Napoli | Discussione Generale

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Partenope93
00martedì 8 gennaio 2019 17:00
Re: monumento alle vittime dell'unità d'Italia
pequod.nap, 08/01/2019 16.04:

Buongiorno ragazzi, circa due anni or sono contribuii alla realizzazione del movimento ai patrioti Duosiciliani morti combattendo contro l'esercito sabaudo. Da allora non ho saputo più niente. Avete notizie? Ricordo che era una lapide da affiggere nella zona di Piazza Garibaldi. Saluti

Grandi Stazioni non concesse i permessi per l'installazione a Piazza Garibaldi.

Da allora credo non siano novità
Na.Samurai
00martedì 8 gennaio 2019 20:56
Mi sono da poco informato sulle novità e pare che si avranno info tra non molto. Speriamo bene🤞

La location sarà comunque diversa, visto il dietrofront della sede centrale di grandi stazioni

æster.le
00martedì 8 gennaio 2019 22:00
Re:
Na.Samurai, 08/01/2019 20.56:

Mi sono da poco informato sulle novità e pare che si avranno info tra non molto. Speriamo bene🤞

La location sarà comunque diversa, visto il dietrofront della sede centrale di grandi stazioni




Al posto di Garibaldi o di fianco? 😂🤣
faberax94
00martedì 8 gennaio 2019 23:13
Re:
Nuvola.CdN, 08/01/2019 08.50:

da Il corriere

Il direttore della Normale: pronto a lasciare


Pisa, dopo il naufragio del progetto di una sede a Napoli. Barone: «Domani non sarò più alla guida»


Speriamo venga offerta la direzione della scuola superiore universitaria napoletana al prof Vincenzo Barone.
Sarebbe un modo per garantire una direzione prestigiosa ed e competente alla neonata scuola superiore napoletana e rimarginare la ferita inferta alla diffusione del sapere.




Vicenda veramente assurda. Intanto in altre interviste Barone criticava la decisione da parte del rettore della Federico II Manfredi di accettare ugualmente i fondi per una Scuola Normale Superiore del Sud, sostenendo che così il progetto viene snaturato, quindi dubito fortemente che accetterebbe. E tra l'altro non penso sia questione di nomi...

Più che altro, si conosce esattamente cosa prevedeva il vecchio progetto e come viene cambiato? C'è chi parla di una scuola di specializzazione, chi di una sede distaccata della Normale Pisana, e ora si lascia quasi pensare a un'altra università. Si sa qualcosa in più?
Giap1
00mercoledì 9 gennaio 2019 08:55
Uguale alla normale di pisa
faberax94
00mercoledì 9 gennaio 2019 15:59
come previsto Barone si è dimesso: normalenews.sns.it/riunione-del-senato-accademico-lettera-di-dimissioni-del-prof-vincenzo-barone-dalla-carica-di-di...

A quanto pare la nascente scuola superiore meridionale avrebbe propria autonomia e non dipenderebbe dalla Federico II. Se così fosse cambierebbe nei fatti poco, si perde solo il "logo" Normale (che è una stronzata) e il relativo supporto accademico. Sarebbe comunque la prima (a quanto ne so) scuola superiore universitaria autonoma del Sud.

Ora sta a Manfredi e alla Federico II il compito di far sì che sia davvero una scuola di alta formazione internazionale e non un modo per riciclare prof dell'ateneo.
faberax94
00mercoledì 9 gennaio 2019 16:01
In tal senso anche la scelta della sede però non mi piace troppo. I locali di mezzocannone sono storicamente legati alla Federico II, forse sarebbe stato meglio un palazzo autonomo del centro storico, o anche una sede moderna stile San Giovanni a Teduccio / Scampia.
CityN
00mercoledì 9 gennaio 2019 16:24
faberax94, 09/01/2019 16.01:

In tal senso anche la scelta della sede però non mi piace troppo. I locali di mezzocannone sono storicamente legati alla Federico II, forse sarebbe stato meglio un palazzo autonomo del centro storico, o anche una sede moderna stile San Giovanni a Teduccio / Scampia.

Si conoscono già le ipotesi reali sulla sede? Mezzocannone dove?
Na.Samurai
00mercoledì 9 gennaio 2019 17:05
Re:
CityclassR4, 09/01/2019 16.24:

Si conoscono già le ipotesi reali sulla sede? Mezzocannone dove?




Proprio nei locali della Federico II. In questo senso la linea 6 verso Fuorigrotta diventerà utilissima per gli studenti.
Giap1
00mercoledì 9 gennaio 2019 21:00
Ma la normale ha lo studentato
Na.Samurai
00giovedì 17 gennaio 2019 16:49
Ottima questa proposta per avere a Napoli una sede secondaria dell'EMSA: www.ildenaro.it/emsa-de-luca-candida-napoli-sede-dell...
bluesboy94
00venerdì 18 gennaio 2019 21:25
youtu.be/yM4hJtseTFg

Attorno al minuto 5:20, il camaleonte lombardo annuncia lo sblocco di fondi ministeriali ed europei destinati ad una serie di realtà... era ora!
Giap1
00venerdì 18 gennaio 2019 21:52
bluesboy94, 18/01/2019 21.25:

https://youtu.be/yM4hJtseTFg

Attorno al minuto 5:20, il camaleonte lombardo annuncia lo sblocco di fondi ministeriali ed europei destinati ad una serie di realtà... era ora!

Era ora cosa?sono tutte cose risapute che se leggi i thread abbiamo riportato in passato.son cose che risalgono addirittura a Rensiooooo
Cmq

youtu.be/bb-JUkf9830

Na.Samurai
10sabato 19 gennaio 2019 00:02
Si può votare per chiedere alla lego di realizzare questa costruzione di monumenti partenopei: ideas.lego.com/projects/58a0c52f-949c-412b-a9e2-cd44e628c5be

Gjemon
00sabato 19 gennaio 2019 13:43
Bella idea, speriamo la rendano commerciale!
Giap1
00venerdì 8 febbraio 2019 19:15
luca.pagano
00venerdì 8 febbraio 2019 21:49
Re:
Giap1, 08/02/2019 19.15:

https://youtu.be/xhZ5LJXmhVs




ottimo
Giap1
00sabato 9 febbraio 2019 12:01
:) :troll:
faberax94
00sabato 9 febbraio 2019 13:16
In commissione Qualità della Vita i progetti per i bagni pubblici in città: www.comune.napoli.it/flex/FixedPages/IT/ComunicatiStampaTotali.php/L/IT/frmSearchHaveData/-/frmSearchText/-/frmSearchMonth/-/frmSearchYear/-/frmIDComunicatoStam...

La commissione Qualità della Vita, presieduta da Francesco Vernetti, ha discusso oggi delle ipotesi per la creazione di bagni pubblici in città. Sono intervenuti Rosario Marino del servizio Turismo, e Raffaele Gagliardi del servizio Patrimonio. Un servizio necessario per una città turistica, da potenziare mediante l’affidamento a terzi della gestione. Questa la principale ipotesi per la creazione di una rete di bagni pubblici in città, al centro della riunione odierna della commissione Qualità della Vita. Nodo centrale del progetto è la possibilità di recuperare alcuni sottopassi cittadini, attualmente chiusi al pubblico, affidandoli a soggetti privati che possano affiancare alla erogazione del servizio anche altre attività. E’ il sottopasso di piazza Trieste e Trento a rappresentare una importante occasione di rilancio, ha spiegato Rosario Marino del servizio Turismo. A breve verrà ultimato il bando per l’affidamento dell’intera area del sottopasso, nel quale sono già installati 8 Servizi Igienici Autopulenti (due dei quali riservati ai diversamente abili). Nel bando sarà previsto che il soggetto affidatario si occuperà della ristrutturazione (stimata intorno ai 20.000 euro) e della manutenzione dell’area, nella quale oltre ai servizi igienici potranno essere ospitati spazi per deposito bagagli, punti info e bookshop, ma anche ambienti protetti per l’allattamento ed il cambio dei neonati. L’affidamento potrebbe essere a titolo gratuito per il primo anno, con una percentuale sugli utili negli anni successivi. Resta in ogni caso insufficiente la rete dei servizi igienici pubblici, soprattutto nelle aree del centro antico: sono al vaglio diverse possibilità per aprire bagni pubblici a piazza del Gesù, e a breve verrà pubblicata una mappa, in collaborazione con ANM, per indicare i bagni pubblici nelle stazioni metropolitane.

E’ solo da pochi giorni che il servizio Patrimonio ha ricevuto l’incarico per una ricognizione dei sottopassi cittadini inutilizzati, ha spiegato Raffaele Gagliardi, al fine di realizzare dei bagni pubblici. Nel dibattito il consigliere Domenico Palmieri (Napoli Popolare) ha evidenziato la necessità di conoscere precisamente la consistenza e lo stato d’uso degli spazi da destinare a bagni pubblici. E’ inoltre importante, affinché il progetto abbia successo, che si individui un format preciso da realizzare, anche attraverso l’elaborazione di un “brand” da parte dell’amministrazione, che rappresenti allo stesso tempo una opportunità concreta di sviluppo per i privati che parteciperanno al bando. In questo senso sarebbe opportuno che il bando non riguardi solo piazza Trieste e Trento, ma una rete più ampia di sottopassi – anche meno appetibili commercialmente – che in questo modo potrebbero essere valorizzati, rendendo il servizio realmente fruibile. Il consigliere Nino Simeone (Agorà) ha condiviso la proposta di Palmieri per un unico bando, e ha evidenziato l’importanza di individuare anche altre aree strategiche per la creazione di bagni pubblici, come piazza Garibaldi, il porto e la Villa Comunale. Ci sono anche altri sottopassi da poter recuperare, ha concluso, come quello di Via Medina, un altro tratto di piazza Trieste e Trento, piazza Cavour: sono tutte aree da rilanciare attraverso l’offerta di servizi necessari per una città turistica. Fulvio Frezza (gruppo Misto) ha proposto di recuperare non solo i sottopassi per la creazione di una rete di servizi igienici pubblici, ma anche quei locali comunali a livello stradale che, in zone come i Decumani, rappresenterebbero un servizio indispensabile. La soluzione di un unico bando, ha concluso Vernetti, potrebbe essere poco attrattiva per i costi inevitabilmente più altri che avrebbe la gestione. E’ necessario ora procedere ad un confronto serrato con i servizi per individuare un modus operandi e avviare al più presto le procedure di affidamento.
Nuvola.CdN
00sabato 9 febbraio 2019 16:01
faberax94, 09/02/2019 13.16:

In commissione Qualità della Vita i progetti per i bagni pubblici in città: www.comune.napoli.it/flex/FixedPages/IT/ComunicatiStampaTotali.php/L/IT/frmSearchHaveData/-/frmSearchText/-/frmSearchMonth/-/frmSearchYear/-/frmIDComunicatoStam...

La commissione Qualità della Vita, presieduta da Francesco Vernetti, ha discusso oggi delle ipotesi per la creazione di bagni pubblici in città. Sono intervenuti Rosario Marino del servizio Turismo, e Raffaele Gagliardi del servizio Patrimonio. Un servizio necessario per una città turistica, da potenziare mediante l’affidamento a terzi della gestione. Questa la principale ipotesi per la creazione di una rete di bagni pubblici in città, al centro della riunione odierna della commissione Qualità della Vita. Nodo centrale del progetto è la possibilità di recuperare alcuni sottopassi cittadini, attualmente chiusi al pubblico, affidandoli a soggetti privati che possano affiancare alla erogazione del servizio anche altre attività. E’ il sottopasso di piazza Trieste e Trento a rappresentare una importante occasione di rilancio, ha spiegato Rosario Marino del servizio Turismo. A breve verrà ultimato il bando per l’affidamento dell’intera area del sottopasso, nel quale sono già installati 8 Servizi Igienici Autopulenti (due dei quali riservati ai diversamente abili). Nel bando sarà previsto che il soggetto affidatario si occuperà della ristrutturazione (stimata intorno ai 20.000 euro) e della manutenzione dell’area, nella quale oltre ai servizi igienici potranno essere ospitati spazi per deposito bagagli, punti info e bookshop, ma anche ambienti protetti per l’allattamento ed il cambio dei neonati. L’affidamento potrebbe essere a titolo gratuito per il primo anno, con una percentuale sugli utili negli anni successivi. Resta in ogni caso insufficiente la rete dei servizi igienici pubblici, soprattutto nelle aree del centro antico: sono al vaglio diverse possibilità per aprire bagni pubblici a piazza del Gesù, e a breve verrà pubblicata una mappa, in collaborazione con ANM, per indicare i bagni pubblici nelle stazioni metropolitane.

E’ solo da pochi giorni che il servizio Patrimonio ha ricevuto l’incarico per una ricognizione dei sottopassi cittadini inutilizzati, ha spiegato Raffaele Gagliardi, al fine di realizzare dei bagni pubblici. Nel dibattito il consigliere Domenico Palmieri (Napoli Popolare) ha evidenziato la necessità di conoscere precisamente la consistenza e lo stato d’uso degli spazi da destinare a bagni pubblici. E’ inoltre importante, affinché il progetto abbia successo, che si individui un format preciso da realizzare, anche attraverso l’elaborazione di un “brand” da parte dell’amministrazione, che rappresenti allo stesso tempo una opportunità concreta di sviluppo per i privati che parteciperanno al bando. In questo senso sarebbe opportuno che il bando non riguardi solo piazza Trieste e Trento, ma una rete più ampia di sottopassi – anche meno appetibili commercialmente – che in questo modo potrebbero essere valorizzati, rendendo il servizio realmente fruibile. Il consigliere Nino Simeone (Agorà) ha condiviso la proposta di Palmieri per un unico bando, e ha evidenziato l’importanza di individuare anche altre aree strategiche per la creazione di bagni pubblici, come piazza Garibaldi, il porto e la Villa Comunale. Ci sono anche altri sottopassi da poter recuperare, ha concluso, come quello di Via Medina, un altro tratto di piazza Trieste e Trento, piazza Cavour: sono tutte aree da rilanciare attraverso l’offerta di servizi necessari per una città turistica. Fulvio Frezza (gruppo Misto) ha proposto di recuperare non solo i sottopassi per la creazione di una rete di servizi igienici pubblici, ma anche quei locali comunali a livello stradale che, in zone come i Decumani, rappresenterebbero un servizio indispensabile. La soluzione di un unico bando, ha concluso Vernetti, potrebbe essere poco attrattiva per i costi inevitabilmente più altri che avrebbe la gestione. E’ necessario ora procedere ad un confronto serrato con i servizi per individuare un modus operandi e avviare al più presto le procedure di affidamento.




Mi fa molto piacere è una tematica importante per migliorare la qualità dei servizi per cittadini e turisti.
Avevo segnalato il caso di altre città in cui si era affidato con successo il servizio ad i privati.
Nuvola.CdN
00lunedì 11 febbraio 2019 16:49
Re:
Giap1, 08/02/2019 19.15:

https://youtu.be/xhZ5LJXmhVs



Molto interessanti i progetti finanziati.
Tra i tanti segnalo quelli relativi alla mobilità.

Infrastrutture e tecnologie intelligenti per la gestione dei flussi di traffico - Semafori

I Sistemi Intelligenti di Trasporto (ITS – Intelligent Transportation Systems) svolgono un ruolo determinante sfruttando, infatti, le tecnologie dell’Informatica e della Comunicazione, consentono di trasformare i trasporti in un “sistema integrato”, nel quale i flussi di traffico sono distribuiti in modo equilibrato tra le varie modalità, riescono a garantire una maggiore efficienza, produttività e, soprattutto, sicurezza del trasporto.
Il Comune di Napoli intende realizzare un sistema di monitoraggio, controllo e gestione del traffico dedicato a migliorare le condizioni globali del traffico nell’area cui è applicato attraverso principi di controllo automatizzati.
Attualmente nel territorio comunale sono presenti 156 impianti veicolari (e 114 impianti pedonali a chiamata). Tali sistemi sono gestiti per lo più a tempi fissi e/o a fasce, ossia che la durata dei tempi di verde e di rosso, è sempre uguale, al variare dell’ora della giornata, del numero di veicoli, del tipo di giorno (feriale o festivo), o viene regolata scegliendo tra un set pre-confezionato di piani frutto di studi precedenti sulle “situazioni tipo” nel singolo impianto.
Il Comune vuole passare ad un sistema adattivo centralizzato, in grado cioè di elaborare i piani al variare delle condizioni di traffico rilevate sia per il singolo impianto che per una intera intersezione semaforica.
Il sistema fornirà gli strumenti per realizzare:
– la supervisione generale della rete viaria presentando le informazioni relative a tutta l’area controllata e verificando il corretto funzionamento di tutti gli apparati installati;
– un’azione di controllo in base all’identificazione di fenomeni di variazione del traffico, al coordinamento tra le intersezioni, alla politica di preferenziamento dei mezzi pubblici;
– l’analisi dettagliata dei fenomeni di traffico caratteristici dell’area osservata eseguita sulla base della grande quantità di informazioni archiviate automaticamente dal sistema;
– la manutenzione del sistema tramite la tempestiva informazione diagnostica dei guasti rilevati sugli impianti.
Il sistema permetterà una visione dell’intera area gestita aggregando le intersezioni interessate con una logica di controllo comune cui applicare apposite strategie di coordinamento.
Il sistema sarà, inoltre, in grado di agevolare il transito dei mezzi pubblici agli incroci elaborandone la segnalazione del passaggio trasmessa al sistema dai sistemi AVL esterni o generate internamente tramite l’informazione di sensori reali o virtuali;
L’intervento prevede inoltre la sostituzione delle 3.090 lanterne semaforiche con tecnologia a LED. L’introduzione delle lampade a LED permette un notevole risparmio legate sia al consumo di energia elettrica, sia alla manutenzione (una lampada a LED ha una durata media di 10 anni contro solo un anno delle lampade a filamento, inoltre L’utilizzo della lampada a LED all’interno della lanterna semaforica consente di eliminare la parabola riflettente, eliminando la manutenzione della parabola stessa e il fastidioso effetto “phantom”) che in modo indiretto alla sicurezza in quanto in grado di garantire una luminosità maggiore.


Infrastrutture e tecnologie intelligenti per la gestione dei flussi di traffico - Gallerie

Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo sistema avanzato per l’azione di monitoraggio e gestione degli eventi di rischio all’interno delle gallerie stradali. Tale sistema consentirà inoltre una migliore gestione del traffico, della viabilità e della circolazione stradale con l’obiettivo di integrare, secondo una logica di sistema globale, tutti gli strumenti per la gestione, il monitoraggio ed il controllo della circolazione stradale attualmente a disposizione.
Gli interventi riguarderanno sia le 3 gallerie stradali urbane (Quattro Giornate, Vittoria e Laziale), che si sviluppano sulla direttrice costiera della città, sia le 2 gallerie che si sviluppano sul così detto Sistema Autostradale Urbano di collegamento tra la città e la sua area metropolitana. Da una stima dei flussi di traffico emerge che nella galleria Vittoria transitano nell’ora di punta circa 2000-2500 veicoli/ora per senso di marcia, con circa 30-36mila veicoli/ giorno, mentre le gallerie Laziale e Quattro Giornate presentano un flusso di traffico più ridotto (circa 15-20mila veicoli/giorno).
Il sistema si configurerà come una rete di postazioni multisensoriali specializzate per funzioni differenti. Si prevede un sistema di sensori per la diagnostica degli impianti di illuminazione e ventilazione; un sistema di rilevamento dei flussi di traffico e incidentalità stradale; un sistema di monitoraggio dei trasporti di merci. Il sistema di sensori sarà integrato con un sistema di primo intervento e di allarme (colonnine per chiamate di emergenza e dispositivi di primo soccorso) e di informazione all’utenza (pannelli segnaletici a messaggio variabile).
Tale sistema sarà inoltre collegato ad una centrale operativa di raccolta ed elaborazione dati che consentirà di ottimizzare le strategie di gestione del traffico.
L’intervento concorre al miglioramento del monitoraggio dei flussi, alla fluidificazione del traffico veicolare e alla riduzione dell’inquinamento atmosferico oltre che a garantire un aumento dell’efficienza energetica in sinergia con quelli che sono gli indicatori di risultato del programma.
I risultati attesi consistono in:
– riduzione dei fenomeni di congestione sulle direttrici di adduzione al centro;
– riduzione delle emissioni inquinanti da traffico del 10 – 20%;
– riduzione dei tempi di intervento, da parte delle forze di Polizia e sanitarie, sui luoghi degli incidenti del 30%;
– aumento della velocità commerciale dei veicoli del trasporto pubblico su gomma;
– incremento dei parametri di sicurezza stradale.


Rinnovamento e potenziamento tecnologico delle flotte del TPL

Nell’area napoletana attualmente il trasporto pubblico su gomma è gestito da un’azienda partecipata al 100% dal Comune di Napoli. L’azienda esercisce il proprio servizio con i seguenti indicatori:
n° medio corse esercite per ogni giorno/feriale: 2.800;
Km mediamente eserciti per ogni giorno/feriale: 45.000;
Passeggeri trasportati per ogni giorno medio feriale: 200.000.
L’azienda nel 2001 gestiva il servizio urbano e suburbano su gomma con filobus e autobus e, in parte, il servizio su ferro con i tram, contava circa 4.000 dipendenti e serviva la città, oltre a 18 comuni dell’entroterra. Sempre nel 2001 erano in esercizio 98 linee urbane ordinarie, 3 linee tranviarie, 4 linee filoviarie, 18 linee suburbane ordinarie, 4 linee extraurbane, 7 linee festive, 17 linee notturne, 6 linee occasionali. Il parco veicolare,contava 940 veicoli, con un’uscita di servizio mattinale di oltre 700 bus nei giorni feriali. Ad oggi, dopo una progressiva contrazione avvenuta negli ultimi anni, il servizio è caratterizzato da una uscita media di circa 280 vetture in rete urbana impiegate su 85 linee diurne ordinarie + 4 festive e 6 notturne (derivanti dalla ristrutturazione delle 9 linee preesistenti di maggiore lunghezza) cui se ne aggiungono ulteriori 40 per le linee suburbane e extraurbane. L’età media delle vetture utilizzate al 2016 superiore ai 16 anni e punte anche di 22. L’azione mira a potenziare il trasporto pubblico su gomme nella città di Napoli in termini quantitativi e qualitativi al fine di: meglio soddisfare la domanda di mobilità esistente; Incrementare il numero di fruitori del trasporto pubblico anche al fine di contenere il trasporto privato riducendone l’impatto ambientale; Rendere gli spazi cittadini maggiormente raggiungibili e fruibili; Migliorare i livelli di integrazione modale degli spostamenti attraverso l’utilizzo combinato di impianti su ferro e sistemi di superficie.
Saranno acquistati autobus per servizio di linea urbana categoria M3 classe I con alimentazione a gasolio e motorizzazione Euro VI. Gli obiettivi da raggiungere sono:
– Mediante convenzione con centrale unica di committenza. Con DM 23 gennaio 2017 n. 25 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha individuato la Consip spa quale soggetto deputato all’acquisto, in via sperimentale, di autobus per l’utilizzo delle risorse di cui all’articolo 1, comma 866, della legge n. 208 del 28/12/2015 e di ulteriori risorse pubbliche destinate al rinnovo dei parchi autobus;
– Mediante acquisizione diretta con procedura di gara gestita direttamente dalle Strutture dell’Ente competenti.
I mezzi saranno dotati di sistemi ausiliari di bordo quali conta-passeggeri, sistemi di videosorveglianza, sistema AVM di bordo per la localizzazione, pannelli informativi per l’utenza, climatizzazione, etc., tali da migliorare gli aspetti di gestione della flotta e offrire un servizio migliore all’utenza. I dispositivi ITS installati sui mezzi consentiranno l’interoperabilità con il sistema semaforico centralizzato, che consentiranno di attivare eventuali politiche di priorità.
Ci si propone di rinnovare in parte il parco degli autobus al fine di conseguire l’obiettivo di incrementare i livelli di efficienza, eco sostenibilità, manutenibilità ed economicità.

ranfas
00martedì 12 febbraio 2019 11:57
Re:
popo84, 23/01/2018 17.37:

Prezzi delle locazioni molto alti e qualità dei servizi scadenti.
Ho la ragazza che vive a viale Augusto/piazza Lala (che dovrebbe essere, almeno storicamente, la parte più ricercata del quartiere), la situazione fra parcheggio selvaggio, spazzatura e inciviltà è da terzo mondo (non parliamo di via Leopardi).
Mi chiedo sempre come per i residenti sia sostenibile economicamente vivere proprio a Napoli.
Conosco molti che si sono spostati dal centro storico a Giugliano per una questione di costo della vita. Non so però se poi ci siano differenze sulla qualità della vita tra Napoli e la sua provincia.

Sicuramente chi vi abita è abituato, ma per chi come me vive a metà tra due realtà cittadine, vivere a Napoli è tosto e maggiormente stressante.



Chiedo scusa se quoto un post cosi vecchio, ma volevo spezzare una lancia a favore di Fuorigrotta.

Mi sono da poco trasferito a Via Giambattista Marino, proprio di fronte allo stadio (si lo so, ma per me è un plus, essendo tifoso) e a livello "logistico" la posizione è davvero ottima, quantomeno rispetto a quello a cui ero abituato prima.

Innanzitutto ho eliminato l'auto.
5 minuti e sono alla stazione Campi Flegrei e dopo altri 15/20 minuti al centro direzionale dove lavoro.
Lo stesso tratto in tangenziale dura 1h.

Se aprono (31 Marzo chicicrede) la linea 6, la stazione è - rispetto alla FS) ancora piu vicina e secondo me la Linea 6, quando sarà davvero completa darà enorme valore al quartiere

I prezzi delle case sono scesi parecchio rispetto a quando io comprai la prima casa esattamente 13 anni fa. Con qualcosa in meno ho acquistato piu metri quadri.

Attorno ho Mostra D'Oltremare (5 min), Stadio (fronte), Ingegneria (2m). A parte i supermercati che si buttano (Carrefour e Sole365) forse il resto dei negozi è di basso livello, ma c'è Amazon...
Anche la ristorazione è scarsa, salvo la super gastronomia sotto casa...

Mettici che Fuorigrotta è del 20% meno popolosa di quanto lo fosse negli anni 90, .... voglio dire...non si vive male.

Nuvola.CdN
00martedì 12 febbraio 2019 14:48
Certo, la Linea 6 sarà un notevole volano di sviluppo per il quartiere dando nuova linfa agli investimenti dei privati (già attivi a dire il vero).
E' necessario che anche l'amministrazione faccia la sua parte.
bubolazza
00mercoledì 13 marzo 2019 02:13
Ma per fare cosa?
Giap1
00mercoledì 13 marzo 2019 08:00
Dopo secondo incontro tra i 2 sindaci in 10 giorni
Partenope93
00mercoledì 13 marzo 2019 10:26
Chissà a che lavorano. Politicamente mi sembrano molto distanti
Giap1
00mercoledì 13 marzo 2019 12:51
Non so ieri c'erano Assolombarda, Politecnico di Milano e Stefano Boeri.si è capito che stanno organizzando integrazione delle fiere,una proposta per la gestione fondi europei senza passare per le regioni.cmq meglio accodarsi a Milano che fare armate Brancaleone meridionaliste
Giap1
00mercoledì 13 marzo 2019 14:15
Giap1
00mercoledì 13 marzo 2019 14:17
ANSA) - NAPOLI, 13 MAR - Il gruppo Cassa depositi e prestiti e le sue società partecipate, Fincatieri, Italgas, Snam e Terna, hanno sottoscritto oggi a Napoli con il Comune di Napoli e l'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale un protocollo di intesa che "prevede un'azione organica integrata per lo sviluppo della città e dell'area metropolitana di Napoli". Alla firma presenti l'Ad di Cassa Depositi e prestiti, Fabrizio Palermo, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris e il presidente dell'Autorità portuale, Pietro Spirito.
Innanzitutto è previsto che la Cdp si impegna a valutare "l'eventuale richiesta di rinegoziazione dei prestiti concessi in favore del Comune di Napoli al fine di liberare velocemente risorse finanziare da destinare all'estinzione anticipata di contratti derivati".
Con il protocollo si darà supporto per la riqualificazione di alcune strutture sia presenti in città che all'interno del porto, come l'ex manifattura tabacchi, l'ex albergo dei poveri ed il complesso del parco delle terme di Agnano. All'interno del porto la struttura da riqualificare è quello degli ex Magazzini del mare che sarà sede del museo del mare e di un polo universitario.
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