Campania | Discussione Generale

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Pasticchio
00martedì 13 gennaio 2015 15:54
bello il gioco di ombre però! :hihi:
Mark Corleone
00martedì 13 gennaio 2015 16:13
Michia! E quanto sono grandi i Piccioni di casalnuovo...? :ehm: :lol:
Madeco
00martedì 13 gennaio 2015 16:25
A me piace molto il muro del palazzo sulla sinistra :ehm:
1799
00martedì 13 gennaio 2015 16:43
ma non sono pericolose? ma come mai una cosa del genere?
bartol0
00martedì 13 gennaio 2015 16:48
per delimitare i passi carrabili. ma dissuasori tanto bassi sono pericolosi eccome. poi solo a queste latitudini nel 2015 si può realizzare un marciapiedi tanto largo senza infilarci dentro una pista ciclabile :bah:
Madeco
00martedì 13 gennaio 2015 16:57
Quelle palle poi vengono via facilmente. Le macchine saranno le stecche.
bartol0
00martedì 13 gennaio 2015 17:01
:coma:

una di 'ste notti potrei passare a colorarle e numerarle. si spera che l'8 nero venga abbattuto per ultimo :troll:
BiagPal
00martedì 13 gennaio 2015 20:28
Madeco, 13/01/2015 16:57:

Quelle palle poi vengono via facilmente. Le macchine saranno le stecche.

Ma non è vero. A Napoli, nei punti dove sono state messe, hanno resistito a lungo ed in molti casi ci sono ancora, pur essendo state installate molti anni fa.
Il fatto di essere piccole, le rende più difficili da abbattere, perché la "leva" su cui fare forza è molto ridotta.


BiagPal
00martedì 13 gennaio 2015 20:34
Questo è il modo in cui Caldoro ha il coraggio di sostenere di aver rimesso in sesto la Sanità Campana mdst.it/03v507225/
E nelle stesse condizioni non c'è solo l'ospedale San Giovanni Bosco, ma anche l'Ospedale Cardarelli e tutti i grandi ospedali della Campania! Gente che viene curata per terra, sulle scrivanie, che viene lasciata sulle sedie per giorni ed in condizioni di igiene indecenti!! Non ho parole!!! :bad:
CityN
00martedì 13 gennaio 2015 21:59
Beh, a piazzale Tecchio non mi sembra che siano durate tanto, anzl. Ricordo che quelle di fronte la stazione Mostra vennero rimosse dai parcheggiatori abusivi.
Giap1
00mercoledì 14 gennaio 2015 15:33
Si va verso la candidatura di Migliore bypassando le primarie
Ninconanco81
00mercoledì 14 gennaio 2015 15:39
un altro politico di professione
voltagabbana
via
via
via
Mark Corleone
00mercoledì 14 gennaio 2015 15:43
Re:
Giap1, 14/01/2015 15:33:

Si va verso la candidatura di Migliore bypassando le primarie




hai dimenticato di dire inoltre che nel regolamento delle primarie vorrebbero mettere pure la norma "salvaextracomunitari" facendo valere anche il voto di questi ultimi.


:rofl: :facepalm:

salebbe stato un velo peccato peldere i lolo voti.
Giap1
00mercoledì 14 gennaio 2015 16:01
Re:
Ninconanco81, 14/01/2015 15:39:

un altro politico di professione
voltagabbana
via
via
via




Onestamente non ho nulla contro i politici di professione.anzi a volte meglio loro che totore il verdummaro o il giovane neo laureato che all'atto pratico non sa fare nulla
Giap1
00mercoledì 14 gennaio 2015 16:02
Re: Re:
Mark Corleone, 14/01/2015 15:43:




hai dimenticato di dire inoltre che nel regolamento delle primarie vorrebbero mettere pure la norma "salvaextracomunitari" facendo valere anche il voto di questi ultimi.


:rofl: :facepalm:

salebbe stato un velo peccato peldere i lolo voti.




Sta cosa sarebbe un jackpot per cozzolino
Pasticchio
00mercoledì 14 gennaio 2015 16:04
Re:
Giap1, 14/01/2015 15:33:

Si va verso la candidatura di Migliore bypassando le primarie



Ma il CD ricandida Caldoro? Il M5S come si muove?

Giap1
00mercoledì 14 gennaio 2015 16:10
Re: Re:
Pasticchio, 14/01/2015 16:04:



Ma il CD ricandida Caldoro? Il M5S come si muove?





Credo che i 5s in campania abbiano percentuali stile calabria
Ninconanco81
00mercoledì 14 gennaio 2015 16:14
Re: Re:
Giap1, 14/01/2015 16:01:




Onestamente non ho nulla contro i politici di professione.anzi a volte meglio loro che totore il verdummaro o il giovane neo laureato che all'atto pratico non sa fare nulla




Politico di professione non si intende colui che fa tutta la trafila partendo da rappresentante di classe, poi di istituto , poi consigliere, poi assessore, poi deputato, poi segretario di partito ecc....
Politico di professione è proprio colui che pur di rimanere in politica cambia le sue idee con facilitò, passa da un partito all'altro, da una sanatoria all'altra, da un condono all'altro, colui che ha 3000 avvisi di garanzia, 3000 compari e comparielli ecc.....
Giap1
00mercoledì 14 gennaio 2015 16:26
Re: Re: Re:
Ninconanco81, 14/01/2015 16:14:




Politico di professione non si intende colui che fa tutta la trafila partendo da rappresentante di classe, poi di istituto , poi consigliere, poi assessore, poi deputato, poi segretario di partito ecc....
Politico di professione è proprio colui che pur di rimanere in politica cambia le sue idee con facilitò, passa da un partito all'altro, da una sanatoria all'altra, da un condono all'altro, colui che ha 3000 avvisi di garanzia, 3000 compari e comparielli ecc.....




Una kiaveca allora :hihi:
Ninconanco81
00mercoledì 14 gennaio 2015 16:45
E Gennaro MIgliore è fra questi
Ha già cambiato 3 partiti tanto per cominciare
Comunque se MIgliore è il "migliore" del PD aumentano le speranze per gli altri
BiagPal
00mercoledì 14 gennaio 2015 17:30
BiagPal, 13/01/2015 20:34:

Questo è il modo in cui Caldoro ha il coraggio di sostenere di aver rimesso in sesto la Sanità Campana mdst.it/03v507225/
E nelle stesse condizioni non c'è solo l'ospedale San Giovanni Bosco, ma anche l'Ospedale Cardarelli e tutti i grandi ospedali della Campania! Gente che viene curata per terra, sulle scrivanie, che viene lasciata sulle sedie per giorni ed in condizioni di igiene indecenti!! Non ho parole!!! :bad:

Nessuno ha visto il servizio?
Comunque di questioni politiche sarebbe il caso di discutere nell'apposita discussione. ;)


bartol0
00mercoledì 14 gennaio 2015 17:55
sempre grazie alla regione i lavori al policlinico di Caserta sono nuovamente fermi


www.ilmattino.it/CASERTA/caserta-cantiere-gru-operaio/notizie/11178...
BiagPal
00mercoledì 14 gennaio 2015 18:01
:^^^ E tra l'altro ad essere in ritardo con i pagamenti è la Regione Campania, mentre la Seconda Università di Napoli, per i fondi di propria competenza, è perfettamente in regola! E' assurdo per un'opera così importante ed attesa da anni! :bad:
CRIME 80
00giovedì 15 gennaio 2015 13:27
senza contare che serve un ospedale decente in una zona ( si trova a Maddaloni questi) che tutto attorno ha una densità abitativa notevole e che la media degli ospedali presenti sarebbero da abbattere.
Coma White
00giovedì 15 gennaio 2015 15:59
Giusto a conferma di quanto facciano schifo


Truffa dei consiglieri regionali, la Regione non è parte civile

di Antonio Scolamiero


Si è svolta oggi di fronte al giudice Francesco De Falco Giannone l’udienza preliminare a carico di sette consiglieri ed ex consiglieri regionali, accusati, a vario titolo, di truffa e peculato. L’inchiesta riguarda le presunte irregolarità dei rimborsi ai gruppi consiliari per l’attività istituzionale. Il rinvio a giudizio era stato richiesto lo scorso 25 novembre dal Procuratore Aggiunto Alfonso D’Avino e dal sostituto Giancarlo Novelli per Gennaro Salvatore del gruppo “Caldoro presidente”, per Raffaele Sentiero e Ugo De Flaviis di Ncd, per Sergio Nappi di Forza Italia, per Massimo Ianniciello iscritto al gruppo misto e per gli ex consiglieri regionali Pietro Diodato e Angelo Polverino.

Nel corso dell’udienza non è arrivata la costituzione di parte civile da parte della Regione Campania, l’Ente lo potrà fare anche nel corso dell’eventuale processo. La costituzione o meno di parte civile in questa sede, avrebbe potuto mettere gli imputati nella condizione di non potersi candidare alle prossime elezioni regionali.

Dopo le discussioni degli avvocati difensori, il Gup ha rinviato gli ultimi interventi dei legali e la decisione finale al 26 febbraio.
Il pm Giancarlo Novelli ha illustrato gli elementi di accusa, riguardanti fatti avvenuti tra il 2008 e il 2012, a carico degli imputati per i quali ha chiesto il rinvio a giudizio: consiglieri in carica Ugo De Flaviis, Massimo Ianniciello, Sergio Nappi, Angelo Polverino, Gennaro Salvatore, Raffaele Sentiero e l’ex consigliere Pietro Diodato, coinvolti nella prima trance dell’indagine sull’ erogazione dei fondi ai rappresentanti dell’assemblea regionale.
La Regione, in una nota, «in riferimento alla vicenda ai 7 componenti del Consiglio per i quali ieri si è tenuta l’udienza preliminare, ribadisce che la scelta di non costituirsi parte civile nel procedimento penale contro consiglieri regionali è conforme alla prassi dell’Ente Regione.

L’eventuale azione civile per il risarcimento del danno potrà essere proposta all’esito dell’accertamento della responsabilità penale degli indagati. D’altra parte, la questione dell’incompatibilità non si pone più, poiché la legge regionale 1/2007, in conformità con le nuove norme nazionali (il decreto legislativo 267 del 2000, art. 63 comma 4) esclude tale conseguenza in caso di costituzione di parte civile nel procedimento penale».


:facepalm:
Giap1
00giovedì 15 gennaio 2015 16:28
Re:
Coma White, 15/01/2015 15:59:

Giusto a conferma di quanto facciano schifo


Truffa dei consiglieri regionali, la Regione non è parte civile

di Antonio Scolamiero


Si è svolta oggi di fronte al giudice Francesco De Falco Giannone l’udienza preliminare a carico di sette consiglieri ed ex consiglieri regionali, accusati, a vario titolo, di truffa e peculato. L’inchiesta riguarda le presunte irregolarità dei rimborsi ai gruppi consiliari per l’attività istituzionale. Il rinvio a giudizio era stato richiesto lo scorso 25 novembre dal Procuratore Aggiunto Alfonso D’Avino e dal sostituto Giancarlo Novelli per Gennaro Salvatore del gruppo “Caldoro presidente”, per Raffaele Sentiero e Ugo De Flaviis di Ncd, per Sergio Nappi di Forza Italia, per Massimo Ianniciello iscritto al gruppo misto e per gli ex consiglieri regionali Pietro Diodato e Angelo Polverino.

Nel corso dell’udienza non è arrivata la costituzione di parte civile da parte della Regione Campania, l’Ente lo potrà fare anche nel corso dell’eventuale processo. La costituzione o meno di parte civile in questa sede, avrebbe potuto mettere gli imputati nella condizione di non potersi candidare alle prossime elezioni regionali.

Dopo le discussioni degli avvocati difensori, il Gup ha rinviato gli ultimi interventi dei legali e la decisione finale al 26 febbraio.
Il pm Giancarlo Novelli ha illustrato gli elementi di accusa, riguardanti fatti avvenuti tra il 2008 e il 2012, a carico degli imputati per i quali ha chiesto il rinvio a giudizio: consiglieri in carica Ugo De Flaviis, Massimo Ianniciello, Sergio Nappi, Angelo Polverino, Gennaro Salvatore, Raffaele Sentiero e l’ex consigliere Pietro Diodato, coinvolti nella prima trance dell’indagine sull’ erogazione dei fondi ai rappresentanti dell’assemblea regionale.
La Regione, in una nota, «in riferimento alla vicenda ai 7 componenti del Consiglio per i quali ieri si è tenuta l’udienza preliminare, ribadisce che la scelta di non costituirsi parte civile nel procedimento penale contro consiglieri regionali è conforme alla prassi dell’Ente Regione.

L’eventuale azione civile per il risarcimento del danno potrà essere proposta all’esito dell’accertamento della responsabilità penale degli indagati. D’altra parte, la questione dell’incompatibilità non si pone più, poiché la legge regionale 1/2007, in conformità con le nuove norme nazionali (il decreto legislativo 267 del 2000, art. 63 comma 4) esclude tale conseguenza in caso di costituzione di parte civile nel procedimento penale».


:facepalm:

non mi stupisce.gennaro salvatore era il luogotenente di caldoro,lo è sempre stato.caldoro si costituiva contro se stesso?


BiagPal
00giovedì 15 gennaio 2015 17:50
Coma White, 15/01/2015 15:59:

Giusto a conferma di quanto facciano schifo


Truffa dei consiglieri regionali, la Regione non è parte civile

di Antonio Scolamiero


Si è svolta oggi di fronte al giudice Francesco De Falco Giannone l’udienza preliminare a carico di sette consiglieri ed ex consiglieri regionali, accusati, a vario titolo, di truffa e peculato. L’inchiesta riguarda le presunte irregolarità dei rimborsi ai gruppi consiliari per l’attività istituzionale. Il rinvio a giudizio era stato richiesto lo scorso 25 novembre dal Procuratore Aggiunto Alfonso D’Avino e dal sostituto Giancarlo Novelli per Gennaro Salvatore del gruppo “Caldoro presidente”, per Raffaele Sentiero e Ugo De Flaviis di Ncd, per Sergio Nappi di Forza Italia, per Massimo Ianniciello iscritto al gruppo misto e per gli ex consiglieri regionali Pietro Diodato e Angelo Polverino.

Nel corso dell’udienza non è arrivata la costituzione di parte civile da parte della Regione Campania, l’Ente lo potrà fare anche nel corso dell’eventuale processo. La costituzione o meno di parte civile in questa sede, avrebbe potuto mettere gli imputati nella condizione di non potersi candidare alle prossime elezioni regionali.

Dopo le discussioni degli avvocati difensori, il Gup ha rinviato gli ultimi interventi dei legali e la decisione finale al 26 febbraio.
Il pm Giancarlo Novelli ha illustrato gli elementi di accusa, riguardanti fatti avvenuti tra il 2008 e il 2012, a carico degli imputati per i quali ha chiesto il rinvio a giudizio: consiglieri in carica Ugo De Flaviis, Massimo Ianniciello, Sergio Nappi, Angelo Polverino, Gennaro Salvatore, Raffaele Sentiero e l’ex consigliere Pietro Diodato, coinvolti nella prima trance dell’indagine sull’ erogazione dei fondi ai rappresentanti dell’assemblea regionale.
La Regione, in una nota, «in riferimento alla vicenda ai 7 componenti del Consiglio per i quali ieri si è tenuta l’udienza preliminare, ribadisce che la scelta di non costituirsi parte civile nel procedimento penale contro consiglieri regionali è conforme alla prassi dell’Ente Regione.

L’eventuale azione civile per il risarcimento del danno potrà essere proposta all’esito dell’accertamento della responsabilità penale degli indagati. D’altra parte, la questione dell’incompatibilità non si pone più, poiché la legge regionale 1/2007, in conformità con le nuove norme nazionali (il decreto legislativo 267 del 2000, art. 63 comma 4) esclude tale conseguenza in caso di costituzione di parte civile nel procedimento penale».


:facepalm:

Giustamente. Mica vogliamo impedirgli di candidarsi? :bah:
Coma White
00mercoledì 21 gennaio 2015 09:58
Bisognerebbe creare un thread sulla criminalità organizzata locale :troll:


Le mani di Gomorra sulla sanità
24 indagati, dieci in carcere


di DARIO DEL PORTO E CONCHITA SANNINO

21 gennaio 2015

Le mani di Gomorra sulla sanità, 24 indagati, dieci in carcereLe mani di Gomorra sulla sanità. Un intero ospedale di Caserta, con i suoi affari, i suoi appalti e le sue nomine, in ostaggio di un gruppo politico-criminale. Un boss dei casalesi, l'ex primula rossa Michele Zagaria, ormai rinchiuso al 41 bis, che "riusciva a controllare e a gestire, in regime di assoluto monopolio, lavori e concessione di appalti o servizi " anche in via diretta all'interno del presidio. Ovvero: dalla manutenzione degli immobili e dalla sicurezza degli ascensori , all'affidamento diretto del bar e alla gestione delle macchinette distributrici di bevande e snack.

È l'inquietante scenario ipotizzato dall'operazione della Procura antimafia, battezzata "Croce Nera", in corso in queste ore da parte della Dia, nelle province di Napoli, Caserta e Verona. La struttura sanitaria al centro dell'indagine è l'azienda ospedaliera "Sant'Anna e San Sebastiano" di Caserta, in cui sono stati anche captati discorsi e incontri che dovevano rimanere segreti, attraverso intercettazioni audio e video ambientali. Coinvolti politici, imprenditori, manager e dipendenti pubblici, insieme a camorristi provenienti da pericolose fazioni. E spuntano sullo sfondo sia il nome di Nicola Cosentino, sia quello di Gianni Alemanno, del defunto ex ras della Regione, Antonio Fantini e di Clemente Mastella.
Ventiquattro persone travolte dal blitz, eseguito dal vertice Dia, il vicequestore Giuseppe Linares. L'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Napoli, su richiesta dei pm Luigi Landolfi, Anna Maria Lucchetta (l’indagine era stata avviata dal pm Antonello Ardituro, oggi al Csm) coordinati dall'aggiunto antimafia Giuseppe Borrelli, prevede il carcere per dieci di loro, e gli arresti domiciliari per altre quattordici. Gravissime ovviamente le accuse, a vario titolo contestate: associazione di stampo mafioso, corruzione, turbata libertà del procedimento, abuso d'ufficio aggravato dal metodo mafioso.

Tra i destinatari di un’ordinanza di arresti domiciliari, l'ex direttore generale dell'azienda, Francesco Bottino, un manager già coinvolto in un'altra inchiesta abuso d’ufficio su presunte infiltrazioni negli appalti di aziende (quelle dell’imprenditore Angelo Grillo), ritenute legate alla camorra; Giuseppe Gasparin, ex direttore amministrativo ed ex sindaco di Caserta, il consigliere regionale Pdl Angelo Polverino (anch'egli già colpito in un'analoga tranche investigativa). Fra i destinatari di un’ordinanza di custodia in carcere figura l'ingegnere Bartolomeo Festa, direttore dell'Unità operativa complessa di Ingegneria ospedaliera , ovvero a capo di un ufficio che i magistrati non esitano a definire "centro nevralgico delle attività criminali"; oltre a numerosi imprenditori che avrebbero usufruito del diktat del boss per ottenere lavori e appalti, in cambio di mega tangenti da girare al clan di Zagaria. Tra gli arrestati anche la moglie del padrino, Elvira Zagaria, a sua volta sposata ad un omonimo, Francesco Zagaria (poi deceduto) , il quale attraverso un suo uomo , l'ex manager anch'egli scomparso, Luigi Annunziata , avrebbe assunto "il controllo dei procedimenti amministrativi di assegnazione dei lavori pubblici nell'ospedale, dando vita a un cartello di imprese mafiose, ancora oggi operante".

L'ex sottosegretario all'Economia e coordinatore del Pdl in Campania, Nicola Cosentino, è stato "referente politico del sistema criminale" operante nell'ospedale di Caserta dal 2008 "fino al momento del suo arresto, avvenuto nel marzo 2013". E' quanto emerso dall'indagine della Dda di Napoli.

Il sodalizio criminale oggi disarticolato, così ricostruiscono la vicenda i pm partenopei, nasce nel 2006, quando Francesco Zagaria, cognato dell'allora latitante e in quel momento uno dei capi del clan dei Casalesi Michele Zagaria, "supportato politicamente dal segretario politico dell'Udeur regionale dell'epoca, riuscì a far nominare un suo uomo di fiducia quale dirigente generale del 'S. Anna e S. Sebastiano', Luigi Annunziata, recentemente scomparso". Da quel momento, secondo l'ordinanza cautelare, Francesco Zagaria assunse il controllo delle assegnazione dei lavori pubblici nell'ospedale casertano, dando vita ad un cartello di imprese mafiose ancora oggi operante.

Secondo la ricostruzione condivisa dal gip, nel 2006 vi fu "un duplice avvicendamento politico-mafioso" all'interno dell'ospedale di Caserta determinato "dall'implosione dell'Udeur e conseguentemente alla caduta del Governo Prodi": nel 2008 gli Zagaria "cercarono e trovarono la necessaria la necessaria copertura politica nel Pdl campano e, più in particolare, nel suo (allora) capo indiscusso, Nicola Cosentino, rimasto referente politico del sistema criminale operante nel nosocomio casertano fino al momento del suo arresto, avvenuto nel marzo 2013".

È lo stesso Zagaria, cognato del padrino omonimo, che per gli inquirenti aveva il compito di "truccare i bandi di gara e gli atti ad essi equipollenti, per favorire gli imprenditori del clan. I quali, a loro volta, periodicamente dovevano versare parte dei guadagni così ottenuti nelle mani degli Zagaria". Valore complessivo degli appalti ritenuti truccati:quasi 5 milioni di euro.

Sequestrate anche quattro ditte, mentre a carico di undici indagati è stato notificato un decreto di sequestro preventivo su 18 immobili, 11 terreni, 3 vetture e diverse quote societarie per oltre 12 milioni di euro.

Tutti gli indagati potranno replicare alle contestazioni nei successivi passaggi del procedimento. Dopo gli interrogatori di garanzia, la difesa potrà impugnare l’ordinanza davanti al Tribunale del Riesame



fonte: la Repubblica
BiagPal
00mercoledì 21 gennaio 2015 19:35
E vogliamo parlare dei vergognosi tagli della Regione ai finanziamenti per l'assistenza ai disabili?!

Tagli ai posti nei semiconvitti, oggi sit-in dei disabili

L’appuntamento è per questa mattina alle 10 davanti al Palazzo della Regione. La protesta dei disabili richiamerà, in via Santa Lucia, migliaia di manifestanti. Il motivo della contestazione è rappresentato da due decreti - il 108 e 121 - firmati lo scorso ottobre dal Presidente della Giunta nonché Commissario per la sanità Stefano Caldoro, con cui vengono tagliati 1530 posti nei semiconvitti.
Commenta il vicecapogruppo regionale del Partito Democratico, Antonio Marciano: «Sono un ulteriore colpo al welfare regionale e a danno dei disabili, in particolare di quelli affetti da disturbi psichici e sensoriali. Nello specifico, a partire dal primo febbraio i provvedimenti da un lato tagliano posti letto presso strutture semiresidenziali, dall'altro impongono a queste stesse strutture una riconversione in centri residenziali, pena la perdita dell'accreditamento. I comuni più colpiti dagli effetti dei decreti sono quelli dell'area costiero-vesuviana, che ricadono nelle competenze dell'Asl Napoli 3 Sud».
«L'adeguamento delle strutture per la riconversione, però, richiede almeno due anni: nel frattempo, i pazienti saranno dislocati dove c'è disponibilità, ovvero in residenze sanitarie di riabilitazione, rsa per anziani o rsa per disabili non autosufficienti, secondo una disposizione matematica, che non tiene conto delle cure e dei programmi specifici per queste persone», prosegue l'esponente democratico.
Ma il gruppo di Forza Italia Gennaro Nocera, replica, polemico: «I partiti e soprattutto la sinistra che ha trasformato il sostegno ai disabili in operazioni clientelari e poco trasparenti dovrebbero sentire il dovere morale di evitare certe vergognose strumentalizzazioni del dolore delle famiglie» Per Nocera, «piuttosto che mistificare la realtà, molto meglio farebbe il Pd campano ad intervenire su Roma visti i pesanti e continui tagli ai trasferimenti»
Infine, il presidente della Commissione Trasparenza della Regione, Giulia Abbate: «Il 28 gennaio è convocata la commissione per l’audizione di Caldoro sui decreti 108 e 121. L’impatto dei due provvedimenti e le conseguenze che ricadono sui disabili sono notevoli. Non si possono fare tagli che incidono sul diritto alla salute. D’altra parte la stessa Corte dei Conti, proprio oggi, ha lanciato l’allarme della prospettiva negativa che questa scelta sta delineando per il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza».

cdn.freeforumzone.leonardo.it/newpost.aspx?a=post&c=185146&f=185146&idc=753529&idd=...
Giap1
00domenica 1 febbraio 2015 15:27
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