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Napoli | Raccolta dei rifiuti, igiene e cura del verde stradale

Ultimo Aggiornamento: 11/09/2020 20:50
04/04/2013 22:01
 
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Questi sono gli articoli di giornale seri che vorrei leggere e non foto postate su un sito per fare lo "scoop" sulle buche...

“Rifiuti tossici e speciali: non possiamo raccoglierli”

Raffaele Del Giudice, presidente Asia racconta i risultati raggiunti e sfata i pregiudizi della raccolta dei rifiuti.

Sembra ieri che Napoli, sommersa dai rifiuti, veniva derisa in Italia e all’estero. Ma a distanza di un anno e pochi mesi la situazione è decisamente migliorata anche grazie al nuovo presidente dell’Asia, Raffaele Del Giudice che ci racconta come sono cambiate le cose, a partire dalla sua giornata lavorativa di 24 ore.

Raffaele Del Giudice nell’arco di un anno e mezzo è passato dall’altra parte della barricata, “dell’immondizia” si potrebbe dire, con la tipica ironia che lo contraddistingue: da direttore di Legambiente Campania a presidente dell’Asia (Azienda Servizi Igiene Ambientale).
Un percorso breve se si considera l’area di intervento, di fatto enorme in termini di responsabilità: dagli appostamenti notturni per scoprire e denunciare la mancata raccolta e lo smaltimento legale e illegale di rifiuti, Del Giudice ora lavora incessantemente per capire come quei rifiuti possono essere raccolti in modo efficiente e sostenibile.
Tanto è stato fatto dall’inizio della sua gestione, tanto c’è ancora da fare e tanto, come lo smaltimento dei rifiuti speciali e tossici- rivela il protagonista del pluripremiato documentario “Biùtiful Cauntri*”-“non può essere fatto perché non dipende da noi”.

Che situazione ha trovato quando è arrivato in Asia?

Sono arrivato nel post-emergenza: c’erano ancora i cumuli per strada. In azienda ho trovato un ottimo livello di management, ma anche una grande frustrazione di tutti perché erano additati come i responsabili, gli untori della tragedia a Napoli, senza che nessuno si ponesse il problema che l’Asia è una parte del ciclo dei rifiuti e tante cose noi non riusciamo a farle.

Ovvero? Quali sono le criticità?

Il Comune con la sua azienda, l’Asia, raccoglie solo i rifiuti. Mentre la competenza della programmazione è della Regione, la competenza della gestione è della Provincia tramite le sue aziende provinciali (n.d.r. a Napoli la S.A.P.NA, Sistema Ambiente Provincia di Napoli) che gestiscono gli Stir, Stabilimenti di Tritovagliatura ed Imballaggio Rifiuti (ex impianti CDR).
L’Asia deve ricevere le indicazioni di come smaltire e dove smaltire i rifiuti nel sistema provinciale S.A.P.NA nei tre impianti Stir a Caivano, Tufino e Giugliano, su indicazione flussi forniti dalla Sap.na. Il nostro problema è che questi impianti si intasano e siamo costretti a fare delle lunghe file e spesso non siamo in grado di conoscere la condizione degli impianti. Tali impianti andrebbero rivampizzati ossia rimodernati.

Quali sono stati gli obiettivi raggiunti dall’inizio della sua gestione?
La prima cosa è stata recuperare la fiducia e la coesione interna a tutti i livelli. Questa cosa mi è costata molta fatica anche se non era visibile: ho girato tutti i distretti, incontrato gli operai, i capi distretto, i funzionari e i dirigenti. E poi i meccanici, visitare gli autoparchi e capire la notte come funziona il servizio è stato un lavoro molto intenso ma necessario che continuo a fare. Oggi posso dire che abbiamo raggiunto con l’aiuto di tutti un grande spirito di squadra e va agli operai di Asia il mio primo ringraziamento perché stanno offrendo un ottimo servizio in un momento economico molto delicato.
Il secondo risultato è stato realizzare una mappatura della città: abbiamo diviso la città in 10 distretti che coincidono più o meno con le municipalità e in ogni distretto c’è un capo area. La divisione in distretti ha permesso di fare un’analisi dei bisogni distretto per distretto e di programmare il piano di raccolta differenziata porta a porta poiché tra i distretti e la direzione centrale c’è un continuo scambio di informazioni e di comunicazione.

A che punto è la raccolta differenziata?

Oggi la raccolta differenziata si fa in tutta la città attraverso i bidoncini e le attrezzature stradali, mentre il porta a porta si fa soltanto in alcuni quartieri. Per la differenziata per la città di Napoli siamo al 27% come dato aggregato mentre nelle zone dove abbiamo fatto il porta a porta, dunque: Chiaiano, Bagnoli, Posillipo, Avvocata, Ponticelli, Scampia siamo al 65%. E’ nostra intenzione estendere la raccolta a tutta la città, ma aspettiamo i finanziamenti del Governo che ci furono promessi dal Ministro Prestigiacomo per fare il censimento utenza per utenza, e chiudere la fascia di Fuorigrotta sia di Ponticelli-San Giovanni.
La settimana scorsa abbiamo inaugurato due nuove Isole Ecologiche Cittadine nei quartieri di Miano e Fuorigrotta. Ora sono sei le isole ecologiche a Napoli: ne abbiamo aperte quattro in due anni. Qui oltre agli ingombranti, a vetro, carta, plastica e cartone è possibile portare gli oli esausti che verranno recuperati. La raccolta degli oli si effettua anche nella municipalità di Vomero e Fuorigrotta ma puntiamo ad estendere il servizio al resto delle municipalità.

A proposito di costi, tuttavia Napoli è costretta a pagare per “esportare” i rifiuti…

Mentre per carta, plastica, alluminio, vetro riceviamo un compenso per la raccolta, per l’umido siamo costretti a portarlo fuori Regione a 160 euro a tonnellata, proprio perché, come ho detto, la Provincia non ha sufficienti e moderni impianti di compostaggio.
Per questo l’altro ieri il Comune ha fatto una delibera che individua le aree per realizzare tre impianti di compostaggio, mentre Asia sta preparando il bando per uno di questi impianti. Ovviamente adesso si deve attivare la filiera istituzionale tra Comune Provincia e Regione per continuare nelle procedure.
E’ da evidenziare il grande passo in avanti del Comune di Napoli che nonostante la grave crisi economica sta dando un grande impulso alla realizzazione di impianti per la raccolta differenziata.

Da “Biutiful Cauntri” a presidente dell’Asia, un cambio di prospettiva rispetto allo smaltimento dei rifiuti tossici e speciali. Cosa fa l’Asia per la raccolta di questi rifiuti?

Certo quello dei rifiuti speciali e tossici, spesso combusti, è un problema che persiste in Campania ed è presente anche nel territorio comunale dove ci sono quasi una trentina di siti interessati. Ad esempio ad Agnano già siamo arrivati con la raccolta differenziata, ma giustamente i cittadini, con le Mamme di Agnano in testa, protestano per le due discariche di rifiuti speciali.
Va chiarito però che il Comune e dunque l’Asia non ha una competenza specifica sui rifiuti tossici e speciali che invece è della Provincia. Ogni rifiuto di questo tipo deve essere analizzato, caratterizzato cosa che facciamo noi dell’Asia, ma poi è la Provincia che deve darci un’autorizzazione speciale per smaltire i rifiuti speciali e le indicazioni di dove smaltirli. Con la Provincia abbiamo un buon livello di collaborazione e che c'è un buon gioco di squadra, tuttavia rispetto alla questione dei rifiuti tossici e speciali è da quando sono diventato presidente che scrivo ma non ho ottenuto una risposta. Immagino perché non ci sono impianti dove portare questo tipo di rifiuti. Perciò mi ripropongo di incontrare al più presto il commissario sui roghi tossici Donato Cafagna.

Il fenomeno dei rifiuti speciali e tossici riguarda anche diverse aree nei pressi dei campi rom…

Si, si tratta di rifiuti combusti. Noi dell’Asia possiamo raccogliere l’immondizia solo nei campi comunali autorizzati, quando i campi rom sono abusivi, non possiamo intervenire perché siamo tenuti a rispettare una serie di normative, in ogni caso, trattandosi di rifiuti con un codice speciale, il loro smaltimento va autorizzato dalla Provincia.
Nel caso del Campo Comunale siamo in grande difficoltà perché non riusciamo a capire se questi rifiuti siano prodotti internamente ai campi o se siano sversati abusivamente. Abbiamo chiesto ai vigili urbani, di fare dei controlli notturni e sembra che a sversare siano piccoli artigiani, commercianti, piccole imprese che da veri criminali liberano i resti delle loro lavorazioni in modo abusivo. Stiamo accertando anche se ci sia una connivenza con alcuni rom che sotto compenso danno fuoco ai rifiuti sversati.

Info: www.asianapoli.it

Alessandra del Giudice

*Biùtiful cauntri è un film documentario realizzato nel 2007 da Esmeralda Calabria, Andrea D'Ambrosio e Peppe Ruggiero con protagonista-narratore Raffaele Del Giudice. Affronta il tema dello smaltimento illegale di rifiuti tossici e speciali e delle ecomafie in Campania. È stato presentato a novembre 2007 nell'ambito del Torino Film Festival, dove ha ricevuto una menzione speciale, ed è poi uscito il 7 marzo 2008 in dieci sale italiane. Nel 2008 ha ricevuto il Nastro d'argento come Miglior documentario uscito in sala e il Globo d'Oro Migliore documentario. Nel 2009 ha vinto il 1º premio ex aequo per l'Audiovisivo al Premio Giancarlo Siani.



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