Campania | Spiagge, coste e terme

Pagine: 1, 2, 3, 4, [5], 6, 7, 8
Coma White
00mercoledì 9 marzo 2016 12:38
Re:
Ninconanco81, 09/03/2016 11.24:

Rocce verdi e Villa Martinelli



Foto di ?
Ninconanco81
00mercoledì 9 marzo 2016 12:40
Pescatori in situ

Madeco
00venerdì 10 giugno 2016 09:57
Il giorno 8 giugno il Tar si è espresso sul ricorso per l'aggiudicazione della gestione delle Terme di Agnano. Il ricorso è stato rigettato e se non ci sarà appello al consiglio di stato la vicenda Terme va verso la risoluzione.

www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html?ddocname=TWWXPW53ULN7XKQVABSARYJC2E&...
Giap1
00venerdì 10 giugno 2016 13:07
Ma ora chi sarebbe l'aggiudicatario?
Madeco
00venerdì 10 giugno 2016 13:33
Consorzio Stabile Infratech
Giap1
00venerdì 10 giugno 2016 15:16
Bello grosso
CRIME 80
00venerdì 10 giugno 2016 22:16
oddio, che si vede nuova luce per agnano? Una struttura di quella maniera vandalizzata. Ci sono stato di recente, non è che è tutto rotto, pare come se una baby gang sia entrata li dentro vandalizzando tutto.

Dai, che messe a posto possono comptere tranquillamente con le vicine stufe di nerone che non hanno un hotel a differenza di angano.
Giap1
00sabato 11 giugno 2016 08:21
Le stufe di Nerone sono la uallera di Agnano...per grandezza,qualita e diversita delle acque...riqualificate le terme di Agnano sono a livello di Bath
Madeco
00giovedì 30 giugno 2016 08:35
La situazione di Agnano sembra definitivamente sbloccata dopo il pronunciamento del tar

Il giorno 23 giugno è avvenuta l'aggiudicazione definitiva e sono iniziati gli incontri con i sindacati.

www.retenews24.it/terme-agnano-sindacati-incontrano-consorzio-uiltucs-confronto-sulloccupazione-si-progetti...
Mark Corleone
00mercoledì 6 luglio 2016 12:22
Agnano, in vendita i beni delle terme per 300mila euro



Debiti per circa 7 milioni, il Comune di Napoli mette in liquidazione volontaria le Terme di Agnano Spa. Per ripianare il buco, la società è costretta a vendere i beni non strategici. Addio alla pompa di benzina, di proprietà pubblica e attualmente affittata a privati. Andrà sul mercato. La proposta d'acquisto è già stata pubblicata. Valore complessivo: 300mila euro. Il termine ultimo per presentare le domande scade venerdì, a mezzogiorno. Più delicata la questione del ristorante «Le due palme», che potrebbe essere oggetto di una successiva proposta.

Operazioni quasi obbligate visto che il piano di salvataggio del Comune per ottenere un'anticipazione di cassa da altre partecipate a favore di Terme si è risolto con un nulla di fatto. La delibera di giunta numero 305 del 29 aprile scorso, infatti, si è rivelata inattuabile e non ha avuto seguito.

Nel frattempo, il 23 giugno scorso, la gestione dell'impianto termale per i prossimi 30 anni è stata aggiudicata in via definitiva all'Rti con mandatario il Consorzio Stabile Infratech. Il primo tavolo di consultazione sindacale per il passaggio dei 60 lavoratori alla nuova società è fissato per domani. Quattro dipendenti sono già passati ad Asìa, nell'ambito del processo di mobilità tra le partecipate. Le attività delle Terme, nel frattempo, proseguono, anche se per alcuni settori solo parzialmente.

Terme di Agnano Spa è la seconda società partecipata del Comune di Napoli ad essere posta in liquidazione volontaria nel giro degli ultimi quattro mesi. L'11 aprile scorso era toccato alla NapoliSociale, la partecipata del welfare, anch'essa affondata in un mare di debiti. Per salvare gli oltre 400 posti di lavoro e garantire i servizi erogati, il Comune è stato costretto ad affidarne le attività, in house providing, alla NapoliServizi.

Adesso, la situazione si ripete. La crisi di Terme di Agnano si trascina già da alcuni anni, con strascichi pesanti sia sulla qualità dei servizi offerti che sulle condizioni dei lavoratori, che attualmente, sostengono i sindacati, avanzano ancora 5 mensilità arretrate.

A complicare la situazione, il difficile processo di affidamento della gestione ai privati. Dopo una serie di gare andate a vuoto, il 19 febbraio scorso, finalmente, era arrivata l'aggiudicazione provvisoria, ma un ricorso amministrativo ha allungato i tempi per il passaggio di consegne.

Il 17 giugno scorso, quindi, l'assemblea dei soci, socio unico il Comune di Napoli, in riunione ordinaria ha approvato il bilancio 2014-2015, e in seduta straordinaria ha deliberato la messa in liquidazione volontaria della società con esercizio provvisorio, nominando liquidatore il commercialista Gianluca Battaglia, in carica dal 20 giugno. Una soluzione tecnica, a quanto filtra dal Palazzo, volta a tutelare la società e a evitare un'eventuale aggressione al suo patrimonio. Tre giorni dopo, è stato aggiudicato in via definitiva l'affidamento 30ennale dell'impianto al Raggruppamento Temporaneo di Imprese con mandatario il Consorzio Stabile Infratech - composto dalle consorziate Edilgen SpA, Site Srl, Infram Srl, Rdr Srl, Getea Italia Srl; mandanti, Gmp Genetica Pappalardo Srl, Consulting & Service Srl, Tourist Italia Srl e Itdeis Srl -, per procedere, poi, alla stipula del contratto di affitto di azienda.

Con un invito a offrire, pubblicato lunedì e in scadenza venerdì, il liquidatore ha «avviato la procedura di vendita di fabbricati e terreni alienabili non strategici per il proprio programma di sviluppo e non ricompresi nella procedura ad evidenza pubblica per la concessione in fitto di azienda 30nnale del Complesso Terme di Agnano». Si tratta, nello specifico, della pompa di benzina in via Agnano Astroni, costituita da un immobile, con rendita catastale di 5.216,21 euro, e di una porzione di 1.735 metri quadrati di un terreno non edificabile, nella stessa zona. Attualmente già affittati. Valore di stima complessivo: circa 300mila euro. È prevista una cauzione irrevocabile di 30mila euro. L'attuale conduttore, infatti, non era interessato all'acquisto. I prossimi giorni, insomma, saranno decisivi per la programmazione dell'azienda.
Mark Corleone
00giovedì 28 luglio 2016 14:00
Nuove Terme di Agnano: stipulato il contratto di fitto di azienda. Salvi i posti di lavoro




Alla presenza del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris e dell’Assessore al Lavoro e alle attività Produttive Enrico Panini è stato stipulato il contratto di fitto di azienda del complesso termale Terme di Agnano, tra la società Terme di Agnano Spa in Liquidazione, società il cui socio unico è il Comune di Napoli, e la società New.Co Terme di Agnano s.r.l., aggiudicataria della gara di appalto.

La data di decorrenza del fitto di azienda è prevista per il 1 agosto 2016. Tutti i 59 dipendenti che al 31 luglio 2016 risultano in forza a terme di Agnano SpA in liquidazione passeranno alle dipendenze della New.Co Terme di Agnano s.r.l., senza alcuna interruzione dei rispettivi rapporti di lavoro, con conservazione di tutti i diritti.

Inoltre, con l’incasso della prima annualità anticipata, la società Terme di Agnano SpA ha corrisposto, oggi stesso nella Sala della Giunta, tutti gli stipendi maturati negli ultimi sei mesi che le maestranze trasferite aspettavano dallo scorso gennaio.

Sono previsti investimenti per oltre 16 milioni di euro, 8 dei quali nella prima fase, ed un canone annuo di locazione di euro 302.000 oltre IVA. La maggior parte degli investimenti previsti verranno comunque realizzati durante i primi tre anni di gestione.

La nuova società, che potrà sfruttare il marchio "Terme di Agnano" gestirà le seguenti strutture: Complesso alberghiero (albergo a quattro stelle, con annesso ristorante); Complesso benessere (SPA, piscina interna e piscine esterne termali); Aree verdi esterne; Area agricola; Complesso sanitario (terme in convenzione con ASL Na1); Sorgenti di acque minerali con palazzina imbottigliamento; Area archeologica (antiche terme romane e Grotta del cane); Palazzina ex Inalazioni; Palazzina ex fanghi di prima classe.

L'operazione è servita a non interrompere i servizi che l’attuale Società Terme di Agnano offre (albergo, terme convenzionate, spa), alla rapida riattivazione di servizi essenziali, che al momento sono fruibili solo parzialmente o per nulla (Area Fanghi e Impianto Acqua Termale), ed all’implementazione di alcune aree di business (Aree sport e tempo libero, campo golf, wine bar).

"Siamo soddisfatti di aver concluso un percorso tortuoso" – ha dichiarato l'Assessore Palma - "che vedrà finalmente il rilancio di una delle eccellenze naturali della nostra città al fine di un ulteriore arricchimento dell'offerta turistica e di ospitalità che si raggiungerà con l'andata a regime del gioiello della città di Napoli rappresentata dalle Terme di Agnano."

"Una giornata storica" - dichiara l’Assessore al lavoro Enrico Panini - "le Terme ritorneranno ad essere un gioiello unico, per le caratteristiche che le contraddistinguono, e tutti i posti di lavoro sono stati salvati. Una lezione nazionale: a Napoli dimostriamo che si può rilanciare un’impresa senza penalizzare il lavoro ed i lavoratori . Ringrazio i Sindacati ed i lavoratori per la forza e la responsabilità che hanno dimostrato, anche nei momenti più duri. Da oggi si scrive la storia su una pagina nuova".

paolo.pfdl1984
00giovedì 28 luglio 2016 21:19
Ho scoperto, per ignoranza personale, che nella zona di Bagnoli fino alla prima metà del novecento esistevano 19 centri termali che sono stati lentamente abbandonati, le terme di Leo, le terme Sirena, le terme Mascolo ecc. ma tante proprio. Alcune sono state abbandonate, altre trasformate in scuole o condomini.

Uno scempio raccapricciante e ancora più raccapricciante se si pensa che nel piano della nuova Bagnoli, sia il vecchio che il nuovo, nessunno ha mai pensato di recuperarlo, addirittura si è fatto un Centro Benessere non termale.

Recentemente sono state chiuse le Terme Puteolane ed Agnano versa in queste condizioni ma come mai questo accanimento contro le terme?
Possibile che nonostante l'abbondanza della zona abbiamo perso la cultura termale? Eppure le sorgenti ci sono ancora, anzi ne spuntano di nuove e restano lì abbandonate.

Qualcosa mi sfugge.

Comunque speriamo che Agnano diventi un vero grande parco termale sul modello di Ischia ma ne dubito, staremo a vedere, iniziare a risanere ed abbassare i prezzi che non ho mai visto in nessuna parte così alti.
Mark Corleone
00giovedì 8 settembre 2016 15:04
Re:
paolo.pfdl1984, 28/07/2016 21.19:

Ho scoperto, per ignoranza personale, che nella zona di Bagnoli fino alla prima metà del novecento esistevano 19 centri termali che sono stati lentamente abbandonati, le terme di Leo, le terme Sirena, le terme Mascolo ecc. ma tante proprio. Alcune sono state abbandonate, altre trasformate in scuole o condomini.

Uno scempio raccapricciante e ancora più raccapricciante se si pensa che nel piano della nuova Bagnoli, sia il vecchio che il nuovo, nessunno ha mai pensato di recuperarlo, addirittura si è fatto un Centro Benessere non termale.

Recentemente sono state chiuse le Terme Puteolane ed Agnano versa in queste condizioni ma come mai questo accanimento contro le terme?
Possibile che nonostante l'abbondanza della zona abbiamo perso la cultura termale? Eppure le sorgenti ci sono ancora, anzi ne spuntano di nuove e restano lì abbandonate.

Qualcosa mi sfugge.

Comunque speriamo che Agnano diventi un vero grande parco termale sul modello di Ischia ma ne dubito, staremo a vedere, iniziare a risanere ed abbassare i prezzi che non ho mai visto in nessuna parte così alti.



a proposito di questo riporto un articolo che è passato sotto gamba:

TERME POPOLARI / Iniziativa dei cittadini: bagni termali sul lungomare devastato di Pozzuoli


Io non lo sapevo che la mia città, Pozzuoli, nascondesse atmosfere da Goodbye Lenin. Non sapevo che sul lungomare devastato dall’industria pesante dell’Italsider i puteolani si fossero riappropriati di un pezzo di natura trasformandolo in bagni termali. In stile Széchenyi fürdő. Avete presente? Acqua sulfurea, vapore che risale dalla riva, gruppi di persone che chiacchierano su panchine immerse nell’acqua o giocano a scacchi, come si vede nei documentari in bianco e nero dell’Ungheria sovietica.

Non v’è la mano dello Stato (figuratevi) o dal privato: qui tutto è stato una conquista popolare. Scelta con coscienza ed autogestita.

Da quando un gruppo di uomini di buona volontà s’è ricordato che quel punto della riva del “lungomare di Via Napoli” nascondeva delle fonti d’acqua termale sottomarina. Fonti che da ragazzini scoprivamo scavando la sabbia vulcanica con i piedi.

Di lì, piccone in pugno, hanno spaccato ed eliminato la “loppa” ovvero tutti i residui di lavorazione dell’industria pesante dell’Italsider (che per fortuna non c’è più) che hanno violentato e coperto la costa puteolana. Perchè nessuno ha detto a Renzi che anche questa è un’area da bonificare e che in mezzo alla loppa chissà che cazzo c’è impastato.

Scoperta la fonte di acqua termale (siamo intorno ai 70/80 gradi centigradi credo), hanno diviso, con grossi sassi d’origine vulcanica, un’area di una ventina di metri quadri, con tre piscine. Ciascuna con una gradazione diversa: calda, tiepida e fredda. Poi hanno poggiato delle lunghe tavole di legno, puntandole contro gli scogli più grossi, a mò di panchine, in modo da fornire delle sedute per chi vuole evitare il contatto diretto con i sassi bollenti che giacciono sul fondo.

Quindi un cippo: “Terme Popolari”, che finiscono per solleticare fantasia e nostalgia post sovietica (ed infatti la domenica le terme popolari sono piene di badanti dell’est europa che respirano aria di casa).

Ma Pozzuoli è anche greca e latina, oltre ad avere profonde radici cristiane (San Paolo nel suo viaggio verso Roma scoprì a Puteoli una delle prime comunità cristiane), così qualcuno, per stemperare il clima troppo “popolare e comunista”, ha apposto su un secondo cippo, un’ ulteriore indicazione “Balneum Sant’Anastasiae”.

Stamattina mi sono unito anche io alla comitiva degli utenti delle terme popolari, alla faccia dei ticket, della Lorenzin, della fertilità e della cervicale che mi ha tormentato tutta la notte. Ad accogliermi, sullo sfondo in cemento prospiciente il tratto di mare, un manifesto di Star Wars (?!?!) e dei cartelli “Opera realizzata con fondi europei”. Ironia tipicamente puteolana, eclettismo da fumarole, cartelli posticci che indicano l’indole anarchica di un popolo capace di prendersi quanto gli appartiene, a prescindere dall’ordine costituito, e di metterlo a disposizione della collettività.

Quando arrivo chiedo se c’è posto, una coppia si sposta e mi cede il proprio. Poi mi accorgo di non avere uno strumento per bagnarmi la nuca con quell’acqua che sgorga dalle viscere della terra.

“E qual’è u probblaem”, dove sta il problema, mi incalza un anziano con la pelle cotta dal sole porgendomi un recipiente di plastica, un innaffiatoio artigianale. Non è l’unico, ce ne sono una decina. Ognuno ne usa uno, lo condivide e quando va via lo ripone al proprio posto. Anche i tempi sono scanditi con regolarità e ordine. Quando i nuovi arrivano chi è immerso da più tempo, si sposta lasciando libero il proprio posto.

Mi accomodo accanto ad una signora sulla settantina, viveva a Mergellina, poi cinque anni fa ha deciso di spostarsi a Pozzuoli. Intorno a lei tre persone che ascoltano pillole di

storia. La donna, con accento da napoletana borghese, non si lascia intimidire dal suono gutturale e della vocali fortemente alterate di noi puteolani proletari (oltre che dall’articolo “U” in luogo del partenopeo “O”, eredità tipicamente greca) racconta dello sbarco mitico di Enea sui nostri lidi e del valore della lingua Napolitana fino a 155 anni fa, quando a sud del Tronto era quella ufficiale del Regno delle Due Sicilie.

Nessuno scivola con la propria mente sul fatto che quel dono prezioso della natura, nasconde una verità terribile e devastante: lì sotto ci sono gas e magma. La tremenda caldera dei Campi Flegrei.

I “bagnanti” di Pozzuoli Furdo ci scherzano, il piano di evacuazione li trasferirebbe a Milano, dove “le autiste degli autobus sono tutte belle donne”. Quanto invece li preoccupa sul serio è l’assegnazione delle concessioni di quel tratto di mare. Quello si, potrebbe consentire al gestore assegnatario della concessione di mettere fine alle terme popolari e alla loro gratuità.

Il Lazzaro
CityN
00giovedì 8 settembre 2016 15:42
:lol: ma che è il corriere rosso di Novgorod
bubolazza
00giovedì 8 settembre 2016 20:54
bello!!
bubolazza
00sabato 17 dicembre 2016 20:57
Depuratore di Amalfi, via al restyling De Luca: «Iniziativa strategica»

AMALFI - «Con il sindaco di Amalfi abbiamo aperto questa mattina il cantiere per la ripresa dei lavori di ristrutturazione e completamento dell'impianto di depurazione. Insieme con il vice presidente Bonavitacola abbiamo poi incontrato nell'Antico Arsenale i sindaci dei comuni della costa amalfitana, ed è stata una giornata importante, nella quale abbiamo riconfermato innanzitutto quanto sia strategica nel nostro programma il grande capitolo della depurazione, dal litorale domizio fino al Cilento». A dirlo è il presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, che questa mattina ha inaugurato ad Amalfi l'apertura del cantiere per i lavori di ristrutturazione e completamento funzionale dell'impianto di depurazione a servizio del Comune di Amalfi.

«La ripresa dei lavori, fermi dal 2013, - rimarca il governatore - consentirà al Comune di Amalfi ma anche all'intera costiera di poter disporre presto di un impianto che rientra nel piano complessivo della depurazione della costa campana per la quale stiamo finalmente superando i problemi relativi ai ricorsi e al blocco degli impianti. Tutto si tiene nel quadro generale della programmazione dei fondi europei sul fronte della depurazione, delle infrastrutture, della mobilità e della banda larga. Sono assi fondamentali per il decollo dell'economia e soprattutto per creare lavoro, che resta la nostra priorità. Con i sindaci della costiera abbiamo affrontato poi la vertenza relativa ai lavoratori stagionali, con la quale riapriremo subito i ragionamenti già avviati con il governo, e ancora le questioni della mobilità e dei progetti che già dall'inizio del prossimo anno potranno migliorare la vivibilità e l'economia del territorio. Saremo vicini alle amministrazioni, come sempre, valutando i progetti e combattendo contro la palude burocratica per realizzarli nel più breve tempo possibile». «Questo ben oltre ogni bandiera politica, - ha concluso il governatore della Campania - consapevoli del ruolo di responsabilità che ogni sindaco amministratore ricopre in questo delicato momento che sta attraversando il nostro Paese».

«Si tratta - aggiunge il primo cittadino di Amalfi, Daniele Milano - di un importante momento per la città di Amalfi e per la sua ulteriore qualificazione ambientale e turistica. Ringrazio il Presidente De Luca ed il vicepresidente Bonavitacola per la presenza e la vicinanza, certi che affronteranno insieme all'Amministrazione di Amalfi altre decisive sfide per il futuro della nostra Città».
Ninconanco81
00lunedì 6 febbraio 2017 11:04
San Pietro ai due frati
Ninconanco81
00lunedì 6 febbraio 2017 11:05
Dalla Gaiola

Mark Corleone
00giovedì 27 aprile 2017 11:28
Il mare bagna Napoli. Da giugno docce per tutti, per i wc si conta su sponsor privati


AAA sponsor cercasi per realizzare i servizi igienici lungo gli arenili pubblici. A partire da giugno anche quest’anno come è già successo in passato, il Comune di Napoli garantirà docce ai turisti e ai napoletani che già stanno affollando le spiagge. Ma, come spiega l’assessore competente , Daniela Villani, quest’anno, visti i tagli in bilancio, sarà necessario l’aiuto dei privati per poter installare anche i wc: per questo si sta lavorando a una serie di accordi conprivati interessati a sponsorizzare l’iniziativa.

Del resto garantire il tuffo gratis, ma sicuro è importante per una città che vuole tornare ad essere bagnata dal mare: i napoletani già da tempo, complice il bel tempo, affollano mappatella beach, e adesso anche molti turisti aspirano a passare qualche ora al sole a bagnarsi in un mare che è nuovamente pulito. Tra una visita a un museo e una serata in pizzeria o al teatro o ad ascoltare musica, qualche ora di relax è necessaria. E i dati dell’Arpac confermano che lo specchio d’acqua davanti alla città è pulito, pulitissimo. Eccellente è definita la qualità delle acque a Nisida, Trentaremi, Marechiaro, Punta Nera, Capo Posillipo, Posillipo, Donn’Anna, lungomare Caracciolo, Castel dell’Ovo, via Partenope. Pulito il mare anche a MoloSiglio (l’Arpac definisce buona la qualità dell’acqua). Bagni vietati, invece, a Sannicandro e a Pietrarsa. Stop ai bagni di mare e di sole, anche a Bagnoli/Coroglio, dove resta alto il rischio anche per l’arenile.
Mark Corleone
00venerdì 12 maggio 2017 19:53
"La spiaggia delle Monache":



consiglio a tutti di andarci è davvero un bello scorcio della città, si accede dal lido sirena. uyna delle poche spiagge gratuite cittadine e devo dire ben tenute. se non fosse per quel famoso giardino sarebbe pure più spaziosa.
Mark Corleone
00venerdì 16 giugno 2017 15:55
La spiaggia di Bagnoli riapre: c’è il via libera dell’Asl


La spiaggia di Bagnoli torna fruibile dopo i lavori di messa in sicurezza e riqualificazione fatti eseguire dal commissario straordinario per la bonifica Salvatore Nastasi. Entro la settimana arriverà il via libera all'accesso da parte del Comune. Ad annunciarlo con un post su Faccebook è l'ex assessore Daniela Villani, da ieri ufficialmente consulente per il Mare del sindaco Luigi de Magistris.

"Sulla scorta del parere dell'Asl Napoli 1 del 14 giugno è alla sottoscrizione del sindaco la revoca del divieto d'accesso degli arenili di Bagnoli - scrive - riaprirà dunque molto probabilmente già per questo fine settimana anche la spiaggia pubblica 6 mila metri quadri in concessione al Comune adibita a elioterapia che consentirà di utilizzare servizi e docce per rinfrescarsi dopo una giornata di sole. Restituire la spiaggia libera ai cittadini è un primo passo, l'intenzione è quella di provare ad offrire ulteriori servizi ricreativi completamente gratuiti".

Per poter rendere di nuovo accessibile il litorale di Bagnoli, dopo lo stop imposto dall'Arpac che aveva riscontrato presenza di idrocarburi, è stato sostituito il telone protettivo che separa la sabbia ancora contaminata da quella nuova appena collocata ed è stata alzata la scogliera per impedire che le mareggiate rovinassero quanto fatto. Lavori accolti con cautela, però, dai residenti e anche da chi ha sempre appoggiato la nomina di Nastasi, come Giuseppe Esposito dell'Arcimare: "Non ci convince la sabbia utilizzata e con la nuova scogliera quasi non si vede il mare. Ma la cosa principale che chiediamo è che si avvii la riqualificazione del mare. Solo così cambierà davvero il futuro di Bagnoli".
Ninconanco81
00sabato 1 luglio 2017 22:16
Inaugurato dal governatore De Luca il Pareo Park di Licola nei pressi della tangenziale
Presente Mogol che curerà il palazzetto dello sport
Proprio la presenza di Mogol lascia ben sperare per il futuro sulla bontà del progetto
Ottimo acquisto

napoli.repubblica.it/cronaca/2017/07/01/news/giugliano_de_luca_e_mogol_inaugurano_il_pareo_park-169680272
bubolazza
00domenica 2 luglio 2017 11:31
azz Mogol allora è roba seria!
Giap1
00domenica 2 luglio 2017 13:43
Mogol Hahahah
CityN
00domenica 2 luglio 2017 15:05
Perché Mogol dovrebbe curare il... palazzetto dello sport? :ehm:
bubolazza
00domenica 2 luglio 2017 17:27
Palazzetto della musica* è un refuso.
basilisco87
00giovedì 6 luglio 2017 16:30
Abusivismo edilizio anche alla gaiola? :mammamì:
A parte gli scherzi ma come hanno fatto a creare quel ripiano e farci una capanna sopra senza che nessuno muovesse un dito?
Mark Corleone
00venerdì 1 settembre 2017 11:09
Contest asdomar per le AMP
L'asdomar ha lanciato un contest tra Aree Marine Protette grazie al quale sostenere le AMP. C'è anche il "nostro"
PARCO SOMMERSO DI GAIOLA (ma anche il Parco Sommerso di Baia)

Che ne dite di partecipare alla votazione su areemarine.asdomar.it/areemarine ? Alla più votata 20.000€ e 3.000 euro in attrezzature subacquee. (si può votare fino al 03.09)
granpacco
00venerdì 1 settembre 2017 15:42
Mark Corleone
00venerdì 1 settembre 2017 15:53
articolo che vorrebbe svendere la tipicità napoletana alle cafonate di lusso filo arabe ("al molo borbonico si potrebbero realizzare isole artificiali, come a Dubai, per miliardari alla Bezos e Gates.") ma che cacata. Napoli ha sicuramente bisogno di piani di rilancio, alcune osservazioni del giornalista sono pienamente condivisibili (vedi nisida). ma ciò non significa che debba svendere la propria identità a un turismo extralusso- non ha bisogno di fare isole artificiali, il mare e le isole le abbiamo già. ha forse bisogno di un miglior sistema di accoglienza turistica globale.

non voglio che bagnoli, l'unica spiaggia di napoli, una volta bonificata venga data in dote a magnaccia russi e che diventi una partenopea "Magaluf". no grazie.


sviluppo sì ripeto alcune osservazioni sono condivisibili ma altre idee mi sembrano francamente molto bislacche.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 23:56.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com