Napoli | Bagnoli

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bubolazza
00mercoledì 19 luglio 2017 14:19
Re: primi documenti sull accordo
bubolazza, 19/07/2017 13.19:





riquoto


li ho presi dal sito del comune di napoli

gli ho dato un rapido sguardo e se fosse applicato questo piano che è ancora una cosa molto preliminare io sarei molto soddisfatto, certo si parla troppo poco però della questiore metro/trasporti.
Giap1
00mercoledì 19 luglio 2017 14:31
Dicevo sono uguali alle anticipazioni
Trando90
00mercoledì 19 luglio 2017 15:52
Dopo la rimozione della colmata, e la bonifica delle acque, per rendere finalmente balneabile il mare, tutto ciò che verrà sarà tutto di guadagnato
bubolazza
00mercoledì 19 luglio 2017 18:16
sono in alta risoluzione, ci sono diverse cose ed anche dettagli che su questo forum non ho visto poi non so.
Giap1
00mercoledì 19 luglio 2017 18:25
Diciamo che ora i fondi ci sono solo per la bonifica...per il resto dobbiamo sperare nei prossimi governi...
bubolazza
00mercoledì 19 luglio 2017 19:55
non ti preoccupare per i soldi Renzi ci candida per le prossime olimpiadi :lol:
Madeco
00mercoledì 19 luglio 2017 20:17
Re:
bubolazza, 19/07/2017 18.16:

sono in alta risoluzione, ci sono diverse cose ed anche dettagli che su questo forum non ho visto poi non so.




Come ha detto Giap le slide sono le stesse di quelle pubblicate su repubblica. L'unica differenza è la mancanza della parte sul trasporto pubblico e le infrastrutture. Ieri sera, infatti, la Regione Campania ha chiesto la rimozione dei dettagli di quella parte per valutare con tavoli tecnici il piano complessivo.
Giap1
00mercoledì 19 luglio 2017 20:22
Re:
bubolazza, 19/07/2017 19.55:

non ti preoccupare per i soldi Renzi ci candida per le prossime olimpiadi :lol:


Renzi mi fa paura per alcune cose,tipo qualche giochetto per rimettere in mezzo i privati ma lo stesso varrebbe per Berlusconi.Di Maio per altre cose...per noi ci vorrebbe un governo con DeVincenti for ever
Madeco
00mercoledì 19 luglio 2017 20:41
A proposito...nell'accordo se non ho capito male c'è l'esproprio dei suoli di Caltagirone! :naughty:
Giap1
00mercoledì 19 luglio 2017 20:59
Re:
Madeco, 19/07/2017 20.41:

A proposito...nell'accordo se non ho capito male c'è l'esproprio dei suoli di Caltagirone! :naughty:




Si il miglio azzurro :naughty:
bubolazza
00mercoledì 19 luglio 2017 21:19
:lol:

la partita è solo rinviata per adesso accontentiamoci della bonficia
Madeco
00mercoledì 19 luglio 2017 21:40
Se a qualcuno interessa qui c'è la conferenza stampa integrale. Il video dura circa 40 minuti.

Giap1
00mercoledì 19 luglio 2017 22:01
Re:
bubolazza, 19/07/2017 21.19:

:lol:

la partita è solo rinviata per adesso accontentiamoci della bonficia




Gli espropri li fanno prima della bonifica....perciò attenzioniamo il Mappino in questi mesi :troll:
bubolazza
00mercoledì 19 luglio 2017 22:52
azz è vero :lol:

su quello si ma si dovrà fare ancora molto, non si può ancora abbassare la guardia.
bubolazza
00giovedì 20 luglio 2017 13:25
ma non ci rompessero le scatole.. :facepalm:
Giap1
00giovedì 20 luglio 2017 13:29
Il termine deportati che hanno usato è vergognoso.....
basilisco87
00giovedì 20 luglio 2017 13:38
pure le pulci hanno la tosse...si togliessero dalla linea di costa e si spostassero più dietro senza troppe storie
Trando90
00giovedì 20 luglio 2017 16:29
Che egoismo... pensano solo ai fatti loro e chissene della città
Chissà quanto tempo ci faranno perdere sti rompiscatole
Na.Samurai
00giovedì 20 luglio 2017 16:46


"Comunicato stampa del CdA del 19 luglio 2017 sulla ricostruzione di Città della Scienza e il nuovo piano per Bagnoli
20 luglio 2017, 14:58
Il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Idis – Città della Scienza ha preso atto dell’“Accordo Interistituzionale Governo Italiano, Regione Campania, Comune di Napoli – Programma di Risanamento Ambientale e Rigenerazione Urbana – Sito Interesse Nazionale Bagnoli – Coroglio”, siglato il 19 luglio 2017.
Se, da un lato, manifesta pieno apprezzamento per il ritorno alla normalità dei rapporti istituzionali tra i diversi livelli di governo del territorio – l’unica strada possibile per provare a bloccare la crisi economico-sociale della città di Napoli e per creare a Bagnoli una Zona Economica Speciale, strumento importante di nuova industrializzazione contro il dramma della deindustrializzazione e quindi della disoccupazione e precarizzazione del lavoro che affligge la città -, dall’altro, esprime una vibrata protesta per la soluzione proposta per la Città della Scienza.
Il CdA della Fondazione denuncia che, in sfregio al Piano Regolatore vigente, all’Accordo di Programma Quadro sottoscritto in data 14 agosto 2014 dallo stesso Sindaco De Magistris, dal Presidente del Consiglio Renzi e dal Presidente della Regione Caldoro, e nonostante l’enorme lavoro tecnico svolto nell’ultimo anno e la firma dell’Accordo del 18 febbraio 2017 tra Invitalia e Città della Scienza, con l’Accordo Interistituzionale, “su richiesta non negoziabile del Comune di Napoli, è stata sviluppata una proposta che prevede di acquisire al lungomare tutte le aree di sedime dei volumi incendiati lasciando lungo il percorso fronte mare solo i ruderi dell’antica vetreria. In alternativa all’accordo raggiunto tra Invitalia e Città della Scienza, è stato quindi disposto di costruire il NSC alle spalle dei volumi esistenti in area ex Italsider, oggi Invitalia (con la condizione che avvenga il relativo scambio di proprietà delle aree e con la valorizzazione delle aree a mare a cura della stessa Invitalia)”.
Il CdA della Fondazione denuncia che con questa decisione il Comune di Napoli, cancella la ricostruzione del Science Center bruciato che era prevista per il 4 marzo 2020, e che mai la Fondazione accetterà di vedere deportato il Museo. Al di là delle belle parole va in fumo tutto il lavoro svolto all’indomani dell’attentato incendiario: il lavoro tecnico e progettuale che aveva portato alla sottoscrizione dell’Accordo di Programma Quadro del 14 agosto del 2014, l’espletamento e l’aggiudicazione del concorso internazionale di progettazione del Nuovo Science Center, l’avvio da parte della Regione Campania della conferenza di servizi, l’Accordo con Invitalia per un ulteriore arretramento per rendere ancora di più compatibili i progetti di rigenerazione.
Il CdA ricorda al sindaco De Magistris che la Fondazione nel 2013 avrebbe potuto fare una semplice DIA e ricostruire il Museo bruciato, ma che aveva accettato la richiesta Sua e dell’Amministrazione comunale di ricostruirlo dov’era ma con un arretramento di 18 metri rispetto alla sua localizzazione storica, per rendere il nuovo museo compatibile con le passeggiata e la spiaggia artificiale e che l’Accordo del 14 agosto 2014 era stato il frutto di un lavoro tecnico puntuale con gli uffici comunali.
Leggendo il documento e guardando le piante, è plastico che non c’è nessun motivo tecnico nella decisione di cacciare il Museo dalla sua casa. Si chiarisce che la delocalizzazione del Museo, insistentemente proposta dal Comune di Napoli prima della firma dell’Accordo del 14 agosto 2014, servisse a “liberare” da manufatti le aree prospicienti la linea di costa, poiché su quelle stesse aree, di fronte ai ruderi dell’attuale museo, si propone oggi di costruire volumi commerciali.
Anche il progetto di realizzazione della grande spiaggia pubblica – del tutto compatibile con la presenza del Science Centre, rispetto a cui Città della Scienza costituirebbe un importante presidio, attrattore e animatore, non solo nei mesi estivi-, va riportato alla verità: la proposta voluta dal Comune non è quella di una “ricostruzione” della linea di costa, poiché al posto della costa naturale, costituita prevalentemente da rocce tufacee e laviche, verrà realizzata una spiaggia artificiale in stile “Dubai”, che nell’area non è mai esistita, dalla dubbia tenuta ambientale, e che rappresenta un ennesimo atto di forza dell’uomo sulla natura.
Questa richiesta -l’unica “non negoziabile” in un documento di 102 pagine- non si spiega se non con una precisa volontà dell’Amministrazione comunale di colpire un pezzo di comunità scientifica napoletana, quella raccolta attorno a Città della Scienza, che si è sempre mostrata libera ed indipendente, pur mantenendo costantemente un approccio collaborativo e costruttivo con le Istituzioni in generale e con la stessa giunta De Magistris. Anche in questo caso ribadiamo che l’autonomia della nostra Istituzione non si tocca, e che l’indipendenza dalla politica è quello che ha permesso alla Città della Scienza di rappresentare per oltre trent’anni, a livello nazionale ed internazionale, un punto di riferimento culturale, scientifico ed economico ambizioso e credibile, di rinascere come l’araba fenice dal fuoco criminale, ed è questa una condizione essenziale per contribuire ad innovare e trasformare la nostra città e la nostra Regione.
La proposta avanzata con ‘Accordo Interistituzionale di bloccare la ricostruzione del Museo per ricostruirlo in un futuro lontano, in aree non di proprietà di Città della Scienza, di certo non dello stesso valore, che dovrebbero essere prima acquisite da Invitalia, poi dissequestrate dalla magistratura, poi ancora essere oggetto di bonifica, è un ennesima umiliazione che poteva essere risparmiata alla città di Napoli.
Inoltre risulta davvero incomprensibile il principio per cui si decide di delocalizzare il nuovo museo per “liberare” la linea di costa, lasciando tuttavia lì dov’era l’intero manufatto bruciato, optando dunque per un’occupazione di suolo con una struttura “morta” e rinunciando per sempre a farla rivivere in nome della scienza e della legalità con un progetto avveniristico progettato da giovani per i giovani.
Ancora una volta segnaliamo al Comune di Napoli e al Sindaco De Magistris che spostare un Museo realizzato in edifici di 160 anni, parte integrante del Piano Regolatore Generale, con la motivazione che gran parte degli edifici sono stati bruciati da mani criminali e che quindi l’occasione è buona per eliminarlo è nei fatti dare ragione a quelle stesse forze criminali che hanno bruciato il Museo Scientifico della città di Napoli,
Il Consiglio d’Amministrazione fa un appello al Sindaco, all’Amministrazione e al Consiglio Comunale, alla Regione Campania e al Governo, affinché correggano questa decisione e si permetta di non interrompere la ricostruzione del Science Center “ dov’era, com’era, ancora più bello”, come richiesto dalle centinaia di migliaia di cittadini che in questi anni si sono mobilitati per la ricostruzione di Città della Scienza li dov’era.
Il CdA chiede di dare con i fatti una risposta ferma alla mano e alle menti criminali che hanno incendiato il Museo e di non avvalorare la tesi di chi vede nel fuoco uno strumento efficace di ridisegno del territorio. Se tale scelta non venisse corretta, la Fondazione si riserva di chiedere nelle sedi opportune il risarcimento per i danni materiali e morali che quest’atto le arrecherebbe.
La proposta dell’Amministrazione comunale che “prevede di acquisire al lungomare tutte le aree di sedime dei volumi incendiati lasciando lungo il percorso fronte mare solo i ruderi dell’antica vetreria”, oltre a suonare come una beffa,è un messaggio negativo ai giovani di Napoli e dell’intero Paese, la prova dell’incapacità di una classe dirigente di guardare al futuro ed investire in cultura, scienza, innovazione, per costruire una città giusta, solidale ed inclusiva."
Giap1
00giovedì 20 luglio 2017 18:03
Quindi ora vale l'accordo di programma del 2014? Se ne sono accorti che è diventato carta straccia con lo sblocca Italia?
CityN
00giovedì 20 luglio 2017 21:47
napoli.repubblica.it/cronaca/2017/07/20/news/bagnoli-17...

De Magistris replica alla fondazione Idis
Madeco
00martedì 25 luglio 2017 10:09
Re:
Na.Samurai, 20/07/2017 16.46:



"Comunicato stampa del CdA del 19 luglio 2017 sulla ricostruzione di Città della Scienza e il nuovo piano per Bagnoli




Letto il comunicato, non ho capito quale sia il punto. Città della Scienza non vuole che la ricostruzione dello Science Center possa avvenire in apposita area alle spalle della struttura attuale.

Per perorare la propria posizione si porta come argomento: si vuole realizzare una spiaggia "stile Dubai". Opinione personale: ma magari!

Non ho capito, quindi, se è una questione puramente affettiva o funzionale. Credo più la prima.
bubolazza
00martedì 25 luglio 2017 10:28
hanno paura che con questo nuovo cambio di programma se ne parla tra dieci anni quindi vogliono andare sui binari preimpostati.
Madeco
00martedì 25 luglio 2017 10:40
Se è una questione di tempi ..si potrebbe partire dal tratto interessato.
Giap1
00martedì 25 luglio 2017 12:22
Re:
bubolazza, 25/07/2017 10.28:

hanno paura che con questo nuovo cambio di programma se ne parla tra dieci anni quindi vogliono andare sui binari preimpostati.




Ieri nel cda ha rimesso il mandato Lipardi.i problemi sono i pessimi rapporti coi soci,in primis la regione che non dara più fondi finché rimarra lui.quindi i ritardi nascono da questo non da futuro arretramento
Na.Samurai
00martedì 25 luglio 2017 12:32
Re: Re:
Madeco, 25/07/2017 10.09:

Na.Samurai, 20/07/2017 16.46:



"Comunicato stampa del CdA del 19 luglio 2017 sulla ricostruzione di Città della Scienza e il nuovo piano per Bagnoli




Letto il comunicato, non ho capito quale sia il punto. Città della Scienza non vuole che la ricostruzione dello Science Center possa avvenire in apposita area alle spalle della struttura attuale.

Per perorare la propria posizione si porta come argomento: si vuole realizzare una spiaggia "stile Dubai". Opinione personale: ma magari!

Non ho capito, quindi, se è una questione puramente affettiva o funzionale. Credo più la prima.



Sopratutto perché annullerebbe il lavoro che era stato fatto per ricostruirlo. Bando, progetto etc.
bubolazza
00martedì 25 luglio 2017 13:19
Re:
Madeco, 25/07/2017 10.40:

Se è una questione di tempi ..si potrebbe partire dal tratto interessato.




si ma a bonifica terminata. i tempi si allungherebbero con questo nuovo piano e con le guerre che si scateneranno posso comprendere la paura.

certo non la condivido.
Madeco
00martedì 25 luglio 2017 13:42
Re: Re: Re:
Na.Samurai, 25/07/2017 12.32:



Sopratutto perché annullerebbe il lavoro che era stato fatto per ricostruirlo. Bando, progetto etc.



Vabbé, il progetto resterebbe lo stesso. Si dovrebbero fare solo le opportune modifiche niente di insormontabile. Mica c'è l'esclusiva sulla posizione :nuts:.

bubolazza, 25/07/2017 13.19:



si ma a bonifica terminata. i tempi si allungherebbero con questo nuovo piano e con le guerre che si scateneranno posso comprendere la paura.

certo non la condivido.



Sì ma quanto tempo serve per la bonifica in quel pezzo (parliamo di una piccola porzione)? E quanto tempo serve per andare in teoria a regime con il progetto dello SC? Insomma si dovrebbero fare anche delle valutazioni di questo tipo. Paradossalmente con la "spiaggia stile Dubai" potrebbe anche restare al suo posto. :)
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