Napoli | Centro Storico Patrimonio mondiale UNESCO

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bluesboy94
00giovedì 14 maggio 2020 12:22
Parziale prima e dopo per il Palazzo Celenza di via Foria. Manca solo mezza facciata e l'ala su via Piazzi. Per il momento teniamoci il passettino in avanti.
luca.pagano
00giovedì 14 maggio 2020 14:45
Re:
granpacco, 14/05/2020 11:23:

Quello di via Duomo è lo stesso principio di quello di piazza mercato! Fuori contesto, altezza smisurata rispetto agli immobili storici che gli gravitano intorno, nessun principio artistico, ergo "un obbrobrio". Solo un paese corrotto e dove la valorizzazione del suo patrimonio artistico culturale è inesistente, dove la speculazione ed il magna magna l'ha fatta da padrona per decenni si può permettere una roba del genere, la storia di Napoli grida vendetta




ovvio che se si dovesse fare adesso sarei contrario, ma se parliamo di abbattimenti ci sono molti edifici prima di quello nella lista
luca.pagano
00giovedì 14 maggio 2020 14:46
Re:
bluesboy94, 14/05/2020 12:03:

Il palazzo tra via Foria e via Duomo è indifendibile... quale recladding!




ma c'è nettamente di peggio, a partire dei palazzi moderni costruiti nei decumani nel dopoguerra
granpacco
10giovedì 14 maggio 2020 21:00
Peggio di quello di via Duomo ai decumani? Ma dove? Per me solo il kimbottieri e la muraglia di piazza mercato lo battono, fa parte della top three, forse forse l'ex Jolly hotel adesso Ambassador merita la nomination
luca.pagano
00giovedì 14 maggio 2020 22:19
Re:
granpacco, 14/05/2020 21:00:

Peggio di quello di via Duomo ai decumani? Ma dove? Per me solo il kimbottieri e la muraglia di piazza mercato lo battono, fa parte della top three, forse forse l'ex Jolly hotel adesso Ambassador merita la nomination




attorno a santa chiara stanno un paio di palazzi moderni che sono osceni
faberax94
00venerdì 15 maggio 2020 03:52
Semplicemente fare politica non è come giocare a Sim City, quindi il palazzone di via Duomo anche se è un cesso ce lo teniamo. Qualcuno mi spiega perché il pubblico - con un comune in pre-dissesto e soprattutto con una città inguaiata come Napoli - dovrebbe mettere soldi per abbattere palazzi privati, quando non ci sono rilevantissimi benefici per la collettività? Non sono nemmeno sicuro che attualmente ci siano gli strumenti legali per abbattere l'edificio privato X semplicemente perché è brutto: anzi, se qualcuno ne sa di più sarei molto curioso. Si procede all'esproprio con indennizzo? Sta di fatto che buona parte delle costruzioni del dopoguerra nel centro storico meriterebbe l'abbattimento o un serio recladding, tant'è che intere zone hanno perduto la loro dimensione storica. Palazzi uguali a quello di via Duomo stanno a via Marina, al rione Carità, alla Sanità, un po' ovunque, ma siccome il contesto è già moderno/degradato va bene? Chi lo stabilisce dove finisce il centro storico e quale edificio, e in base a quale criterio, è da abbattere?

A me ad esempio da molto più fastidio questa cosa qua: www.google.it/maps/@40.8431991,14.2561309,3a,75y,145.05h,102.27t/data=!3m6!1e1!3m4!1srIJaNyEIkUqkWdRg13wtJw!2e0!7i1638...

O l'Ambassador, un grattacielo in centro storico che in pratica rovina qualsiasi panorama di Napoli da San Martino. Ma capisco pure che ci sono gli architetti che lo difendono, perché in sé la zona conserva poco di storico. Capisco benissimo che non sarà mai una priorità politica dare uniformità architettonica alla città.

Il discorso dell'Ottieri di piazza Mercato invece è molto più simile alle Vele e si dovrebbe fare un lavoro del genere, anche se molto più complesso perché il problema non è certo solo il palazzone. Per come la vedo io piazza Mercato praticamente ha poco di storico in sé, e il palazzo è semplicemente totalmente sproporzionato rispetto al disegno stesso della piazza, che quindi diventa "invisibile". L'esedra è poco visibile e andrebbe valorizzata innanzitutto con una pedonalizzazione, oltre che con un adeguato restauro imponendo uno stesso colore. Non so qual era il disegno storico, ma io personalmente ci vedrei benissimo un secondo piano aggiuntivo, portando l'esedra a livello della chiesa: questi spazi potrebbero essere ben utilizzati con la funzione di mercato coperto, rilanciando la funzione storica della piazza anche in ottica turistica, ma immagino che in Italia sia una proposta sacrilega e si farebbero le barricate. L'abbattimento di palazzo Ottieri permetterebbe di ricongiungere la piazza con via Marina e con piazza del Carmine, con benefici evidenti per i commercianti della zona e in ottica turistica. Infine un bel parcheggio sotterraneo a servizio della rilanciata piazza commerciale con ingresso da via Marina, reperti o no. Faccio notare che palazzo Ottieri non è per nulla quindi il solo problema:
- se si vuole dare un disegno unitario alla piazza, andrebbero abbattuti anche gli altri due palazzi che affianco l'Ottieri
- se si vuole rilanciare la funzione mercatale, andrebbero create nuove cubature, anche per compensare quelle dell'abbattuto palazzo. Dove le fai? Viceversa, invece di rilanciare la piazza la si affosserebbe, visto che si perderebbero ulteriori attività commerciali in zona. L'alternativa sarebbe quella di avere le bancarelle perennemente in piazza, che di nuovo non metterebbero in risalto l'esedra e la forma architettonica della piazza.

Il problema quindi non mi pare di facile soluzione del semplice "abbattiamo palazzo Ottieri", e queste difficoltà secondo me sono il motivo per cui nessuno ci ha mai messo mano, a parte gli ingenti fondi che servirebbero solo per indennizzare le famiglie che ci abitano. Intanto, almeno a piazza Mercato i lavori UNESCO hanno allargato i marciapiedi, che mi pare un'ottima cosa per favorire le attività commerciali. Al di là di palazzo Ottieri, si dovrebbe allo stesso modo lavorare sul restauro dell'esedra (ma immagino la proprietà sia privata?) e su una tinteggiatura uniforme (la Soprintendenza che dice?). Già così e con adeguato arredo urbano la situazione migliorerebbe parecchio.
æster.le
00venerdì 15 maggio 2020 15:09
Re:
faberax94, 15/05/2020 03:52:

Semplicemente fare politica non è come giocare a Sim City, quindi il palazzone di via Duomo anche se è un cesso ce lo teniamo. Qualcuno mi spiega perché il pubblico - con un comune in pre-dissesto e soprattutto con una città inguaiata come Napoli - dovrebbe mettere soldi per abbattere palazzi privati, quando non ci sono rilevantissimi benefici per la collettività? Non sono nemmeno sicuro che attualmente ci siano gli strumenti legali per abbattere l'edificio privato X semplicemente perché è brutto: anzi, se qualcuno ne sa di più sarei molto curioso. Si procede all'esproprio con indennizzo? Sta di fatto che buona parte delle costruzioni del dopoguerra nel centro storico meriterebbe l'abbattimento o un serio recladding, tant'è che intere zone hanno perduto la loro dimensione storica. Palazzi uguali a quello di via Duomo stanno a via Marina, al rione Carità, alla Sanità, un po' ovunque, ma siccome il contesto è già moderno/degradato va bene? Chi lo stabilisce dove finisce il centro storico e quale edificio, e in base a quale criterio, è da abbattere?

A me ad esempio da molto più fastidio questa cosa qua: www.google.it/maps/@40.8431991,14.2561309,3a,75y,145.05h,102.27t/data=!3m6!1e1!3m4!1srIJaNyEIkUqkWdRg13wtJw!2e0!7i1638...

O l'Ambassador, un grattacielo in centro storico che in pratica rovina qualsiasi panorama di Napoli da San Martino. Ma capisco pure che ci sono gli architetti che lo difendono, perché in sé la zona conserva poco di storico. Capisco benissimo che non sarà mai una priorità politica dare uniformità architettonica alla città.

Il discorso dell'Ottieri di piazza Mercato invece è molto più simile alle Vele e si dovrebbe fare un lavoro del genere, anche se molto più complesso perché il problema non è certo solo il palazzone. Per come la vedo io piazza Mercato praticamente ha poco di storico in sé, e il palazzo è semplicemente totalmente sproporzionato rispetto al disegno stesso della piazza, che quindi diventa "invisibile". L'esedra è poco visibile e andrebbe valorizzata innanzitutto con una pedonalizzazione, oltre che con un adeguato restauro imponendo uno stesso colore. Non so qual era il disegno storico, ma io personalmente ci vedrei benissimo un secondo piano aggiuntivo, portando l'esedra a livello della chiesa: questi spazi potrebbero essere ben utilizzati con la funzione di mercato coperto, rilanciando la funzione storica della piazza anche in ottica turistica, ma immagino che in Italia sia una proposta sacrilega e si farebbero le barricate. L'abbattimento di palazzo Ottieri permetterebbe di ricongiungere la piazza con via Marina e con piazza del Carmine, con benefici evidenti per i commercianti della zona e in ottica turistica. Infine un bel parcheggio sotterraneo a servizio della rilanciata piazza commerciale con ingresso da via Marina, reperti o no. Faccio notare che palazzo Ottieri non è per nulla quindi il solo problema:
- se si vuole dare un disegno unitario alla piazza, andrebbero abbattuti anche gli altri due palazzi che affianco l'Ottieri
- se si vuole rilanciare la funzione mercatale, andrebbero create nuove cubature, anche per compensare quelle dell'abbattuto palazzo. Dove le fai? Viceversa, invece di rilanciare la piazza la si affosserebbe, visto che si perderebbero ulteriori attività commerciali in zona. L'alternativa sarebbe quella di avere le bancarelle perennemente in piazza, che di nuovo non metterebbero in risalto l'esedra e la forma architettonica della piazza.

Il problema quindi non mi pare di facile soluzione del semplice "abbattiamo palazzo Ottieri", e queste difficoltà secondo me sono il motivo per cui nessuno ci ha mai messo mano, a parte gli ingenti fondi che servirebbero solo per indennizzare le famiglie che ci abitano. Intanto, almeno a piazza Mercato i lavori UNESCO hanno allargato i marciapiedi, che mi pare un'ottima cosa per favorire le attività commerciali. Al di là di palazzo Ottieri, si dovrebbe allo stesso modo lavorare sul restauro dell'esedra (ma immagino la proprietà sia privata?) e su una tinteggiatura uniforme (la Soprintendenza che dice?). Già così e con adeguato arredo urbano la situazione migliorerebbe parecchio.



Ciò che proposi anche io tempo fa, valorizzare l'esedra con l'aggiunta di uno o due piani ma adoperando stili e materiali originali. L'area urbana incastonata tra Corso Umberto e Via Marina necessita di un vero e proprio risanamento 2.0, con la demolizione propedeutica di molti ruderi che sono anche disabitati e il ripristino delle condizioni originali anteguerra. La maggior parte dei palazzi su Via Marina non sono abitazioni ma esercizi commerciali, uffici e mi pare anche una sede della Federico II (chiamato gergalmente "Palazzo di vetro"). Il resto delle cubature possono essere sostituite da altre ex-novo realizzabili nelle vicinanze in quanto da Google Maps si notano fazzoletti di terra occupati da baracche che sono state abbandonate.
æster.le
00venerdì 15 maggio 2020 15:36


Il tratteggio rosso le aree cancellate, in grigio le nuove cubature, in verde le aree riqualificate, in blu la nuova piazza
æster.le
00venerdì 15 maggio 2020 16:00
bluesboy94
00venerdì 15 maggio 2020 16:45
Re:
faberax94, 15/05/2020 03:52:

Semplicemente fare politica non è come giocare a Sim City, quindi il palazzone di via Duomo anche se è un cesso ce lo teniamo. Qualcuno mi spiega perché il pubblico - con un comune in pre-dissesto e soprattutto con una città inguaiata come Napoli - dovrebbe mettere soldi per abbattere palazzi privati, quando non ci sono rilevantissimi benefici per la collettività? Non sono nemmeno sicuro che attualmente ci siano gli strumenti legali per abbattere l'edificio privato X semplicemente perché è brutto: anzi, se qualcuno ne sa di più sarei molto curioso. Si procede all'esproprio con indennizzo? Sta di fatto che buona parte delle costruzioni del dopoguerra nel centro storico meriterebbe l'abbattimento o un serio recladding, tant'è che intere zone hanno perduto la loro dimensione storica. Palazzi uguali a quello di via Duomo stanno a via Marina, al rione Carità, alla Sanità, un po' ovunque, ma siccome il contesto è già moderno/degradato va bene? Chi lo stabilisce dove finisce il centro storico e quale edificio, e in base a quale criterio, è da abbattere?

A me ad esempio da molto più fastidio questa cosa qua: www.google.it/maps/@40.8431991,14.2561309,3a,75y,145.05h,102.27t/data=!3m6!1e1!3m4!1srIJaNyEIkUqkWdRg13wtJw!2e0!7i1638...

O l'Ambassador, un grattacielo in centro storico che in pratica rovina qualsiasi panorama di Napoli da San Martino. Ma capisco pure che ci sono gli architetti che lo difendono, perché in sé la zona conserva poco di storico. Capisco benissimo che non sarà mai una priorità politica dare uniformità architettonica alla città.

Il discorso dell'Ottieri di piazza Mercato invece è molto più simile alle Vele e si dovrebbe fare un lavoro del genere, anche se molto più complesso perché il problema non è certo solo il palazzone. Per come la vedo io piazza Mercato praticamente ha poco di storico in sé, e il palazzo è semplicemente totalmente sproporzionato rispetto al disegno stesso della piazza, che quindi diventa "invisibile". L'esedra è poco visibile e andrebbe valorizzata innanzitutto con una pedonalizzazione, oltre che con un adeguato restauro imponendo uno stesso colore. Non so qual era il disegno storico, ma io personalmente ci vedrei benissimo un secondo piano aggiuntivo, portando l'esedra a livello della chiesa: questi spazi potrebbero essere ben utilizzati con la funzione di mercato coperto, rilanciando la funzione storica della piazza anche in ottica turistica, ma immagino che in Italia sia una proposta sacrilega e si farebbero le barricate. L'abbattimento di palazzo Ottieri permetterebbe di ricongiungere la piazza con via Marina e con piazza del Carmine, con benefici evidenti per i commercianti della zona e in ottica turistica. Infine un bel parcheggio sotterraneo a servizio della rilanciata piazza commerciale con ingresso da via Marina, reperti o no. Faccio notare che palazzo Ottieri non è per nulla quindi il solo problema:
- se si vuole dare un disegno unitario alla piazza, andrebbero abbattuti anche gli altri due palazzi che affianco l'Ottieri
- se si vuole rilanciare la funzione mercatale, andrebbero create nuove cubature, anche per compensare quelle dell'abbattuto palazzo. Dove le fai? Viceversa, invece di rilanciare la piazza la si affosserebbe, visto che si perderebbero ulteriori attività commerciali in zona. L'alternativa sarebbe quella di avere le bancarelle perennemente in piazza, che di nuovo non metterebbero in risalto l'esedra e la forma architettonica della piazza.

Il problema quindi non mi pare di facile soluzione del semplice "abbattiamo palazzo Ottieri", e queste difficoltà secondo me sono il motivo per cui nessuno ci ha mai messo mano, a parte gli ingenti fondi che servirebbero solo per indennizzare le famiglie che ci abitano. Intanto, almeno a piazza Mercato i lavori UNESCO hanno allargato i marciapiedi, che mi pare un'ottima cosa per favorire le attività commerciali. Al di là di palazzo Ottieri, si dovrebbe allo stesso modo lavorare sul restauro dell'esedra (ma immagino la proprietà sia privata?) e su una tinteggiatura uniforme (la Soprintendenza che dice?). Già così e con adeguato arredo urbano la situazione migliorerebbe parecchio.



Ce lo teniamo semplicemente perchè siamo una città con le pezze al cul*, con una politica che non si forza nemmeno di fornire una visione di futuro. Il palazzaccio di Ottieri più facile da far fuori è quello a Santa Maria di Betlemme.
granpacco
11venerdì 15 maggio 2020 16:58
faberax94, 15/05/2020 03:52:

Semplicemente fare politica non è come giocare a Sim City, quindi il palazzone di via Duomo anche se è un cesso ce lo teniamo. Qualcuno mi spiega perché il pubblico - con un comune in pre-dissesto e soprattutto con una città inguaiata come Napoli - dovrebbe mettere soldi per abbattere palazzi privati, quando non ci sono rilevantissimi benefici per la collettività? Non sono nemmeno sicuro che attualmente ci siano gli strumenti legali per abbattere l'edificio privato X semplicemente perché è brutto: anzi, se qualcuno ne sa di più sarei molto curioso. Si procede all'esproprio con indennizzo? Sta di fatto che buona parte delle costruzioni del dopoguerra nel centro storico meriterebbe l'abbattimento o un serio recladding, tant'è che intere zone hanno perduto la loro dimensione storica. Palazzi uguali a quello di via Duomo stanno a via Marina, al rione Carità, alla Sanità, un po' ovunque, ma siccome il contesto è già moderno/degradato va bene? Chi lo stabilisce dove finisce il centro storico e quale edificio, e in base a quale criterio, è da abbattere?

A me ad esempio da molto più fastidio questa cosa qua: www.google.it/maps/@40.8431991,14.2561309,3a,75y,145.05h,102.27t/data=!3m6!1e1!3m4!1srIJaNyEIkUqkWdRg13wtJw!2e0!7i1638...

O l'Ambassador, un grattacielo in centro storico che in pratica rovina qualsiasi panorama di Napoli da San Martino. Ma capisco pure che ci sono gli architetti che lo difendono, perché in sé la zona conserva poco di storico. Capisco benissimo che non sarà mai una priorità politica dare uniformità architettonica alla città.

Il discorso dell'Ottieri di piazza Mercato invece è molto più simile alle Vele e si dovrebbe fare un lavoro del genere, anche se molto più complesso perché il problema non è certo solo il palazzone. Per come la vedo io piazza Mercato praticamente ha poco di storico in sé, e il palazzo è semplicemente totalmente sproporzionato rispetto al disegno stesso della piazza, che quindi diventa "invisibile". L'esedra è poco visibile e andrebbe valorizzata innanzitutto con una pedonalizzazione, oltre che con un adeguato restauro imponendo uno stesso colore. Non so qual era il disegno storico, ma io personalmente ci vedrei benissimo un secondo piano aggiuntivo, portando l'esedra a livello della chiesa: questi spazi potrebbero essere ben utilizzati con la funzione di mercato coperto, rilanciando la funzione storica della piazza anche in ottica turistica, ma immagino che in Italia sia una proposta sacrilega e si farebbero le barricate. L'abbattimento di palazzo Ottieri permetterebbe di ricongiungere la piazza con via Marina e con piazza del Carmine, con benefici evidenti per i commercianti della zona e in ottica turistica. Infine un bel parcheggio sotterraneo a servizio della rilanciata piazza commerciale con ingresso da via Marina, reperti o no. Faccio notare che palazzo Ottieri non è per nulla quindi il solo problema:
- se si vuole dare un disegno unitario alla piazza, andrebbero abbattuti anche gli altri due palazzi che affianco l'Ottieri
- se si vuole rilanciare la funzione mercatale, andrebbero create nuove cubature, anche per compensare quelle dell'abbattuto palazzo. Dove le fai? Viceversa, invece di rilanciare la piazza la si affosserebbe, visto che si perderebbero ulteriori attività commerciali in zona. L'alternativa sarebbe quella di avere le bancarelle perennemente in piazza, che di nuovo non metterebbero in risalto l'esedra e la forma architettonica della piazza.

Il problema quindi non mi pare di facile soluzione del semplice "abbattiamo palazzo Ottieri", e queste difficoltà secondo me sono il motivo per cui nessuno ci ha mai messo mano, a parte gli ingenti fondi che servirebbero solo per indennizzare le famiglie che ci abitano. Intanto, almeno a piazza Mercato i lavori UNESCO hanno allargato i marciapiedi, che mi pare un'ottima cosa per favorire le attività commerciali. Al di là di palazzo Ottieri, si dovrebbe allo stesso modo lavorare sul restauro dell'esedra (ma immagino la proprietà sia privata?) e su una tinteggiatura uniforme (la Soprintendenza che dice?). Già così e con adeguato arredo urbano la situazione migliorerebbe parecchio.

Te lo ripeto ragioni cosí solo ed esclusivamente perchè sei vissuto in Italia e continui a viverci(anche se pure in Italia abbiamo avuto esempi virtuosi), ma diciamo che nel 90% del mondo globalizzato si abbattono brutture per costruire strutture godibili o semplicemente migliorare gli ambienti, detto ciò dici una inesattezza: affermi cosa e chi può dire se quel palazzo sia brutto o meno? te lo dico io semplicemente "la storia" se non è un immobile considerato di interesse storico nazionale non c'è vincolo di abbattimento, soprattutto se si trova in aree dove viene deturpata la storia ed il paesaggio de luoghi dove è in vigore una tutela internazionale! qua si sta parlando di valorizzare uno dei centri storici piú importanti ed estesi d'Europa, ridargli la dignitá persa a causa di una speculazione edilizia senza precedenti, senza aver cura della storia dei luoghi, senza un piano regolatore che ha garantito il magna magna. In sintesi "le mani sulla cittá". Prevedere l'abbattimento di questi immobili (tutti) nati dal dopoguerra senza un minimo di principio artistico senza un piano regolatore che avrebbe garantito la salvaguardia e la valorizzazione di un patrimonio dell'umanitá dovrebbe essere d'obbligo!
Siamo nel 2020 e non ci è concesso in Italia di abbattere "i magazzini generali" poi ci lamentiamo se siamo la settima potenza economica mondiale ma in molte zone sembriamo l'india rurale.
Io non dico di abbattere domani mattina, ma di iniziare a stipulare un piano urbanistico serio che ne preveda l'abbattimento, un piano che avrebbe dovuto esserci giá da molti anni, magari delocalizzare gli immobili abbattuti in altre aree, insomma siamo in Italia a Napoli e vedo gente che ragiona come se vivessimo nella periferia abbandonata di Mosul
faberax94
00venerdì 15 maggio 2020 22:49
Ripeto la domanda: di che storia parliamo? Quando finisce sta "storia" entro cui gli edifici vanno salvaguardati e oltre la quale vanno abbattuti? Parli del dopoguerra, quindi immagino che per te andrebbe abbattuto mezzo rione Carità (ma allora perché salvare i palazzoni fascisti? Abbattiamo il palazzo delle poste e liberiamo finalmente il chiostro di Monteoliveto, quello si che è storico [SM=g10765] ). Abbattiamo tutti i palazzi di via Marina. O via Marina forse non fa parte del perimetro UNESCO? Abbattiamo il palazzo dell'hotel Mediterraneo perché è stato costruito negli anni '60, abbattiamo 3/4 di Napoli e facciamo tutto in stile neoclassico. Stile neoclassico a perdita d'occhio. Immagino ci arrivi anche da solo che non funziona così.

Esistono edifici belli e brutti costruiti nel 1600 e nel 2020, quindi di per sé il fatto che una cosa sia storica non valorizza di per sé il centro storico e il fatto che zone antichissime della città oggi siano "moderne", come il rione Carità, non per forza gli fa avere meno valore.

E visto che immagino non conosci la legislazione in materia di esproprio di edifici privati nel 90% del mondo (che è il mondo non globalizzato? la foresta amazzonica?), evita di scrivere robe che palesemente non conosci.
faberax94
00venerdì 15 maggio 2020 23:03
Re:
æster.le, 15/05/2020 15:36:



Il tratteggio rosso le aree cancellate, in grigio le nuove cubature, in verde le aree riqualificate, in blu la nuova piazza



Esattamente quello che intendevo. Con questa soluzione però non riunisci piazza Mercato al Carmine, quindi in via ipotetica sarebbe preferibile piuttosto abbattere anche gli altri due palazzi. Il problema fondamentale comunque è l'esedra, che non mi sembra di sto gran valore. Se resta così la piazza sarebbe abbastanza anonima anche senza palazzo Ottieri.
granpacco
00sabato 16 maggio 2020 00:05
faberax94, 15/05/2020 22:49:

Ripeto la domanda: di che storia parliamo? Quando finisce sta "storia" entro cui gli edifici vanno salvaguardati e oltre la quale vanno abbattuti? Parli del dopoguerra, quindi immagino che per te andrebbe abbattuto mezzo rione Carità (ma allora perché salvare i palazzoni fascisti? Abbattiamo il palazzo delle poste e liberiamo finalmente il chiostro di Monteoliveto, quello si che è storico [SM=g10765] ). Abbattiamo tutti i palazzi di via Marina. O via Marina forse non fa parte del perimetro UNESCO? Abbattiamo il palazzo dell'hotel Mediterraneo perché è stato costruito negli anni '60, abbattiamo 3/4 di Napoli e facciamo tutto in stile neoclassico. Stile neoclassico a perdita d'occhio. Immagino ci arrivi anche da solo che non funziona così.

Esistono edifici belli e brutti costruiti nel 1600 e nel 2020, quindi di per sé il fatto che una cosa sia storica non valorizza di per sé il centro storico e il fatto che zone antichissime della città oggi siano "moderne", come il rione Carità, non per forza gli fa avere meno valore.

E visto che immagino non conosci la legislazione in materia di esproprio di edifici privati nel 90% del mondo (che è il mondo non globalizzato? la foresta amazzonica?), evita di scrivere robe che palesemente non conosci.

temi.camera.it/leg18/post/pl18_la_nozione_di_bene_cultur...

Evidentemente sei tu che non sai minimamente di cosa parli
Ciao ;)
Nuvola.CdN
00sabato 16 maggio 2020 10:16
Re:
faberax94, 15/05/2020 03:52:

Semplicemente fare politica non è come giocare a Sim City, quindi il palazzone di via Duomo anche se è un cesso ce lo teniamo. Qualcuno mi spiega perché il pubblico - con un comune in pre-dissesto e soprattutto con una città inguaiata come Napoli - dovrebbe mettere soldi per abbattere palazzi privati, quando non ci sono rilevantissimi benefici per la collettività? Non sono nemmeno sicuro che attualmente ci siano gli strumenti legali per abbattere l'edificio privato X semplicemente perché è brutto: anzi, se qualcuno ne sa di più sarei molto curioso. Si procede all'esproprio con indennizzo? Sta di fatto che buona parte delle costruzioni del dopoguerra nel centro storico meriterebbe l'abbattimento o un serio recladding, tant'è che intere zone hanno perduto la loro dimensione storica. Palazzi uguali a quello di via Duomo stanno a via Marina, al rione Carità, alla Sanità, un po' ovunque, ma siccome il contesto è già moderno/degradato va bene? Chi lo stabilisce dove finisce il centro storico e quale edificio, e in base a quale criterio, è da abbattere?

A me ad esempio da molto più fastidio questa cosa qua: www.google.it/maps/@40.8431991,14.2561309,3a,75y,145.05h,102.27t/data=!3m6!1e1!3m4!1srIJaNyEIkUqkWdRg13wtJw!2e0!7i1638...

O l'Ambassador, un grattacielo in centro storico che in pratica rovina qualsiasi panorama di Napoli da San Martino. Ma capisco pure che ci sono gli architetti che lo difendono, perché in sé la zona conserva poco di storico. Capisco benissimo che non sarà mai una priorità politica dare uniformità architettonica alla città.

Il discorso dell'Ottieri di piazza Mercato invece è molto più simile alle Vele e si dovrebbe fare un lavoro del genere, anche se molto più complesso perché il problema non è certo solo il palazzone. Per come la vedo io piazza Mercato praticamente ha poco di storico in sé, e il palazzo è semplicemente totalmente sproporzionato rispetto al disegno stesso della piazza, che quindi diventa "invisibile". L'esedra è poco visibile e andrebbe valorizzata innanzitutto con una pedonalizzazione, oltre che con un adeguato restauro imponendo uno stesso colore. Non so qual era il disegno storico, ma io personalmente ci vedrei benissimo un secondo piano aggiuntivo, portando l'esedra a livello della chiesa: questi spazi potrebbero essere ben utilizzati con la funzione di mercato coperto, rilanciando la funzione storica della piazza anche in ottica turistica, ma immagino che in Italia sia una proposta sacrilega e si farebbero le barricate. L'abbattimento di palazzo Ottieri permetterebbe di ricongiungere la piazza con via Marina e con piazza del Carmine, con benefici evidenti per i commercianti della zona e in ottica turistica. Infine un bel parcheggio sotterraneo a servizio della rilanciata piazza commerciale con ingresso da via Marina, reperti o no. Faccio notare che palazzo Ottieri non è per nulla quindi il solo problema:
- se si vuole dare un disegno unitario alla piazza, andrebbero abbattuti anche gli altri due palazzi che affianco l'Ottieri
- se si vuole rilanciare la funzione mercatale, andrebbero create nuove cubature, anche per compensare quelle dell'abbattuto palazzo. Dove le fai? Viceversa, invece di rilanciare la piazza la si affosserebbe, visto che si perderebbero ulteriori attività commerciali in zona. L'alternativa sarebbe quella di avere le bancarelle perennemente in piazza, che di nuovo non metterebbero in risalto l'esedra e la forma architettonica della piazza.

Il problema quindi non mi pare di facile soluzione del semplice "abbattiamo palazzo Ottieri", e queste difficoltà secondo me sono il motivo per cui nessuno ci ha mai messo mano, a parte gli ingenti fondi che servirebbero solo per indennizzare le famiglie che ci abitano. Intanto, almeno a piazza Mercato i lavori UNESCO hanno allargato i marciapiedi, che mi pare un'ottima cosa per favorire le attività commerciali. Al di là di palazzo Ottieri, si dovrebbe allo stesso modo lavorare sul restauro dell'esedra (ma immagino la proprietà sia privata?) e su una tinteggiatura uniforme (la Soprintendenza che dice?). Già così e con adeguato arredo urbano la situazione migliorerebbe parecchio.



Criteri di bello brutto sono assolutamente soggettivi.
Osservando la nostra città ci sono una miriade di cose che non vanno : dagli abusi edilizi (balconi sopraelevazioni etc), disomogeneità nelle scelte per rivestimenti illuminazione pubblica, edifici in condizioni penose , antenne e quant'altro...
Si dovrebbe partire da queste cose su cui si potrebbe intervenire con progetti ed incentivi.

C'è un altra partita questa velleitaria ed utopica (Simcity).

La Repubblica Il Duomo restaurato: percorso pedonale sui tetti opere ed affreschi recuperati
Dando uno sguardo dai tetti del Duomo di Napoli o dalla terrazza del museo "Madre" ci sia accorge immediatamente di qualcosa che stona in modo evidente nel panorama : sono una serie di edifici saracinesca, sproporzionati rispetto alle superfici che vanno ad occupare e non in linea con gli edifici circostanti.
Li noti subito.
Non si tratta di torri quali possono essere quelle del centro direzionale o dell'Ambassador's Palace Hotel che sono belli e movimentano lo skyline (vedi Milano con le ultime spettacolari realizzazioni).
Anche nella zona di Pizzofalcone trovi un edificio per civile abitazione della stessa tipologia (non stiamo parlando ovviamente del bellissimo palazzo Pakanowski).
Taverna del Ferro con i due edifici gemelli (provvisori) sono altri edifici da abbattere altro che le Vele.

Il criterio che dovrebbe guidare un progetto urbanistico di abbattimento e ricostruzione dovrebbe essere quello di sanare gli sconci e restituire nuova vita economica ai luoghi.
Quando si sono realizzati edifici di speculazione il ritorno è stato solo per i costruttori e negativo per la città.
Servono tanti soldi un ritorno economico e grandi architetti.





bluesboy94
10venerdì 22 maggio 2020 02:13
Visto che avete tirato in ballo Pizzofalcone...

L'edificio incriminato in via Monte di Dio è ovviamente questo (sempre Ottieri?).

www.google.com/maps/place/Via+Monte+di+Dio,+46,+80132+Napoli+NA/@40.8331689,14.2459679,3a,75y,136.05h,134.48t/data=!3m6!1e1!3m4!1sKJaVqHh62uiNp9_QEWtPtg!2e0!7i16384!8i8192!4m5!3m4!1s0x133b09acaf5f1937:0xf7954625d369b8a6!8m2!3d40.833006!4d14...

Il bello è che se non erro lì vi era il Palazzo Serra di Gerace, totalmente distrutto dai bombardamenti.

Male qui anche la ricostruzione della porzione del Palazzo Fragnito bombardata al civico 46. Si dovrebbe imporre una ricostruzione che riporti quella parte della facciata a com'era. Paradossalmente il cortile a questo civico conserva il porticato seicentesco (evidentemente solo il corpo della facciata esterna fu colpito).
www.google.com/maps/place/Via+Monte+di+Dio,+44,+80132+Napoli+NA/@40.8331518,14.2459044,3a,75y,232.03h,114.64t/data=!3m6!1e1!3m4!1sOmlF1NnkNVPgp2EJD4zZsQ!2e0!7i16384!8i8192!4m5!3m4!1s0x133b09aca59aadb9:0x631a2ad0aefd6ed4!8m2!3d40.8328858!4d14...

Grosso modo intatta la porzione di facciata al civico 44 (così e così però la sopraelevazione).
www.google.com/maps/place/Via+Monte+di+Dio,+46,+80132+Napoli+NA/@40.8329346,14.2459355,3a,75y,223.72h,121.4t/data=!3m6!1e1!3m4!1s2d30TbKelWJIwlnWW9I64A!2e0!7i16384!8i8192!4m5!3m4!1s0x133b09acaf5f1937:0xf7954625d369b8a6!8m2!3d40.833006!4d14...

Qui si intravedono pure soffitti affrescati
www.google.com/maps/place/Via+Monte+di+Dio,+46,+80132+Napoli+NA/@40.8328519,14.2459696,3a,15y,254.24h,133.46t/data=!3m6!1e1!3m4!1sFJX7ZuZaJkAtayimYtxUiA!2e0!7i16384!8i8192!4m5!3m4!1s0x133b09acaf5f1937:0xf7954625d369b8a6!8m2!3d40.833006!4d14...

Mentre sempre al civico 44 il cortile ha una statua e una fontana accerchiate dalle auto.

Passiamo al Palazzo Caracciolo di Roccaromana (il palazzo dove è nato, cresciuto e pasciuto "Re Giorgio"). E' tutto da restaurare. Tuttavia resta bello fino al quarto piano (già il quinto è una scarsa sopraelevazione del primo '900). Infine, in alto si nota una sorta di veranda (temo abusiva). Mah...
www.google.com/maps/place/Via+Monte+di+Dio,+46,+80132+Napoli+NA/@40.8331518,14.2459044,3a,80.7y,275.74h,124.95t/data=!3m6!1e1!3m4!1sOmlF1NnkNVPgp2EJD4zZsQ!2e0!7i16384!8i8192!4m5!3m4!1s0x133b09acaf5f1937:0xf7954625d369b8a6!8m2!3d40.833006!4d14...

Infine l'ex Palazzo Paternò con i suoi balconacci spessi...
www.google.com/maps/place/Via+Monte+di+Dio,+46,+80132+Napoli+NA/@40.8348745,14.245112,3a,75y,97.85h,127.68t/data=!3m6!1e1!3m4!1sIOrNC2LjHo-F7csHfnSz_Q!2e0!7i16384!8i8192!4m5!3m4!1s0x133b09acaf5f1937:0xf7954625d369b8a6!8m2!3d40.833006!4d14...
Elturco76
00sabato 23 maggio 2020 18:01
Oggi ho fatto un giro...Via Duomo è in pratica finita fino all'altezza della Chiesa di San Giuseppe dei Ruffi, che ha proposito...è finita cosi? solo la parte alta???

Via Carbonara è ormai all'ultimo pezzo, quello che si trova all'altezza di Palazzo Caracciolo...in generale non mi da un grande effetto cmq...

Anche Porta Capuana è completa, compreso i nuovi lampioni della luce...ora si sta completando il lato che porta a Piazza Garibaldi che alla fine mi pare tenuta bene tutto sommato...

Via Marina no so più cosa manca, a parte le parti inerenti i tram, credo ci voglia solo la pulizia e sistemazione delle aiuole.

Proprio la cura del verde credo sia attualmente l'elemento più lampante di inefficienza, quella sensazione di degrado che danno alberi e aiuole non curate è tristissmo...
Elturco76
20domenica 24 maggio 2020 17:23
Completato il restauro a Via Michelangelo Schipa
bluesboy94
00domenica 24 maggio 2020 18:05
Re:
Elturco76, 24/05/2020 17:23:

Completato il restauro a Via Michelangelo Schipa




E' il palazzo di Francesco Crispi, giusto?
bluesboy94
20domenica 24 maggio 2020 18:07
Progetto di restauro di una parte del Palazzo Ciccarelli-Del Balzo per ospitarvi la Biblioteca dell'Istituto degli Studi Filosofici.
Non so se ci siano già stanziamenti.
www.dibaio.com/palazzo-ciccarelli-di-cesavolpe-di-napoli-argomentare-un-progetto-di-restauro-maurizio-abeti-gino-iannace-rocco-orlando-ciaburro-amelia-trematerra-roberta-...
bluesboy94
00martedì 26 maggio 2020 15:02
Finita la mezza facciata del Palazzo Giroux.
bluesboy94
00giovedì 28 maggio 2020 18:13
Finito questo palazzo in via Salvator Rosa.

bluesboy94
00giovedì 28 maggio 2020 19:33
Signor Luca Pagano, notizie dal Palazzo di vico Girolamini? Si stava "impacchetando" il cortile con la scala, no?
luca.pagano
00giovedì 28 maggio 2020 22:25
Re:
bluesboy94, 28/05/2020 19:33:

Signor Luca Pagano, notizie dal Palazzo di vico Girolamini? Si stava "impacchetando" il cortile con la scala, no?




tutto bloccato, stanno finendo i terrazzi che erano praticamente crollati, ma credo che le facciate per adesso non si faranno, purtroppo. o almeno non adesso e poi addirittura signore, puoi chiamarmi tranquillamente luca
bluesboy94
00venerdì 29 maggio 2020 16:06
Il palazzo di via Duomo? Anche qui tutto fermo?
luca.pagano
00venerdì 29 maggio 2020 21:56
Re:
bluesboy94, 29/05/2020 16:06:

Il palazzo di via Duomo? Anche qui tutto fermo?




lo stanno scappottando proprio questi giorni
Elturco76
00lunedì 8 giugno 2020 17:04
Lavori al Corso Vittorio Emanuele
Na.Samurai
00mercoledì 10 giugno 2020 01:58
Finalmente sarà valorizzato monte Echia? 🤞
www.napolitoday.it/motori/mobilita-sostenibile/ascensore-monte-ec...
granpacco
00mercoledì 10 giugno 2020 14:03
Ancora 1 o 2 anni(se non succedono intoppi) per un ascensore, progetto direi decennale, con questi tempi riusciremo ad avere una cittá "semi-normale" nel 2500
bluesboy94
10mercoledì 10 giugno 2020 16:08
Finita questa palazzina antica tra via Speranzella e vico Giardinello.
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