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120 milioni di euro per l'edilizia universitaria campana
Pronte nel 2014 le nuove sedi di Scampia e Napoli Est
Arriva una boccata d'ossigeno per l'edilizia universitaria in Campania con lo sblocco dei fondi da parte del Cipe: 120 milioni di euro da destinare ad università e ricerca. Gran parte della somma, 60 milioni, andrà alla Federico Il dove sono tre i principali progetti in cantiere. I primi 20 milioni sono destinati al completamento del Polo per le Professioni Sanitarie a Scampia. Nato dalla collaborazione tra Regione Campania, Comune di Napoli e Università Federico Il, il progetto prevede la costruzione di un complesso di ben 5 piani, per un totale di 15 mila metri quadri nell'area dove un tempo sorgeva la Vela H. Il complesso, che doveva essere terminato già nel 2008, aveva subito una battuta d'arresto, come spiega il ProRettore Gaetano Manfredi, perché "il finanziamento regionale é stato congelato in seguito allo sforamento del Patto di Stabilità con il conseguente blocco dei fondi". Un'impresa da 30 milioni di euro, per la quale, già nel mese di luglio, erano arrivati 5 milioni dalle risorse regionali e che adesso potrà vedere il suo completamento con questa nuova immissione di liquidi. "II progetto é già esecutivo, e tre piani sono già stati realizzati - anticipa Manfredi - Contiamo di completare tutto entro il 2014". Ben 48 aule per 330 posti che dovrebbero ospitare un'utenza di circa tremila studenti delle Professioni Sanitarie. "La struttura sarà fornita di laboratori, aule studio, biblioteca - continua il ProRettore - Inoltre, ci sarà un servizio di medicina sul territorio". Il nuovo Polo dovrebbe avere, infatti, una forte ricaduta economica e sociale su quella che è una zona fortemente degradata della città di Napoli. "Si é fatta una valutazione dell'indotto che deriverà da questa struttura. Porterà un immediato beneficio ai cittadini che potranno usufruire di un nuovo servizio sanitario sul territorio, grazie gli ambulatori che verranno aperti all'interno del complesso. E porterà un beneficio a lungo termine legato alla presenza degli studenti, e quindi a tutto l'indotto economico che si creerà. Basti pensare ai bar, alle tavole calde, alle tipografie, librerie, cartolerie e quant'altro. Insomma, come é avvenuto già per il Complesso di Monte Sant'Angelo, che all'epoca si é andato ad inserire in una zona degradata come quella del Rione Traiano portandovi risanamento economico e sociale, così ci auguriamo che possa avvenire a Scampia". Anche se meno ambiziosa, stessa mission è quella legata al secondo progetto finanziato con i fondi del Cipe: il completamento del terzo lotto a Napoli est. A San Giovanni a Teduccio dovrà sorgere, infatti, un campus universitario dove verranno dislocati alcuni Corsi di Ingegneria, e nell'idea originale anche di Giurisprudenza. Il progetto, realizzato dall'impresa giapponese Mishimoto, prevede la realizzazione di un complesso che si estenderà su una superficie di 60mila metri quadri, all'interno della quale ci saranno un aulario, un Centro Congressi e un'Aula Magna, tutto circondato da un'ampia area verde. Verranno costruiti, inoltre, dei parcheggi seminterrati che, in parte, verranno messi a disposizione dei residenti. L'opera, partita nel 2007 come una vera sfida per l'allora Rettore Guido Trombetti, costerà in totale 100 milioni di euro, e 25 milioni arrivano proprio da quest'ultimo stanziamento. "I primi due lotti sono già in fase di completamento e i cantieri verranno chiusi nel 2014 - anticipa il prof. Manfredi - Con questi nuovi fondi si partirà alla costruzione del terzo lotto che dovrebbe essere consegnato entro il 2016". A conclusione dei lavori verranno trasferiti "alcuni Corsi di Laurea di Ingegneria, probabilmente le Magistrali, a cui seguirà una forte attività di trasferimento tecnologico". Per quanto riguarda la Facoltà di Giurisprudenza non si è ancora deciso: "inizialmente si era pensato di trasferire anche parte delle strutture di questa Facoltà, oggi possiamo dire che non ce ne sia più bisogno. I problemi di spazio di cui soffrivano i giuristi si sono in gran parte risolti con le nuove strutture su via Marina". Il complesso di San Giovanni, che sorgerà proprio su una ex area industriale, allora, sarà principalmente dedicato alle tecnologie e al mondo delle aziende. "L'impatto economico sarà forte, perché - spiega Manfredi - ci saranno laboratori per le aziende e servizi ad alta tecnologia che porteranno supporto economico per tutta l'area di Napoli est". Ancora: 15 milioni sono destinati alla ristrutturazione dell'ex Convento Donnaromita, ovvero la grande e storica struttura di via Mezzocannone 16. "Tutta la sede del Centro Storico necessita una ristrutturazione, soprattutto se si pensa che alcune aree sono addirittura inutilizzate - commenta il ProRettore - Verranno attribuiti nuovi spazi al Polo umanistico: saranno aperti nuovi servizi e messe in sicurezza ed adeguate le strutture. Inoltre, nel piano rientra anche il progetto di valorizzazione dei tanti cortili di Mezzocannone, che oggi sono perlopiù preclusi agli studenti e alla cittadinanza". A breve verrà bandita la gara per i lavori che il prof. Manfredi prevede dovranno cominciare per il 2013. Questa ristrutturazione rientra "in un più grande programma edilizio, che si sta pian piano sviluppando, che é rivolto al miglioramento della vivibilità dell'area del Centro Storico". Buone notizie, quindi, anche per gli studenti della Facoltà di Lettere che a breve potranno usufruire degli spazi dell'ex Biblioteca, destinati ad aule studio. Anche la situazione del Polo Veterinario del Frullone è in fase di sblocco: "Stiamo concordando la concessione degli spazi con l'ASL, che ne é l'attuale proprietaria, e partiremo con i lavori nei prossimi mesi". "Nonostante la congiuntura economica negativa e i tanti tagli - conclude il ProRettore - stiamo facendo molti sforzi perché questi progetti non si fermino. Siamo profondamente convinti che proprio in momenti di crisi bisogna continuare ad investire e costruire per il futuro".
fonte: Ateneapoli