Re: Re: Re: Re: Re:
Ninconanco81, 26/09/2014 11:34:
Avrai ragione il giorno in cui vedremo una copertina nazionale o una trasmissione in prima serata con quest'immagine in primo piano
E voglio anche sociologi che parlano del sogno svanito di Foggia, addio Foggia, ciao per sempre Foggia, andate via da Foggia, Foggia dovrebbe essere al NOrd ecc.....
Foggia è un paesello messo in una regione che, se non fosse per la sacra corona unita e la fiera del levante, più qualche servizio estivo sul mare, manco uscirebbe sui giornali facendo la fine del Molise.
Qui stiamo parlando della terza città d'Italia e del quarto polo economico del paese, non di quisquilie.
E' ovvio che tutto quello che passa per Napoli... fa notizia. E i giornali ci inzuppino sopra. Come farebbe notizia a Roma e a Milano, dato che i fatti di Tor bella monaca sono stati anche le prime notizie di TG1 e TG5, oltre che avere il solito servizietto strappalacrime su studio aperto. Fa parte del fardello di essere una delle città protagoniste della nazione.
Nel bene e nel male.
Stangare il giornalista che fa il servizio sensazionalistico per proprio tornaconto personale, ad esempio come faceva quell'avvoltoio sciacallo di Giorgio Bocca, o come sta facendo l'ultimo Roberto Saviano, ormai preda dello stereotipo del suo personaggio, è giusto e sacrosanto. Ma il problema è che spesso e volentieri vedo proprio una chiusura a riccio, anche quando la critica rivolta alla metropoli è seria e ben circostanziata.
Questo, da napoletano, non mi sta bene. Perché è il viatico per mettere la testa sotto la sabbia.
Più che pensare alla disastrata Foggia penserei a un modo per raggiungere realtà di qualità della vita come quella presente in nord Italia, dove si hanno maggiori forniture di beni e servizi rispetto a quelli della nostra regione, e se la cosa ha successo magari puntare ai migliori modelli europei nel corso dei decenni a venire.
Quelli devono essere gli obiettivi, non osservare chi sta messo peggio di noi e poi accusare i giornali di non stare attenti a Foggia, piccolo paesello anonimo buttato in una pianura che buona parte degli italiani non sa manco dove sta, nonostante sia più estesa della piana campana.