Dato che ho un po' di tempo voglio parlarvi di un grosso lavoro fatto dall'INGV di Pisa.
Avendo molti ricercatori provenienti da Napoli, Pisa ha lavorato moltissimo sul Vesuvio, sui Campi Flegrei e sui vulcani italiani in generale. Lo sviluppo di un super computer ha consentito loro lo sviluppo di un algoritmo che risolve le equazioni differenziali che descrivono l'espansione dei corpi fluidi nello spazio.
Voi vi direte: "E a che cavolo serve?"
Serve a capire come si possono comportare le devastanti colate piroclastiche (che possono essere modellizzate matematicamente come un fluido in movimento) su una topografia accidentata come quella dei vulcani napoletani.
Nasce così il progetto "Evivo", di cui inserisco questo video introduttivo dell'INGV.
Da circa tre, quattro lustri gli scienziati cercano di simulare i flussi piroclastici, e questo è lo stato dell'arte, la base su cui elaborare le varie carte di rischio e piani di emergenza in funzione del tipo di eruzione considerata.
Vediamo cosa hanno fatto per Vesuvio e Campi Flegrei.
Vesuvio
Per il Vesuvio è stata considerata un'eruzione subpliniana di potenza analoga a quella del 1631; molto più debole di quella del 79 dopo Cristo che distrusse Pompei e molto ma molto ma molto più debole di quella denominata delle Pomici di Avellino, che devastò l'area di Aversa.
Considerando un flusso di materiale di intensità analoga al 1631, abbiamo il seguente comportamento del materiale eruttato:
La superficie trasparente rappresenta le regioni in cui la temperatura raggiunge i 100 gradi centigradi; quella rossa invece le regioni di spazio in cui la temperatura supera i 300 gradi. Giusto per darvi un'idea, la nube piroclastica che cosse gli abitanti di Ercolano che si erano rifugiati sulla costa aveva una temperatura di 400 gradi.
E' stato sfornato anche un altro video; in questo caso è rappresentata la probabile "geometria" del flusso piroclastico:
La superficie opaca rappresenta la zona in cui c'è più materiale eruttivo (blocchi, bombe vulcaniche, cenere, lapilli eccetera); quella trasparente invece, dove ne è presente in concentrazione minore.
Campi Flegrei
Anche per i Campi Flegrei è stata considerata un'eruzione subpliniana, ossia una di intensità simile a quella del Vesuvio del 1631. Precisamente è stata riprodotta l'eruzione che ha formato la caldera di Agnano circa 4000 anni fa
Ecco cosa il computer ha simulato:
I colori sono esattamente gli stessi della simulazione al Vesuvio.
Qui la stessa simulazione da un altro punto di vista
Sulla
pagina dedicata di youtube sono presenti i video di simulazioni di eruzioni di altri vulcani a chi interessa.
E' tutto!