Napoli | Trasporto Pubblico di superficie

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La protesta
Petizione dell'associazione Napoli Positiva: 300 firme in due ore
"No ai filobus nel quartiere"
la rivolta dei Colli Aminei

TRECENTO firme in due ore e oggi si continua. L'associazione Napoli Positiva ha promosso una petizione dimostrando praticamente agli abitanti dei Colli Aminei che la rete di filobus sulla tratta Colli Aminei-piazza Dante in corso di realizzazione da parte dell'Anm nonèadattaal quartiere. Gli abitanti e i commercianti dei Colli Aminei hanno montato un gazebo davanti al supermercato Oviesse raccogliendo i consensi dei cittadini ai quali hanno mostrato quelli che definiscono gli svantaggi del progetto. Affissi sui cassonetti e sui tabelloni pubblicitari, numerosi striscioni di protesta: "Nel 2012 ristrutturare il servizio pubblico dei trasporti con i filobus — è scritto su uno di questi — è come acquistare tv col tubo catodico". E ancora: "Filobus ai Colli Aminei ecologia di risulta". "No ai filobus sl al progresso" e "Meno pali più alberi". «Viale Colli Aminei è una strada stretta per un pullman che ha l'obbligo di seguire un percorso — interviene per i commercianti Paolo De Marino — i vigili urbani non concedono spazio per la vendita. L'ultimo restyling di strada e marciapiedi si è concluso a giugno scorso. Senza contare che la zona è ventosa e gli autisti sarebbero costretti a rimettere a posto il trolley continuamente. È zona di grande passaggio di ambulanze, se si blocca il filobus, che succede?». Protestano anche perché sui marciapiedi di un metro e venti un plinto perla linea aerea da 50 centimetri impedirà il passaggio alle carrozzine dei disabili. «Un impatto visivo assurdo», commenta Gennaro Romito, presidente del comitato civico di via Nicolardi. «Se con questi apparati copriranno le attività commerciali — anticipa Massimo Piccirillo dell'associazione commercianti — siamo pronti a denunciare il Comune per il danno economico». Roberta Giova, avvocato e tra i leader di Napoli Positiva: «Un percorso che passa attraverso zone vincolate — dice — non può avere il permesso della soprintendenza». «Il filobus — dice Innocenzo Datri — inventato nel 1900 ha esaurito lo sviluppo tecnologico. L'amministrazione abbandoni ogni velleità retrograda, ora che scienziati e tecnici si apprestano a lanciare lo "zerofilobus", senza fili». Firmano anche i componenti di "Adda passà 'a nuttata", che in tempi di tagli di bus hanno istituito un servizio di trasporti in auto per gli anziani. (s.cer.)

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