1799, 14/08/2012 22.30:
2° giorno: Innsbruck-Berlino
il 27 luglio dopo un'abbondante colazione (ma mezzi assonnati per il frastuono dell'hotel) partiamo da innsbruck alle 8.
imboccata l'autostrada austriaca, mi accorgo che non ci sono più venditori di "vignette".
in austria, come è noto, per poter usufruire dell'autostrada è necessario acquistare un tagliandino che si appone sul parabrezza e che è valido dieci giorni, al costo di una decina di euro. è in vendita presso gli autogrill, anche italiani, nei pressi del confine.
dall'italia ad innsbruck, tuttavia, si paga solo un pedaggio fisso (di circa 8 euro) in uno dei pochissimi caselli presenti in austria, la vignetta serve soltanto oltre innsbruck, motivo per il quale mi ero ripromesso di acquistarlo la mattina della partenza dalla cittadina tirolese.
niente, da innsbruck in poi non si vende la vignette, fortunatamente non sono stato fermato e sono entrato in territorio tedesco.
qui la musica cambia, le autostrade della germania sono completamente gratuite e senza limiti di velocità (salvo nei pressi degli svincoli o delle uscite). il mio massimo in questa vacanza è stato di 194 km/h netti (rilevati dal navigatore ed immortalati da una foto che pubblicherò poi), di contachilometri 205, il tutto in piena legalità, mah, assurdo ma è così.
le autostrade tedesche sono mediamente vecchie, con guardrail bassi, ma con un asfalto veramente perfetto, non sempre drenante ma semplicemente perfetto. e poi hanno una rete pazzesca, basta aprire una qualsiasi mappa stradale tedesca per accorgersene, è anche vero che il loro territorio non è affatto impervio, anzi, ma resta comunque stupefacente la capillarità autostradale teutonica.
e poi in germania fanno sempre lavori, manutenzione, ampliamento, potatura di siepi, pulizia, ecc, una cosa impressionante.
ad ogni modo, giunti in baviera cominciamo a correre, così passiamo per monaco, norimberga ed entriamo in germania est, dove cambia anche il paesaggio, i campi coltivati qui si alternano con foreste sempre più fitte, che si intervallano nuovamente a campi.
giunti in prossimità di lipsia, cominciamo a trovare traffico e minore disciplina, ovviamente nulla di paragonabile all'italia ma la differenza con il resto della germania sinceramente la si nota.
nei pressi di berlino troviamo altre foreste fitte di alberi particolarmente alti (di cui ignoro il nome) ed usciamo subito dopo potsdam, questo per acquistare la cd. "plakette", il tagliando necessario per poter entrare nel centro cittadino della capitale tedesca.
in pratica funziona così, in una delle svariate officine autorizzate sul territorio tedesco (è possibile farlo anche in italia attraverso degli agenti, ma l'operazione costa di più e richiede un tempo decisamente maggiore), è necessario acquistare un tagliando che si appone sul parabrezza, tagliando che ha un colore diverso a seconda della tipologia della vettura e/o del motore, io ho avuto il tagliando verde, che consente di entrare in ogni zona della città.
ovviamente la ricerca dell'officina l'avevo preventivamente fatta su internet, ed avevo optato per un'officina sulla strada per il nostro hotel, motivo per il quale siamo usciti verso potsdam.
simpatico è stato il siparietto con il meccanico, che avendo visto sul libretto che venivamo da napoli, mi fa "bud spencer"!.
![[SM=x2819346]](http://www.skyscrapercity.com/images/smilies/lol.gif)
pazzesco, non solo in germania lo conoscono, ma sanno perfino che è di napoli.
espletata questa formalità raggiungiamo il nostro albergo, "hotel kima", sito in piena charlottenbourg, la zona chic di berlino ovest, a due passi dal kufursterndamm, uno dei principali viali berlinesi.
zona tranquilla, anche se non proprio centralissima, ma comunque ben collegata con la metro.
il nostro albergo si trovava al secondo piano di un bel palazzo borghese, pieno di studi professionali (nel cortile vi era uno studio di architetti), perdonate la qualità della foto fatta con il cellulare ma fa capire il tipo di edificio.
berlino è stata sinceramente deludente.
per me è una città amorfa, senza troppa personalità, con qualcosa di oggettivamente pregevole ma nell'insieme nulla di eccezionale.
ovviamente il trasporto pubblico è fenomenale, la metro è ottima, tram ed autobus a morire.
porta di brandeburgo e reichstag sono due icone, ma se non fossero così conosciute in sè non sono assolutamente niente di che.
la stessa architettura moderna non è nulla ma proprio nulla di eccezionale, anche se ben si sposa con il contesto.
il muro di berlino è oramai solo un'icona turistica, con tanto di finta guardia al confine e finti visti di ingresso oltre la cortina. potsdamer platz è particolare ma non mozzafiato come pensavo, il sony center (ritratto in foto) è oggettivamente bello ma non unico al mondo, alezander platz è particolare ma non sensazionale, insomma, berlino è una capitale che oserei definire di seconda fascia.
mezza giornata di visita è bastata ed avanzata, peccato solo per i musei.