Napoli | Lotta per la legalità

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Mark Corleone
00venerdì 12 maggio 2017 14:26
piuttosto vale il daspo anche per i taggari di merda?
CityN
00venerdì 12 maggio 2017 14:41
Mi sembra di si, ma la ci vorrebbe un daspo dalla città, che gli fai a uno che di natura batte interi pezzi di città e anche fuori seminando la sua firma da analfabeta
smerlo
00venerdì 12 maggio 2017 16:55
queste, per me, sono quelle cose estremiste (della sinistra più becera) che precluderanno a DeMa qualsiasi futuro di rilievo sul piano nazionale.
Populismo e lassismo camuffati da tolleranza che francamente non sono compatibili con una visione politica di più ampio respiro e realmente evoluta.
sulla De Majo non mi dilungo, mi sembra la classica fuoricorso imbottita di slogan e luoghi comuni, peccato perché DeMa poteva attingere da forze più sane e decisamente più evolute che in città sarebbero, comunque, tutte dalla sua parte
bubolazza
00venerdì 12 maggio 2017 18:37
E il povero venditore di cazettini non deve sbarcare il lunario pur'iss :naughty:
alan shore
00martedì 16 maggio 2017 12:30
Napoli, la sfida dei vigili al sindaco: nuovo Daspo al fioraio ambulante

Sul finire della settimana scorsa i vigili eseguirono il primo provvedimento collegato alla legge Minniti: consegnarono un «predaspo» a un fioraio e si scatenò la polemica.

Quel provvedimento, fase iniziale di un percorso che può concludersi con il definitivo allontanamento da parte del questore (se l’abusivo viene ripescato nelle successive 48 ore nello stesso luogo) scatenò un putiferio.
I centri sociali si lanciarono in una vivace protesta, sostenuti dalla consigliera comunale Eleonora de Majo (DemA) che chiese al sindaco di vietare ai vigili altri interventi analoghi. Lo stesso sindaco scese in campo annunciando che avrebbe regolarizzato personalmente quel fioraio per consentirgli di operare liberamente sul territorio.
Nelle stesse ore del grande caos, però, gli agenti della polizia municipale pescarono nuovamente quel fioraio nello stesso posto. Così furono costretti a rinnovargli la sanzione e, nel rispetto della legge, a presentare la sua documentazione al questore che emette, materialmente, il Daspo nei confronti degli abusivi. Quelle carte sono state presentate ieri in Questura, adesso partirà una breve procedura burocratica che si concluderà con il decreto di allontanamento «definitivo» dai luoghi per il fioraio.

Documentazione identica è stata presentata anche per il caso di un parcheggiatore abusivo, sorpreso per due giorni consecutivi ad operare davanti alla stazione ferroviaria di Mergellina. Anche per il parcheggiatore la procedura sarà identica e si concluderà con il provvedimento di allontanamento dal luogo.

Si tratta dei primi provvedimenti del genere a Napoli e hanno una particolare valenza perché proprio da questa città è partita una vivace contestazione alla Legge Minniti che, secondo Luigi De Magistris, vuol trasformare i sindaci in sceriffi. Proprio per dare un segnale preciso, De Magistris, all’indomani dell’esplosione delle polemiche per il primo intervento, pensò di bloccare sul nascere la vicenda promettendo un permesso ufficiale al fioraio abusivo che aveva già avuto il «predaspo». De Magistris spiegò che quel provvedimento adottato dai vigili gli sembrava un «nonsenso», ma proprio mentre il sindaco rilasciava quelle dichiarazioni, la polizia municipale stava eseguendo nuovi controlli e sanzionando per la seconda volta lo stesso uomo. Così, adesso, si manifesterà un’altra paradossale situazione: il fioraio avrà il permesso ufficiale per occupare un’area nella quale, per decreto del questore e nel rispetto di una legge dello Stato, non potrà avvicinarsi. Un grande caos in salsa napoletana.

ilmattino.it/napoli/cronaca/napoli_nuovo_daspo_fioraio-2443...
Partenope93
10martedì 16 maggio 2017 13:00
Tifo per i vigili :D
Giap1
00martedì 16 maggio 2017 14:04
Il Mattino sempre *** scrive
granpacco
00martedì 16 maggio 2017 15:20
Quante contraddizioni nelle azioni e nelle parole del sindaco, un boomerang per il futuro prossimo
basilisco87
00martedì 16 maggio 2017 23:33
Potrebbe essere un grande strumento nella lotta ai parcheggiatori abusivi
CityN
00mercoledì 17 maggio 2017 14:33
Re:
Partenope93, 16/05/2017 13.00:

Tifo per i vigili :D

il discorso è che le u.o. dei vigili variano da quartiere a quartiere: quelle di Vomero e Chiaia sono quelle che più si avvicinano a standard di azione decenti, quindi si spiega una maggior efficacia nell'agire (non sto dicendo che a Vomero e Chiaia ci sta il nypd di tante serie eh :D )

Quindi quando fanno quei discorsi generalizzatori tipo andate a fare le multe in quel qaurtiere o in quella strada dovrebbero almeno riflettere un pochettino
Nuvola.CdN
00venerdì 19 maggio 2017 19:08
Napoli, l'amico picchiato in diretta telefonica
Dal
Il Mattino

NAPOLI – Una rapina seguita da una violenta aggressione. Derubato di soldi e cellulare, ne nasce una colluttazione che Valentina, un'amica della vittima, ascolta in diretta. Il racconto lascia spazio a poca immaginazione, i fatti, trascritti anche su Fb, per volontà di Antonio, la vittima, descrivono chiaramente la gravità della circostanza.

«Antonio mi ha chiesto da un letto di ospedale di essere la sua voce e raccontare ciò che gli è successo poco dopo mezzanotte dell’altra sera - racconta Valentina - mentre tornava a casa a piedi da una cena a casa mia, nello studentato di via Brin, si dirigeva verso piazza Nazionale».

Antonio, tornando a casa chiama al cellulare Valentina, poco prima della rapina, che di lì a breve diventerà una colluttazione: «Mentre camminava - continua nel racconto Valentina - ed era al telefono con me, è stato brutalmente aggredito da tre malviventi, che l'hanno derubato di cellulare e portafogli tempestandolo di calci sul viso e botte. Ha provato a difendersi, rimediando una frattura nella parte sub orbitale dell'occhio, il naso rotto, le nocche rotte e tanta, tanta rabbia».

Valentina è atterrita, ma la costatazione che l’amico Antonio stia meglio, sia sorridente e cosciente la rassicura: «Adesso - continua - è ricoverato all'ospedale dei Pellegrini, ha fatto una tac e domani farà altre visite di controllo. Le botte che fanno più male di quelle fisiche sono quelle alla fiducia nell'essere umano. "Ma sono vivo e sorrido", mi dice, agguerrito più che mai a non dargliela vinta e a combattere ogni tipo di criminalità e ingiustizia».
Nuvola.CdN
00venerdì 19 maggio 2017 19:14
:^^^ L'episodio segnalato si è verificato nell'area orientale della città.
La giunta de Magistris deve mettersi al tavolo con la regione e con il governo.
E ' urgente che venga definito un programma per estendere la videosorveglianza in tutti i quartieri di Napoli.
Per ora il programma si è limitato al Vomero ed al lungomare.

bubolazza
00venerdì 19 maggio 2017 19:19
È un area fortemente degradata se non ti infili in macchina e te ne vai il pericolo di rapine può essere sempre in agguato.

Nuvola.CdN
00venerdì 19 maggio 2017 19:50
Le rapine le fanno ovunque : qualche giorno fa è stato rapinato ed accoltellato un ragazzo ucraino vicino al commissariato di Fuorigrotta.
Serve un controllo maggiore: la videosorveglianza è un primo passo.
Tante aree sono scoperte: il controllo del territorio non è adeguato.
Nuvola.CdN
00venerdì 19 maggio 2017 21:01
Un segnale forte di riscossa che deve spronare la politica a tutti i livelli
Rione Sanità in piazza contro le stese: «Il quartiere urla il suo no»



Dal Mattino

Il quartiere Sanità si mobilita, scende in piazza e manifesta contro la violenza e la criminalità. Sono almeno 200 i cittadini, gli attivisti e i rappresentanti dei comitati che urlano il loro no al terrore delle stese e agli atti intimidatori che da tempo stanno soggiogando il quartiere

...
alan shore
00sabato 20 maggio 2017 16:38
roba che qui potremmo risanare il bilancio comunale... ma è più probabile che regolarizziamo gli abusi

milano.corriere.it/notizie/cronaca/17_maggio_20/i-rom-devono-risarcire-comune-sentenza-pilota-300-mila-euro-68a63b5a-3d26-11e7-a425-2bf1a959c7...


I rom devono risarcire il Comune:
sentenza pilota da 300 mila euro


La decisione dei giudici di Milano segna una novità: due 48enni di origine romena, a capo di un insediamento abusivo, in via San Dionigi, condannati per aver bruciato rifiuti, per averli accatastati in discariche di fatto e per lo smaltimento in un laghetto


Può pure darsi che 300 mila euro di risarcimento al Comune di Milano gli imputati condannati non li paghino mai, ma almeno il principio è fissato all’esito di una non comune istruttoria processuale condotta dalla Procura su un fenomeno in passato troppo spesso trattato come evento minore: i roghi di rifiuti, il loro accatastamento in discariche di fatto, lo smaltimento abusivo in un laghetto, tutto nei «due campi rom non autorizzati sull’area di via San Dionigi 107/109» (inserita nel Parco agricolo Sud Milano ex Parco delle Rose) dal 2008 fino allo sgombero l’1 agosto 2014. Per queste condotte, «tali da arrecare un assiduo pregiudizio agli abitanti dei quartieri limitrofi al campo nomadi in cui dimoravano gli imputati», i giudici Oscar Magi, Giulia Turri e (relatrice) Caterina Ambrosino hanno infatti ritenuto due 48enni «capifamiglia» dell’insediamento abusivo (uno di origine romena e l’altro bosniaca), e un appena maggiorenne di origine romena, responsabili delle contravvenzioni ambientali di discarica abusiva, scarichi di acque reflue senza autorizzazione, e deturpazione di bellezze naturali.


Ma l’aspetto particolare della sentenza, all’esito del dibattimento istruito dal pm Maria Letizia Mannella con la polizia locale, sta non tanto nella pena di 8 mesi, quanto nella condanna degli imputati a risarcire i danni al Comune di Milano e la Città Metropolitana costituitisi parti civili. Nel caso di Palazzo Marino, scrive il Tribunale, «la pluriennale accumulazione di rifiuti di diversa natura sia sull’area sia nella fonte sorgiva rende necessarie corpose ed economicamente rilevanti attività di rimozione» dei materiali «prodromiche alla bonifica e al ripristino dell’area». E se per questi costi allo stato non quantificabili il Tribunale rinvia a una separata causa civile, già ora invece riconosce al Comune una provvisionale di 294.000 euro, pari cioè alla somma che il Comune ha già speso per rimuovere e smaltire i rifiuti speciali pericolosi e i rifiuti ferrosi. Alla Città Metropolitana, invece, i giudici riconoscono il danno non patrimoniale: non quello ambientale (per il quale l’unico legittimato è lo Stato centrale), ma quello consistente nella lesione dell’immagine dell’ente territoriale competente sulla gestione dei rifiuti nell’area del Parco agricolo Sud Milano.

«Il primo campo abusivo — ha testimoniato in aula la polizia locale — era completamente chiuso e per entrare bisognava chiedere l’accesso a loro, nel secondo venivamo ostacolati e noi stessi non potevamo entrare». Mobili, batterie, pneumatici, pezzi di catrame, macerie edili, fusti di oli esausti, plastica, residui di bancali, elettrodomestici: «Vari rifiuti galleggiavano su quest’acqua che è una sorgiva», mentre in altra parte del terreno «una volta raggiunto un quantitativo enorme di questi rifiuti veniva appiccato il fuoco. E quel fuoco provocava esalazioni che raggiungevano i quartieri Milano, Omero e anche Santa Giulia. Noi intervenivamo con i vigili del fuoco, si spegneva questo incendio, e dopo quindici giorni i residenti chiamavano le pattuglie» per nuovi «falò e fumi prodotti dalla combustione»
alan shore
00sabato 20 maggio 2017 16:41
questa invece è una notizia standard, le parti in grassetto sono vergogne che si leggono in tutti questi casi. città e provincia sono ostaggio di qualche centinaio di delinquenti, sempre gli stessi che reiterano impuniti. c'è un grosso problema a livello legislativo ed esecutivo, pene e certezza delle pene.

Catturato il terrore dei pendolari Circum: tredici rapine in due mesi

I carabinieri della tenenza di Casalnuovo di Napoli hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Nola per rapina continuata aggravata a carico di Giuliano Di Pierno, un 23enne di Casalnuovo già noto alle forze dell'ordine.

Le indagini dei militari, coordinate dalla Procura nolana, hanno permesso di accertare la sua responsabilità per la commissione di 13 rapine commesse “in solitaria”.

Armato di pistola o coltello, all’interno delle stazioni Circum di Casalnuovo e Pomigliano d’Arco avvicinava le vittime in partenza o in arrivo e le minacciava, costringendole a consegnare denaro e telefoni cellulari: 15 gli studenti e pensionati rapinati, per un bottino complessivo di 20 smartphone e 2.500 euro in contanti.

Nel corso delle indagini Di Pierno era stato già arrestato due volte dai carabinieri, il 23 febbraio e il 2 marzo, in esecuzione di due ordnanze di custodia cautelare per rapina. Adesso la terza misura cautelare, dopo essere stato identificato come il responsabile di altre undici rapine.

in una sola occasione si avvalse di un complice, identificato dai carabinieri e denunciato: era un 18enne di Casalnuovo già noto alle forze dell'ordine.

ilmattino.it/napoli/cronaca/napoli_rapinatore_circum-2451...
popo84
00mercoledì 21 giugno 2017 11:53
C'è una parte della popolazione (che pare come numero o comunque come effetto più grande che in altre città, non che ovviamente non ci siano) che fa di tutto per vandalizzare e rendere un sudiciume ogni cosa.
Non so da cosa dipenda davvero, decenni forse di non inclusione sociale, governi deboli, ma rende tutto più difficile. Poi ci si chiede perché le persone vanno via.
granpacco
00mercoledì 21 giugno 2017 15:21
Semplicemente le forze dell'ordine qui si grattano la pancia
Trando90
00mercoledì 21 giugno 2017 15:49
Diciamo che qui i vigili non sono mai stati molto solerti forse perché prevale una sensazione di impotenza di fronte all'anarchia e inciviltà di gran parte della popolazione...
Mettiamo pure che quando fanno qualcosa vengono tacciati di fascismo :lol:
bubolazza
00mercoledì 21 giugno 2017 16:06
o si prendono pietre sputi in faccia e calci quando cercano di arrestare un rapinatore..
Nuvola.CdN
00mercoledì 21 giugno 2017 16:42
Re:
popo84, 21/06/2017 11.53:

C'è una parte della popolazione (che pare come numero o comunque come effetto più grande che in altre città, non che ovviamente non ci siano) che fa di tutto per vandalizzare e rendere un sudiciume ogni cosa.
Non so da cosa dipenda davvero, decenni forse di non inclusione sociale, governi deboli, ma rende tutto più difficile. Poi ci si chiede perché le persone vanno via.



Il primo motivo è la ricerca di lavoro e quindi di un futuro migliore.
La delinquenza, specie quella organizzata, crea un freno allo sviluppo e scoraggia gli investitori in un circolo vizioso.
Vandalizzare è una pratica per marcare il territorio ed allontanare la gente perbene, esprimere la propria bestialità tout court , compiere le prime esperienze nell'ambito della carriera criminale.
Manca il controllo del territorio da parte dello stato e degli enti locali.
Qualcuno mi deve spiegare l'ostracismo verso la videosorveglianza!

Nuvola.CdN
00mercoledì 21 giugno 2017 16:44
Re:
Trando90, 21/06/2017 15.49:

Diciamo che qui i vigili non sono mai stati molto solerti forse perché prevale una sensazione di impotenza di fronte all'anarchia e inciviltà di gran parte della popolazione...
Mettiamo pure che quando fanno qualcosa vengono tacciati di fascismo :lol:



In teoria dovrebbero essere diverse centinaia ...
Sarebbe interessante sapere quanti sono gli idonei a svolgere servizio in strada e come sono dislocati.
Io ne vedo pochissimi in giro a volte nessuno.



popo84
00mercoledì 21 giugno 2017 17:03
Re: Re:
Nuvola.CdN, 21/06/2017 16.42:



Il primo motivo è la ricerca di lavoro e quindi di un futuro migliore.
La delinquenza, specie quella organizzata, crea un freno allo sviluppo e scoraggia gli investitori in un circolo vizioso.
Vandalizzare è una pratica per marcare il territorio ed allontanare la gente perbene, esprimere la propria bestialità tout court , compiere le prime esperienze nell'ambito della carriera criminale.
Manca il controllo del territorio da parte dello stato e degli enti locali.
Qualcuno mi deve spiegare l'ostracismo verso la videosorveglianza!





Non sono del tutto d'accordo, io credo che i comportamenti a cui ho fatto riferimento non siano in collegamento con la questione camorra, bensì "più semplicemente" a una questione di senso civico. Il che paradossalmente lo trovo più grave ancora.
Ho come la sensazione (da napoletano che vive tra Napoli e Cava de' Tirreni che può vedere la città da un altro punto di vista) che i napoletani abbiano sviluppato la forma mentis secondo cui qualsiasi comportamento sia riconducibile al fenomeno malavitoso, forse per indolenza. Qui è questione di educazione civica e rispetto di norme amministrative, "tutto qui".
CityN
00mercoledì 21 giugno 2017 17:06
:facepalm: la videosorveglianza non è è un deterrente efficace a prevenire, ma solo per meglio perseguire. Ma se certi episodi sono depenalizzati e c'è poi tutta una bella trafila processuale... Ma che vuoi fare? Credi che le telecamere siano come "minority report" o "person of interest"?

Per non parlare delle procedure necessarie quando si è de visu (in carne e ossa) e non mediati da una telecamere
Nuvola.CdN
00mercoledì 21 giugno 2017 17:50
Re: Re: Re:
popo84, 21/06/2017 17.03:




Non sono del tutto d'accordo, io credo che i comportamenti a cui ho fatto riferimento non siano in collegamento con la questione camorra, bensì "più semplicemente" a una questione di senso civico. Il che paradossalmente lo trovo più grave ancora.
Ho come la sensazione (da napoletano che vive tra Napoli e Cava de' Tirreni che può vedere la città da un altro punto di vista) che i napoletani abbiano sviluppato la forma mentis secondo cui qualsiasi comportamento sia riconducibile al fenomeno malavitoso, forse per indolenza. Qui è questione di educazione civica e rispetto di norme amministrative, "tutto qui".



Il riferimento alla camorra era legato agli investimenti mancati non all'inciviltà.
Questa si collega ad una mancanza di educazione ricevuta in famiglia, valori sbagliati, scarso rispetto per la cosa pubblica, strafottenza, faciloneria, egoismo, prepotenza, non rispetto degli altri, ignoranza delle regole di civile convivenza...
Peggiore è il contesto familiare e maggiori saranno le probabilità di comportamenti antisociali gravi.
In generale in tutta la città sono presenti comportamenti incivili : dalle cacche dei cani lasciate in strada, al parcheggio selvaggio , dal non rispetto di semafori, dei limiti di velocità, passaggio con i motorini sui marciapiede, non rispetto della precedenza dei pedoni sulle strisce pedonali.
In Campania non si brilla per senso civico tranne che in alcune zone.
Ho avuto pessime esperienze con gente del salernitano incivili "a bestia".



popo84
00mercoledì 21 giugno 2017 17:58
Re: Re: Re: Re:
Nuvola.CdN, 21/06/2017 17.50:



Il riferimento alla camorra era legato agli investimenti mancati non all'inciviltà.
Questa si collega ad una mancanza di educazione ricevuta in famiglia, valori sbagliati, scarso rispetto per la cosa pubblica, strafottenza, faciloneria, egoismo, prepotenza, non rispetto degli altri, ignoranza delle regole di civile convivenza...
Peggiore è il contesto familiare e maggiori saranno le probabilità di comportamenti antisociali gravi.
In generale in tutta la città sono presenti comportamenti incivili : dalle cacche dei cani lasciate in strada, al parcheggio selvaggio , dal non rispetto di semafori, dei limiti di velocità, passaggio con i motorini sui marciapiede, non rispetto della precedenza dei pedoni sulle strisce pedonali.
In Campania non si brilla per senso civico tranne che in alcune zone.
Ho avuto pessime esperienze con gente del salernitano incivili "a bestia".






Lungi da me difendere qualcuno, il salernitano ha altri problemi culturali e complessi verso Napoli, ma ci vorrebbero ore :D
Nuvola.CdN
00mercoledì 21 giugno 2017 18:03
Re:
CityclassR4, 21/06/2017 17.06:

:facepalm: la videosorveglianza non è è un deterrente efficace a prevenire, ma solo per meglio perseguire. Ma se certi episodi sono depenalizzati e c'è poi tutta una bella trafila processuale... Ma che vuoi fare? Credi che le telecamere siano come "minority report" o "person of interest"?

Per non parlare delle procedure necessarie quando si è de visu (in carne e ossa) e non mediati da una telecamere





E' un deterrente in quanto facilita il perseguimento dei crimini.
Se aggiungi un inasprimento delle pene (innalzamento delle pene minime, nuovi meccanismi per le recidive e gli sconti di pena, limitazione di istituti farlocchi quali la messa in prova) nuove carceri, la ricetta per restituire un po' di serenità è pronta.

Non si capisce perché in alcune zone è stato implementato un sistema di videosorveglianza, (sempre le solite) mentre in altre no.


da La repubblica

Turisti uniti contro le rapine. In due vengono scippati, altri fotografano gli aggressori in fuga


Turisti uniti contro le rapine. In due vengono scippati di preziosi Rolex, altri fotografano gli aggressori in fuga permettendo così di individuarli e di arrestarne uno: si tratta di un sorvegliato speciale del centro storico, che tra l’altro era andato a firmare in commissariato con gli stessi vestiti usati per la rapina. Nella tarda mattinata di domenica una coppia di americani era stata rapinata di due Rolex da quaranta mila euro in salita Pedamentina a Sammartino (corso Vittorio Emanuele). Strattonati da tre giovani e spaventati – uno degli aggressori con la mano in tasca per far credere di avere una pistola – alla fine avevano dovuto cedere gli orologi. Intanto però uno dei banditi veniva fotografato da altri turisti, che hanno poi consegnato le foto alla polizia dell’Ufficio prevenzione generale diretto dal vice questore Michele Spina. Così è stato fermato il sorvegliato speciale che è stato poi riconosciuto dalle vittime. Identificato anche un complice ora ricercato. Il Questore di Antonio De Iesu tende ad evidenziare la l'importanza della brillante operazione, perché rappresenta un magnifico esempio di come senso civico dei cittadini, un pizzico di "coraggio", tecnologia e capacità di pronto intervento delle forze di polizia siano elementi fondamentali nell'ottica di una convinta sicurezza partecipata, per contrastare preoccupanti fenomeni di criminalità predatori a che inquinano e danneggiano l'immagine della nostra stupenda città.Il Questore pertanto rivolge un appello a cittadini e turisti affinché, anche in forma anonima,facciano pervenire foto e filmati di eventi criminosi utili allo sviluppo delle indagini. (Irene De Arcangelis)
granpacco
00mercoledì 21 giugno 2017 18:26
Quindi la colpa é nostra che non filmiamo i delinquenti :lol:
Uranus45
00mercoledì 21 giugno 2017 19:25
Beh un po' sì. Dobbiamo collaborare tutti con qualsiasi mezzo
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