00 19/09/2016 12:30
Napoli, Risse e coltelli, torna l'incubo delle baby gang sul lungomare

di Giuseppe Crimaldi




Sono tutti ragazzini, hanno solo 14, 15 e 16 anni ma già escono armati e il sabato sera si divertono a fare i guappi e a terrorizzare i loro coetanei. Non si ferma l’emergenza minori, e puntualmente lo spettro delle baby gang torna a comparire in occasione delle serate del fine settimana.
Il copione è stato rispettato anche sabato scorso. Le 23, in via Partenope all’altezza di un noto bar-caffetteria. La zona di Chiaia - e in particolare quella compresa tra il Lungomare e le stradine dei baretti, viene presidiata da un dispositivo voluto dallo stesso dirigente del commissariato San Ferdinando, Maurizio Fiorillo, che ha dislocato una ventina di uomini in borghese e in divisa per controllare il territorio.

All’improvviso, approfittando dell’assenza del «pattuglione», un gruppo di adolescenti incrocia un’altra comitiva di giovanissimi. Non ci vuole molto a far scoccare la scintilla della lite che, ben presto, degenera in rissa. Il faccia a faccia non sfugge ad un poliziotto libero dal servizio e in borghese, che passeggia con la moglie: è l’ispettore Vincenzo Arrichiello, che peraltro coordina la sezione di polizia giudiziaria dello stesso commissariato San Ferdinando e che già tante altre volte si è dovuto occupare di risse tra minori.
L’ispettore riesce a soccorrere un ragazzino 14enne che veniva rincorso dopo essere stato picchiato dal «branco» e che si era rifugiato all’interno di una pizzeria per scampare al linciaggio. Arrichiello lancia l’allarme e fa confluire in zona gli agenti in servizio. Un intervento tempestivo che riuscirà non solo ad evitare che la rissa abbia conseguenze ancor più drammatiche, ma soprattutto consente di bloccare tre minorenni armati di coltello. L’arrivo della Polizia sul posto disperde i due gruppi di contendenti: uno dei ragazzini getta in terra un coltello a farfalla della lunghezza di circa 14 centimetri, poi recuperato dagli agenti.

I poliziotti bloccano nel frattempo altri 6 giovanissimi, due dei quali nascondono negli slip altri coltelli della lunghezza di 22 centimetri, ed un settimo adolescente fermato lungo via Niccolò Tommaseo, sorpreso mentre stringeva ancora tra le mani un coltello. Uno dei fermati, con l’esattezza un 16enne, verrà poco dopo riconosciuto dalla vittima come uno dei suoi aggressori. Gli agenti hanno denunciato, in stato di libertà, F.P.S., A.N. e A.A. - rispettivamente di Scampia, del Rione Luzzatti e del Mercato - perché responsabili di detenzione e porto ingiustificato di coltello, A.A., inoltre, è stato anche denunciato per il reato di lesioni personali nei confronti della vittima. Tutti i giovanissimi sono stati affidati ai rispettivi genitori.
Lunedì 19 Settembre 2016, 08:24

Ecco ciò che ci rende il paese più ridicolo al mondo ed ecco perchè queste bestie continueranno con i loro divertenti giochi che nel giro di poco tempo li porterà(se gà non lo fanno) a crimini ancora più gravi.
Non prendiamoci in giro la rieducazione ci vuole sia chiaro, ma che avvenga in carcere,con lavori forzati che facciano capire il senso del rispetto, con servizi sociali in grado di far uscire una persona più pulita ed integra per un rapporto più sereno all'interno della comunità.
In altri paesi per gli stessi crimini questi giovanotti se la sarebbero passata davvero brutta, in Italia vengono affidati ai genitori, gli stessi che lasciano questi vichinghi liberi di fare ciò che vogliono anche giovanissimi, vedo sempre a napoli ragazzini di 8,9,10 anni liberi di giocare ed infastidire di sera al centro ad esempio senza che abbiano un minimo di controllo. Magari sono anche figli di delinquenti e mentre le forze dell'ordine li riaffidano, con i genitori si faranno un paio di chiacchiere e si vanteranno deridendo quei poveri ragazzini che volevano semplicemente trascorrere un week end in armonia ed invece si ritrovano accoltellati in ospedale. Aspettiamo come sempre che ci scappi il morto