@1799: calcola sempre che questi sono valori assoluti, per cui è normale che più un comune è popoloso, più i suoi movimenti in valori assoluti sono amplificati. Ma bisogna sempre pensare alle variazioni relative percentuali.
Per esempio, Napoli, che in valori assoluti ha perso oltre 120 mila abitanti, in realtà in valori percentuali ha perso il 10% della sua popolazione. Comuni più piccoli come San Giorgio a Cremano, pur avendo perso solo 15 mila abitanti, in realtà ha perso il 24% della sua popolazione (se ci pensiamo è un quarto del totale).
Inoltre, consideriamo sempre altri fattori, ad esempio, quello secondo me più presente, delle condizioni abitative. Con le nuove edificazioni nella seconda e terza cintura molta popolazione da Napoli e dai comuni della prima cintura hanno preferito lasciare case in affitto per comprarsi case nuove a prezzi accessibili in periferia.
Yuri parlava di gente che da Ercolano si è spostata ad Avella, io conosco gente che ha lasciato le case vecchie di Napoli, in affitto, per comprarne una nuova a Giugliano e Mugnano.
La spinta è stata quindi quella. I centri di vecchia urbanizzazione, persa l'appetibilità per nuove edificazioni, hanno perso abitanti. Ciò riguarda Napoli, la costa vesuviana e alcuni centri di vecchia urbanizzazione/industrializzazione: l'azzurro che vedete a nord di Napoli riguarda comuni come Arzano, Frattamaggiore..è successa una cosa analoga ad Aversa, Pomigliano d'Arco (che secondo me risente anche della crisi occupazionale legate alla Fiat).
[Modificato da Linea68 16/10/2012 09:00]