Re: Re: Re:
Sul discorso dei napoletani, ahimè, non condivido per nulla quanto detto nel post da Linea68 perché, evidentemente, le notizie che arrivano al nord, sono diverse e distorte.
Il punto è che è facile parlare di campanilismo di realtà che hanno alle spalle una solida base economica regionale (Veneto e Lombardia) mentre è molto più difficile farlo in una regione con una disoccupazione alle stelle ed una cultura media decisamente inferiore. Poi vorrei ristabilire i confini della MIA città: Napoli dove inizia e dove finisce, perché se i napoletani dei quali parli sono di Brusciano, quella non è Napoli, se sono di San Prisco nemmeno, se sono di Lusciano stessa cosa.
Con questo voglio dire che in tanti casi i casertani si vogliono confondere con i napoletani: e questo non va bene! Andando a sud ogni piccolo paese è anche ben tenuto: Portici, Ercolano, Torre d G, Torre A, Castellammare, Nocera, Scafati, Angri, Pompei. Andando dalle parti del Vesuvio anche lì non si vive male (Nola su tutti gli altri è un centro ricco). I problemi sorgono quando da Napoli vai verso Caserta. Cittadine come Orta di Atella ma anche gli stessi paesi dell'hinterland a nord di Napoli andando verso Caserta hanno una cultura mediamente molto bassa e con un altissimo tasso di malavitosità. Questo per dire cosa: a chi conviene parlare BENE ed a chi conviene parlare MALE di un qualcosa? Ovviamente le risposte sono facili.
Non ho mai sentito nessun napoletano, parlo di Napoli Napoli (Centro Storico, Mergellina, Posillipo piuttosto che Sanità o Vomero piuttosto che Materdei o Capodimonte) dire che determinati eventi sono inutili. Vai invece dove il livello culturale si abbassa (MEDIAMENTE non faccio mai di tutta l'erba un fascio) ed allora avrai a Barra o Ponticelli come a Scampia persone che pretendono servizi essenziali (perché purtroppo non li hanno per colpe non loro) e non un evento che non ha ricadute economiche su quel territorio (degradato).
Finisco l'off topic con un esempio:
al Vomero come a Posillipo e quindi a Ponticelli negli anni 50/60 si è costruito tantissimo. Perché a Posillipo solo case grandi con vetrate immense e balconate da sogno, perché al Vomero anche le case popolari avevano balconi, erano grandi 90 mq, e perché invece a Ponticelli le case popolari di quell epoca e molte altre successive sono palazzoni di 10 piani con più case possibili senza balconi (e quindi manutenzione per l'ente che gestisce ma anche una condanna prima di nascere a chi ci andrà a vivere) senza la minima programmazione di aree commerciali, la programmazione di TPL (il tram in stradone come quelle hai voglia di fare)?? Io mi chiedo questo. A Ponticelli il territorio è tutto pianeggiante e costruendo bene si può fare qualsiasi cosa. E' ben collegato su gomma, collegabile facilmente su ferro. Ma mancano i soldi (che al nord ci sono) la volontà politica (che al nord esiste) una classe dirigente di spessore (che esiste al nord giusto perché ci sono personaggi chiave ai ministeri ma non per qualità dei singoli individui) l'onestà delle imprese (che anche al nord non esiste)