Re: Re:
tutna, 10/04/2012 11.48:
Me lo sono chiesto anche io. E non sono riuscito a darmi una risposta convincente.
Ieri il commento che ho sentito più volte era: abbiamo riconquistato la città. Riconquistato da chi? Boh...forse dagli stessi napoletani che avevano dimenticato in quale splendore vivessero.
Io, anche grazie ai suggerimenti di alcuni forumer, ho iniziato da un paio di anni a riscoprire e ad innamorarmi della mia città. E ho coinvolto molti amici in questa "cotta" collettiva. Mi auguro solo che non sia passeggera.
appunto valerio, tu cittadino-utente-forumer preso singolarmente.
i fenomeni collettivi sono tuttavia un'altra cosa, seguono altre dinamiche.
evidentemente questa massa mostruosamente grande (300mila presenze solo in villa rappresentano un dato comparabile solo con le grandi manifestazioni politiche) è stata mossa da meccanismi prima di oggi assenti, primo tra tutti la gioia della condivisione, la riappropriazione della città, luogo un tempo visto come ostile, perchè totalmente allo sbando.
quest'evento ci ha insegnato una cosa.
in città ci sono energie vitali immense, il governante bravo (e de magistris è molto bravo) deve semplicemente innescarle.
una volta innescate si ha l'effetto domino che in tanti di noi auspicavamo.
una volta fatto ciò, tuttavia, deve essere particolarmente attento a non far scemare il "movimento", altrimenti c'è il rischio che si cada nella disillusione, che ha effetti devastanti al contrario.
cosa che successe con bassolino, alla fase di fermento e di rinascita (che furono molto molto simili alle cose che si stanno vivendo in questo periodo), ci fu un lento ritorno al pressapochismo ed all'incuria, con la conseguente impennata di disfattismo e pessimismo cosmico (il tanto noto "non cambierà mai niente" napoletano).