«Napoli rinunci all'America's cup
come Roma alle Olimpiadi»
La Capria: vogliono svendere via Caracciolo per pochi e improbabili soldi che finiscono sempre nelle stesse tasche
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NAPOLI – «Via Caracciolo appartiene a tutti i napoletani, a quelli che la amano disinteressatamente, non a quelli che la vogliono svendere per pochi e improbabili soldi che, a conti fatti, finiscono sempre nelle stesse tasche». «A loro cosa importa di via Caracciolo, del paesaggio, dell’offesa alla nostra identità?». In una lettera-sfogo al Mattino, lo scrittore napoletano Raffaele La Capriaesprime tutto il suo disappunto per la scelta delle istituzioni locali di far svolgere le regate dell’America’s Cup sul lungomare di Napoli. Per La Capria le opere necessarie allo svolgimento della manifestazione sono troppo costose ed inopportune in un momento di crisi come quello attuale, che sta colpendo l’Italia ed in particolare il Meridione. E allora i politici campani farebbero bene a prendere esempio da Monti: fare quindi come il presidente del consiglio che ha deciso che Roma non parteciperà alle selezioni per le Olimpiadi del 2020.
La Capria ne ha per tutti. Secondo lo scrittore napoletano chi vuole portare a tutti i costi la coppa America in città soffre della stessa malattia che colpisce i politici italiani: pensare in grande pur essendo dei “piccolini”. «Vedere le barche veleggiare nel golfo li fa sentire più internazionali – dice - tanto cosa importa a loro se gli ospiti richiedono insistentemente e perentoriamente parcheggi e ormeggi disastrosi per la città». Lo scrittore poi si lascia andare ad una riflessione finale, analizzando i vantaggi e gli svantaggi dell’arrivo delle regate in città. E la bilancia di La Capria pende dalla parte delle perdite «sicure ed irrimediabili» (in termini di identità), mentre – dice lo scrittore – il guadagno è incerto. «Loro invece – conclude – pensano che il guadagno per la città sarebbe superiore alla perdita, ma l’identità ci appartiene solo se conserviamo i luoghi che amiamo. Se li perdiamo, perdiamo anche la nostra identità».
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i numeri.
detto da uno che quarant'anni fa, in piene "mani sulla città", per qualche dollaro in più è andato via senza difendere la propria città.
sei fuori tempo massimo, la capria.