11.627 km in giro per il centro-nord Europa

1799, 14/08/2012 21.05:

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1° giorno: Napoli-Innsbruck

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rieccoci qua per il reportage estivo.

una breve premessa.

partiamo dal vomero alle 4 di mattina del 26 luglio in auto, la mia mercedes classe a del 2006, km di partenza 102.521, prima tappa innsbruck, austria, 960 km.

fino al veneto il viaggio procede senza intoppi, pochissime auto per strada.

nell'area di servizio "adige est", in territorio veronese ai confini con la provincia di trento, sull'autobrennero, ci accorgiamo di aver dimenticato il beauty case con tutta la roba da bagno, sia mia che di spuzza.

poco male, entriamo nell'autogrill, abbastanza fornito, e mentre scegliamo la roba da comprare sentiamo uno dei due negozianti dire all'altro "ah ci sono anche due shhhhtranieri", ovviamente riferendosi a noi.

dal momento che la cosa non ci era stata rivolta in faccia io faccio finta di non cagarlo e porto la merce al banco, il coglione si allontana e resto solo con l'altro, che non aveva detto niente.

ad un certo punto questo mi fa "vi serve la busta dell'iziène"? io gli dico "cosa?" e lui "la busta dell'iziène!", al che io gli faccio "mi sta chiedendo se mi serve una busta? no grazie, mettiamo il tutto in borsa", e lui, da perfetto coglione mi fa "non la busta, ma la busta per l'iziène, voi come dite? (e mi indica un borsello).

al che il vostro eroe ( ) decide che a innsbruck può anche arrivare con due ore di ritardo perchè è venuto il momento di smerdare il coglione.

lo guardo e gli faccio "ahhhh lei mi chiede se mi serve un borsello? noi diciamo "borsello" perchè in italiano si dice "borsello", "bustadelliziene forse lo dite voi nel vostro dialetto, in italiano si dice borsello, è giusto?".

lui mi guarda con aria di sfida, a quel punto io mi pianto proprio in faccia a lui, e a pochi cm dal suo viso gli faccio "è giusto? in italiano si dice borsello, se lei non parla italiano non è un problema mio, o meglio lo è, visto che non riesco a comunicare con lei".

lui a quel punto, con spuzza testimone, si caca in mano e retrocede dicendo "sì certo certo".

in tutto questo l'amico coglione (quello degli "shhtranieri") non si fa nemmeno vedere, altrimenti per come stavo lo sputavo in mezzo agli occhi.

dopo quest'intermezzo razzista (siamo a verona, che combinazione, ovviamente non tutti i veronesi sono così ma cazzo, da quelle parti di coglioni ce ne sono in quantità industriale) arriviamo al brennero, dove troveremo un po' di traffico, prevalentemente auto tedesche ed austriache in direzione nord.

arriviamo a innsbruck intorno alle 15, dopo 11 ore di viaggio, soste comprese, troviamo il nostro albergo grazie al navigatore, precisamente il "gasthof innbrucke", prenotato per l'ottima posizione.

la posizione in effetti si conferma proprio ottima, in pieno centro (precisamente sulla sponda opposta del fiume inn rispetto al "tettuccio d'oro" ma ad appena 2 minuti a piedi), wifi gratuito in camera, stanza decente, buon bagno e soprattutto doccia grande con cabina in vetro.

l'unica controindicazione l'avremmo scoperta durante la notte. all'interno dell'albergo vi è un pub (bah) dove fanno casino fino a tardi, casino che consiste in un piano bar che fa solo musica tirolese, con tanto di schiamazzi di ubriachi fino alle 4 del mattino, con il risultato di una mezza nottata alla fine del primo lungo e faticoso viaggio, nel caso doveste decidere di andare in questa struttura (che per il resto è molto gradevole e funzionale) tenete presente questa cosa.

per il resto la città è molto carina e merita 2-3 ore di visita, è simile a salisburgo ma meno elegante e più montanara, anche se meno turistica della prima.

è una cittadina viva, non è un mausoleo a cielo aperto, con tantissimi ragazzi e molti locali, il più carino dei quali è quello riportato in foto con quella barca e le reti da pescatore, lì gli austriaci hanno ricreato (poveri loro) un ambiente marino, ma il risultato sinceramente è piacevole.

ah, ovviamente la sachertorte ed il caffè viennese al tavolo è d'obbligo.

insomma, quel che doveva essere solo una meta per dormire si rivela una piacevole sorpresa.