Napoli | Bagnoli

Pagine: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, ..., 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46, [47], 48, 49, 50, 51
paolo.pfdl1984
00lunedì 21 gennaio 2019 23:03
Re:
Giap1, 21/01/2019 19.55:

Scusa ma sta filippica che c'azzecca con il mio messaggio?boh.chi ha parlato di Milano?ps ho casa in via Ludovico Muratori dal 2004



Milano era riferito agli interventi di prima.

Dico aspettate lo Stato che crei sviluppo? Chi di speranza vive disperato muore.
Siamo in ritardo di 20 anni sulla tabella di marcia e se i soldi arrivassero domani (e non arriveranno) ce ne vorranno altri 10.

Abbiamo perso una generazione, ne perderemo un'altra, io propongo alternative.
Sono convinto che Bagnoli non si farà mai ed alla fine tra 20 anni sarà una serie di progetti slegati tra loro pur di fare qualcosa....oppure ancora degrado e abbandono.

Va bene cosi papà Stato ci metterà i soldi,contateci,basta avere solo pazienza, credeteci

Nuvola.CdN
00lunedì 21 gennaio 2019 23:07
Cosa proponi come alternativa?
Quali sarebbero i vantaggi concreti per la città?
faberax94
00martedì 22 gennaio 2019 00:03
Ma per l'appunto non capisco di cosa si stia discutendo, così teoricamente. Lo stato DEVE bonificare tutto e per ora pare che con il commissariamento i presupposti ci siano. Dopo la bonifica arriveranno investimenti privati e io continuo a dire che chi parla di grandi progetti in quell'area non ha il senso dello spazio, visto che è un'area piccolissima e che richiederà di per sé interventi infrastrutturali importantissimi solo per garantire un'accessibilità decente all'area anche senza nessun attrattore.

Ad esempio nel praru si parla del collegamento alla tangenziale (uscita Agnano) tramite un tunnel. Quindi bene così, vuol dire che quanto meno si ha ben chiaro cosa serve. Ma al di là di questi interventi non si potrà andare, quindi cosa volete sviluppare ancora boh.

Giap1, 21/01/2019 17.20:

Senza bonifica non verrà nessun privato.per fare quello che si deve fare a Bagnoli non serve nessun privato basterebbe uno stato serio.non uno che dopo 30 anni e un accorod Inter istituzionale leva i soldi della bonifica dalla legge di stabilità




Fonte? Non so nulla di questa cosa. Anzi l'ad di Invitalia ha detto che per il 2019 i soldi sono confermati, ha parlato di 150mln l'anno.
faberax94
00martedì 22 gennaio 2019 00:11
Re:
granpacco, 21/01/2019 22.33:

Vabbè i moderatori?





I moderatori per una citazione? :lol:

E' anzi un invito a non drammatizzare continuamente le discussioni, visto che fai continuamente paragoni campati in area "come il Congo", manco qua, manco di là et simili.
Giap1
00martedì 22 gennaio 2019 04:47
Re: Re:
paolo.pfdl1984, 21/01/2019 23.03:



Milano era riferito agli interventi di prima.

Dico aspettate lo Stato che crei sviluppo? Chi di speranza vive disperato muore.
Siamo in ritardo di 20 anni sulla tabella di marcia e se i soldi arrivassero domani (e non arriveranno) ce ne vorranno altri 10.

Abbiamo perso una generazione, ne perderemo un'altra, io propongo alternative.
Sono convinto che Bagnoli non si farà mai ed alla fine tra 20 anni sarà una serie di progetti slegati tra loro pur di fare qualcosa....oppure ancora degrado e abbandono.

Va bene cosi papà Stato ci metterà i soldi,contateci,basta avere solo pazienza, credeteci


Papà Stato serve per la bonifica perché nessun privato si è fatto avanti e si farà avanti senza bonifica.tentarono di vendere i terreni ma declinarono tutti.ma è na cosa che succede ovunque questa eh.pure a New York gound zero fu ripulita e bonificata dallo stato e poi ricostruito dai privati.idemi i dockers di Londra o il porto di valencia.c'è roba che fa ancora lo stato
Giap1
00martedì 22 gennaio 2019 04:48
faberax94, 22/01/2019 00.03:

Ma per l'appunto non capisco di cosa si stia discutendo, così teoricamente. Lo stato DEVE bonificare tutto e per ora pare che con il commissariamento i presupposti ci siano. Dopo la bonifica arriveranno investimenti privati e io continuo a dire che chi parla di grandi progetti in quell'area non ha il senso dello spazio, visto che è un'area piccolissima e che richiederà di per sé interventi infrastrutturali importantissimi solo per garantire un'accessibilità decente all'area anche senza nessun attrattore.

Ad esempio nel praru si parla del collegamento alla tangenziale (uscita Agnano) tramite un tunnel. Quindi bene così, vuol dire che quanto meno si ha ben chiaro cosa serve. Ma al di là di questi interventi non si potrà andare, quindi cosa volete sviluppare ancora boh.




Fonte? Non so nulla di questa cosa. Anzi l'ad di Invitalia ha detto che per il 2019 i soldi sono confermati, ha parlato di 150mln l'anno.

Il commissario e il ministro Lezzi
faberax94
00martedì 22 gennaio 2019 11:07
Re:
Giap1, 22/01/2019 04.48:

Il commissario e il ministro Lezzi




Da quanto ho letto il commissario ha chiesto un fabbisogno di almeno 150 milioni l'anno (circa 400 totali). Nella legge di bilancio non c'è nessuno stanziamento e per il 2019 si useranno 71 milioni residui dalla vecchia legge e 50 promessi dal ministero dell'ambiente.

Indecenti. Veramente indecenti. E il bello è che hanno fatto man bassa di voti proprio al sud, a Napoli, e magari anche a Bagnoli... :facepalm:
faberax94
00martedì 29 gennaio 2019 13:30
Bagnoli, commissario pronto a chiedere il dissequestro delle aree.

L'annuncio di Floro Flores durante il fourm promosso da "Repubblica" e "Sabato delle idee".

"La prossima settimana dal ministero dell'Ambiente dovrebbe arrivare finalmente la Vas (valutazione ambientale strategica) e man mano che ci sono le gare e l'azienda deve venire a lavorare chiederò al tribunale il dissequestro delle aree di Bagnoli e sono certo che le libererà". Ad annunciarlo è Francesco Floro Flores, il commissario di governo per la bonifica e la rigenerazione di Bagnoli, durante il forum promosso da "Sabato delle Idee", l'incubatore fondato dallo scienziato Marco Salvatore, e "Repubblica", svoltosi nel sede del circolo Ilva. All'incontro, moderato da Ottavio Ragone, responsabile di Repubblica a Napoli, ha partecipato anche Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, (l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti di proprietà del ministero dell'Economia) che ha posto l'accento proprio "sull'impossibilità di procedere con progetti non avendo a disposizione il 60 per cento delle aree che sono ancora sotto sequestro e non vengono rilasciate al proprietario designato, ovvero Invitalia. La bonifica di Bagnoli non è un problema di soldi ma di tempi".

napoli.repubblica.it/cronaca/2019/01/26/news/bagnoli_commissario_pronto_a_chiedere_il_dissequestro_delle_aree-21...
Na.Samurai
00mercoledì 20 febbraio 2019 15:29
Allora è confermato che il turtle point, previsto inizialmente per Bagnoli, rimarrà a Portici. La struttura del quartiere flegreo, che pare essere stata da pochissimo riconsegnata dal tribunale, ospiterà una farm per allevare specie ittiche anche per la reintroduzione nei mari
Giap1
00mercoledì 20 febbraio 2019 16:00
Na.Samurai, 20/02/2019 15.29:

Allora è confermato che il turtle point, previsto inizialmente per Bagnoli, rimarrà a Portici. La struttura del quartiere flegreo, che pare essere stata da pochissimo riconsegnata dal tribunale, capiterà una farm per allevare specie ittiche anche per la reintroduzione nei mari

È stata consegnata alla Dhorn.speriamo non faccia la fine del circolo della stampa
Nuvola.CdN
00mercoledì 20 febbraio 2019 16:32
Almeno dopo la beffa del turtle point ce la speranza che si possa riutilizzare la struttura lasciata al degrado.
Se non sbaglio nel circolo della stampa doveva essere sistemato il Museo Darwin e la Biblioteca del mare.
Incrociamo le dita.
Na.Samurai
00mercoledì 20 febbraio 2019 16:49
Re:
Nuvola.CdN, 20/02/2019 16.32:

Almeno dopo la beffa del turtle point ce la speranza che si possa riutilizzare la struttura lasciata al degrado.
Se non sbaglio nel circolo della stampa doveva essere sistemato il Museo Darwin e la Biblioteca del mare.
Incrociamo le dita.




Sì, finito il primo concorso di idee e comunque nessuna ha rispettato in toto le richieste; attualmente stanno progettando l'esposizione ma chissà quanto ancora ci vorrà.

Per l'acquario è stata affidata ad un'impresa il cantiere per terminare i lavori per la fine di quest'anno/anno prossimo. Speriamo di vederlo presto aperto, è dall'estate 2015 che è chiuso.

Intanto una bella notizia è che hanno aperto una sede in Calabria e pare ne faranno altre sparse...io starei attento a che facciano sì sedi locali in località strategiche ma che non si depotenzi l'unico ente di ricerca pubblico con sede centrale in città, aprendo sedi in grosse città, magari anche lontane dal mare (una volta lessi Roma ad esempio), che potrebbero man mano ridurre la centralità di Napoli (cosa avvenuta altre volte in passato).
Nuvola.CdN
00giovedì 21 febbraio 2019 08:53
Complimenti a Portici !!!!
C'è ovviamente rammarico per quello che poteva essere e non è stato a Bagnoli.

Da La Repubblica

Portici, apre al pubblico il centro per curare le tartarughe marine


Trentamila bambini sono pronti a scoprire il mondo delle tartarughe marine, un mondo fragile, da difendere quotidianamente. Le tartarughe sono “ambasciatrici” della salute del mare e ora scuole e famiglie potranno conoscerle da vicino e studiarle nel Turtle center di Portici. Potranno vedere i danni della plastica nell’esofago di un cucciolo, lenze e ami intrecciati, la violenza di un’elica di un motoscafo.

Potranno osservare da vicino il lavoro di biologi e medici per salvarle e farle tornare a nuotare in mare aperto, libere.


A due anni dalla sua inaugurazione il Centro Ricerche Tartarughe Marine, nel porto del Granatello apre le porte al pubblico. E d è già sold out fino a giugno: 30 mila prenotazioni da tutta Italia e Europa .
La stazione Anton Dohrn di Napoli, centro di eccellenza per lo studio e la ricerca marina, scommette sui bambini per salvare i nostri mari dall’inquinamento e dall’uomo.
«La prima prenotazione è stata di una scuola di Brescia, ne abbiamo anche dalla Germania ed è stata subito una valanga, ce lo aspettavamo, ma ci hanno sommerso di richieste», dice soddisfatto Vincenzo Saggiomo, direttore della Fondazione Dohrn, ieri mattina all’inaugurazione.

«Chi entra qui entra nel magico mondo delle tartarughe - racconta Sandra Hochscheid, la signora delle tartarughe, biologa che dirige il centro - Le tartarughe sono animali dolcissimi e testardi, silenziosi e fortissimi. E soprattutto sono ambasciatori di speranza, per i nostri mari. Noi speriamo di coinvolgere i bambini, le scuole, gli insegnanti e i genitori... per formare nuove generazioni di uomini e donne consapevoli, che rispettino il mare».

Questo è il primo laboratorio di ricerca sulla biodiversità marina istituito al mondo. E nasce nell’ex mattatoio nel porto del Granatello: un percorso virtuoso dalla morte alla vita. Un luogo unico in cui convivono e si sviluppano ricerca, conservazione e cultura del mare. Inaugurato nel gennaio 2017, ora dà la possibilità al pubblico di accedere a percorsi didattici multimediali e a laboratori per le analisi ambientali e la cura delle tartarughe.

La visita (solo su prenotazione) parte da sei acquari tematici allestiti nella sala d’ingresso, sormontata da modelli in dimensioni reali dei grandi vertebrati marini. Qui le guide illustreranno cosa si intende per biodiversità , cosa sono le specie non indigene, quali sono le popolazioni ittiche sfruttate a fini commerciali e come i rifiuti provocano danni all’ambiente costiero e marino. Poi si accede alle vasche che ospitano le tartarughe marine in cura al Centro di recupero prima di essere liberate dopo la riabilitazione.

I bambini vedranno solo le tartarughe pronte a tornare libere, quelle in “quarantena” o in condizioni gravi saranno curate in un’ala protetta del centro, dove c’è anche una sala chirurgica e radiologica dedicata.
«Ogni anno salviamo circa 50 tartarughe e ne recuperiamo almeno 70 morte- spiega Hochscheid - I problemi maggiori sono lenze, ami e l’inquinamento. Nello stomaco delle tartarughe troviamo l’impensabile: preservativi, clisteri, cordoni delle reti».

Al momento nel centro ci sono sette tartarughe. La più grave è Ottavia, caretta caretta ritrovata moribonda due anni fa sul porticciolo di Torchiarolo, nel Brindisino: è finita contro un’elica di un motoscafo, che le ha tranciato una pinna e lesionato il midollo spinale. Ma c’è anche Carmencita, che arriva dallo Zoomarine di Roma, operata per un amo incagliato nell’esofago, che ora sta benissimo.

È proprio questo mix tra scienza, ricerca e didattica a rendere unico questo turtle center. E per i bimbi c’è anche un touch screen con giochi , schede e la possibilità di seguire le vecchie pazienti del centro liberate in mare, grazie al gps satellitare che serve a tracciarne gli spostamenti.

L’apertura del Centro avviene grazie al lavoro congiunto della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli e della Fondazione Dohrn e con il contributo del Comune di Portici. «L’ingresso per tutte le scuole di Portici e i bambini sotto i 12 anni del nostro comune sarà gratuito», assicura il sindaco, Vincenzo Cuomo, che ricorda quando da bambino il mare davanti al mattatoio si tingeva di rosso. «Oggi la spiaggia è balneabile, accessibile per i disabili e grazie all’accordo con la stazione zoologica, abbiamo un parco giochi per i bambini e l’obiettivo è di trasformarlo in un parco a tema sul mare».

Fervono idee e progetti tra i ricercatori della Anton Dhorn. «Questo è un Centro per la ricerca e il recupero delle tartarughe marine - spiega Roberto Danovaro presidente della Stazione Zoologica- con un Osservatorio del golfo di Napoli, con acquari che ci danno i descrittori della strategia marina, ovvero i criteri con cui tutti i mari italiani vengono monitorati dalle Arpa per comprendere lo stato di salute dell’ambiente». Ma questo è solo un polo di un progetto più grande, che comprende «la riapertura dell’aquario storico in Villa Comunale entro la fine dell’anno - dice Donovaro - la realizzazione del museo del mare nell’ex circolo della stampa e l’apertura a Bagnoli di una Marine farm and factory, con i 13 milioni di finanziamenti europei che già abbiamo». L’idea è quella di un grande polo del mare, con a Portici l’anima scientifica e divulgativa e a Bagnoli un grande centro per il ripopolamento dei mari (parliamo di coralli, anemoni, cavallucci marini) e per la fornitura alle industrie mediche e cosmetiche di materie prime come alghe e microrganismi.

E mentre la Stazione Anton Dhorn sogna nuovi obiettivi, le tartarughe guardano i primi visitatori tra cui un gruppetto di bambini, che ieri ha saltato la scuola ed è venuto a vedere il Turtle point. Francesco, 8 anni, corre dalle vasche con gli animali al touch screen per giocare a Memory. Ci sono anche due fratellini che si tengono per mano e guardano curiosi gli acquari. «Per il nostro territorio è una grandissima occasione - dicono due mamme- eravamo troppo curiose e ci è piacituo tantissimo, è davvero a misura di bambini».


Na.Samurai
00giovedì 21 febbraio 2019 10:50
Certo, a Bagnoli sarebbe stato l'ideale per identificare sempre più il quartiere con ricerca ed intrattenimento/divulgazione scientifica. Dalle foto ( napoli.repubblica.it/cronaca/2019/02/20/news/portici_apre_al_pubblico_il_centro_per_curare_le_tartarughe_marine-219665965/#gallery-slider=2... ) bisogna ammettere che hanno fatto davvero un bel lavoro e che, insieme a Pietrarsa (con la possibilità di un biglietto unico) e Reggia, Portici diventa un interessante polo turistico.
Giap1
00giovedì 21 febbraio 2019 11:53
Meglio così la farm è un upgrade
faberax94
00venerdì 22 febbraio 2019 00:45
Davvero una figata, centro importantissimo per il valore ambientale, ancor più in quell'area in cui il mare pare essere inquinatissimo, anche di microplastiche, nonostante i proclami del sindaco.

Mi fa molto piacere per Portici, davvero importante il potenziale turistico di quell'area. Mi sembrano anche delle ottime premesse per villa comunale e Bagnoli.
Na.Samurai
00venerdì 1 marzo 2019 20:17
'Città della Scienza riparte dal Competence Center 4.0 e con i conti in equilibrio' : www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2019-02-28/citta-scienza-riparte-competence-center-40-e-i-conti-equilibrio--191217.shtml?uuid=...

Un progetto serio nel deserto di Bagnoli
Giap1
00venerdì 1 marzo 2019 22:11
Serio coi dipendenti sotto la regione permanentemente perché senza stipendio da anni?
flapane
10domenica 3 marzo 2019 18:11
Sono fra i pochi soldi non buttati nel cesso negli ultimi lustri dalle nostre parti, direi. Ovviamente dispiace per chi non riceve lo stipendio in tempo nel settore pubblico, ma si tratta di due capitoli totalmente disconnessi fra di loro. Si chiama investimento, magari un giorno non si parlerà solo di vivere con turismo, babà e pizze (cioè con nulla, ma fà tanto colore sui giornali, assieme alle foto coi panni stesi), grazie a questo ed all'embrione impiantato nel campus di San Giovanni.
Ora bisognerebbe snellire la burocrazia per dare una bella spinta a questi progetti, per evitare che le idee più meritevoli finiscano per svilupparsi tutte poi altrove, ma è ben più complicato.
Nuvola.CdN
10lunedì 4 marzo 2019 08:45
L'insediamento del Competence Center 4.0 presso Bagnoli mi sembra un ottima notizia.
Io sarei anche per la ricostruzione delle ex vetrerie borboniche. Sarebbe un elemento di pregio della nuovo waterfront di Bagnoli.
Giap1
00lunedì 4 marzo 2019 08:47
flapane, 03/03/2019 18.11:

Sono fra i pochi soldi non buttati nel cesso negli ultimi lustri dalle nostre parti, direi. Ovviamente dispiace per chi non riceve lo stipendio in tempo nel settore pubblico, ma si tratta di due capitoli totalmente disconnessi fra di loro. Si chiama investimento, magari un giorno non si parlerà solo di vivere con turismo, babà e pizze (cioè con nulla, ma fà tanto colore sui giornali, assieme alle foto coi panni stesi), grazie a questo ed all'embrione impiantato nel campus di San Giovanni.
Ora bisognerebbe snellire la burocrazia per dare una bella spinta a questi progetti, per evitare che le idee più meritevoli finiscano per svilupparsi tutte poi altrove, ma è ben più complicato.

E quindi?non capisco il nesso logico
Nuvola.CdN
00lunedì 4 marzo 2019 09:48
Quello che si aspettano tutti i napoletani, ed in particolare quelli della zona ovest, è che si lavori con maggior celerità, concordia ed unione di intenti tra enti locali e Governo centrale, nella direzione del ridisegno dell'area di Bagnoli.
Na.Samurai
00lunedì 4 marzo 2019 11:16
Re:
Nuvola.CdN, 04/03/2019 08.45:

L'insediamento del Competence Center 4.0 presso Bagnoli mi sembra un ottima notizia.
Io sarei anche per la ricostruzione delle ex vetrerie borboniche. Sarebbe un elemento di pregio della nuovo waterfront di Bagnoli.



La vedo difficile...però i resti dovrebbero essere vincolati.


Intanto un articolo de La Repubblica: a 6 anni dall'attentato, è tutto fermo.
'Con l’accordo interistituzionale del 2017, sono state ribaltate le condizioni per l’edificazione del nuovo Science Centre. «Su richiesta del sindaco – ricorda il commissario – il nuovo museo non sarà più nel sito originario ma in un luogo da determinare. Sono trascorsi due anni e non sappiamo assolutamente nulla. Tutto ciò ha comportato il blocco del progetto originario con gravissimo danno alla fondazione. Il sito da determinare dipende dalla bonifica, attualmente non c’è. È tutto in stallo, immobile. Così, ci ritroviamo un museo che è simbolo della città ma è ancora bruciato. Un’eccellenza lasciata nel dimenticatoio, e pensare che dieci anni fa ebbe un premio come miglior museo scientifico d’Europa su ben 54 strutture. Ora è un museo senza progetto perché non più realizzabile, bisogna ripartire daccapo e pagare un altro progetto ma quello che più mi turba sono i tempi. Ora la situazione è drammatica e le istituzioni devono capire che devono dare una mano a Città della Scienza, invece è un gioiello che ostacolano».'

Su Bagnoli siamo tornati ai livelli di "con la cultura non si mangia". Eppure solo con le parti espositive aperti si formano centinaia di migliaia di cittadini, studenti e turisti, nonostante le chiusure estive ed i collegamenti quasi assenti.

faberax94
10lunedì 4 marzo 2019 16:40
Si ma perché questi lanciano la pietra e nascono la mano? Il ripristino della spiaggia al posto dell'area incendiata è di sicuro un'esigenza condivisibile, e quindi il sindaco ha fatto benissimo a porre il veto. Se ci sono ritardi su un cronoprogramma fissato magari sarebbe stato interessante sentire il parere di comune e commissario per capire dov'è la verità e la natura di questi ritardi. Ci sono gli interessi di città della scienza così come c'è l'interesse pubblico di avere un waterfront il più possibile coerente e lineare.
Giap1
00lunedì 4 marzo 2019 17:39
Piano lo ha votato anche la regione che la proprietaria di CdS.poi arretramento non c'azzecca col progetto.sulla spiaggia non avrebbero costruito lo stesso
Na.Samurai
00lunedì 4 marzo 2019 18:23
Appunto, il comune venne meno al piano che prevedeva l'arretramento di CdS per permettere la creazione della spiaggia e per cui fu bandito un concorso internazionale.
Che poi Comunque non potranno abbattere i resti della fabbrica ottocentesca, quindi mi è sempre sembrato un capriccio inutile. Come mai quella piccola frazione di spiaggia è così fondamentale? (oddio, speriamo ancehe che nell'ipotetica spiaggia bagnolese non si vedano scene da terzo mondo con plastica, auto e prepotenza).
faberax94
00martedì 5 marzo 2019 01:13
Re:
Na.Samurai, 04/03/2019 18.23:

Appunto, il comune venne meno al piano che prevedeva l'arretramento di CdS per permettere la creazione della spiaggia e per cui fu bandito un concorso internazionale.
Che poi Comunque non potranno abbattere i resti della fabbrica ottocentesca, quindi mi è sempre sembrato un capriccio inutile. Come mai quella piccola frazione di spiaggia è così fondamentale? (oddio, speriamo ancehe che nell'ipotetica spiaggia bagnolese non si vedano scene da terzo mondo con plastica, auto e prepotenza).



Non capisco che sottolinei a fare che si tratta di una creazione. Non so bene dove fosse la linea di costa ottocentesca, ma di sicuro è un bene che si voglia un'unica spiaggia continua. Vero che ci sarà comunque l'ex vetreria (che onestamente non conoscevo e non so bene dov'è ubicata), ma mi pare di capire che si tratti comunque di un ridimensionamento netto. Insomma, meglio avere una spiaggia continua per un breve tratto più corta ("abbellita" dai resti che a quanto ricordo saranno musealizzati), piuttosto che avere una vera e propria barriera architettonica che avrebbe interrotto la linea di costa.

Per il resto non capisco il comune a che accordo sarebbe venuto meno e ripeto che se - come dicono - ci sono ritardi nello sbloccare l'area a monte su cui dovrà essere ricostruito lo science centre è bene che si faccia chiarezza. Se è così hanno perfettamente ragione, ma prima vorrei sentire la versione di comune e commissario se permetti.

faberax94
00martedì 5 marzo 2019 01:25
Comunque la ministra Lezzi ha annunciato che il governo metterà 320 mln nel prossimo triennio come richiesto da Invitalia: www.napolitoday.it/politica/cabina-regia-bagnoli-11-marzo-2...

Cabina di regia l'11 marzo.
Na.Samurai
00martedì 5 marzo 2019 11:17
In foto come sarebbe dovuto essere il nuovo science centre (un po' ridotto nelle volumetrie rispetto al precedente).


Per quanto riguarda invece la bonifica, è urgente: adesso ci stanno arrivando persone con asbestosi o mesoteliomi per aver lavorato o essere stati a contatto con lavoratori dell'amianto ma ,a causa dell'inquinamento ambientale da asbesto, anche nei prossimi decenni ci saranno casi.

Nuvola.CdN
00martedì 5 marzo 2019 14:02
La bonifica dei suoli Cementir ed Eternit è proritaria, un emergenza nazionale.

Ripropongo le slide del progetto vincitore : molto bello,
anche se maggiormente impattante per volumetrie!
Quello non mi è chiaro è perché non si potevano ricostruire le vecchie vetrerie borboniche i cui i resti non possono comunque essere demoliti.
Così si è perso ulteriore tempo.
La spiaggia poteva comunque essere ampliata.






















Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 11:35.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com