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Il Cielo di Napoli

Napoli | Lotta per la legalità

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    Brigante1981
    Post: 1.490
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    00 07/09/2016 16:03
    siamo in un paese dove mediamente se i poliziotti alzano un dito, lo alzano insieme a tutta la mano e spesso anche il manganello addosso a studenti, professori, operai... col cavolo che alzano quel dito contro i criminali, maglio che se lo mettono nel... quel dito! Mafia legalizzata a carico della comunità.
    ripeto, "mediamente" qualche mela buona nella discarica di mele marce chiamata "polizia/carabinieri/vigili urbani" c'è!

    __________________________
    Sono Brigante1981 ma gli amici mi chiamano BRIG!
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    CityN
    Post: 9.331
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    00 07/09/2016 20:59
    :lol:
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    Ninconanco81
    Post: 5.474
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    00 09/09/2016 11:35
    Notevole intervento di Woodcock che senza remore traccia una via da seguire nella lotta alla camorra

    Se solo quella parte sana, giusta ascoltasse questo appello saremmo liberi

    «Il dramma dei ragazzi stritolati dalla spirale della camorra non si risolve nei salotti. E’ un fenomeno criminale imponente, che ci riguarda tutti, a cominciare da quella borghesia che dovrebbe decidersi, una volta per tutte, ad uscire dal suo isolamento»,

    «Credo che tutti i napoletani debbano vedere Robinù.
    Soprattutto quelli che appartengono alla cosiddetta “Napoli bene”, quella borghesia più o meno “alta” che spesso fa finta di niente perché trova più conveniente ignorare il problema, oppure, peggio ancora, lo affronta, lo analizza e immagina anche di poterlo risolvere con quella punta di inesorabile snobismo che la caratterizza da sempre».

    Nel mirino del pm che, dopo aver indagato sui grandi intrecci del potere si occupa ormai a tempo pieno delle ramificazioni dei clan, c’è proprio «quella parte della borghesia partenopea che si considera illuminata e che tende a concentrare le sue energie in sterili discussioni e dibattiti consumati in questo o quel salotto alla moda, magari prima o dopo l’assaggio di un gustoso piatto cucinato con l’ultima ricetta. Ma nel frattempo, il fenomeno è ormai entrato a pieno titolo nel salotto di Napoli: non si spara solo a Forcella o a Scampia, ma fra piazza Municipio, piazza del Plebiscito e il teatro San Carlo».

    Ecco perché, secondo il pm Woodcock, il film Robinù «dovrebbe essere proiettato, prima di tutto, nei teatri e nei cinema delle zone residenziali della città. Andrebbe inserito nel programma di quei cineforum frequentati dalla quella parte di napoletani preoccupati solo di ritrovare l’auto o la moto all’uscita del cinema e di andare a cenare, senza essere disturbati dall’altra parte della città che avvertono come estranea e diversa rispetto a loro. Si tratta, a mio avviso, di un documento straordinario il cui pregio principale è quello di non evocare nessuna sensazione né di pietismo né di eroismo. Un vero e proprio atto di denunzia, forte e diretto, nel quale a parlare sono solo i ragazzi (e i parenti) protagonisti delle storie raccontate; non a caso sparisce e risulta silenziata anche la voce dell’intervistatore».

    Ma in che modo si possono salvare questi ragazzi? «Come rappresentante delle istituzioni e come operatore giudiziario – argomenta il pm Woodcock - mi sento solo di poter dire che anche la repressione di questi fenomeni criminali deve essere innanzitutto portata avanti abbandonando la contrapposizione tra “buoni e cattivi”. Questa logica non porta da nessuna parte. D’altro canto, però, come napoletani non bisogna schernirsi o quasi vergognarsi nel rappresentare e nel denunziare, anche pubblicamente e a gran voce, la drammaticità di un fenomeno che non solo esiste e che è imponente, ma che riguarda il ventre della nostra città».

    Una realtà che, sottolinea il magistrato, «rappresenta peraltro anche l’espressione di un’energia che, se fosse riconvertita in termini positivi, potrebbe dare risultati straordinari. Proprio in quelle zone la città ha saputo dimostrare, sin dal dopoguerra, anche una straordinaria umanità e la capacità di mettere insieme culture diverse, aprendosi all’integrazione degli immigrati. Molti anni prima, mi verrebbe da dire, della Norvegia».

    Per il futuro, il pm ha una speranza, già espressa durante la requisitoria pronunciata insieme al pm Francesco De Falco al termine del processo sulla “paranza dei bambini”. «Indubbiamente, la visione di Robinù suscita rabbia e amarezza. Ma per quanto mi riguarda, conservo l’auspicio che le istituzioni possano trovare il modo per garantire a questi ragazzi una seconda opportunità, magari facendo in modo che, scontata la pena possano lasciare il crimine e tornare alle botteghe artigiane dei loro genitori e dei loro nonni».


    __________________________
    La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso

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    Mark Corleone
    Post: 8.822
    Registrato il: 16/04/2012
    10 09/09/2016 11:43
    "Credo che tutti i napoletani debbano vedere quel documentario – afferma Woodcock - Soprattutto quelli che appartengono alla cosiddetta “Napoli bene”, quella borghesia più o meno “alta” che spesso fa finta di niente perché trova più conveniente ignorare il problema, oppure, peggio ancora, lo affronta, lo analizza e immagina anche di poterlo risolvere con quella punta di inesorabile snobismo che la caratterizza da sempre»"

    In un salotto borghese questa parte di discorso sarebbe stata assolutamente condivisa, in particolare il finale. Quello che voglio dire è che il discorso concettualmente è pure giusto ma non me lo aspetto da un PM (è poco da magistrato) ma molto più simile alle argomentazioni snob che si farebbero in questi salotti. Dichiarazioni molto mediatiche. Purtroppo uno dei problema di questa città è la collusione di parti di borghesia con ambienti criminali: non si può rispondere a discorsi snob con discorsi stereotipati antisnob.
    [Modificato da Mark Corleone 09/09/2016 11:44]
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    _Gio'_
    Post: 2.351
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    00 11/09/2016 09:11
    Woodcock ha fatto un'ottima esternazione. Il problema di Napoli è la poca presenza della classe borghese, che dovrebbe indirizzare la città in determinate direzioni e modi di fare.

    Felice che qualcuno abbia denunciato il problema.

    __________________________
    "Ci sono posti in cui vai una volta sola e ti basta... e poi c'è... Napoli" (J. Turturro)
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    granpacco
    Post: 3.439
    Registrato il: 15/02/2012
    10 11/09/2016 23:11
    il problema di napoli è che queste baby gang composte da subumani non prendono manganellate dalla mattina alla sera da genitori che se ne fottono, dall'esercito che non può muoversi, dalla municipale che non ha il fisico, dai carabinieri e poliziotti troppo impegnati tra chiacchiere e telefonino, da leggi barzelletta all'italiana che diventano alibi per nullafacenti raccomandati ed in fine giudici troppo buonisti, altro che borghesia!
    Adesso definitemi pure un fascista
    [Modificato da granpacco 11/09/2016 23:27]
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    aurobindo
    Post: 754
    Registrato il: 01/03/2012
    00 12/09/2016 09:06
    Re:
    granpacco, 11/09/2016 23.11:

    il problema di napoli è che queste baby gang composte da subumani non prendono manganellate dalla mattina alla sera da genitori che se ne fottono, dall'esercito che non può muoversi, dalla municipale che non ha il fisico, dai carabinieri e poliziotti troppo impegnati tra chiacchiere e telefonino, da leggi barzelletta all'italiana che diventano alibi per nullafacenti raccomandati ed in fine giudici troppo buonisti, altro che borghesia!
    Adesso definitemi pure un fascista



    Non c'è bisogno di indossare l'uniforme nera con il simbolo del Littorio romano per debellare queste forme di delinquenza demenziale. Secondo me basterebbe fare 3 cose: 1) eliminare l'assurdo discrimine dell'età per rendere tutti punibili così come avviene nelle legislazioni Anglosassoni. 2) Istituire in fretta la possibilità di applicare le pene alternative per far lavorare per la comunità quelli che sbagliano 3) Togliere l'assurda atipicità italiana per cui un corpo di Polizia,Carabinieri o Finanza si dichiara non competente per punire alcune infrazioni come la violazione dei divieti del CdS e dei regolamenti Comunali. In altre nazioni europee chiunque viola la Legge può essere sanzionato, qui se un poliziotto viene chiamato perché un veicolo intralcia il traffico sostando dove è vietato, spesso si dichiara non competente. A me una volta, per un caso del genere, da uno di loro mi fu detto di chiamare i Vigili Urbani e mi trovavo in auto a Via Gennaro Serra completamente bloccata da una vettura in sosta vietata. Che male ci sarebbe se un Carabiniere o un Forestale di sua iniziativa multasse uno sporcaccione che imbratta il suolo pubblico, cioè di tutti?


    :mod:
    [Modificato da aurobindo 12/09/2016 09:11]
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    Trando90
    Post: 545
    Registrato il: 18/08/2012
    00 12/09/2016 13:22
    Non c'è certezza della pena per queste bestie che sanno di poter fare quello che vogliono, purtroppo abbiamo la malsana idea di trattare come ragazzini questi delinquenti di 16-17-18 anni quando invece a questa età alcuni di loro hanno già un lungo curriculum criminale, in più c'è da dire che a Napoli manchi una società civile forte con uno spirito di comunità tale da portare a ribellarsi contro queste bestie
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    granpacco
    Post: 3.439
    Registrato il: 15/02/2012
    00 12/09/2016 13:40
    Ciò succede semplicemente perchè non si è tutelati dalle forze dell'ordine e dallo stato, se ci fosse il supporto materiale la comunità insorgerebbe ne sono certo! Ogni volta che si interviene si rischia di fare una brutta fine senza che nessuno paghi le conseguenze e di esempi ce ne sono stati parecchi nella nostra città, prendersela con la borghesia mi sembra paradossale
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    granpacco
    Post: 3.439
    Registrato il: 15/02/2012
    00 12/09/2016 13:45
    Re: Re:
    aurobindo, 12/09/2016 09.06:

    granpacco, 11/09/2016 23.11:

    il problema di napoli è che queste baby gang composte da subumani non prendono manganellate dalla mattina alla sera da genitori che se ne fottono, dall'esercito che non può muoversi, dalla municipale che non ha il fisico, dai carabinieri e poliziotti troppo impegnati tra chiacchiere e telefonino, da leggi barzelletta all'italiana che diventano alibi per nullafacenti raccomandati ed in fine giudici troppo buonisti, altro che borghesia!
    Adesso definitemi pure un fascista



    Non c'è bisogno di indossare l'uniforme nera con il simbolo del Littorio romano per debellare queste forme di delinquenza demenziale. Secondo me basterebbe fare 3 cose: 1) eliminare l'assurdo discrimine dell'età per rendere tutti punibili così come avviene nelle legislazioni Anglosassoni. 2) Istituire in fretta la possibilità di applicare le pene alternative per far lavorare per la comunità quelli che sbagliano 3) Togliere l'assurda atipicità italiana per cui un corpo di Polizia,Carabinieri o Finanza si dichiara non competente per punire alcune infrazioni come la violazione dei divieti del CdS e dei regolamenti Comunali. In altre nazioni europee chiunque viola la Legge può essere sanzionato, qui se un poliziotto viene chiamato perché un veicolo intralcia il traffico sostando dove è vietato, spesso si dichiara non competente. A me una volta, per un caso del genere, da uno di loro mi fu detto di chiamare i Vigili Urbani e mi trovavo in auto a Via Gennaro Serra completamente bloccata da una vettura in sosta vietata. Che male ci sarebbe se un Carabiniere o un Forestale di sua iniziativa multasse uno sporcaccione che imbratta il suolo pubblico, cioè di tutti?


    :mod:



    Ci vuole prima la repressione essendo ormai intere comunità completamente deviate non in grado di concepire cosa sia il bene comune ed il rispetto per il prossimo, dopo di che si possono fare tutti i discorsi di integrazione e compagnia cantante del caso.

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    granpacco
    Post: 3.439
    Registrato il: 15/02/2012
    00 19/09/2016 12:30
    Napoli, Risse e coltelli, torna l'incubo delle baby gang sul lungomare

    di Giuseppe Crimaldi




    Sono tutti ragazzini, hanno solo 14, 15 e 16 anni ma già escono armati e il sabato sera si divertono a fare i guappi e a terrorizzare i loro coetanei. Non si ferma l’emergenza minori, e puntualmente lo spettro delle baby gang torna a comparire in occasione delle serate del fine settimana.
    Il copione è stato rispettato anche sabato scorso. Le 23, in via Partenope all’altezza di un noto bar-caffetteria. La zona di Chiaia - e in particolare quella compresa tra il Lungomare e le stradine dei baretti, viene presidiata da un dispositivo voluto dallo stesso dirigente del commissariato San Ferdinando, Maurizio Fiorillo, che ha dislocato una ventina di uomini in borghese e in divisa per controllare il territorio.

    All’improvviso, approfittando dell’assenza del «pattuglione», un gruppo di adolescenti incrocia un’altra comitiva di giovanissimi. Non ci vuole molto a far scoccare la scintilla della lite che, ben presto, degenera in rissa. Il faccia a faccia non sfugge ad un poliziotto libero dal servizio e in borghese, che passeggia con la moglie: è l’ispettore Vincenzo Arrichiello, che peraltro coordina la sezione di polizia giudiziaria dello stesso commissariato San Ferdinando e che già tante altre volte si è dovuto occupare di risse tra minori.
    L’ispettore riesce a soccorrere un ragazzino 14enne che veniva rincorso dopo essere stato picchiato dal «branco» e che si era rifugiato all’interno di una pizzeria per scampare al linciaggio. Arrichiello lancia l’allarme e fa confluire in zona gli agenti in servizio. Un intervento tempestivo che riuscirà non solo ad evitare che la rissa abbia conseguenze ancor più drammatiche, ma soprattutto consente di bloccare tre minorenni armati di coltello. L’arrivo della Polizia sul posto disperde i due gruppi di contendenti: uno dei ragazzini getta in terra un coltello a farfalla della lunghezza di circa 14 centimetri, poi recuperato dagli agenti.

    I poliziotti bloccano nel frattempo altri 6 giovanissimi, due dei quali nascondono negli slip altri coltelli della lunghezza di 22 centimetri, ed un settimo adolescente fermato lungo via Niccolò Tommaseo, sorpreso mentre stringeva ancora tra le mani un coltello. Uno dei fermati, con l’esattezza un 16enne, verrà poco dopo riconosciuto dalla vittima come uno dei suoi aggressori. Gli agenti hanno denunciato, in stato di libertà, F.P.S., A.N. e A.A. - rispettivamente di Scampia, del Rione Luzzatti e del Mercato - perché responsabili di detenzione e porto ingiustificato di coltello, A.A., inoltre, è stato anche denunciato per il reato di lesioni personali nei confronti della vittima. Tutti i giovanissimi sono stati affidati ai rispettivi genitori.
    Lunedì 19 Settembre 2016, 08:24

    Ecco ciò che ci rende il paese più ridicolo al mondo ed ecco perchè queste bestie continueranno con i loro divertenti giochi che nel giro di poco tempo li porterà(se gà non lo fanno) a crimini ancora più gravi.
    Non prendiamoci in giro la rieducazione ci vuole sia chiaro, ma che avvenga in carcere,con lavori forzati che facciano capire il senso del rispetto, con servizi sociali in grado di far uscire una persona più pulita ed integra per un rapporto più sereno all'interno della comunità.
    In altri paesi per gli stessi crimini questi giovanotti se la sarebbero passata davvero brutta, in Italia vengono affidati ai genitori, gli stessi che lasciano questi vichinghi liberi di fare ciò che vogliono anche giovanissimi, vedo sempre a napoli ragazzini di 8,9,10 anni liberi di giocare ed infastidire di sera al centro ad esempio senza che abbiano un minimo di controllo. Magari sono anche figli di delinquenti e mentre le forze dell'ordine li riaffidano, con i genitori si faranno un paio di chiacchiere e si vanteranno deridendo quei poveri ragazzini che volevano semplicemente trascorrere un week end in armonia ed invece si ritrovano accoltellati in ospedale. Aspettiamo come sempre che ci scappi il morto
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    TDM_88
    Post: 676
    Registrato il: 24/03/2012
    00 21/09/2016 10:20
    Re:
    CityclassR4, 10/09/2016 20.37:

    Serve il sussulto della società civile, l'opinione al riguardo fatta mediaticamente di massa

    Qua puoi fare una periodica tinteggiatura pure ordinariamente stabilità, poi il fenomeno c'è ed è grave

    Non so se avete letto un'opinione molto bella e popolare di risposta alle esternazioni di Woodcock, potrebbe se applicata coinvolgere anche questo problema



    Sono d'accordo ma ci vogliamo pure mettere che Via Toledo è una delle vie più presidiate dai vigili e se succedono atti vandalici significa che il problema è prima di tutto chi controlla?

    L'ultima volta che sono andato a piazza plebiscito con 3 volanti della municipale alle mie spalle uno sconosciuto si è messo a cercarmi soldi. Mo dico io, se questo non aveva paura di agire con 3 volanti e vigili appostati a 10 metri, è evidente la complicità di chi dovrebbe controllare.
    Scusate se sono andato un po' OT ma è per rendere l'idea.

    P.S. il tizio in questione l'ho scacciato a brutto muso, è andato via, i vigili nn hanno fatto una piega.
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    Mark Corleone
    Post: 8.822
    Registrato il: 16/04/2012
    00 04/10/2016 14:57
    Parte ufficialmente il progetto di videosorveglianza nel centro storico di Napoli.


    L'annuncio arriva dal governatore Vincenzo De Luca, che oggi effettuerà un sopralluogo nei Decumani in occasione dell'attivazione del nuovo sistema realizzato dalla Regione. «Il tema della sicurezza a Napoli - spiega- non si risolve in un mese, ma noi abbiamo investito altre risorse per le telecamere al Rione Sanità e siamo in attesa del progetto tecnico. Un altro contributo arriverà dal progetto "Scuola Viva" per far crescere la civiltà tra i ragazzi. Gli istituti saranno aperti anche il pomeriggio. Creeremo momenti di aggregazione nelle scuole. Per la sicurezza il primo interlocutore sono le forze dell'ordine, ma anche la Regione è in prima li nea. Tentiamo di fare la nostra parte fino in fondo perché il bene della sicurezza lo considero da tutelare in modo primario. Ci vuole la mobilitazione di tutti i soggetti, istituzionali e non».

    Della questione delle telecamere si era parlato lo scorso febbraio in occasione di una riunione del Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza in Prefettura che aveva visto anche la partecipazione del ministro dell 'Interno, Angelino Alfano. E proprio il titolare del Viminale, in quella occasione, aveva spiegato che «grazie all'ausilio delle telecamere gli investigatori sono riusciti già a risolvere alcuni casi di omicidi». Tré sono sistemi di videosorveglianza attualmente a disposizione per controllare il territorio partenopeo. Il primo, creato col Pon 20002006, è funzionale per le zone di Vomero Alto, Vomero Basso e Lungomare Mergellina. Le telecamere in funzione, aveva spiegato Alfano, «sono passate dall'8% di inizio 2015 al 58%». Ed entro fine febbraio si sarebbe dovuti arrivare alla copertura totale. La seconda rete è quella del Pon Sicurezza Campania: a inizio 2015 funzionavano solo 54 apparati su 424 che sono stati aumentati. Infine, il sistema di videosorveglianza del Comune di Napoli con 44 telecamere, di cui 34 funzionanti (77%). E sempre in occasione del vertice De Luca aveva annunciato l'arrivo delle cinquanta telecamere che sarebbero state poi installate nel centro storico. La gara da 1,3 milioni di euro con Fastweb è stata conclusa a settembre del 2015. Il ritardo si era accumulato a causa dell'individuazione dei siti d'accordo con la Soprintendenza.

    [Modificato da Mark Corleone 04/10/2016 15:23]
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    Partenope93
    Post: 1.978
    Registrato il: 15/03/2013
    00 04/10/2016 22:22
    Vincenzo De Luca

    Con un finanziamento di 1,2 milioni di euro, a #Napoli accendiamo 48 telecamere nella zona dei Decumani, quella a più alta concentrazione di turisti, e stanziamo un milione di euro per altri 35 impianti di videosorveglianza nel Rione Sanità.
    Siamo quindi pienamente impegnati nel contrasto alla delinquenza organizzata e alla microcriminalità con un sistema di controllo attivo 24 ore al giorno, che copre da Forcella a via Toledo, via Mezzocannone e Duomo fino a Piazza Cavour, via Tribunali e Porta Capuana.
    Si tratta di tecnologie avanzate che prevedono tutte le telecamere collegate alle tre centrali operative della questura, dei Carabinieri e della Polizia municipale. È uno sforzo importante che facciamo per la #sicurezza, e intendiamo lavorare per estendere quasi dappertutto la videosorveglianza per il contrasto alla delinquenza. Il progetto prevede anche la fornitura alla Polizia di due telecamere mobili e comprende tre anni di manutenzione e un anno di connettività, ma l'impegno della Regione sarà rinnovato alla scadenza.
    Il bando di gara per la videosorveglianza al Rione Sanità, dove negli ultimi giorni si è verificata l'ennesimo episodio con ragazzi che sparavano dagli scooter, prevede invece l'installazione di 13 telecamere e 22 rilevatori di targa. Siamo impegnati per la sicurezza dei cittadini e siamo consapevoli che la battaglia è complessa, poiché non riguarda solo le attrezzature tecnologiche ma vede in prima linea le forze dell'ordine e tutte le istituzioni.
    Siamo impegnati anche nel sociale: è partito il progetto #ScuolaViva, con cui le scuole di circa 500 istituiti rimarranno aperte anche oltre l'orario scolastico con progetti e iniziative, con il coinvolgimento anche dei quartieri e delle associazioni per il territorio.
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    bubolazza
    Post: 6.068
    Registrato il: 03/03/2012
    00 04/10/2016 23:36
    dovrebbero però mettere a sistema tutte le migliaia di telecamere in disuso perchè altrimenti di progetto in progetto ci si perde di nuovo..

    ricordo però che alcune erano ormai troppo obsolete per recuperarle chi sà come è andata a finire.

    __________________________
    Salutandovi indistintamente..

    http://www.pianofortegioiello.it/
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    Coma White
    Post: 8.969
    Registrato il: 14/02/2012
    Utente [inside]
    00 05/10/2016 08:48
    :^^^
    Riporto dalla pagina Città Metropolitana di Napoli:


    Da domani ai Decumani, parte la sorveglianza speciale.
    Entrano in funzione le 51 telecamere collegate con le forze dell'ordine.
    #DeLucaannunciacose
    1) Sono fondi regionali, ma le telecamere NON sono visionabili né dalla Regione né dal Comune, può farlo solo la Questura;
    2) La corrente la paga il Comune;
    3) La connettività delle telecamere è finanziata per i primi tre anni, poi dovrebbe essere pagata dal Comune di Napoli;
    4) Più che inaugurare telecamere, si dovrebbero inaugurare centri di controllo e personale di pronto intervento, altrimenti sono solo pali posizionati in blocchi di cemento orribili come quelli in via Duomo.


    __________________________
    Ristoranti pub e locali di Napoli http://bastachesemagna.wordpress.com/
    Piste e percorsi ciclabili di Napoli http://goo.gl/maps/1YoYv
  • alan shore
    00 07/11/2016 11:33
    nel frattempo, questa settimana un treno in meno

    Banda di ragazzini sulla Linea 1 della metro, sedici vetri rotti con un punteruolo



    Finisce il sabato sera della movida in trasferta al Vomero, comincia quello del vandalismo a bordo della metropolitana mentre si torna a casa, a Napoli Nord, verso Scampia. Dopo mezzanotte il branco sale sul treno alla stazione Quattro Giornate. Qualcuno ha in tasca un punteruolo. Il nuovo gioco è sfondare i vetri. In pochi minuti, la baby gang distrugge quelli di un intero vagone. Sedici finestrini in frantumi, il capotreno è costretto a far scendere tutti i passeggeri alla fermata Policlinico. Il servizio si ferma per ragioni di sicurezza. Un gioco durato appena qualche minuto e che costa migliaia di euro. Il branco, assieme ai tanti giovani che viaggiano in metro il sabato sera, fugge via indisturbato, tra schiamazzi e improperi diretti a chi ha fermato il viaggio. Il treno resta fermo sui binari, impossibile viaggiare dopo il raid. Poco dopo viene trasportato in deposito.

    È un’altra notte di guerriglia, alla metropolitana. «Hanno frantumato i vetri su sedici ante con dei punteruoli — conferma Alberto Ramaglia, amministratore Anm — praticamente quelle di una carrozza intera. Serviranno 7-8 mila euro per ripararle ma soprattutto il treno resterà in deposito per una settimana. Denunceremo oggi l’accaduto e stiamo già provvedendo a recuperare le immagini delle telecamere interne e consegnarle all’autorità giudiziaria. Purtroppo sono in aumento le denunce dei fenomeni di vandalismo all’interno delle stazioni della metro. Sono presidiate, prevedono una spesa considerevole, eppure non basta, dobbiamo difenderci ancora».

    Dieci minuti di ordinaria follia, quelli vissuti dai viaggiatori della metropolitana partita a mezzanotte e 35. Dall’interno, mentre il treno viaggia verso la stazione di Scampia, il gruppo di vandali distrugge tutti i vetri. Il macchinista si accorge del danno, scatta le foto e lancia l’allarme. La notizia si diffonde tra i lavoratori dell’Anm, la società che gestisce Metronapoli. E scatta la protesta. «Chiediamo che vengano acquisite subito le immagini delle telecamere interne al treno — dicono i lavoratori — in modo che la Procura possa intervenire. Non ne possiamo più di lavorare sotto stress ogni week end. La metropolitana il sabato sera è un inferno».

    «Purtroppo sono sempre di più i macchinisti che rinunciano ad effettuare il prolungamento del sabato — conclude Ramaglia — In tanti si tirano indietro proprio per le difficoltà registrate a bordo il sabato sera. Succede anche che i giovani bloccano le porte mentre il treno è in corsa, azionando il freno d’emergenza. «È diventata un’abitudine — spiega un altro macchinista — siamo costretti a uscire dalla cabina di guida e a controllare tutti i vagoni per ripristinare il freno. Azionata la manopola, il treno si blocca, non può più viaggiare. E, considerate le condizioni di lavoro a quell’ora di notte, può essere davvero pericoloso perlustrare l’intero treno mentre circolano gruppi di ragazzi senza paura ».

    «Viaggiano senza biglietto — spiega Giovanni, un altro lavoratore — e pensano di poter fare tutto dopo aver saltato i tornelli. Nessuno li ferma, la metropolitana è terra di nessuno. È tempo di intervenire ». «Alla prefettura chiediamo di aumentare i controlli — chiede Adolfo Vallini, del sindacato Usb — e al Comune di intensificare i controlli ai tornelli».

    napoli.repubblica.it/cronaca/2016/11/07/news/banda_di_ragazzini_sulla_linea_1_sedici_vetri_rotti_con_un_punteruolo-15...
    [Modificato da alan shore 07/11/2016 11:33]
  • Giap1
    00 07/11/2016 11:36
    Una carrozza,non un treno
  • alan shore
    00 07/11/2016 12:23
    Re:
    Giap1, 07/11/2016 11.36:

    Una carrozza,non un treno





    alan shore, 07/11/2016 11.33:

    «Hanno frantumato i vetri su sedici ante con dei punteruoli — conferma Alberto Ramaglia, amministratore Anm — praticamente quelle di una carrozza intera. Serviranno 7-8 mila euro per ripararle ma soprattutto il treno resterà in deposito per una settimana

    [Modificato da alan shore 07/11/2016 12:23]
  • Madeco
    00 07/11/2016 12:30
    :^^^

    In realtà potrebbe aver ragione Giap perché le UDT sti staccano. Quindi se la cosa è confinata ad una carrozza (UDT=2 carrozze), basta staccare l'udt che deve andare in officina e collegare la rimanente udt con un'altra a disposizione.
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