America’s Cup | World Series 2012 - 2013

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luca.pagano
00venerdì 20 aprile 2012 13:00
TURISMO FLOP
Maddaloni amaro: «Arrivati pochi
turisti per l'America's Cup»
Il presidente della Camera di Commercio di Napoli:
«Ma gli effetti positivi si faranno sentire in futuro»


Maurizio Maddaloni
NAPOLI — «Sicuramente i numeri forniti da Confcommercio non danno ragione all'evento Coppa America. Certo anche per i provvedimenti pedonali, che hanno determinato una serie di disagi, e per le condizioni meteo infauste. Bisogna inoltre considerare una diffusa crisi che ha messo in affanno il commercio e i pubblici esercizi». Maurizio Maddaloni, presidente della Camera di Commercio di Napoli, commenta i dati elaborati dal centro studi dell'Ascom relativi al volume di affari generato nei due weekend della Coppa America, il primo dei quali in concomitanza con la Pasqua. Un report che indica une perdita — rispetto allo scorso anno — che va dal 50 al 90 per cento, con un solo più (venti per cento) riferito al giorno di Pasquetta.
«Nei termini in cui è stato denunciato, il dato non è comunque immediatamente misurabile poiché le variabili sono tante. Non dubito — aggiunge Maddaloni — di quanto rilevato dall'ufficio studi, ma sarebbe interessante avere un dato disaggregato».
Certo Paolo Graziano, presidente dell'Acn nonché leader dell'Unione industriali di Napoli, aveva parlato di 350 mila turisti in arrivo per la Coppa America. Dove saranno mai finiti? «In larga parte non sono mai arrivati — ammette il leader della Camera di Commercio —. La gente ha prenotato, ma tanti alla fine non sono venuti. Graziano ci darà poi un riscontro sull'effetto reale dell'evento. Certo resta l'effetto promozionale che, realisticamente, di qui ai prossimi mesi sarà palpabile».

COSTI - Sullo sfondo gli investimenti, altissimi, per la kermesse. «Nel merito di queste spese non entro. Certo — aggiunge Maddaloni —, quando senti i costi di Venezia rapportati a quelli di Napoli, qualche momento di disorientamento viene. Noi, come ente camerale, abbiamo speso 400 mila euro per 2.500 metri quadrati di spazi nel village dedicati all'artigianato e al food. Circa cento le aziende coinvolte per dieci giorni. E il nostro conto costi benefici è assolutamente in attivo. Se devo aggiungere qualcosa, direi che io non avrei fatto l'iniziativa a Pasqua, ma dopo. Inserendomi per vendere pacchetti a costi più bassi. Cosa che a Pasqua, che è alta stagione, non si fa».

LA RINUNCIA DEI TURISTI - Il confronto con la Pasqua dell'anno scorso, con tutta la Coppa America, sia sul fronte degli alberghi che sul fronte dei negozi resta fallimentare. «I turisti, ripeto, hanno rinunciato. La Coppa America comunque ha fatto da ammortizzatore per le diseconomie che c'erano quest'anno. E ha dato — aggiunge Maddaloni — una prospettiva importante alla città. Del resto i grandi eventi, ottimizzando i costi, riescono a a dare una serie di vantaggi diretti e indiretti. Purché la città sia comunque sostenuta negli altri 330 giorni con una offerta permanente buona. Un effetto dell'America's Cup, ad esempio, è stata la Ztl, che però ora va ridotta e modificata».
Una zona a traffico limitato che il sindaco de Magistris ha rilanciato fino a fine maggio con alcune modifiche si cui si discuterà lunedì. Quel che è certo è che la Ztl sarà in vigore dalle 7 alle 18 tutti i giorni e che è in corso un ulteriore ragionamento sui weekend. «La pedonalizzazione del lungomare Caracciolo- Partenope e la Ztl di Chiaia sono due aspetti irrinunciabili» ha detto il primo cittadino, che ha già dato mandato agli assessori Anna Donati e Giuseppe Narducci, oltre che al generale Sementa, di procedere all'adozione dei provvedimenti propedeutici al piano.

Anna Paola Merone

mi sbaglio o arrivano conferme del mezzo flop?
luca.pagano
00venerdì 20 aprile 2012 13:01
nessuno puo' confutare i dati che uno o l'altro politico riporta?
luca.pagano
00venerdì 20 aprile 2012 13:03
DEGRADO DOPO LA COPPA AMERICA
Villa comunale, si prepara
un «girotondo della vergogna»
Cassa Armonica: le associazioni stanno organizzando
la manifestazione contro lo «scempio visto da tutti»

NAPOLI - Una manifestazione intorno alla Cassa Armonica, un girotondo della vergogna perché «lo scempio deve essere visto da tutti». Le associazioni dei cittadini sono indignate. Le parti smontate dell'opera di Errico Alvino del 1877 non erano in un deposito custodito, come assicurato dai tecnici del Comune, ma nel fango di un cantiere scoperto della Linea 6 a pochi metri di distanza. «Solo oggi scopriamo questa scandalosa verità - spiega Angelo Forgione dell'associazione Vanto - mentre lo staff di De Magistris in via ufficiosa mi aveva comunicato che era stata trasferita in un laboratorio. Il sindaco e i suoi assessori, che non avevano avvisato sull'operazione prima di farla, non si sono degnati di rispondere alla mia denuncia sul perché quella ditta aveva effettuato un sopralluogo prima ancora di ricevere l'incarico ufficiale. Da mesi è già naufragata la sventolata democrazia partecipativa. Anzi vengono raccontate solo baggianate».

America's Cup, Cassa Armonica: The day after

L'INDIGNAZIONE DI CASILLO - Durissimo anche il presidente dell'associazione Corpo di Napoli, Gabriele Casillo: «Siamo più che indignati di fronte al continuo scempio del patrimonio storico, artistico e culturale della città che sta superando il livello di guardia. La demolizione della Cassa Armonica è solo l'ultimo scempio; non bastano, evidentemente, le denuncie alle continue violazioni del nostro patrimonio se, solo per una frenetica ricerca di immagine personale, proprio chi dovrebbe farsi carico della tutela dei nostri monumenti, si arroga il diritto di rimuovere e deporre nel fango elementi architettonici di pregio non solo artistico ma anche sociale e culturale. E' importante proporre eventi ma non quando danneggiano i nostri monumenti, creano disagi nella popolazione ed alle tante attività commerciali e che non portano nemmeno un turista».

I DUBBI DELL'ASSOUTENTI - Indignazione anche da parte di Assoutenti. «Ci domandiamo - spiega il presidente Antonio di Gennaro - chi abbia autorizzato lo smontaggio di una parte importante e significativa della struttura decorativa della Cassa. Restiamo ora esterrefatti che un tale patrimonio, bene comune di rilevante significato sia stato abbandonato nel fango. Nel chiedere l'immediato ripristino dell'opera, chiediamo che vadano accertate tutte le responsabilità al riguardo da parte delle Istituzioni».

LA RABBIA DEI COMITATI - Senza mezzi termini il Comitato Portosalvo. «Che vergogna - esclama il presidente Antonio Pariante - in una vera città dell'arte, come Firenze, Venezia o Roma una cosa del genere non sarebbe mai accaduta. La vicenda della Cassa Armonica, è la goccia che fa traboccare il vaso. Occorre assolutamente ripristinare le regole per la corretta tutela e la giusta conservazione dei luoghi e delle cose d'arte altrimenti, se non riusciamo a far rispettare le norme si rischia di perdere tutto per negligenza in vigilando»
L'associazione Napolipuntoacapo esprime massima indignazione. «La vicenda è assurda e ha un'aggravante. Molti cittadini,tra cui Vanto e Napolipuntoacapo, segnalarono immediatamente le anomalie relative ai lavori e alla procedura di gara utilizzata per questo pseudo-restauro. Il sopralluogo dell'impresa avvenne il 15 febbraio mentre la necessità di realizzare l'opera da mettere in gara, che si aggiudicò la stessa impresa che fece il sopralluogo era datata 23 febbraio, solo otto giorni dopo. Ciò che ci amareggia è che la stessa impresa dichiarò ufficialmente che l'intervento non poteva considerarsi un vero e proprio restauro ma, peggio ancora, declinava qualsiasi responsabilità. Ed ecco come è finita la Cassa Armonica».

SANTANELLI SI MOBILITA - Paolo Santanelli, l'uomo della «smutandata» di piazza dei Martiri contro l'America's cup, mobilita la sua Chiaia per Napoli. «Vogliamo risposte concrete e che la Cassa Armonica torni com'era. Basta bugie dal Comune. Lo scandalo dei pezzi della Cassa gettati nel fango, sottolinea ancora una volta l'approssimazione con cui vengono organizzati i grandi eventi a Napoli. Indignazione anche per l'atteggiamento superficiale della Sovrintendenza abile solo ad imporre divieti ma di fatto incapace nell'esercizio del controllo, prevenzione e tutela del patrimonio monumentale napoletano. A pagare alla fine sono sempre e solo i cittadini napoletani».


Vincenzo Esposito

cdm scatenato, pero' è da dire che domenica ho visto la cassa armonica da vicino, è davvero oscena con il colore che se ne cade da tutte le parti
Publio Papinio Stazio
00venerdì 20 aprile 2012 13:07
Guarda. Io di turisti ne ho visti moltissimi, ma è sempre quello il discorso: i dati ognuno li legge in base alla convenienza politica. Per quanto mi riguarda, dopo il disastro dell'anno scorso, vedere stranieri in giro per la città lo considero già un miracolo.

In futuro andrà meglio...ma bisogna che si impegni l'intera cittadinanza, perchè il mondo è pieno di posti incantevoli e bisogna invogliare i turisti, invece di farli scappare (come da 7-8 anni facciamo).
Madeco
00venerdì 20 aprile 2012 13:19
Re:
luca.pagano, 20/04/2012 13.01:

nessuno puo' confutare i dati che uno o l'altro politico riporta?



Ma che ci sta da confutare?

Il Cdm riporta articoli e parole a piacimento del proprio interesse distorto:

Coppa america, l'importante che si faccia (settembre 2011)
Coppa America va a Venezia, che vergogna (settembre 2011)
Coppa america: lavori puppù, rinuciate, la capria, mariuol (gennaio-febbraio 2012)
Coppa america uno spreco di denaro (aprile 2012)

Il dato da vedere per la preseza dei turisti in città è uno: la presenza negli alberghi.

Ah in una cosa ci sono riusciti: la danza della pioggia che ha rovinato intere giornate dell'evento e non solo.

Publio Papinio Stazio
00venerdì 20 aprile 2012 14:52
In effetti, la pioggia avrà portato qualche migliaio di turisti a disdire le prenotazioni. All'anim re secc!
tutna
00venerdì 20 aprile 2012 15:06
Se si volesse fare un'analisi statistica seria dell'impatto dell'evento sul settore turismo si dovrebbe:

1) Avere dati certi degli arrivi, delle presenze e delle presenze alberghiere ed extra-albergiere (in termini di occupazione alberghiera). Vi assicuro che non è cosa facile (l'Ept spesso spara dati a caso e gli abergatori sono restii a fornire dati).

2) Analizzare l'andamento nazionale ed extra-nazionale. Per intenderci non bisognerebbe vedere solo se si è fatto meglio o peggio dello scorso anno, ma sarebbe necessario analizzare per lo meno l'andamento nazionale (esempio: se in Italia si è raggiunto il -10% delle presenze turistiche rispetto alla scorsa Pasqua e a Napoli si è avuto il -5% ci sarebbero gli elementi per evidenziare una differenza di andamento, ecc.)

3) Non confrontare dati senza un criterio. Il week-end di Pasqua è una cosa, il week-end della Coppa America ne è un'altra. Associarli vuol dire commetere un errore.

4) Confrontare la permanenza media, invece che i soli arrivi. Se si evidenzia (per esempio) che è arrivato lo stesso numero di turisti dello scorso anno, ma gli stessi turisti sono restati in media un giorno in più, il risultato è notevolmente differente.

5) Gli eventi climatici rientrano assolutamente nella componente stocastica e quindi non si devono tenere in considerazione [SM=x2819344] (anche perchè spesso le prenotazioni avvengono con un certo anticipo).
1799
00venerdì 20 aprile 2012 15:08
Re:
tutna, 20/04/2012 15.06:

Se si volesse fare un'analisi statistica seria dell'impatto dell'evento sul settore turismo si dovrebbe:

1) Avere dati certi degli arrivi, delle presenze e delle presenze alberghiere ed extra-albergiere (in termini di occupazione alberghiera). Vi assicuro che non è cosa facile (l'Ept spesso spara dati a caso e gli abergatori sono restii a fornire dati).

2) Analizzare l'andamento nazionale ed extra-nazionale. Per intenderci non bisognerebbe vedere solo se si è fatto meglio o peggio dello scorso anno, ma sarebbe necessario analizzare per lo meno l'andamento nazionale (esempio: se in Italia si è raggiunto il -10% delle presenze turistiche rispetto alla scorsa Pasqua e a Napoli si è avuto il -5% ci sarebbero gli elementi per evidenziare una differenza di andamento, ecc.)

3) Non confrontare dati senza un criterio. Il week-end di Pasqua è una cosa, il week-end della Coppa America ne è un'altra. Associarli vuol dire commetere un errore.

4) Confrontare la permanenza media, invece che i soli arrivi. Se si evidenzia (per esempio) che è arrivato lo stesso numero di turisti dello scorso anno, ma gli stessi turisti sono restati in media un giorno in più, il risultato è notevolmente differente.

5) Gli eventi climatici rientrano assolutamente nella componente stocastica e quindi non si devono tenere in considerazione [SM=x2819344] (anche perchè spesso le prenotazioni avvengono con un certo anticipo).



bel post, valè, però non mi sembrava il caso di utilizzare una terminologia tanto scurrile. [SM=x2819341]

Brigante1981
00venerdì 20 aprile 2012 15:16
aggiungerei che bisogna anche valutare il ritorno d'immagine che non porta turisti nell'immediato ma che è fondamentale per i prossimi mesi e anni stocastici.
Madeco
00venerdì 20 aprile 2012 15:17
Re:
tutna, 20/04/2012 15.06:

5) Gli eventi climatici rientrano assolutamente nella componente stocastica e quindi non si devono tenere in considerazione [SM=x2819344] (anche perchè spesso le prenotazioni avvengono con un certo anticipo).



Per le prenotazioni alberghiere sicuramente, ma per il commercio in loco si.
basilisco87
00venerdì 20 aprile 2012 15:17
cos'è un anno stocastico? :D
ho il libro di statistica davanti, e di sentire la parola stocastico non ce la faccio più!

scusate l'OT
tutna
00venerdì 20 aprile 2012 15:19
Re: Re:
1799, 20/04/2012 15.08:



bel post, valè, però non mi sembrava il caso di utilizzare una terminologia tanto scurrile. [SM=x2819341]





E' sempre riferito all'imbarbarimento di cui sopra [SM=x2819346]
tutna
00venerdì 20 aprile 2012 15:19
Re: Re:
Madeco, 20/04/2012 15.17:



Per le prenotazioni alberghiere sicuramente, ma per il commercio in loco si.




Vero. Io mio post è orientato ad analizzare soprattutto il flusso di turisti delle strutture ricettive
tutna
00venerdì 20 aprile 2012 15:20
Re:
basilisco87, 20/04/2012 15.17:

cos'è un anno stocastico? :D
ho il libro di statistica davanti, e di sentire la parola stocastico non ce la faccio più!

scusate l'OT




Anno stocastico...sinceramente non so...potrebbe illuminarci Brigante [SM=x2819344]
Madeco
00venerdì 20 aprile 2012 15:21
Re: Re: Re:
tutna, 20/04/2012 15.19:




Vero. Io mio post è orientato ad analizzare soprattutto il flusso di turisti delle strutture ricettive



Si, ovvio quello è il dato fondamentale.

Brigante1981
00venerdì 20 aprile 2012 15:24
Re: Re:
tutna, 20/04/2012 15.20:




Anno stocastico...sinceramente non so...potrebbe illuminarci Brigante [SM=x2819344]




a booo... ho vagamente capito cosa significa "componente stocastica" grazie alla citazione "libro di statistica" altrimenti per me poteva anche essere una parolaccia [SM=x2819346]
Augusto1
00venerdì 20 aprile 2012 15:48
luca.pagano, 20/04/2012 13.01:

nessuno puo' confutare i dati che uno o l'altro politico riporta?



I numeri sono quelli forniti da Confcommercio, nessun politico.


1799
00venerdì 20 aprile 2012 16:17
Re: Re: Re:
tutna, 20/04/2012 15.19:




E' sempre riferito all'imbarbarimento di cui sopra [SM=x2819346]




[SM=x2819658]
Augusto1
00venerdì 20 aprile 2012 16:23
Burlesque ride, ha trovato l'appoggio.
1799
00venerdì 20 aprile 2012 16:28
per riuscire a non ridere bisognerebbe essere come il frate cieco del nome della rosa. [SM=x2819346]
- TYLER -
00venerdì 20 aprile 2012 17:30
Ancora una volta Angelo ha fatto un ottimo lavoro. Questo è un grande spot per la nostra città [SM=x2819352]

[YOUTUBE 640]khYaXh4KNRM#![/YOUTUBE]
_Gio'_
00venerdì 20 aprile 2012 18:06
M.Gomez
00venerdì 20 aprile 2012 18:14
Un video con delle immagini bellissime ed una canzone suggestiva.

Posso dire che mi sono quasi commosso?

È questo che mi fa ancora amare Napoli: la sua bellezza sconfinata, il calore e la partecipazione della gente, il suo essere una città unica.

Poi questo evento l'ho vissuto in prima persona quindi le sensazioni sono raddoppiate.

Complimenti!
_Gio'_
00venerdì 20 aprile 2012 18:18
Voglio le olimpiadi a Napoli solo per i video di Forgione! Facciamo fare default all'Italia! XD
MiZaR-82
00venerdì 20 aprile 2012 21:46
uff il video è stato rimosso! :(
_Gio'_
00venerdì 20 aprile 2012 21:57


[SM=x2819343]
MiZaR-82
00venerdì 20 aprile 2012 22:10
veramente bellissimo!
ha usato le immy che mi hanno fatto adorare la regia delle gare :D
Ammuina
00sabato 21 aprile 2012 10:39
Sono curioso di vedere il risalto mediatico che daranno alle World Series di Venezia... [SM=x2819643]
M.Gomez
00venerdì 4 maggio 2012 11:27
Coppa America, negati atti e bilanci
L'Acn al consigliere Russo: deve darli la Regione
Ma Palazzo Santa Lucia non ha le «carte»


NAPOLI — Il giorno successivo alla chiusura del villaggio della Coppa America, ammainate le splendide vele, il governatore Stefano Caldoro ha snocciolato i numeri, sostanzialmente le spese, del grande evento, per la maggior parte a carico della Regione Campania: 22 milioni di euro in due anni, 10 milioni e passa di fondi europei stanziati per la settimana di regate napoletane, funestate purtroppo dal cattivo tempo. «Quanto al resoconto sui costi-benefici bisogna attendere che l’Acn li certifichi», così il governatore. Più o meno la stessa cosa ha detto anche il sindaco Luigi de Magistris all’indomani dell’evento: «Prima di parlare servono dati certi che stiamo facendo certificare». Sono passate tre settimane e di bilanci e di dati certificati non si parla più. La Regione non è stata ufficialmente convocata da Acn per discutere sulla Coppa America. E, pare, neanche Comune e Provincia abbiano avuto comunicazioni in merito. Ha provato a saperne qualcosa il capogruppo Pd in consiglio regionale Peppe Russo. Che ha inviato una lettera protocollata alla società con una «richiesta di accesso agli atti». Acn ha garbatamente risposto che il diritto di accesso si esercita nei confronti delle pubbliche amministrazioni o delle società degli enti pubblici. «Acn — scrivono — è una società di diritto privato». Poi aggiungono che ai sensi della 241 del ’90 possono accedere ad atti della pubblica amministrazione o di soggetti a essa equiparati «tutti i soggetti privati che abbiano un interesse diretto, concreto e attuale» e i consiglieri regionali sono da ritenersi «estranei» alla situazione. La conclusione: «In una prospettiva di trasparenza Acn non ha alcuna difficoltà a fornire i documenti, previo consenso dei soggetti coinvolti nella documentazione». Insomma Russo deve chiedere alla Regione Campania. E l’ha fatto. La Regione, però, non avendo resoconti ha spedito al consigliere gli atti deliberati dall’ente e pubblicati sul Burc. Tra cui, però, spicca il Progetto strategico «Grande evento America’s cup world series», del 15 febbraio 2012, in cui ci sono non i dati ex post, ma quelli precedenti all’evento, le stime, le proiezioni, le analisi sull’impatto economico e sui flussi turistici. Un dossier ampio, in parte presentato il 29 febbraio scorso in consiglio comunale dal vicesindaco Tommaso Sodano, basato ovviamente sui dati delle iniziative precedenti e sulle analisi della società di consulenza Deloitte risalente all’ottobre del 2011. Il vicesindaco, infatti, parlò di un evento in grado di tenere incollati davanti alla tv «4 miliardi di spettatori», quanti ne fece registrare nel 2007 l’America’s cup di Valencia. Per Napoli si stimarono almeno 110 mila appassionati italiani ed esteri presenti in ogni periodo di regata, con una media di 12 mila al giorno. Un giro che avrebbe generato 220 mila presenze negli esercizi alberghieri e extralberghieri di Napoli e provincia. Fin qui. Passiamo al capitolo: stima degli impatti socio-economici attesi. In questo caso viene utilizzata la metodologia Deloitte. La premessa è questa: la redditività di un evento non può essere misurata solo in termini «quantitativi», perché ci sono ricadute maggiori sul lungo periodo sulla base «della capacità di promuovere il luogo, la società civile che lo ha organizzato e l’amministrazione che lo ha gestito anche fuori dei propri confini». Ma ragionando in termini numerici «per stimare i ritorni economici e sociali degli eventi dell’America’s cup, si può stimare che il grande evento, unicamente nei periodi di regata, possa comportare ritorni per complessivi 73,5 milioni di euro, con un incremento del Pil regionale di circa 61 milioni di euro, generando nuova occupazione, diretta e indiretta, per 1370 unità». Se queste stime fossero riscontrabili nella realtà potremmo esserne felici: 22 milioni di euro per delle regate è una considerevole cifra, ma se il ritorno economico fosse di 73 milioni, l’organizzazione ne avrebbe tutto da guadagnare. «Sembra utile ricordare che la stima di tali impatti non tiene in considerazione quelli indotti — si legge ancora nel documento — dal ritorno di immagine per la città e per la Regione e quelli relativi alla pubblicità destinata all’enorme bacino dato dal pubblico collegato via tv e internet». Dunque i numeri potrebbero addirittura crescere. Ma restiamo nell’alveo delle stime, delle previsioni, per ora non sappiamo se le cose sono andate così, oppure ancor meglio oppure peggio. Di certo conosciamo la posizione assai critica di molti commercianti e alcuni albergatori. Ma, è scritto sempre nel documento, «al termine del periodo di svolgimento delle America’s cup world series verrà effettuata una valutazione ex post che prenderà in considerazione i diversi fattori». E quali sono i fattori in esame? Impatto economico per la città e la regione, il numero di visitatori internazionale, la spesa diretta sostenuta dai visitatori, i risultati finanziari e la soddisfazione degli sponsor. Tutte cose che forse anche i cittadini vorrebbero sapere.

corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2012/4-maggio-2012/coppa-america-negati-atti-bilanci--201261312...
enzo551
00giovedì 10 maggio 2012 21:30
Finalmente hanno tolto i pannelli blu che prima vietavano l'ingresso nell'area tecnica e sostituiti con una filare di fioriere!


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