America’s Cup | World Series 2012 - 2013

Pagine: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, ..., 61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68, 69, 70, [71], 72, 73, 74, 75, 76, 77, 78, 79, 80, 81, 82
Gjemon
00mercoledì 14 novembre 2012 22:23
Tra l'altro non capisco come mai Venezia si arrabbia con noi e le altre location europee che lo stesso sono stata scartate a favore della nostra città no... In ogni caso personalmente avrei preferito ci fosse stata anche la tappa lagunare ma ce ne faremo una ragione, anzi visto che siamo unica tappa europea avremo più risalto mediatico rispetto all'anno scorso.

Riguardo le opere permanenti spero che sistemino l'edificio della stampa che si trova in villa, non credo ci vogliano molti soldi, si dovrebbero sistemare impiantistica ed interni. Il tempo per farlo questa volta c'è.
M.Gomez
00mercoledì 14 novembre 2012 22:26
Certo è che la storia non finisce qui e il Sindaco di Venezia dovrà in ogni caso capire tutte le (vere) motivazioni che hanno portato gli organizzatori dell'AC ad eliminare la laguna dal calendario.

Che poi noi facciamo, anzi loro fanno, queste gare Nord/Sud - Venezia/Napoli quando alla fine sarebbe stato meglio ed ottimale per tutti a livello internazionale far svolgere 2 tappe in Italia anziché solo una.

Poi è normale che nel nostro caso specifico io sia felice che la scelta sia ricaduta su Napoli, vuoi per soldi, vuoi per migliore attrattiva turistica o di pubblico e quant'altro.

EDIT: sto ascoltando adesso il Presidente ACN in radio e mi sono reso conto che ha espresso lo stesso mio pensiero riguardo le due tappe italiane anziché una.
Skeltar
00mercoledì 14 novembre 2012 22:32
Re:
Caravaggio_88, 14/11/2012 20:14:

Poi non ho ben capito, una cosa. Quando Napoli avrebbe avuto 2 MILIARDI dallo stato per il dissesto?




Zaia è un Leghista spara-palle.
E, come tutti i Leghisti, in assenza di contraddittorio, dice le ca**ate più immonde.
paolo.pfdl1984
00mercoledì 14 novembre 2012 23:09
Ad ogni modo quelli della AC hanno puntato su Venezia perchè è una città nota in tutto il mondo e quindi hanno li organizzato senza chiedere contributi mentre su Napoli l'hanno fatto a condizione che noi sostenessimo le spese.

Ebbene sono stati talmente soddisfatti di Napoli che alla fine hanno avuto una location apprezzata uguale se non più e senza sostenere costi.
Quindi hanno tagliato Venezia, questo vuol dire semplicemente che la AC dell'anno scorso è stata veramente un successone.
Coma White
00giovedì 15 novembre 2012 14:40

Coppa America, l'impresa che realizzò
la scogliera: «Vogliamo essere pagati»


L'imprenditore Del Giudice: «Per ricevere il milione di euro
mancante forse devo prendere la nazionalità americana?»

NAPOLI -
«Ma per essere pagato devo prendere la nazionalità americana?». È con una battuta amara che l'imprenditore napoletano Antonello Del Giudice racconta la sua storia, cominciata con l'orgoglio di portare Napoli sul palcoscenico della Coppa America e terminata a suon di carte bollate con il Comune di Napoli. Del Giudice, infatti, con la sua Icad Costruzioni Generali ha realizzato, insieme con l'impresa Arena Fortunato, i celebri «baffi», le scogliere a mare di via Caracciolo che sono servite per le regate dello scorso maggio.

Un'opera per la quale «insieme con l'Impresa Arena - spiega l'imprenditore - ad oggi dobbiamo ancora incassare complessivamente circa un milione duecentomila euro, oltre interessi spese legali e rivalutazione monetaria».

Le due imprese, infatti, costruirono la scogliera «in soli 45 giorni - ricorda - lavorando notte e giorno con 50 uomini nel cantiere tra operai a terra, in mare e sui camion per il trasporto dei materiali. Operai da noi regolarmente pagati». Un lavoro a tempo di record: «Inizialmente tutti erano scettici - spiega l'imprenditore - sulle possibilità di farcela. Poi pian piano i politici si accorgevano che andavamo velocemente e sono saliti sul carro del vincitore. Della nostra capacità di fare tutto in tempi brevi hanno fatto un vanto il sindaco De Magistris e tutti gli altri. E noi stessi ci sentivamo orgogliosi di aver dimostrato da napoletani di saper fre le cose velocemente e a regola d'arte».

Poi, però, è arrivato il momento di incassare: «E lì sono spariti tutti. Ad agosto abbiamo ricevuto un acconto del 20%, che non copre neanche l'Iva. Poi non sono più riuscito a farmi ricevere da nessuno».

Del Giudice è abituato ai ritardi delle pubbliche amministrazioni nei pagamenti, ma la sua rabbia è aumentata quando ha visto la disparità di trattamento con gli organizzatori della Coppa America. «Il disciplinare di gara - spiega - e il contratto prevedevano il pagamento per le ditte direttamente dal Comune di Napoli con fondi Fesr 2007-2013 ad esso trasferiti dalla Regione Campania in un'unica soluzione, all'ultimazione dei lavori. Noi ancora aspettiamo mentre ho appreso che l'Acn (la società di scopo per l'organizzazione delle tappe a Napoli dell'Americàs Cup, ndr) ha pagato in anticipo agli Americani i diritti per l'evento del 2012 e versato circa il 50% per le regate della prossima primavera. E si appresta a versare il saldo prima ancora che si tenga l'evento».

Da qui la voglia di prendere la cittadinanza americana, ma anche la rabbia: «Come è possibile - spiega l'imprenditore - che per gli Americani l'iter amministrativo sia di poche ore, mentre per pagare noi non bastano 8 mesi? Eppure i fondi europei avuti dalla Regione ammontano a 22 milioni, di cui 10 sono andati agli americani e gli altri per i lavori, il villaggio, gli studi meteomarini e le iniziative collaterali. E noi ancora aspettiamo».

E così Del Giudice è ricorso al decreto ingiuntivo: «Ho aspettato - conclude amaro - fino all'ultimo prima di notificarlo poichè confidavo ancora in una pacifica soluzione senza gravare di costi accessori la P.A. con il conseguente danno erariale per la collettività, ma non potevo far spirare i termini. Purtroppo questi ritardi nei pagamenti sono ormai una regola ma così si distruggono le aziende sane».

Giovedì 15 Novembre 2012 - 13:21 Ultimo aggiornamento: 13:27


fonte: il Mattino
Embankment
00mercoledì 12 dicembre 2012 08:14

Coppa America, Venezia fa causa
in Tribunale contro la scelta di Napoli

Finisce in Tribunale il braccio di ferro con gli organizzatori per l'unica tappa in programma dal 16 al 21 aprile

'Tradita' e abbandonata dalla Coppa America, Venezia non ci sta e fa causa agli organizzatori del trofeo di vela più famoso del mondo: finisce in tribunale il braccio di ferro con l'Americàs Cup dopo la scelta degli organizzatori di tenere a Napoli anzichè nel bacino di San Marco l'unica tappa europea delle World series 2013 in programma dal 16 al 21 aprile.

Il sindaco Giorgio Orsoni, che aveva minacciato di ricorrere alle vie legali, ha deciso di mantenere la promessa presentando il ricorso con il quale il Comune chiede il rispetto del contratto sottoscritto l'anno scorso: "A tutela del buon nome di Venezia e per il risarcimento dei danni derivanti dal mancato rispetto del contratto che gli americani hanno disatteso con scuse inventate", spiega il sindaco, irritato e molto deluso dal comportamento degli organizzatori della Coppa America dopo il successo ottenuto l'anno scorso dalle regate in laguna con vista su San Marco.

Uno scenario a cui l'Americàs Cup ha rinunciato per una questione di sponsor e di soldi: a differenza di Venezia, Napoli ha offerto infatti una grossa cifra, 4 milioni e 200 mila euro messi a disposizione da Comune, Provincia, Regione e Camera di Commercio per avere la Coppa America sotto il Vesuvio.

Venezia però non si rassegna e continua la battaglia, facendo appello alla giustizia civile con la richiesta di un provvedimento d'urgenza che potrebbe indurre gli americani ad una trattativa e riportare in extremis le vele dei catamarani in laguna: "Abbiamo ottime possibilità", si sbilancia il sindaco-avvocato specializzato in diritto amministrativo, in fiduciosa attesa della decisione che arriverà "al massimo entro un mese".
(11 dicembre 2012)



La Repubblica Napoli
1799
00mercoledì 12 dicembre 2012 12:26
sindaco-avvocato.

LOL.
CRIME 80
00mercoledì 12 dicembre 2012 13:33
ma che palle sti veneziani. Cacciate i soldi, e poi con tutto il rispetto per venezia, ma quelli della coppa america hanno visto bene e ci sarà un motivo se vogliono Napoli. (oltre quello dei soldi)

Nel golfo la gara e salita di seguito, gli atleti sentivano le grida dalla strada. e una sorta di stadio per la vela, e ovvio che vogliono ritornare qui. E considerate che lo scorso anno solo un giorno di sole durante le gare.
Madeco
00mercoledì 12 dicembre 2012 13:38
Sai che macumbe che faranno, mamma ma.

Grattatio pallorum... [SM=x2819346]
Skeltar
00mercoledì 12 dicembre 2012 13:53
Ovviamente mi aspetto perle pseudo-Leghiste tipo:

"Napoli non è in grado di ospitare eventi del genere"

oppure

"Una città che riceve millemila miliardi dallo Stato non può permettersi di fare il buono ed il cattivo tempo".

oppure ancora

"De Magistris pensi a far raccogliere l'immondizia!"

Ah, ovviamente, questi pseudo-leghismi, più che da Zaia & Co., me li aspetto da chi lascia i commenti sul sito de ilMattino. [SM=p2820492]
Coma White
00mercoledì 12 dicembre 2012 14:40
Fermo restando che probabilmente diranno le cose peggiori pur di far valere le proprie ragioni, un contratto è un contratto, se l'Acea decide di rescinderlo dall'oggi al domani fa bene il Comune a chiedere risarcimento danni.
CRIME 80
00venerdì 21 dicembre 2012 16:12
Coppa America, una intesa
per favorire il turismo
L'unica tappa europea delle World Series si terrà a Napoli dal 16 al 21 aprile



Coppa America, una intesa per favorire il turismo
L'Acn e l'Enit - Agenzia Nazionale del Turismo - hanno sottoscritto un protocollo d'Intesa per la promozione, in Italia e all'estero, dell'unica tappa europea delle World Series dell'America's Cup, in programma a Napoli dal 16 al 21 aprile 2013.

Con questo accordo, firmato dal presidente dell'Enit, Pier Luigi Celli, e dall'amministratore unico di Acn, Mario Hübler, si dà il via libera alla collaborazione per la valorizzazione del territorio e per intercettare il maggior numero di turisti, senza alcun corrispettivo per i servizi reciproci offerti.
Le World Series dell'America's Cup (ACWS), infatti, rappresentano una straordinaria opportunità di sviluppo della vocazione turistica della città di Napoli e della Campania.

In particolare, l'Enit garantisce la partecipazione di Acn alle principali manifestazioni fieristiche internazionali, attraverso un desk informativo da collocare all'interno degli spazi comuni dello stand Italia; la distribuzione di materiale informativo relativo all'ACWS Napoli 2013 attraverso gli Uffici Esteri; la partecipazione di Acn srl ai workshop organizzati dall'Agenzia.

L'Acn mette a disposizione di Enit un desk informativo, in occasione dell'ACWS Napoli, garantendone la visibilità al pubblico che interviene alla manifestazione; inserisce il logo Enit in tutto il materiale promozionale prodotto in occasione degli eventi, nonché sul sito ufficiale dell'America's Cup (www. acnapoli. org); prevede la partecipazione di Enit alle conferenze stampa organizzate per la promozione
delle manifestazioni sportive.

I servizi oggetto dell'accordo saranno organizzati in collaborazione con il Comune di Napoli e la Regione Campania e dureranno fino al termine delle World Series di Napoli del 2013.

Acn è la società di scopo cui i soci (Regione Campania 30%, Provincia di Napoli 30%, Comune di Napoli 30% e Uniservizi, società dell'Unione degli Industriali della provincia di Napoli, 10%) hanno affidato la programmazione, progettazione, organizzazione, gestione e realizzazione delle regate dell'America's Cup World Series 2012 e 2013 nel comune di Napoli.
Enit, l'Agenzia Nazionale del Turismo, cura la promozione all'estero dell'immagine turistica italiana e delle varie tipologie dell'offerta turistica nazionale e regionale, realizzando strategie di sostegno alla commercializzazione dei prodotti turistici italiani.


questa è una notizia ippottante (cit.)
Mark Corleone
00lunedì 31 dicembre 2012 10:49
leggo solo ora. ottima notizia!
Mark Corleone
00lunedì 28 gennaio 2013 16:48
Re: Re: Re:
In relazione a questo studio

Madeco, 13/11/2012 13:18:



Qui trovi tutto: www.acnapoli.org/download/ACWS_risultati_ricerca_impatto_econo...

Per la nuova edizione parteciperà la Camera di Commercio con una quota di un milione e qualcosa.



vi ripropongo questo articolo di "napoli punto e a capo":


FINALMENTE IL COMUNE DI NAPOLI PUBBLICA I DATI COSTI-RICAVI DELLA COPPA AMERICA...I CITTADINI "ATTIVI" LEGGONO E..."AMERICA’S CUP, UN BLUFF PER CREDULONI"


Analizzo bilanci per mestiere da circa 40 anni, e per questo mi sento in grado di commentare la relazione della deloitte & Touche sull’America’s Cup World Series (per brevità ACWS).
Premetto che un bilancio – che sia di previsione o che sia consuntivo non fa differenza – si costruisce con due capitoli fondamentali: lo stato patrimoniale e il conto economico (costi e ricavi). Questa relazione della deloitte non ha nessuna caratteristica del bilancio, ma rimane un modesto e molto approssimativo studio basato su previsioni, stime e interviste. Né lo si potrebbe considerare diversamente, sarebbe un insulto all’intelligenza di chi svolge questo mestiere.

Ma andiamo con ordine. La deloitte ha diviso questa relazione in tre parti: 1) evoluzione dell’America’s Cup dal 2003 al 2013; 2) L’ACWS nella percezione dell’impacted end user; 3) Analisi sull’impatto economico.
Tralasciamo per brevità e per carità di patria le prime due parti, che non c’interessano minimamente nella valutazione dei dati che vogliamo analizzare, in quanto trattano ciò che è avvenuto altrove prima che a Napoli, e ciò che si sarebbe voluto avvenisse a Napoli in base a fumose e quanto mai frammentarie ricerche empiriche. Ne citiamo una a puro titolo di esempio: nei giorni 11-12-15 aprile sono stati distribuiti all’interno del public village, a Via Caracciolo e sul battello ufficiale ACN alcuni questionari il cui oggetto di analisi era “motivazioni di visita, immagine della destinazione, customer satisfaction, comportamenti d’acquisto, comportamenti intenzionali”. Sono stati compilati da 304 persone in tutto: lascio a voi il commento sull’attendibilità di quest’iniziativa e, soprattutto, sulla presunta utilità ai fini di una relazione consuntiva di bilancio.
Soffermiamoci invece sulla terza parte della relazione, quella su cui si è scatenato l’entusiasmo di una parte di cittadinanza inesperta e incompetente che già vede il Comune con venti milioni di euro in contanti da investire in strade, giardini e trasporti. Niente di più malinconicamente sbagliato. Già il titolo del capitolo dovrebbe far riflettere: “analisi sull’impatto economico” che assumerebbe tutt’altro significato se fosse “analisi del consuntivo economico”. L’impatto è qualcosa di indefinito, si basa su ciò che s’immagina possa conseguire da un evento, cosa ben diversa da un consuntivo fondato su dati certi. Sono allo scopo utili due precisazioni fornite dalla deloitte.

Prima: “Le nostre analisi non hanno riguardato la verifica circa l’attendibilità e correttezza delle informazioni e dei dati alla base delle analisi e delle simulazioni effettuate”. Quindi è la stessa deloitte che ammette implicitamente di non essere in grado di confermare attendibilità e correttezza dei dati, ed anzi ammette espressamente di avere svolto simulazioni e non certo verifica puntuale dei dati.
Seconda: “Nel corso dell’incarico, deloitte ha fatto uso di dati e informazioni, facendo affidamento sulla loro veridicità, accuratezza e completezza, senza dar corso ad alcuna verifica indipendente. Il nostro lavoro è stato pertanto svolto assumendo la veridicità, accuratezza, completezza e ragionevolezza dei dati e delle informazioni ricevute, che rimangono esclusiva responsabilità del Cliente”. Quest’affermazione è fenomenale: il Comune di Napoli conferisce un incarico alla deloitte, fornisce dati e notizie alla deloitte, la deloitte non si cura nemmeno di accertarne la veridicità e il Comune ci dice: “La deloitte attesta che…”. Acquaiuolo, l’acqua è fresca? Siamo all’apoteosi dei paradossi.

Fino a pagina 11, chiacchiere inutili. A pagina 12, un resoconto da cui sembrerebbe trasparire che Napoli è di colpo divenuta l’ombelico del mondo. Calma, perché la smentita è dietro l’angolo.
Cominciamo dalle 500.000-775.000 “presenze stimate”. A pagina 15, l’Università Parthenope ci dice che “ha svolto delle analisi e delle indagini di tipo statistico per la rilevazione del numero degli spettatori dell’Evento, i quali sono stati stimati all’interno di un intervallo compreso tra 485.000 e 530.000”. Nemmeno su questo riusciamo ad avere certezze, ma tant’è.
A pagina 13, invece, ci viene detto che l’investimento ACWS è pari a 12,2 milioni. Su questo dato è meglio stendere un velo pietoso, perché trascura totalmente le molteplici spese indirette, tra cui oltre 1 milione di euro destinati a straordinari per i dipendenti comunali e maggiori spese di trasporto pubblico.
Quanto mai sorprendente è la pagina 19. Ci hanno asfissiato raccontandoci che Napoli è andata in onda in tutto il mondo: ben 98 ore di trasmissioni per un’audience di 75 milioni di spettatori. La realtà è assai più deludente: 49 milioni sarebbero gli spettatori italiani, e solo 26 quelli del resto del mondo, di cui 11 in Cina, 7 in Corea, 4 in Francia (ognuno di questi tre paesi aveva un equipaggio in gara) e 4 in tutto il resto del mondo. Se questo è un risultato di cui vantarsi, siamo certi che la diretta di Napoli-Chelsea abbia avuto un seguito decisamente superiore, con il vantaggio non trascurabile di non essere costata un solo centesimo al cittadino.
Vi diciamo adesso che il documento è composto da 35 pagine in tutto, e finalmente a pagina 27 abbiamo il primo dato certo, anche se di una sinteticità a dir poco scandalosa: si segnalano incassi diretti per 16,2 milioni (“effetto diretto”), di cui 15,1 rivenienti da indefiniti spettatori. Nemmeno una sola parola su chi, dove, come, quando e perché abbia speso questi quattrini, per cui nessuno saprà mai se sono finiti nelle tasche degli americani, degli albergatori, del Comune, dei tarallari o dei venditori di borse contraffatte. Complimenti per la chiarezza.

La cosa veramente magnifica di questo studio è racchiusa in un’unica slide, quella che a pagina 30 (dopo una veloce e pressoché incomprensibile descrizione dei parametri adottati con un portentoso modello Input-Output di pagina 29, degno della Beautiful Mind di John Nash) ci dice che l’impatto indiretto è di 19,8 milioni. Da dove provengano questi quattrini, in che modo, in quanto tempo e dove siano diretti è lasciato ipotizzare dalla fervida fantasia del lettore e soprattutto dall’entusiasmo farlocco del Comune di Napoli.
C’è ampia materia per un esposto alla Corte dei Conti che faccia luce su questi autentici stracci di documentazione. Non occorreranno mesi di complesse analisi per demolire dalle fondamenta questo castello di carte. E’ bastato un minimo di competenza e professionalità per riuscire a me in poche ore.

Lucio Mauro.




a questo punto cosa ne pensate?
CityN
00lunedì 28 gennaio 2013 17:03
ah, già, mi ero dimenticato di napoli punto e accccccapo. [SM=x2819346]
Mark Corleone
00lunedì 28 gennaio 2013 17:09
Re:
CityclassR4, 28/01/2013 17:03:

ah, già, mi ero dimenticato di napoli punto e accccccapo. [SM=x2819346]



Skeltar, 28/01/2013 17:05:

Lo chiedo ingenuamente.

A chi devo credere?




ti prego city illuminami che è in atto una guerra su un gruppo facebook contro sta gente.


partecipano alla battaglia mark corleone, smerlo e skeltar. chi altro si unisce?

Coma White
00lunedì 28 gennaio 2013 19:32
E' inutile, io ho rinunciato.
Sono dei poveri dii...
Mark Corleone
00lunedì 28 gennaio 2013 19:35
Re:
Coma White, 28/01/2013 19:32:

E' inutile, io ho rinunciato.
Sono dei poveri dii...




io credo che invece valga la pena, perlomeno per sensibilizzare le persone su certe tematiche ;-). Devi ricominciare anche tu la battaglia [SM=x2819346]
Skeltar
00lunedì 28 gennaio 2013 19:38
Re:
Coma White, 28/01/2013 19:32:

E' inutile, io ho rinunciato.
Sono dei poveri dii...




A me scoppia la testa.
Penso diventerò un eremita.

Ho visto persone scrivere:

"Quando andavo a lavorare passavo in macchina sul lungomare: mi metteva di buon umore. Ora a lavoro ci vado inca**ato"

De Magistris massone!
Mark Corleone
00lunedì 28 gennaio 2013 20:08
Re: Re:
Skeltar, 28/01/2013 19:38:




A me scoppia la testa.
Penso diventerò un eremita.

Ho visto persone scrivere:

"Quando andavo a lavorare passavo in macchina sul lungomare: mi metteva di buon umore. Ora a lavoro ci vado inca**ato"

De Magistris massone!



alcune cose sono davvero incredibili, e ci sono parecchie persone che lo pensano. danno degli egoisti a chi vuole il lungomare libero e poi usano come motivazioni per tenerlo aperto il fatto che loro si devono fare la passeggiata in auto guardando il golfo [SM=x2819666]


detto questo qualcuno mi risponde circa l'articolo scritto da napolipuntoeacapo? abbiamo bisogno di valide motivazioni per contrattaccare [SM=x2819346]
Gjemon
00lunedì 28 gennaio 2013 20:31
Re: Re:
Skeltar, 28/01/2013 19:38:




A me scoppia la testa.
Penso diventerò un eremita.

Ho visto persone scrivere:

"Quando andavo a lavorare passavo in macchina sul lungomare: mi metteva di buon umore. Ora a lavoro ci vado inca**ato"

De Magistris massone!



Dite all'amico che può ancora vedere il lungomare con la macchina: basta che parcheggia nell'area di sosta a viale Dohrn, direzione mare, accende l'autoradio e si rilassa. Magari una volta al mese può anche uscire e respirare un pò di aria fresca [SM=x2819346]
CRIME 80
00lunedì 28 gennaio 2013 21:19
ma sti articoli non so, mi sanno di politica e basta. Qualcuno scrive che i soldi spesi per l'AC siano rientrati sotto forma di turismo.

Abbiamo un dato certo, le presenze nel maggio dei monumenti e quelle dello scorso Natale. Il periodo Natalizio di quest'anno credo rientri nella storia della città come presenza turistica. Del resto noi giriamo molto in città, e vediamo che i turisti sono aumentati. Mo e una coincidenza con la coppa America o meno, ma più credibile che sia granzie anche alla coppa America l'incremento di turisti che le cose che scrive questo.

Mark Corleone
00martedì 29 gennaio 2013 01:36
IN SILENZIO L’UNIONE DEGLI INDUSTRIALI DI NAPOLI SI "SFILA" DALLA COPPA AMERICA [25/01/12]

Qualche giorno fa senza eccessivo rumore mediatico l’Unione degli Industriali di Napoli è uscita dalla societa’ Acn(societa’costituita con Regione,Comune, e Provincia per l’organizzazione e la gestione delle esibizioni velistiche collegate alla Coppa America)di cui deteneva il 10% ed le sue quote sono state vendute alla Camera di Commercio.

Operazione sancita con una delibera firmata dal Sindaco che dava il consenso all’operazione appena sette giorni fa.

Acune considerazioni.

Per prima cosa coloro che furono i promotori dell’iniziativa(Unione degli Industriali) escono dalla stessa.

Quale sara’il motivo?
Polemiche interne a Confindustria?
Situazione debitoria pesante per l’Unione degli Industriali? Mistero.

Poi ci chiediamo, da tempo, come la Camera di Commercio abbia consultato la base delle imprese iscritte sull’opportunita’ di spendere tanti fondi che vengono appunto dal pagamento dei bollettini che le imprese versano alla Camera per un’iniziativa di cui,nonostante le ripetute richieste,non è mai stato redatta un’analisi costi-ricavi analitica ne’ preventiva ne’ consuntiva.

Analisi basilare in ogni attivita’ economica.

E la Camera di Commercio dovrebbe rappresentare l’economia locale..
Intanto gli industriali hanno cambiato rotta.....
Saranno quindi solo fondi pubblici!



napolipuntoeacapo

...
Mark Corleone
00venerdì 1 febbraio 2013 20:59
America’s Cup, c’è il bando: previsti non più di 6 sponsor per le regate


La società aggiudicataria potrà concedere i diritti
di trasmissione televisiva dell’evento fissato ad aprile

NAPOLI – Non più di sei sponsor nazionali per l’America’s Cup World Series, in programma dal 14 al 21 aprile prossimi sul lungomare partenopeo. L’Acn, società costituita per coordinare e gestire le tappe napoletane del 2012 e del 2013 della manifestazione, ha pubblicato il bando per l’affidamento in concessione del servizio di sfruttamento dei diritti relativi all’evento.

LA SELEZIONE - La società aggiudicataria della selezione potrà concedere i diritti di trasmissione televisiva dal vivo dell’evento prodotto dalla Società America’s Cup Event Authority e del programma degli highlights, oltre che di utilizzo dei filmati e fotogrammi del materiale d’archivio. Affiderà, quindi, a non più di sei sponsor nazionali - durante il periodo delle regate e solo per il territorio italiano - il diritto da un lato di rappresentare il proprio logo sulla pagina del sito web America’s Cup e su una parte della segnaletica e di tutte le bandiere all’interno del Naples Ac Village, e dall’altro di inserire il marchio dell’evento in propri messaggi pubblicitari realizzati per le televisioni italiane.

LE SCADENZE - La società vincitrice avrà altresì il compito di concedere l’utilizzo degli spazi espositivi allestiti nel Village e di curare l’organizzazione delle aree ristoro nello spazio «Food and Beverage». Tra i diritti oggetto della concessione anche la facoltà di realizzare eventuali eventi non velici aggiuntivi di intrattenimento pubblico durante il periodo delle regate. Il contratto avrà una durata comprendente quella di svolgimento delle manifestazioni veliche, in particolare nella settimana dal 16 al 21 aprile. Le manifestazioni di interesse, insieme alla documentazione richiesta nell’avviso, dovranno pervenire entro le 12 del 20 febbraio 2013. Il bando, inviato all’Ufficio Pubblicazioni dell’Unione Europea, è consultabile e pubblicato integralmente sul sito di Acn, www.acnapoli.org, sul sito del Comune di Napoli, www.comune.napoli.it, sul sito della Provincia di Napoli, www.provincia.napoli.it, sul sito della Regione Campania, www.regione.campania.it e sul sito della Camera di Commercio, www.na.camcom.it.



CdM
Madeco
00giovedì 7 febbraio 2013 19:16
Coppa America, primo atto
Si partirà con la Velalonga


Il neonato comitato dei circoli cittadini ha definito il programma di eventi: sabato 13 aprile in acqua 200 scafi, domenica 14 regata Ischia-Napoli e cena di gala con i team. Dal 16 al 20 le World Series

di MARCO CAIAZZO

Dall'immobilismo dello scorso anno, quando gli organizzatori delle World Series "colonizzarono" l'intero lungomare per le regate di America's Cup, all'attivismo di questo 2013. L'imperativo è sfruttare l'onda lunga di un evento che resta comunque unico al mondo, avvicinando appassionati e turisti alle manifestazioni cittadine legate al mare. E allora, tutti uniti, come in barca a vela. Circoli partenopei, Acn e istituzioni, per non sprecare anche quest'occasione.

Mercoledì sera la svolta: attorno a un tavolo i presidenti dei circoli cittadini e la Marina Militare. Due ore di riunione, dalle sette alle nove di sera, nei saloni del Savoia, per costituire il Comitato dei circoli di Napoli (presidente Pippo Dalla Vecchia) e approvare la bozza di programma di eventi che accompagneranno le World Series.

Si parte dunque il 13 aprile con la Velalonga, la Barcolana del Sud, appuntamento velico tra i più importanti d'Italia che vedrà in acqua oltre duecento barche. Domenica 14 spazio alla regata da Lacco Ameno a Napoli, in serata cena di gala nei saloni della Canottieri, alla quale parteciperanno i componenti di tutti i team. Dal 16 al 20 le regate di World Series. Non si terrà invece la Lysistrata di canottaggio il 21. Il prossimo atto sarà la ratifica dell'accordo con Mario Hubler, presidente di Acn, mentre c'è già l'ok della Capitaneria di Porto per i percorsi delle regate.

Il Comitato nelle prossime settimane definirà una serie di iniziative per gli studenti partenopei, che avranno la possibilità di vincere corsi di vela. Parallelamente agli eventi "made in Napoli", gli americani potrebbero portare nel golfo anche la flotta della Red Bull Youth America's Cup, composta da undici scafi (quello italiano è il Team Italy powered by Stig) e da velisti sotto i 25 anni. Quella partenopea è l'unica tappa di World Series 2013, contro le sei del 2012.

Intanto il 20 febbraio scadrà il bando per l'affidamento in concessione del servizio di sfruttamento dei diritti relativi all'evento. Si tratta di una serie di servizi fra i quali quelli relativi ai diritti televisivi, l'utilizzazione degli spazi espositivi nel Village, che quest'anno uscirà dalla Villa Comunale per collocarsi

(07 febbraio 2013)

napoli.repubblica.it/sport/2013/02/07/news/coppa_america_primo_atto_si_partir_con_la_velalonga-5...

Nell'articolo manca il pezzo finale.
CRIME 80
00giovedì 7 febbraio 2013 21:25
bene, bel programma. Speriamo che il tempo ci sia favorevole questa volta. Lo scorso anno abbiamo acchiappato tanta di quella acqua, soprattutto nella finale. Bello però, mi sono piaciuti i giorni delle gare.
Mark Corleone
00martedì 12 febbraio 2013 17:07
Coppa America 2013, via l'asfalto dal lungomare

Coppa America 2013, via l’asfalto dal lungomare
Sarà sostituito da un lungo tavolato di pietra o di legname. Stop della Sovrintendenza al Public Village delle regate in Villa Comunale: si utilizzerà l'area della di viale Dohrn
di Redazione - 12 febbraio 2013

Novità in vista dell'edizione 2013 dell'America's Cup a Napoli. Come spiega il Roma, l'evento porterà alla sistemazione definitiva di tutta la linea di costa da Largo Sermoneta alla Stazione Marittima.


COSA CAMBIERA' - Via l'asfalto da via Caracciolo, via Partenope e via Nazario Sauro, si a un tavolato di pietra o di legname. Stop inoltre della Sovrintendenza al Public Village delle regate in Villa Comunale: quest'anno si utilizzerà l'area della di viale Dohrn.



NAPOLITODAY

E QUESTA se la sono inventata?!

ps
se fosse vera la notizia si perderebbe anche l'unico parcheggio in zona in occasione dell'evento. perché la sovraintendenza avrebbe dato picche l villaggio nella villa comunale?
bartol0
00martedì 12 febbraio 2013 17:41
bello il legname, l'anno prossimo a Sant'Antonio gli scugnizzi si andranno a rifornire sul lungomare.
CityN
00martedì 12 febbraio 2013 17:45
Infatti, che schifezza.
Mark Corleone
00martedì 12 febbraio 2013 17:47
ma una sistemazione DEFINITIVA con il tavolato di legname?! ma 2 sono le cose o al comune si sono rinco... oppure i giornalisti scrivono alla cavolo di cane e spero vivamente sia la seconda opzione
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 23:28.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com