00 07/11/2016 11:33
nel frattempo, questa settimana un treno in meno

Banda di ragazzini sulla Linea 1 della metro, sedici vetri rotti con un punteruolo



Finisce il sabato sera della movida in trasferta al Vomero, comincia quello del vandalismo a bordo della metropolitana mentre si torna a casa, a Napoli Nord, verso Scampia. Dopo mezzanotte il branco sale sul treno alla stazione Quattro Giornate. Qualcuno ha in tasca un punteruolo. Il nuovo gioco è sfondare i vetri. In pochi minuti, la baby gang distrugge quelli di un intero vagone. Sedici finestrini in frantumi, il capotreno è costretto a far scendere tutti i passeggeri alla fermata Policlinico. Il servizio si ferma per ragioni di sicurezza. Un gioco durato appena qualche minuto e che costa migliaia di euro. Il branco, assieme ai tanti giovani che viaggiano in metro il sabato sera, fugge via indisturbato, tra schiamazzi e improperi diretti a chi ha fermato il viaggio. Il treno resta fermo sui binari, impossibile viaggiare dopo il raid. Poco dopo viene trasportato in deposito.

È un’altra notte di guerriglia, alla metropolitana. «Hanno frantumato i vetri su sedici ante con dei punteruoli — conferma Alberto Ramaglia, amministratore Anm — praticamente quelle di una carrozza intera. Serviranno 7-8 mila euro per ripararle ma soprattutto il treno resterà in deposito per una settimana. Denunceremo oggi l’accaduto e stiamo già provvedendo a recuperare le immagini delle telecamere interne e consegnarle all’autorità giudiziaria. Purtroppo sono in aumento le denunce dei fenomeni di vandalismo all’interno delle stazioni della metro. Sono presidiate, prevedono una spesa considerevole, eppure non basta, dobbiamo difenderci ancora».

Dieci minuti di ordinaria follia, quelli vissuti dai viaggiatori della metropolitana partita a mezzanotte e 35. Dall’interno, mentre il treno viaggia verso la stazione di Scampia, il gruppo di vandali distrugge tutti i vetri. Il macchinista si accorge del danno, scatta le foto e lancia l’allarme. La notizia si diffonde tra i lavoratori dell’Anm, la società che gestisce Metronapoli. E scatta la protesta. «Chiediamo che vengano acquisite subito le immagini delle telecamere interne al treno — dicono i lavoratori — in modo che la Procura possa intervenire. Non ne possiamo più di lavorare sotto stress ogni week end. La metropolitana il sabato sera è un inferno».

«Purtroppo sono sempre di più i macchinisti che rinunciano ad effettuare il prolungamento del sabato — conclude Ramaglia — In tanti si tirano indietro proprio per le difficoltà registrate a bordo il sabato sera. Succede anche che i giovani bloccano le porte mentre il treno è in corsa, azionando il freno d’emergenza. «È diventata un’abitudine — spiega un altro macchinista — siamo costretti a uscire dalla cabina di guida e a controllare tutti i vagoni per ripristinare il freno. Azionata la manopola, il treno si blocca, non può più viaggiare. E, considerate le condizioni di lavoro a quell’ora di notte, può essere davvero pericoloso perlustrare l’intero treno mentre circolano gruppi di ragazzi senza paura ».

«Viaggiano senza biglietto — spiega Giovanni, un altro lavoratore — e pensano di poter fare tutto dopo aver saltato i tornelli. Nessuno li ferma, la metropolitana è terra di nessuno. È tempo di intervenire ». «Alla prefettura chiediamo di aumentare i controlli — chiede Adolfo Vallini, del sindacato Usb — e al Comune di intensificare i controlli ai tornelli».

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[Modificato da alan shore 07/11/2016 11:33]