Aree metropolitane d'Italia e del Mondo | Statistiche e fenomeni demografici

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vinz0382
00martedì 25 settembre 2012 13:13
si infatti..

però, tra le altre nuove competenze, a lungo andare alcuni punti chiave della pianificazione territoriale potrebbero essere dirottate dai comuni via via verso la città metropolitana, che ne guadagnerebbe di importanza.
Bisognerà vedere come sarà disposta l'elezione del Presidente, mi correggo, del Sindaco Metropolitano e come sarà composto il Consiglio (per ora mi sembra che i sindaci della provincia diventeranno componenti del consiglio)..
vedremo...
Linea68
00lunedì 15 ottobre 2012 11:07
Eccomi qua, vi ho fatto un pò aspettare ma oggi che è una giornata più tranquilla posso smanettare con le mappe.

Stavolta ho preso in riferimento gli andamenti demografici dei Comuni campani nel ventennio 1991-2011 (per maggiore coerenza i dati presi in considerazione sono sempre nel periodo di ottobre-novembre).

[IMG]http://i47.tinypic.com/2rf4fuh.jpg[/IMG]


ROSSO: > 10.000 abitanti

ARANCIONE: 2000 < abitanti < 10.000

OCRA: 1 < abitanti < 2000

AZZURRO: -2000 < abitanti < -1

BLU CHIARO: -10.000 < abitanti < -2000

BLU SCURO: < -10.000 abitanti


L'immagine è emblematica. Dal '91 al 2011 la fascia appenninica ha visto la popolazione diminuire, seppur non in maniera fortissima (sempre valori compresi tra i -2.000 abitanti e lo 0.

Per il resto si conferma, come si era notato dalle precedenti elaborazioni legate al solo 2011, la tendenza alla crescita demografica dei comuni della fascia Nord e Nord-Ovest di Napoli.

Una discreta crescita è avvenuta anche nella piana del Sele, nel Salernitano.

Da questa carta si può evincere come il cuore demografico della Campania sia sempre più la fascia che lega le tre province costiere, mentre l'entroterra si spopola. In realtà, come vedremo da altre elaborazioni, l'ultimo decennio sta vedendo invece crescere anche i comuni delle Province di Avellino e Benevento più prossimi al Napoletano ed al Casertano.

Una veduta più ravvicinata:

[IMG]http://i48.tinypic.com/vd3e6f.jpg[/IMG]

Più tardi posterò roba ancora più interessante: ho fatto una scissione del ventennio analizzando i due decenni 1991-2001 e 2001-2011, emergono cose interessantissime che ci permettono di verificare dei cambiamenti notevoli dell'andamento demografico dei comuni Campani tra un periodo e l'altro.

A dopo!

Linea68
00lunedì 15 ottobre 2012 11:36
ps: vista ravvicinata del Napoletano

[IMG]http://i45.tinypic.com/3531a2r.png[/IMG]
1799
00lunedì 15 ottobre 2012 12:11
[SM=x2819343] grazie salvo, molto interessante.

la fuga dal centro non può che essere vista con favore, imho.
Linea68
00lunedì 15 ottobre 2012 12:24
Giusto per darvi dei dati (poi metterò anche un paio di tabelle):


Napoli: -112.162 abitanti
Portici: -15.345
San Giorgio a Cremano -14.957
Torre del Greco: -14.187
Torre Annunziata: -9.144
Ercolano: -6.702
Frattamaggiore: -6.273
Arzano: -4.315
Castellammare di stabia: -4.158
Pomigliano d'arco: -3.825

I centri di vecchia industrializzazione o urbanizzazione sono tutti in decrescita. Fanno eccezione quei Comuni che hanno degli spazi ampi, ad esempio Pozzuoli o Acerra, che continuano a crescere.
Crescono i comuni della seconda e terza cintura che hanno ampi spazi da edificare:


Giugliano in campania: 58.671
Melito di napoli: 18.295
Casalnuovo di napoli: 18.220
Acerra: 15.482
Orta di Atella: 13.889
Marano di napoli: 11.759
Scafati: 10.160
Quarto: 10.002
Caserta: 9.661
Mugnano di napoli: 9.579
Castel Volturno: 9.216
Villaricca: 8.884
Pozzuoli: 8.448
Trentola-Ducenta: 6.147
Somma vesuviana: 6.146
Forio: 6.068


Linea68
00lunedì 15 ottobre 2012 12:27
Giugliano in Campania è praticamente raddoppiata in 20 anni..aveva 60 mila abitanti nel 1991, oggi ne ha 118 mila.

Casalnuovo e Acerra avevano 32 e 41 mila abitanti. Oggi ne contano rispettivamente 50 e 56 mila.


Mi preoccupa la crescita dei comuni ischitani, spero che si tratti di ristrutturazioni e recupero di abitazioni e non nuove edificazioni. Da google mi sembra il territorio dell'isola non abba subito molti cambiamenti negli ultimi anni.
1799
00lunedì 15 ottobre 2012 12:50
chissà come mai torre del greco ha avuto un decremento demografico così significativo.
Gjemon
00lunedì 15 ottobre 2012 13:08
Re:
1799, 15/10/2012 12.11:

[SM=x2819343] grazie salvo, molto interessante.

la fuga dal centro non può che essere vista con favore, imho.



Eh, diciamo, Il problema è che si cementifica senza alcun criterio nell'hinterland, non pensando a servizi e mobilità.
E quando si deve raggiungere il centro lo si fa con le auto.
Tanto per parlare, l'altra sera andai a farmi un giro ad Aversa con amici del luogo, guardando la zona non riuscivo a capacitarmi di come fosse stato possibile costruire tutti quei palazzoni senza concepire un minimo di programmazione, tutti vicini tra loro, intervallati da stradine strette.
Non c'è un'alternativa alla mobilità che non sia quella privata, continuando così il collasso è assicurato.
Linea68
00lunedì 15 ottobre 2012 13:48
@1799: calcola sempre che questi sono valori assoluti, per cui è normale che più un comune è popoloso, più i suoi movimenti in valori assoluti sono amplificati. Ma bisogna sempre pensare alle variazioni relative percentuali.

Per esempio, Napoli, che in valori assoluti ha perso oltre 120 mila abitanti, in realtà in valori percentuali ha perso il 10% della sua popolazione. Comuni più piccoli come San Giorgio a Cremano, pur avendo perso solo 15 mila abitanti, in realtà ha perso il 24% della sua popolazione (se ci pensiamo è un quarto del totale).

Inoltre, consideriamo sempre altri fattori, ad esempio, quello secondo me più presente, delle condizioni abitative. Con le nuove edificazioni nella seconda e terza cintura molta popolazione da Napoli e dai comuni della prima cintura hanno preferito lasciare case in affitto per comprarsi case nuove a prezzi accessibili in periferia.

Yuri parlava di gente che da Ercolano si è spostata ad Avella, io conosco gente che ha lasciato le case vecchie di Napoli, in affitto, per comprarne una nuova a Giugliano e Mugnano.

La spinta è stata quindi quella. I centri di vecchia urbanizzazione, persa l'appetibilità per nuove edificazioni, hanno perso abitanti. Ciò riguarda Napoli, la costa vesuviana e alcuni centri di vecchia urbanizzazione/industrializzazione: l'azzurro che vedete a nord di Napoli riguarda comuni come Arzano, Frattamaggiore..è successa una cosa analoga ad Aversa, Pomigliano d'Arco (che secondo me risente anche della crisi occupazionale legate alla Fiat).
Linea68
00lunedì 15 ottobre 2012 14:12
Re: Re:
Gjemon, 15/10/2012 13.08:



Eh, diciamo, Il problema è che si cementifica senza alcun criterio nell'hinterland, non pensando a servizi e mobilità.
E quando si deve raggiungere il centro lo si fa con le auto.
Tanto per parlare, l'altra sera andai a farmi un giro ad Aversa con amici del luogo, guardando la zona non riuscivo a capacitarmi di come fosse stato possibile costruire tutti quei palazzoni senza concepire un minimo di programmazione, tutti vicini tra loro, intervallati da stradine strette.
Non c'è un'alternativa alla mobilità che non sia quella privata, continuando così il collasso è assicurato.




Io sono dell'idea che si debba creare un ente apposito di monitoraggio dei fenomeni metropolitani. Tipo un osservatorio che analizzi per tutte le aree metropolitane i dati demografici, economici in modo da poter controllarne i cambiamenti attuali e prevedere quelli futuri.

Questo è importantissimo se pensate alla possibilità di scegliere localizzazioni più ottimali per ospedali, scuole, infrastrutture, aree industriali, parchi. Tutto effettuato tenendo conto dei cambiamenti in atto.

Tra l'altro si possono pue anticipare delle mosse di tutela del territorio dalla cementificazione futura. Ad esempio, vista la ormai consolidata crescita dell'area di cerniera tra Caserta e Napoli, io studierei la possibilità di creare un grande parco agricolo a nord dell'Agro Aversano fino al Volturno, in modo da tutelare un area che nei prossimi decenni potrebbe subire processi di cementificazione.
Linea68
00martedì 16 ottobre 2012 09:20
1991-2001 e 2001-2011
[IMG]http://i50.tinypic.com/wldd94.png[/IMG]
[IMG]http://i46.tinypic.com/20i6vwp.png[/IMG]
Linea68
00martedì 16 ottobre 2012 09:28
La decrescita di Napoli e dei comuni costieri vesuviani si sta calmierando.

Aumenta la decrescita nei comuni a Nord fino ad Aversa, segno che probabilmente, oltre che da Napoli, ora comincia a spostarsi gente anche dai comuni a Nord (Casoria, Arzano, Frattamaggiore) mentre la parte superiore dell'Agro Aversano e della conurbazione casertana comincia a crescere, con Orta di Atella e, distanziata, Teverola come comuni che crescono maggiormente.

Avete notato Salerno in basso a destra nella mappa? Nell'ultimo decennio le nuove edificazioni e riqualificazioni applicate dalla giunta De Luca hanno fermato il trend di spopolamento della città, che è tornata, seppur timidamente, a riconquistare abitanti (+457 abitanti in 10 anni mentre prima perdita di oltre 10 mila).


[IMG]http://i46.tinypic.com/qxpc83.png[/IMG]


Se vi interessano degli ingrandimenti su aree specifiche che vi interessa chiedete pure, ci metto 2 minuti [SM=x2819352]
Augusto1
00martedì 16 ottobre 2012 09:45
Re: Re:
Gjemon, 15/10/2012 13.08:



Eh, diciamo, Il problema è che si cementifica senza alcun criterio nell'hinterland, non pensando a servizi e mobilità.
E quando si deve raggiungere il centro lo si fa con le auto.
Tanto per parlare, l'altra sera andai a farmi un giro ad Aversa con amici del luogo, guardando la zona non riuscivo a capacitarmi di come fosse stato possibile costruire tutti quei palazzoni senza concepire un minimo di programmazione, tutti vicini tra loro, intervallati da stradine strette.
Non c'è un'alternativa alla mobilità che non sia quella privata, continuando così il collasso è assicurato.



Ad Aversa fino a non molto tempo fa non c'erano problemi di mobilità, ci sono adesso, con la soppressione di molte linee. Aversa ha anche una importante stazione FS, due della metropolitana e due operatori di trasporto su gomma.


Augusto1
00martedì 16 ottobre 2012 09:47
Re: Re:
_Gio'_, 25/09/2012 11.03:




Bah... al momento questa città metropolitana mi sembra soltanto una provincia a cui è stato cambiato il nome. Speriamo bene...



Al momento? Guarda che non esiste ancora...


Linea68
00venerdì 19 ottobre 2012 17:25
Primi 20 comuni per crescita demografia: 1991-2001; 2001-2011
[IMG]http://i46.tinypic.com/28icbiv.png[/IMG]
Linea68
00venerdì 19 ottobre 2012 17:58
Guardate da questa tabella come si evidenziano la crescita dell'area metropolitana man mano dal Napoletano alle altre province.


Se guardiamo le province d'appartenenza dei comuni nella tabella scopriamo che:

nel 1991-2001: 14 comuni in privincia di NA; 3 in provincia di SA e 3 in quella di CE

nel periodo 2001-2011: 9 in provincia di NA; 7 in quella di CE, 2 in quella di SA e 2 in quella di AV

Se ne deduce che i comuni del Napoletano che crescono fortemente diminuiscono, incalzati da quelli delle corone esterne, soprattutto dell'Aversano (Orta di Atella, che il decennio prima nemmeno compariva nella classifica, tra il 2001-2011 registra il secondo miglior trend). Abbiamo poi il Salernitano (agro Nocerino-Sarnese) e in più compare come new entry Avellino ed un suo comune limitrofo, Monteforte Irpino (che addirittura risulta nono su scala regionale).
1799
00venerdì 19 ottobre 2012 18:03
molto interessante come sempre, ma manca l'ultima tabella salvo.
Madeco
00venerdì 19 ottobre 2012 18:08
Re:
Linea68, 19/10/2012 17:58:

Guardate da questa tabella come si evidenziano la crescita dell'area metropolitana man mano dal Napoletano alle altre province.


Se guardiamo le province d'appartenenza dei comuni nella tabella scopriamo che:

nel 1991-2001: 14 comuni in privincia di NA; 3 in provincia di SA e 3 in quella di CE

nel periodo 2001-2011: 9 in provincia di NA; 7 in quella di CE, 2 in quella di SA e 2 in quella di AV

Se ne deduce che i comuni del Napoletano che crescono fortemente diminuiscono, incalzati da quelli delle corone esterne, dall'Aversano (Orta di Atella, che il decennio prima nemmeno compariva nella classifica, tra il 2001-2011 registra il secondo miglior trend) al Salernitano (agro Nocerino-Sarnese) e in più abbiamo Avellino ed un suo comune limitrofo, Monteforte Irpino (che addirittura risulta nono su scala regionale).



Ottimo [SM=x2819344]

Sarebbe interessante capire quali sono gli interventi che hanno inciso maggiormente e in che percentuale: costruzione di case popolari, nuove realtà industriali etc.. Lo so chiedo troppo [SM=x2819344]
Linea68
00venerdì 19 ottobre 2012 18:13
Re:
1799, 19/10/2012 18:03:

molto interessante come sempre, ma manca l'ultima tabella salvo.




Vero, l'avevo messa ma poi l'ho tagliata per fare uno zoom maggiore sui 2 decenni presi in esame, rimedio subito [SM=x2819352]
Linea68
00venerdì 19 ottobre 2012 18:22
1991-2011
[IMG]http://i45.tinypic.com/13z5wzd.png[/IMG]


Province di appartenenza:

NA: 12 comuni
CE:5
SA:2
AV:1
Linea68
00venerdì 19 ottobre 2012 18:27
Re: Re:
Madeco, 19/10/2012 18:08:



Ottimo [SM=x2819344]

Sarebbe interessante capire quali sono gli interventi che hanno inciso maggiormente e in che percentuale: costruzione di case popolari, nuove realtà industriali etc.. Lo so chiedo troppo [SM=x2819344]




Purtroppo sono informazioni difficili da reperire, gli enti magari le avrebbero anche ma non le pubblicano.

Pensate che infatti volevo fare una carta analoga per l'occupazione, oppure le imprese economiche in modo che potessim anche studiare la distribuzione delle imprese nell'AM negli ultimi 20 anni, ma purtroppo non ho trovato dati aggiornati per singolo comune.


Lo stesso vale per la richiesta che fece Giampaolo sulla densità demografica. ISTAT non ha fatto nessuna classificazione in tal senso e quindi non esistono dati che possa riportare su excel. Posso farlo prendendo singolarmente ogni singolo comune, ma è un lavorone immane e sono sicuro che commetterei molti errori di riporto dati...
1799
00venerdì 19 ottobre 2012 18:31
napoli che saldo ha nei tre periodi di tempo che hai preso in esame?

pozzuoli continua ad avere un saldo positivo anzi è addirittura in aumento rispetto al decennio precedente, incredibile, non ha ancora raggiunto il punto di non ritorno, eppure è amministrata veramente una chiavica.
paolo.pfdl1984
00venerdì 19 ottobre 2012 18:34
Vi posso fare una domanda forse stupida?
Ma secondo voi quanto incide la fuga virtuale della popolazione che si trasferisce altrove per questioni di RCA?
1799
00venerdì 19 ottobre 2012 18:38
Re:
paolo.pfdl1984, 19/10/2012 18:34:

Vi posso fare una domanda forse stupida?
Ma secondo voi quanto incide la fuga virtuale della popolazione che si trasferisce altrove per questioni di RCA?




zero, nell'ambito della provincia di napoli i premi assicurativi sono gli stessi (variano di pochi euro da comune a comune), nel resto delle province della campania sono di poco più favorevoli, ma di poco proprio.

per avere dei benefici in questi termini devi andare fuori regione.
luca.pagano
00venerdì 19 ottobre 2012 18:46
avvocà, manco tanto. ho un'amica che abita a via scarfoglio, tra napoli e pozzuoli. la compagnia assicurativa nel rinnovare la polizza fece un errore e la considerarono residente a pozzuoli mentre la sua abitazione è ubicata nel comune di napoli. con la stessa compagnia la differenza tra napoli e pozzuoli era di 70 euro, e stava assicurando una atos, non un hammer
1799
00venerdì 19 ottobre 2012 18:53
sì ma 70 euro (all'anno) sono una cifra tale da farti emigrare in un altro comune?

luca.pagano
00venerdì 19 ottobre 2012 19:07
no assolutamnte, era per sottolineare che la differenza non è poca
Linea68
00venerdì 19 ottobre 2012 19:21
Maggiori Decrementi: 1991-2001; 2001-2011
Mi fa piacere il vostro interessamento, rispondo quindi a 1799 sui dati di Napoli mettendo anche qui le prime venti posizioni, stavolta per maggiori decrementi:

[IMG]http://i46.tinypic.com/amxqc1.png[/IMG]
Linea68
00venerdì 19 ottobre 2012 19:35
Dati per Province:


1991-2001: 12 comuni NA, 3 BN, 3 CE, 1 AV
2001-2011: 13 comuni Na, 3 CE, 2 AV, 1 BN, 1 SA


Come si può notare anche dalla salita dei comuni napoletani in classifica, il decremento demografico del Napoletano è sempre più forte.

Tra l'altro a decrescere maggiormente in Campania sono soprattutto due tipologie di centri: quelli di vecchia urbanizzazione e quelli negli entroterra e nelle province interne.
Linea68
00venerdì 19 ottobre 2012 19:40
Re:
1799, 19/10/2012 18:31:


pozzuoli continua ad avere un saldo positivo anzi è addirittura in aumento rispetto al decennio precedente, incredibile, non ha ancora raggiunto il punto di non ritorno, eppure è amministrata veramente una chiavica.




Pozzuoli è uno dei pochi comuni della prima cintura a non decrescere, probabilmente grazie all'estensione del suo comune fino al litorale domitio. A mio avviso, a giudicare anche dalle immagini aeree disponibili su google, è proprio grazie alla crescita della zona di Monterusciello che la città mantiene un saldo positivo.

La maggiore spinta della popolazione va verso i luoghi in cui vi sono nuove edificazioni, non sembra evidentemente incidere la buona o la cattiva amministrazione di un comune, che invece dovrebbe forse incidere in altri settori come l'economia.
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