarà una visita ludico didattica per i ragazzi del centro storico di Napoli in collaborazione con la fondazione Carlo Fulvio Velardi.
granpacco
00mercoledì 20 dicembre 2017 01:05
benissimo
vale(1991)
00mercoledì 20 dicembre 2017 15:02
Re:
_Gio'_, 11/10/2017 20.11:

E finalmente il MANN fa il grande salto! :banana:

Il nuovo volto del Mann: caffetteria, ristorante e auditorium entro il 2019

I servizi saranno realizzati con un investimento di 4 milioni. Ad aprile 2018 aprirà la caffetteria ed entro il 2019 il sito museale vedrà completato il Braccio Nuovo con ristorante e self service, ma anche auditorium da 300 posti

Ad aprile 2018 aprirà la caffetteria, il primo dei servizi al Museo Archeologico di Napoli (Mann) pensato per ospitare meglio l'afflusso di visitatori che continua a crescere e che questo anno è già a quota 500mila. Ed entro il 2019 il sito museale vedrà completato il Braccio Nuovo con ristorante e self service, ma anche auditorium da 300 posti, laboratori di restauro, spazi per la didattica, giardini che consentono di passeggiare nel verde al centro della città.

Partono infatti a febbraio 2018 i lavori per il completamento e rifunzionalizzazione di una parte della struttura da anni in abbandono, aggredita dalla vegetazione e dalle infiltrazioni. Un "nuovo Braccio Nuovo", come lo ha battezzato il direttore del Mann, Paolo Giulierini, che ha inserito nel suo piano di gestione questo ambizioso progetto per rendere il museo all'altezza degli standard internazionali e centrare l'obiettivo di quota un milione di visitatori entro la fine del suo mandato. I cantieri che partono tra poco più di tre mesi sono 4 sono finanziati con 4 milioni di euro, che servono a realizzare quattro livelli 'fuori terra' ricavati dalla ristrutturazione del fabbricato del Braccio Nuovo, conservando la facciata prospiciente il cortile posteriore del museo e arretrando il terrapieno retrostante, realizzando, c'intesa con l'istituto Colosimo proprietario dei suoli, una passeggiata nel verde comune, per un totale di 1100 metri quadrati coperti.Il primo cantiere è di competenza dello studio Daz architetti associati, mentre il progetto del nuovo Mann è realizzato da Gnosis Architettura Coop. Le gare per i lavori sono già state espletate, e una prima parte di bonifica e messa in sicurezza dei luoghi già conclusa. "Il Mann è una eccellenza a livello mondiale per quanto riguarda le collezioni. E poichè adesso ce un accesa competizione tra musei non poteva essere disattesa la seconda parte,quella dei servizi museali - spiega Giulierini - per cui per essere competitivi a livello internazionale era necessario dotare il museo di un ala di restauro, di un auditorium, di un bar, e di un ristorante oltre che di laboratori didattici innovativi. Sono già state già espletate le progettazioni e le gare per l'apertura dei cantieri. da febbraio il museo avrà 4 cantieri in contemporanea in corso e nel 2019 si potrà mangiare un ottima pizza o un piatto napoletano all'interno del museo".

L'obiettivo è quello di rendere possibile trascorrere intere giornate al museo, vedendo ad esempio film di archeologia, leggendo nei giardini e nei bar, andare al Mann a gustare piatti tipici con prodotti del territorio anche al di fuori orario del museo. Inoltre, per connettersi sempre di più con il tessuto cittadino, il Mann sta chiudendo una convenzione con il Comune di Napoli per l'uso di 3 spazi nella adiacente Galleria Principe di Napoli, oggi semi abbandonata; lì ci saranno esposizioni di opere

di design e iniziative culturali. Il problema di una possibile iper affluenza di visitatori, soprattutto nelle domeniche del mese gratuite, non turba Giulierini. "Si risolve contingentandoli - dice - abbiamo tutti numeri massimi di presenze fissati. Poi il fenomeno si presenta solo in prime domeniche del mese, e questo museo è tranquillamente in grado di gestire 8/10 mila visitatori al giorno, che poi è il numero che consentirebbe di arrivare al milione".

http://napoli.repubblica.it/cronaca/2017/10/11/news/musei_4_mln_per_cantieri_archeologico_napoli_servizi_entro_2019-178005382/?ref=fbplna



Si è saputo qualcosa su questo ristorante?

ForzaNapoli.80
00mercoledì 20 dicembre 2017 19:31
apertura del ristorante nel 2019... quindi cosa si potrebbe aver saputo?
Na.Samurai
00martedì 17 luglio 2018 12:50
Un paio di articoli sul museo del mare e dell'emigrazione che dovrebbe essere ospitato negli ex magazzini generali...sperando assumano un aspetto più decente.

L'esempio di Genova: porto.napoli.it/museo-del-mare-napoli-lesperienza-del-mu-progetto-del-porto-nicoletta-vizianola-ricetta-del-successo-sta-nella-comuni...

I progetti per Napoli e l'esperienza americana: ilmattino.it/napoli/cultura/napoli_nasce_il_museo_del_mare_sul_modello_los_angeles_ci_saranno_anche_le_navi_romane_del_municipio-3859...
bubolazza
00mercoledì 29 agosto 2018 11:33
Che belle notizie, il Mann recupera decenni di ritardo!
CityN
00mercoledì 29 agosto 2018 14:04
Mi fa piacere anche il recupero del Colosimo.
Na.Samurai
00sabato 1 settembre 2018 10:28
Altre belle notizie. Il Mann è probabilmente l'attrattore turistico di Napoli che al momento sta crescendo e pianificando al meglio il rilancio.
Jiigen
00venerdì 12 ottobre 2018 13:16
Teatro San Carlo
In corso l'aggiudicazione dei lavori da 1 milione e 100mila euro. Sarà recuperata la decorazione realizzata dopo l'incendio del 1816

napoli.repubblica.it/cronaca/2018/10/12/news/san_carlo_via_al_restauro_delle_facciate-20...
granpacco
00venerdì 12 ottobre 2018 22:35
Che Dio sia lodato
Jiigen
00mercoledì 7 novembre 2018 10:37
Restauro del Teatro San Carlo, gara aggiudicata

A un'associazione di imprese romane i lavori per il rifacimento delle facciate monumentali e del colonnato

napoli.repubblica.it/?ref=RHHD-M

[...] Tornando al San Carlo, l'obiettivo è arrivare alla consegna dei lavori entro una decina di giorni. "È possibile effettuare la consegna anticipata nelle more del perfezionamento degli atti amministrativi in considerazione dell'urgenza dei lavori - dichiara l'architetto Russo - Il teatro sarà liberato dalle reti e saranno installati i ponteggi ". Da una parte la messa in sicurezza, dall'altra un accurato restauro conservativo.
Jiigen
00mercoledì 7 novembre 2018 18:10
Napoli, arriva la notte dei Musei di via Duomo

Venerdì 9 novembre si potranno visitare gratuitamente 8 siti fino a mezzanotte


napoli.repubblica.it/cronaca/2018/11/07/news/napoli_arriva_la_notte_dei_musei_di_via_duomo-21...
faberax94
00lunedì 19 novembre 2018 22:32
Segnalo questo bel servizio con un'intervista a Giulierini, direttore del MANN:

www.museoarcheologiconapoli.it/it/2018/11/10-11-2018-punto-europa-rai...

Oltre a dare la notizia che il Museo chiuderà con il 18% di visitatori in più rispetto al 2017, verso la fine del servizio si accenna alla possibilità di mettere in mostra al MANN la maschera funeraria di Tutankhamon.

Visto che non credevo fosse possibile un prestito del genere, ho fatto una breve ricerca per verificare la notizia e ho trovato quest'articolo del 2016, in cui si annunciava la maschera a Roma per il 2018:

archeologiavocidalpassato.wordpress.com/2016/11/02/tutankhamon-a-roma-nel-2018-zahi-hawass-alla-borsa-mediterranea-del-turismo-archeologico-di-paestum-ha-annunciato-un-tour-mondiale-della-maschera-funeraria-del-famoso-faraon...

A quanto pare l'Egitto sta costruendo un monumentale museo nell'area delle piramidi di Giza (GEM: Grand Egyptian Museum), che dovrebbe ospitare anche la collezione proveniente dalla tomba di Tutankhamon, attualmente al Cairo. Visto il lungo periodo di tempo che richiederà il nuovo allestimento (e anche per rilanciare il turismo in Egitto dopo gli eventi del 2011), la maschera dovrebbe fare un giro dei musei mondiali. Non mi risulta ci sia stato nulla a Roma e i tempi di sicuro non sono certi, ma forse c'è davvero la (magari minima) possibilità di vedere il pezzo a Napoli in un futuro prossimo. :rockbanana: :V:

In ogni caso a Giulierini l'intraprendenza non manca di certo. :)
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