Vorrei soffermarmi sull'articolo di Repubblica che mostra le foto della piazza rinnovata. Ormai è pronta e credo sia il tempo di esprimere qualche giudizio in merito. Ovviamente è una mia opinione personale, quindi prendetela come tale.
https://napoli.repubblica.it/cronaca/2019/10/30/foto/piazza_garibaldi_rinasce_con_280_alberi_verdi_ma_ora_va_protetta_-239838591/1/#1
Innanzitutto parto da una premessa: la piazza di oggi è sicuramente migliore della piazza Garibaldi esistita fra gli anni 60 e fine anni 90. Nei 30 anni dall'abbattimento del vecchio fabbricato, piazza Garibaldi è stata un vasto non luogo di passaggio, usato per parcheggiare auto negli spazi fra le varie arterie. Insomma, la classica piazza italiana della seconda metà del novecento.
Non voglio fare paragoni con la vecchia stazione ottocentesca, dato che sono due situazioni urbanistiche totalmente diverse e dato che non ho mai vissuto quella piazza lì.
Veniamo alla piazza: l'idea del pergolato d'acciaio a sud e dell'area verde contrapposta a nord, mi piace. Il grande viale centrale ricorda un po' la grandeur parigina, ma a mio avviso è troppo largo: i marciapiedi laterali al viale che attraversa la piazza sono immensi, tanto è vero che dal lato del pergolato il Comune vorrebbe metterci un mercato, che io sappia. Giravano anche render di progetti a tal proposito.
Pergolato: figata assoluta.
Quegli elementi triangolari che riflettono il sole e che richiamano i triangoli della stazione centrale, la piazza ipogea tutta, il bianco ed il nero del pavimento che richiamano il bianco ed il nero del soffitto della stazione. Roba di altissimo livello. Veramente siamo di fronte ad una delle opere architettoniche più belle prodotte nei primi 20 anni del XXI secolo.
Il problema è tutto intorno al pergolato, dove alla riqualificazione urbanistico-architettonica non è seguita una riqualificazione sociale. Barboni dappertutto, al limite dell'emergenza sanitaria. Questo non va, e sarà il principale elemento di degrado della piazza insieme alla sporcizia generalizzata se non si mette mano a questo problema. Bisogna pensare al recupero sociale dell'area della stazione per fare il salto di livello. Pavimentazioni e pedonalizzazioni, aree verdi e riorganizzazione della viabilità, da sole, non sono sufficienti.
Il lato dell'area verde è interessante: trovo coraggiosa l'idea della cavea, area pensata a spettacoli e proiezioni.
Ma a mio avviso, per quanto esposto per l'area del pergolato, bisogna risolvere il problema dell'accattonaggio. Se si vuole fare un'arena all'aperto serve una programmazione di cinematografica e teatrale, serve aprirla agli artisti di strada, serve che sia vissuta, altrimenti quei gradini diverranno il più grosso dormitorio all'aperto della città.
Ciò su cui ho dei dubbi, invece, è la parte attrezzata coi giochi.
Io credo che bisognava attrezzare piazza Principe Umberto con queste strutture di svago, anche perché siamo comunque parlando della porta di accesso alla città. In mezzo a quel verde avrei visto bene dei chioschi con tavolini all'aperto, l'installazione di opere d'arte al fine di creare un percorso di arte contemporanea (Napoli è una delle città d'arte contemporanea più importanti d'Italia), fontane scenografiche. Insomma, c'era il modo di riempire l'area verde per evitare il rischio di trasformarla in un non luogo. Ovviamente questa è una mia opinione e spero che i fatti possano smentirmi, e cioè spero che possa avere successo questo spicchio di piazza.
Sulla parte che copre il parcheggio delle FS invece non c'è molto da dire
Sembra quasi vuota, pensando a come hanno riempito il resto della piazza. Resta comunque un colpo d'occhio molto gradevole col suo verde.