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Napoli | Raccolta dei rifiuti, igiene e cura del verde stradale

Ultimo Aggiornamento: 11/09/2020 20:50
03/06/2013 23:33
 
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RIFIUTI: DA COMUNE NAPOLI 500MILA EURO CONTRO SVERSAMENTI DE MAGISTRIS ANNUNCIA DELIBERA PER BONIFICARE DISCARICHE

(ANSA) - NAPOLI, 4 GIU - Risorse per 500mila euro che il Comune ha individuato tra i propri fondi da destinare alla bonifica degli sversamenti abusivi nella cinta periferica di Napoli. "Tra oggi e giovedì sarà approvata una delibera - ha annunciato il sindaco Luigi de Magistris, ai microfoni di Radio Marte - per bonificare le sei-sette discariche che cinturano la città. Abbiamo trovato i fondi per farlo". A spiegare l'intervento, il vicesindaco Tommaso Sodano, che ha la delega all'Ambiente. "Abbiamo individuato 500mila euro di fondi comunali - ha affermato - per bonificare in via prioritaria quelle discariche abusive che sono a ridosso degli insediamenti dei Rom, sia nella zona orientale sia in quella a nord come contributo concreto contro i roghi dei rifiuti". Un quantitativo di rifiuti stimato in circa 2mila tonnellate. Sodano fa sapere che il Comune ha inviato una lettera alla Regione Campania per chiedere di poter sversare questi rifiuti negli impianti. "Ho parlato con Giovanni Romano (assessore regionale all'Ambiente ndr) e telefonicamente mi ha confermato l'assenso su questa idea - ha aggiunto - Prima di tutto che questi rifiuti non rientrino nel computo di quelli prodotti dalla città altrimenti lieviterebbero i costi, in secondo luogo che ci autorizzino a sversare". Sodano precisa che "il territorio da bonificare è nostro, ma la stragrande maggioranza di questi rifiuti vengono da fuori". La destinazione dei rifiuti dovrebbe essere, come continua Sodano, il termovalorizzatore di Acerra, ma prima "c'é da fare un lavoro aggiuntivo di caratterizzazione e triturazione". "Siccome c'é di tutto - aggiunge - il lavoro maggiore sarà di separarli e durante la fase transitoria di caratterizzazione potremmo usare il sito di trasferenza nostra". Dopo la bonifica, l'idea del vicesindaco è di "chiudere alcune delle aree per evitare che si torni a sversare, in altre potenzieremo la vigilanza con telecamere e polizia ambientale". "Siamo preoccupati perché arriverà l'estate e c'é il rischio di incendi - sottolinea - inoltre potrebbe crescere l'intolleranza nei confronti dei Rom che spesso vengono utilizzati come manovalanza per lo smaltimento illecito dei rifiuti". (ANSA).

04/06/2013 22:00
 
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^^ in realtà i rifiuti non possono muoverli da lì se non vengono prima caratterizzati e codificati. Ma è una cosa che impiegherà una decina di giorni, il grosso è il lavoro di selezione, speriamo lo facciano per bene.

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04/06/2013 22:29
 
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Re: Quei rifiuti contesi in Europa: "Così Napoli regala milioni"
Mark Corleone, 24/05/2013 12:51:


Come i rifiuti che Napoli manda a bruciare anche in Olanda, pagando 103 euro per tonnellata a Rozemburg e Delfgjil, inceneritori dei colossi “Avr” e “E.On Energy”, l’Enel tedesca. Rifiuti che fanno ricchi tutti: strutture europee che producono energia, vettori marittimi e su gomma, discariche meridionali come quelle di Taranto, ormai provincia simbolo del disastro ambientale. Un viavai di navi e tir che il “Venerdì” di “Repubblica” in edicola oggi racconta nel servizio di copertina.

Miglia 2.333, la crociera dei rifiuti durava sette giorni con la “Nordstern” a 16 nodi. La “Wilson” a 10 non risparmia tempo, ma molto carburante. L’Olanda insegna ad essere ricchi, avari, saggi. Trattare i rifiuti di Napoli, spiega Eric Sloot, direttore commerciale, «fa coincidere l’affare economico con la salvaguardia dell’ambiente, perché in Italia finirebbero in discarica ma in Olanda si produce energia».



Nel buon articolo di Corbo, purtroppo, si continua a dar spazio a sti gradassi olandesi che pensano davvero che abbiamo l'anello al naso.
Non fatevi abbindolare, quanto ho grassettato è una ca**ata.
Non si produce energia, si RECUPERA. Non si fanno soldi, si risparmia qualcosina dei costi di gestione che comunque dovrebbero sostenere- E se non prendessero rifiuti dall'estero, avrebbero enormi difficoltà a pagarsi l'ammortamento dei troppi inceneritori che hanno costruito, perché (beati loro) la elevata differenziata lì non ne garantisce l'alimentazione. Per questo prendono rifiuti da termodistruggere a quella quotazione ridicola [SM=p2820490]


[Modificato da MiZaR-82 04/06/2013 22:30]

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05/06/2013 14:50
 
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Novità centri di compostaggio e spazzatrici
we ragazzi. ho chiesto al consigliere vernetti su facebook novità circa i due temi di cui sopra. queste le domande che gli ho posto:

1) a che punto siamo con i bandi per i centri di compostaggio? si aspettano fondi dalla regione o si stanno studiando alterntive?
2) il centro di compostaggio del carcere di secondigliano, a che punto siamo?
3) poco tempo fa si è parlato dell'acquisto di 8 nuove spazzatrici (link) ma il bando di gara ancora non è stato fatto. come mai?.

ecco la sua risposta:


ciao, Andiamo per gradi , il bando per i centri di compostaggio è pronto soltanto che su richiesta del pd si stanno facendo valutazioni per siti alternativi identificabili , presumibilmente 15gg. e viene pubblicato; le spazzatrici: Un bando già è stato ultimato e sono state aperte le buste per 1 sola in quanto per fare il bando ci vuole la copertura in cassa , il secondo bando per le altre 7 è in esecuzione e devono passare i termini di legge per assegnarlo. Sito di compostaggio di Secondigliano sta andando avanti ed è in realizzazione , in quanto è indipendente da noi. è gestito da una società privata che ha realizzato una cooperativa su progetto del ministero di grazia e giustizia , inoltre ha anche una impianto di vagliatura sotto utilizzato , il personale è tutto interno al carcere , appena sarà pronto gli conferiremo umido.a quello che mi è dato sapere la realizzazione è 4 settimane.

[Modificato da Mark Corleone 05/06/2013 15:11]
05/06/2013 21:40
 
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Re: Novità centri di compostaggio e spazzatrici
Mark Corleone, 05/06/2013 14:50:

we ragazzi. ho chiesto al consigliere vernetti su facebook novità circa i due temi di cui sopra. queste le domande che gli ho posto:

1) a che punto siamo con i bandi per i centri di compostaggio? si aspettano fondi dalla regione o si stanno studiando alterntive?
2) il centro di compostaggio del carcere di secondigliano, a che punto siamo?
3) poco tempo fa si è parlato dell'acquisto di 8 nuove spazzatrici (link) ma il bando di gara ancora non è stato fatto. come mai?.

ecco la sua risposta:


ciao, Andiamo per gradi , il bando per i centri di compostaggio è pronto soltanto che su richiesta del pd si stanno facendo valutazioni per siti alternativi identificabili , presumibilmente 15gg. e viene pubblicato; le spazzatrici: Un bando già è stato ultimato e sono state aperte le buste per 1 sola in quanto per fare il bando ci vuole la copertura in cassa , il secondo bando per le altre 7 è in esecuzione e devono passare i termini di legge per assegnarlo. Sito di compostaggio di Secondigliano sta andando avanti ed è in realizzazione , in quanto è indipendente da noi. è gestito da una società privata che ha realizzato una cooperativa su progetto del ministero di grazia e giustizia , inoltre ha anche una impianto di vagliatura sotto utilizzato , il personale è tutto interno al carcere , appena sarà pronto gli conferiremo umido.a quello che mi è dato sapere la realizzazione è 4 settimane.




ottimo, speriamo che vada tutto bene per questi benedetti siti di compostaggio, perchè una volta realizzati Napoli potrà veramente fare il passo di qualità in termini di rifiuti
[Modificato da enzo551 05/06/2013 21:41]
07/06/2013 12:01
 
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Una buona notizia, và...

Licenziato il netturbino dell'Asìa che prendeva il sole in Villa comunale
Il dipendente della società partecipata del comune durante l'orario di lavoro si dedicava all'abbronzatura


Era stato immortalato mentre, in déshabillé, prendeva il sole in Villa Comunale con addosso la divisa dell’Asìa. Ora, a un mese di distanza dall’episodio, i vertici della municipalizzata hanno deciso: il netturbino è stato licenziato.

Una soluzione drastica, spiega il presidente Raffaele Del Giudice, «che ci addolora ma che abbiamo adottato nel rispetto dei tantissimi lavoratori, la quasi totalità, che operano quotidianamente con grande serietà e responsabilità». Al verdetto l’Asìa è giunta dopo una lunga e dettagliata inchiesta interna. Del Giudice e l’amministratore delegato Daniele Fortini hanno acquisito documenti e informazioni. Partendo proprio dalle immagini dell’operatore ecologico a caccia di tintarella e del suo collega che dorme a bordo del camion. Poi hanno tirato le somme. «Purtroppo abbiamo accertato che il lavoratore in déshabillé era regolarmente in servizio - sottolinea a tal proposito il presidente - La linea dura deriva anche dal fatto che il suo comportamento ha causato un grave danno d’immagine alla società. Certo, qualora lo ritenesse, potrà contestare la nostra decisione nelle sedi opportune». «Graziato», invece, l’autista che è stato fotografato a pochi metri dal compagno: nei suoi confronti è scattata solo una sospensione di 15 giorni perché, affetto da una limitazione, era in pausa.

«Quando accadono cose del genere non siamo certamente contenti, di notte non dormo se penso che molte famiglie non hanno più uno stipendio, specie in tempi difficili come questi - aggiunge Del Giudice - Ma non facciamo sconti a nessuno, non possiamo permettercelo. In due anni abbiamo licenziato una decina di operai e comminato centinaia di contestazioni a tutti i livelli. Nessuno in Italia sta adottando misure del genere. Per questo non accetto che l’Asìa venga accusata di scarsa efficienza. Possiamo contare, infatti, su operai onesti, che fanno il loro dovere senza tirarsi indietro, nonostante i noti problemi economici dell’azienda».


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07/06/2013 12:13
 
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Concordo. Spiace sempre quando qualcuno perde il lavoro, ma come si suol dire "poteva pensarci prima".
12/06/2013 11:48
 
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Napoli: abbatuto il cedro di Largo San Giovanni Maggiore Pignatelli


12/06/2013 11:53
 
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:O Motivo?
12/06/2013 11:57
 
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Già prima era bella quella piazza, figuriamoci ora che ha un tronco mozzato messo lì in mezzo... [SM=x2819345]

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12/06/2013 12:21
 
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Allora: è stato tagliato il cedro libanese di largo San Giovanni Maggiore, tutti insorgono, anche i capi della Seconda Municipalità. Purtroppo non si riesce ancora a capire che gli alberi sono come le persone, hanno una vita propria, certo non lunga quanto gli uomini, ma non eterna, specie in posti dove il terreno è abbastanza scarso rispetto a un bosco o all'aperta campagna.

Riporto che per gli alberi ad alto fusto la competenza è del Comune, per tutti gli altri alberi, ma anche per siepi, arbusti, aiuole e roba varia la competenza è municipale. L'intervento a via Santa Teresa e al corso Amedeo di Savoia per esempio è stato eseguito su ordine della municipalità.
12/06/2013 12:22
 
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Re:
bartol0, 12/06/2013 11:57:

Già prima era bella quella piazza, figuriamoci ora che ha un tronco mozzato messo lì in mezzo... [SM=x2819345]

ma serio. Quella piazza è un'autentica malabolgia dantesca il sabato sera e notte, dove si fanno fetenzie assurde, ora tutti insorgono per un albero.
12/06/2013 12:29
 
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Re:
CityclassR4, 12/06/2013 12:21:

Purtroppo non si riesce ancora a capire che gli alberi sono come le persone, hanno una vita propria, certo non lunga quanto gli uomini, ma non eterna, specie in posti dove il terreno è abbastanza scarso rispetto a un bosco o all'aperta campagna.


Esatto.

Basterebbe prevederne, con l'abbattimento e la rimozione (questa sconosciuta), immediatamente la sostituzione con un nuovo esemplare o meglio ancora con esemplare più idoneo.

Non come per le palme di viale Augusto, per dire, che sarà un lustro che aspettano di essere rimosse e sostituite con nuovi alberi. [SM=g3040391]

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12/06/2013 12:37
 
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Inoltre so (sempre dalla funzionaria che è stata interpellata per il fatto del pino di via Aniello Falcone) che la potatura è la cosa peggiore che possa essere fatta a un albero, intendendo probabilmente con potatura (termine generico super abusato in genere) la rimozione totale delle chiome, come è stato fatto per esempio da Santa Teresa fino a Capodimonte.

Ora sulle potature suddette non saprei cosa intendeva la Municipalità con "potatura", termine che è stato usato nell'avviso fatto sulla pagina ufficiale FB.
12/06/2013 12:43
 
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comunque per quanto riguarda il cedro, pare che la settimana scorsa si sia sfiorata la tragedia per il cedimento di un ramo che di poco ha sfiorato delle persone. l'abbattimento era programmato da una settimana, speriamo venga sostituito almeno...
12/06/2013 12:44
 
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Potare alberi

Gli alberi non sono tutti uguali e non si potano tutti allo stesso modo o con la stessa frequenza. La potatura delle specie arboree viene, infatti, effettuata per diversi motivi e non solo per scopi produttivi o commerciali. Gli alberi vengono, infatti, “allevati” in contesti urbani ( strade, parchi, storici) o privati ( giardini). In base alla loro localizzazione possono richiedere potature drastiche o meno incisive, che hanno lo scopo di ridurre la dimensione dell’albero o di condizionarne lo sviluppo vegetativo.

Tipi di potatura alberi

Gli alberi si possono sottoporre a diversi tipi di potatura che essenzialmente si dividono in interventi obbligati e liberi. La potatura obbligata si effettua per alberi cresciuti in contesti pubblici, dove è necessario eliminare parti pericolanti o rimuovere alcune parti della chioma per darle una forma specifica da adattare al contesto storico e urbanistico in cui gli stessi alberi si sviluppano. Questi interventi di potatura tenderanno a dare all’albero una forma geometrica ben precisa, per esclusive finalità estetiche e di integrazione paesaggistica, mentre la potatura libera tende a mantenere inalterata la forma dell’albero ed a conseguire specifici obiettivi, come eliminare le parti vecchie e improduttive, stimolare la crescita di quelle deboli, rafforzare la ripresa vegetativa e aumentare la produzione nel caso degli alberi da frutto. All’interno della potatura libera si distinguono diversi tipi di potatura: di trapianto, di allevamento, di mantenimento, di ringiovanimento e di contenimento. Tutte le tipologie di potatura indicate si effettuano tramite dei tagli.

Tagli potatura alberi

Gli alberi, in linea di massima, si potano attraverso dei tagli che possono riguardare interi rami, branche o porzioni di essi. Se i tagli tendono ad asportare completamente i rami si parla di potatura di eliminazione, mentre se tendono ad asportare solo una parte delle stesse parti si parla di potatura di accorciamento o raccorciamento. I tagli della potatura degli alberi, sia di eliminazione che di accorciamento, vanno praticati in maniera netta e precisa, con attrezzi ben affilati e disinfettati. I tagli netti evitano di formare sbavature nella corteccia del legno e facilitano il processo di cicatrizzazione, mentre i tagli scorretti o imprecisi lasciano dei residui legnosi e vegetali che possono seccare o marcire favorendo una mancata cicatrizzazione e l’ingresso di agenti patogeni che possono dare vita al marciume del legno. Tra i tagli di potatura degli alberi va assolutamente evitata la capitozzatura.

Capitozzatura

Per lungo tempo gli alberi sono stati potati con il metodo della capitozzatura. Si tratta di un taglio di accorciamento che si è rivelato molto pericoloso per la salute delle specie arboree. Solo di recente si è capito che capitozzare un albero non solo è inutile, ma addirittura dannoso. La capitozzatura consiste nell’asportare la cima dell’albero ed i suoi rami principali, lasciando delle parti monche, come se l’albero fosse stato “decapitato. In pratica si tratta di asportare la chioma dell’albero lasciando solo il fusto con dei monconi. Questa pratica compromette la ripresa vegetativa dell’albero indebolendolo ed esponendolo all’attacco di malattie funghine. Le chiome degli alberi sono state capitozzate nell’ambito di potature obbligate, per rimuovere chiome disomogenee ed eccessive che danneggiavano alcuni contesti urbani. Con il tempo si è visto che la capitozzatura non migliora la struttura dell’albero, perché dai rami monchi si assisterà a una ripresa vegetativa intensa, tesa a colmare la “perdita” della chioma precedente. Questo vigore vegetativo farà sviluppare una chioma disomogenea ed esteticamente più sgradevole di quella asportata. La lunga esposizione del fusto monco all’azione degli agenti esterni, causa anche una ritardata cicatrizzazione delle ferite e spaccature che favoriscono l’ingresso di agenti patogeni. Le infezioni prolungate e non curate possono, inoltre, portare alla morte della pianta.

Potatura di trapianto

La potatura di trapianto rappresenta un’alternativa più seria rispetto alla capitozzatura, anche se attualmente viene praticata molto di rado e solo in contesti urbani. Questa potatura si effettua nel momento della messa a dimora dell’albero, asportando i rami della parte più bassa della chioma, in modo da riequilibrarla e favorirne uno sviluppo più omogeneo. I tagli della potatura di trapianto non devono asportare un numero eccessivo di rami perché si rischia di danneggiare l’apparato radicale dell’albero, con compromissione dello sviluppo generale della pianta.

Potatura di allevamento

La potatura di allevamento si pratica per gli alberi giovani, in genere con due, tre anni di vita, in modo da regolarne lo sviluppo. I rami vanno tagliati in modo da dare la forma scelta alla pianta. Per evitare errori, meglio non tagliare mai i rami opposti l’uno all’altro e alla stessa altezza. Il taglio dei rami permetterà di sviluppare nuove branche, per cui se a queste si vuole dare una forma e una direzione più “equilibrata”, bisogna effettuare i tagli dei rami che formano una biforcazione, procedendo in modo sfalsato e tagliando, dunque, quello alto e poi quello basso o viceversa. Se le biforcazioni sono composte da tre rami, mai tagliare quello centrale, per non deturpare la futura forma dell’albero. Vanno, invece, tagliati i rami troppo vigorosi, malformati, sovrapposti, troppo vicini o che si incrociano con gli altri. La forma ideale dell’albero è quella che consente una giusta distanza tra un ramo e l’altro e la continuità tra quelli superiori e inferiori. L’adeguata disposizione della cima, rispetto alla parte bassa, garantirà una buona ventilazione dell’albero e una corretta esposizione solare.

Potatura di mantenimento

La potatura di mantenimento è una tecnica colturale praticata per gli alberi adulti. Si tratta semplicemente di eliminare i rami secchi e improduttivi, in modo da agevolare la germinazione di quelli ancora fertili. L’intervallo della potatura di mantenimento è abbastanza lungo, forse più di cinque anni. Per la caratteristica di eliminare i rami secchi questa potatura viene chiamata anche di “rimonda”.

Potatura di ringiovanimento

Anche la potatura di ringiovanimento riguarda gli alberi adulti o in condizioni di palese invecchiamento. A differenza del taglio di mantenimento, in questa particolare tipologia di potatura vengono effettuati dei tagli che eliminano i rami secchi dalla chioma dell’albero. La “sfoltitura” può anche essere abbondante, specie sei i rami obsoleti e improduttivi superano quelli sani. In ogni caso, per non danneggiare irrimediabilmente la struttura dell’albero, bisogna fare attenzione a non asportare i rami secondari. I tagli devono, infatti, indirizzarsi solo sui rami secchi principali e non su quelli secondari.

Potatura di contenimento

Se l’albero ha una crescita eccessiva ed i suoi rami creano disagi alle porzioni della casa o ad altri angoli del giardino, si deve eseguire la cosiddetta potatura di contenimento o equilibratura. Questo tipo di potatura si realizza asportando i rami laterali dell’albero o quelli verticali o entrambi. Per contenere le dimensioni della pianta basta eliminare solo i rami eccessivamente sporgenti o pericolanti. Non è necessario procedere ad eliminazioni drastiche o eccessive, perché gli interventi estremi rischiano di danneggiare o modificare irrimediabilmente la naturale forma della pianta.

Cimatura

La cimatura è una tecnica di potatura adatta sia agli alberi che alle piante erbacee. Con la cimatura si asportano i germogli della parte apicale della pianta, stimolando lo sviluppo delle gemme laterali. La cimatura si pratica su alberi giovani o nella cosiddetta fase di allevamento. La cimatura consente di raggiungere diversi obiettivi: se praticata a primavera permette di anticipare l’emissione delle gemme laterali, se viene effettuata a fine estate provoca una maggiore lignificazione del fusto dell’albero.

Potature senza tagli

La potatura degli alberi avviene solitamente con i tagli, ma a volte, si possono praticare delle potature accessorie che evitano di ricorrere ai drastici tagli dei rami e delle gemme. Le potature senza tagli sono l’incurvatura e l’inclinazione. Queste ultime consistono nello spostare manualmente alcuni rami che, per posizione e forma, infastidiscono gli altri compromettendo lo sviluppo della pianta. L’incurvatura consiste proprio nell’incurvare i rami che sporgono eccessivamente dalla chioma, dando loro una forma semisferica, mentre l’inclinazione sposta solo lievemente i rami, in modo da abbassarli ulteriormente rispetto alla loro forma originariamente scorretta.

Quali alberi potare

Come accennato all’inizio del nostro approfondimento, non tutti gli alberi si potano allo stesso modo e non tutti hanno le stesse necessità di potatura. Esistono, inoltre, delle tipologie di potatura più adatte per alcune specie di alberi e meno adatte per altri. Tra le tipologie di potatura che abbiamo elencato ai paragrafi precedenti, ricordiamo che le potature di allevamento e di trapianto si possono effettuare su alberi che perdono le foglie, come salice e pioppo, specie in grado di sopportare anche potature intense e con un’elevata capacità di cicatrizzazione delle ferite. Le potature obbligate, cioè quelle che servono a dare una forma ben precisa all’albero, per esclusivi fini ornamentali, si praticano, tra l’altro, nell’acero campestre, nel platano, nel tiglio e nell’olmo, ma anche tra specie sempreverdi, come l’alloro, il cipresso e il leccio. Per gli alberi da frutto ornamentali e per quelli coltivati, si pratica la potatura di produzione che serve ad anticipare la fioritura o la fruttificazione dell’albero a fini commerciali o estetici. La potatura di produzione si esegue con il cosiddetto “taglio di ritorno”, cioè con l’asportazione parziale di rami al centro della chioma e di branche laterali. Con la potatura di produzione si potano pesco, melo e pero. I tagli vanno effettuati solo sui rami superiori di due anni e in correlazione a un ramo di un anno, mentre non vanno effettuati sui rami superiori di un anno collegati a rami ancora più giovani. Se il taglio di ritorno viene praticato correttamente si riequilibra la chioma e si favorisce una buona produzione dei frutti, mentre in caso contrario si rischia di provocare un eccessivo sviluppo di rami legnosi.

Quando potare

La frequenza della potatura varia in base al tipo di tecnica utilizzata. Per gli alberi da frutto e ornamentali da giardino, in cui non è necessario praticare alcun intervento di potatura obbligata, si può intervenire nella fase di allevamento delle piante giovani, in modo da garantirne il corretto sviluppo. Le altre tipologie di potature, come il mantenimento o il ringiovanimento, si possono effettuare solo in caso di effettiva necessità, come presenza di rami secchi e improduttivi e malattie della pianta. Gli interventi straordinari si possono effettuare anche ogni cinque o dieci anni e comunque solo se si verificano le condizioni di emergenza che li rendono necessari, mentre la potatura di allevamento, tra cui rientra anche quella di produzione o di ritorno, si può effettuare in due periodi, ovvero in inverno o in estate. Nel primo caso si parla si potatura invernale. Questa coincide con la fase in cui la pianta perde le foglie ed entra in riposo vegetativo, nel caso di specie spoglianti, o nella fase compresa tra l’autunno e la primavera per le specie che non perdono le foglie. La potatura estiva, detta anche verde, si effettua nel periodo della ripresa vegetativa della pianta e cioè in quello compreso tra primavera
12/06/2013 12:52
 
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Re:
CityclassR4, 12/06/2013 12:37:

Inoltre so (sempre dalla funzionaria che è stata interpellata per il fatto del pino di via Aniello Falcone) che la potatura è la cosa peggiore che possa essere fatta a un albero, intendendo probabilmente con potatura (termine generico super abusato in genere) la rimozione totale delle chiome, come è stato fatto per esempio da Santa Teresa fino a Capodimonte.

Ora sulle potature suddette non saprei cosa intendeva la Municipalità con "potatura", termine che è stato usato nell'avviso fatto sulla pagina ufficiale FB.


Faccio il Biagio della situazione, se leggessi con attenzione le pagine del forum ed in particolare i miei interventi su questo thread, non avresti nemmeno avuto bisogno di andare a leggere l'opinione della funzionaria, dato che l'ho scritto proprio in occasione della rasatura selvaggia degli alberi di Porta Capuana, giorni fa... [SM=x2819347]

[SM=p2982591]


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Coma White, 12/06/2013 12:52:


Faccio il Biagio della situazione, se leggessi con attenzione le pagine del forum ed in particolare i miei interventi su questo thread, non avresti nemmeno avuto bisogno di andare a leggere l'opinione della funzionaria, dato che l'ho scritto proprio in occasione della rasatura selvaggia degli alberi di Porta Capuana, giorni fa... [SM=x2819347]

[SM=p2982591]




[SM=x2819346]

L'altro giorno ho visto gli alberi di via Luca Giordano capitozzati, terribili [SM=g2982593]

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bartol0, 12/06/2013 12:58:



[SM=x2819346]

L'altro giorno ho visto gli alberi di via Luca Giordano capitozzati, terribili [SM=g2982593]


Perchè, quelli di via Cilea, poveri anche loro... [SM=x2819341]

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