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45antonio
00lunedì 3 giugno 2013 08:49
Storia eruttiva, immagini, parco nazionale del Vesuvio, zona rossa e piano di evacuazione
mi occupo dell'ennesimo progetto incompiuto nella città delle incompiute. Cosa ne pensate? Buona settimana a tutti!!

paralleloquarantuno.it/?p=3681
CRIME 80
00lunedì 3 giugno 2013 12:06
mah, a Santa Anastasia per esempio, mi dicono che non hanno mai fatto le prove di evacuazione anche se hanno individuato dei punti di raccolta.

Ieri sono stato a Somma Vesuviana, siamo saliti fin sopra, dove possibile arrivare con la macchina, in un posto dove sta una chiesetta di cui non ricordo il nome, e tutto intorno una serie di ristoranti tamarri di recente costruzione. Credo si debba anche vietare di costruire fin la su.
tonino80
00lunedì 3 giugno 2013 12:19
li si chiama castiello in napoletano
CityN
00lunedì 3 giugno 2013 12:26
Re:
CRIME 80, 03/06/2013 12:06:

ristoranti tamarri

[SM=x3092591]


CRIME 80
00lunedì 3 giugno 2013 12:32
Re:
tonino80, 03/06/2013 12:19:

li si chiama castiello in napoletano




Tonino, tu che sei di pomigliano, vai mai alla Distilleria?

Ma quel lungo viale che si trova alle spalle della distilleria, dove tutti vanno a correre, si tratta del vecchio tracciato della Vesuviana?

ho notato che non sono presenti cassonetti in strada, fate la raccolta porta a porta?

_Gio'_
00lunedì 3 giugno 2013 15:58
Bel thread.

Uno sui vulcani lo volevo aprire da tempo, quindi ringrazio Antonio per il bellissimo spunto per iniziare una conversazione importante sui fenomeni vulcanici campani.

Attualmente abbiamo la Protezione Civile che ha ridisegnato le aree a rischio vulcanico al Vesuvio, e la Commissione Grandi Rischi che ha preparato un dossier sui Campi Flegrei (devo vedere se lo riesco a reperire, sono curioso di sapere cosa hanno scritto in merito).

Cosa abbiamo al Vesuvio: innanzitutto l'area rossa è stata ridisegnata


In pratica è stata allargata rispetto alla vecchia zona rossa tenendo conto dei flussi piroclastici di una media eruzione.

Appunti da fare al piano:

1) ancora non è stata spiegata la virgola di Nola (quella striscia corrispondente al comune di Nola compresa nella zona rossa). La spiegazione che mi sono dato, dato che è una mappa di rischio, è che conta il grosso contributo dato dal valore esposto del complesso CIS/Interporto/Vulcano Buono (per spiegarlo bisogna fare tutta una digressione sul concetto di rischio).

2) viene considerata la media eruzione attesa (cioè quella del 1631) e non l'evento storico a più alta energia (ovvero le pomici di Avellino, le cui colate piroclastiche interessarono anche l'area di Aversa). Quando si elaborano piani di rischio mi hanno sempre spiegato che va considerato l'evento a massima energia presente nello storico della regione considerata, e non quello più probabile. Probabilmente, considerare l'evento a massima energia (che ha comunque una probabilità di accadimento bassissima) richiede un dispiegamento di energie, fondi, uomini e mezzi troppo grande per un sistema Italia quasi al collasso.

Passiamo al piano vero e proprio: al momento, che io sappia, le ultime prove di evacuazione vennero fatte negli anni novanta e solo su di un campione di popolazione molto ristretto; inoltre la popolazione, anche se in diminuzione nei comuni della fascia costiera, è in aumento nei comuni dell'arco di anello interno, cioè quello che dà sul Somma.

Il problema vero è il seguente: l'area vesuviana (così come quella flegrea) è troppo popolata. Qualsiasi piano rischia di essere inefficace se non si allenta la pressione demografica in queste zone.
Na.Samurai
00lunedì 3 giugno 2013 19:59
Direi che è arrivato il momento di creare il thread per i vulcani campani (Campi Flegrei, Vesuvio ed Ischia) e quelli sottomarini tirrenici. Potremmo mettere nella prima pagina una mappa ed una breve descrizione per ognuno...
_Gio'_
00lunedì 3 giugno 2013 22:33
Re:
Na.Samurai, 03/06/2013 19:59:

Direi che è arrivato il momento di creare il thread per i vulcani campani (Campi Flegrei, Vesuvio ed Ischia) e quelli sottomarini tirrenici. Potremmo mettere nella prima pagina una mappa ed una breve descrizione per ognuno...




Io comincerei con una mappa del genere...



Poi scenderei un po' più nel particolare


E infine passerei ai nostri bimbi:

Campi Flegrei


Vesuvio


Ischia
Na.Samurai
00lunedì 3 giugno 2013 22:50
Potrebbe andare bene Gio :). Nella prima mappa però non si vede Ischia Nella seconda sono indicati anche i Colli Albani, sono ancora attivi?

Molte belle informazioni e foto si trovano sul sito dell' osservatorio Vesuviano, al quale direi di fare cenno nel post :)
tonino80
00martedì 4 giugno 2013 12:38
Re: Re:
CRIME 80, 03/06/2013 12:32:




Tonino, tu che sei di pomigliano, vai mai alla Distilleria?

Ma quel lungo viale che si trova alle spalle della distilleria, dove tutti vanno a correre, si tratta del vecchio tracciato della Vesuviana?

ho notato che non sono presenti cassonetti in strada, fate la raccolta porta a porta?




Nn ci sn ancora andato alla distilleria xke Pomigliano la frequento poco

Quel viale è il vecchio tracciato,ora adibito a pista ciclabile

Facciamo la raccolta porta a porta da piu di 10 anni [SM=x2819352]


bartol0
00mercoledì 5 giugno 2013 13:47
questa è IT


Pozzuoli: approvato il collegamento tangenziale-porto
Soddisfazione del sindaco per la bretella che collegherà le due parti della città


Il Consiglio comunale di Pozzuoli, con il voto favorevole di tutti i consiglieri di maggioranza di centrosinistra presenti in Aula e con il solo voto contrario della minoranza, ha approvato la proposta di delibera consiliare avente ad oggetto l'aggiornamento grafico del Piano Regolatore Generale vigente, in attuazione delle opere pubbliche relative al Programma di adeguamento del Trasporto intermodale dell'Area flegrea ex lege 887/84.

In particolare il voto espresso dai consiglieri comunali, tecnicamente una mera presa d'atto di un provvedimento oggetto di numerose conferenze di servizio, aggiorna il Prg in merito all'intervento del collegamento tra l’uscita della Tangenziale di via Campana e il Porto, grazie al quale nei prossimi anni Pozzuoli sarà dotata di un'arteria stradale, in gran parte sotterranea, che fungerà anche da via di fuga in caso di esodo di massa.

«E' stata una discussione consiliare importante, sebbene si trattasse solo di una presa d'atto - sottolinea il sindaco Vincenzo Figliolia - Al di là dell'aspetto tecnico-progettuale, sul quale non entro nel merito, abbiamo voluto portare questa discussione nel cuore della politica cittadina, che è il Consiglio comunale. Per troppi anni la nostra città è stata ostaggio della politica dei veti incrociati e su questo stesso atto sono, addirittura, stati mandati a casa due sindaci. Per questo la città di Pozzuoli non ha fatto alcun passo in avanti, come dimostra la circostanza che dopo trent'anni ci siamo ritrovati a discutere di un progetto varato dopo il bradisismo degli anni '80. Il collegamento Tangenziale-Porto è un'opera pubblica di cui beneficerà l'intera città di Pozzuoli in termini di servizi, di occupazione, di sicurezza in caso di esodo di massa - continua il sindaco Figliolia - costituendo una nuova via di fuga alternativa alla sola via Pergolesi. Un progetto sul quale c'è stato il parere positivo emesso da molteplici istituzioni pubbliche, come Regione, Provincia, Soprintendenza, Ministero Infrastrutture. Il voto compatto della maggioranza dopo un lungo confronto in Aula, dimostra che siamo una coalizione viva e attenta ai bisogni della collettività. Insieme alla Regione Campania stiamo portando avanti un discorso sinergico per la gestione delle grandi opere infrastrutturali previste dal Piano Intermodale e dai fondi PIU Europa. Pozzuoli prima era considerata una cenerentola: tutte le decisioni venivano prese altrove e poi calate dall'alto. Ora abbiamo voluto conquistare un nuovo protagonismo di cittadinanza, per riportare al centro del confronto e del dibattito l'intera città, attraverso tutti i suoi rappresentanti (maggioranza e minoranza) presenti in Consiglio comunale».

L’assessore al Governo del Territorio, Roberto Gerundo, ha spiegato tecnicamente l’opera, che “rientra in una serie di interventi commissariali programmati da tempo, in parte già realizzati, come il parcheggio Multipiano, e in parte da realizzare, tra cui la riqualificazione di due stazioni della Cumana, l’adeguamento viario presso l’ospedale Santa Maria delle Grazie e gli scambi di interconnessione stradale”. “Il collegamento Tangenziale-Porto – ha aggiunto l’assessore Gerundo – è importante per svincolare la zona costiera e, rispetto ad altre opere di questo genere realizzate in altre città, è di bassissimo impatto ambientale”.


L’assemblea cittadina ha inoltre approvato alcuni lavori di somma urgenza da effettuare in via Cuma-Licola, via Vecchia Campana e via Campiglione, oltre ad una serie di regolamenti: per il funzionamento del Consiglio comunale (in merito alla gestione del contenzioso dell’ente), dei Centri sociali per anziani, della Commissione Pari Opportunità, dell’Osservatorio mensa scolastica, dell’Imu e del Servizio di trasporto scolastico.


pozzuoli.napolitoday.it/approvata-bretella-tangenziale-po...
_Gio'_
00lunedì 10 giugno 2013 11:30
Attuale piano nazionale di emergenza per il Vesuvio
11 Gennaio 2013

INTRODUZIONE
Si è conclusa la prima fase di aggiornamento dello scenario per il Piano nazionale di emergenza dell’area vesuviana, con la definizione della nuova zona rossa, l’area da evacuare prima che abbia inizio un’eruzione vulcanica sul Vesuvio. A differenza di quella individuata nel Piano del 2001, la nuova zona rossa comprende oltre a un’area esposta all’invasione di flussi piroclastici (zona rossa 1) anche un’area soggetta ad elevato rischio di crollo delle coperture degli edifici per l’accumulo di depositi piroclastici (zona rossa 2).

L’area da evacuare preventivamente è stata individuata sulla base del documento elaborato dal gruppo di lavoro “Scenari e livelli d’allerta” della Commissione Nazionale, istituita nel 2003 per provvedere all’aggiornamento dei piani di emergenza per l’area vesuviana e flegrea. Questo studio rappresenta il punto di partenza per una revisione completa del Piano di emergenza per il Vesuvio. Il documento, consegnato al Dipartimento della protezione civile, è stato sottoposto al parere della Commissione Grandi Rischi – Settore Rischio Vulcanico che si è espressa in particolare sulla delimitazione dell’area di possibile invasione di flussi piroclastici.

Il Dipartimento e la Regione Campania, sulla base delle indicazioni della Comunità scientifica, hanno dunque avviato la revisione del Piano di emergenza, ridisegnando i confini della zona rossa. L’area comprende i territori di 25 comuni della provincia di Napoli e di Salerno, ovvero 7 comuni in più rispetto ai 18 previsti dal Piano di emergenza del 2001.

Il 19 dicembre 2012 il nuovo scenario è stato presentato ai comuni della zona rossa dell’area vesuviana per poi essere illustrato alle strutture operative nazionali, l’11 gennaio 2013, nell’ambito di un Comitato Operativo sul rischio vulcanico nella regione Campania.

Questo dossier è dedicato all’aggiornamento del Piano nazionale di emergenza per il Vesuvio e sarà costantemente modificato per raccontare tutte le fasi che porteranno alla sua ridefinizione. La prima pagina ripercorre il percorso di lavoro della Commissione Nazionale dal 2003 ad oggi; la seconda spiega in sintesi il contenuto del nuovo documento sugli scenari e livelli di allerta; la terza dettaglia la ridefinizione della zona rossa.

Percorso dal 2003 ad oggi

Nuovo scenario

Nuova zona rossa


DOCUMENTI
Download della versione di base, del 1995

Download delle aggiunte e delle varianti effettuate nel 2001

Download del piano della viabilità pubblicato nel 2006
Relativi allegati

Download dei nuovi scenari eruttivi aggiornati al 2012

Download delle nuove mappe e didascalie aggiornate al 2012.
bubolazza
00lunedì 10 giugno 2013 16:02
we giò complimenti stai facendo un lavorone!
Na.Samurai
00lunedì 24 giugno 2013 11:22
_Gio'_
00lunedì 1 luglio 2013 10:24
Le aree vulcaniche (emerse e sommerse) nell'Italia meridionale. Mancano Roccamonfina e Vulture, entrambi vulcani spenti.



Is=Ischia
CF=Campi Flegrei
Ve=Vesuvio
St=Stromboli
Pa=Panarea
Li=Lipari
Vu=Vulcano
Sa=Salina
Fi=Filicudi
Al=Alicudi
Us=Ustica
Et=Etna
Eg=Egadi (non sapevo fossero vulcaniche)

A Sud della Sicilia:
Pa=Pantelleria
Li=Linosa
Na.Samurai
00mercoledì 10 luglio 2013 13:36
Parliamo di un altro rischio geologico, quello sismico.

" A rischio per i terremoti quattro ospedali su cinque. Campania maglia nera": www.ilmattino.it/napoli/cronaca/campania_mappa_rischio_sismico_ospedali/notizie/3024...

_Gio'_
00mercoledì 10 luglio 2013 17:13
Bel primato in una regione con un rischio sismico così serio. [SM=x2819668]
Skeltar
00mercoledì 10 luglio 2013 21:00
Insomma: per la serie, moriremo tutti!!!11!!. [SM=x2819669]
_Gio'_
00giovedì 1 agosto 2013 10:58
Due ricostruzioni da standing ovation!

5 del pomeriggio del 24 agosto del 79 d.C., prima fase dell'eruzione che seppellì Pompei


6 del mattino del 25 agosto: seconda fase dell'eruzione
Na.Samurai
00martedì 8 ottobre 2013 19:52
[SM=g3545873] voglio andare al MAV ma non riesco mai ad organizzarmi.


Intanto si ricorda che anche Napoli Ovest è su un vulcano: "Il direttore dell'Osservatorio Vesuviano:
«Zona rossa anche Napoli ovest»"
«A breve sarà definita una zona rossa anche per l'area flegrea, così com'è avvenuto dal '95 per l'area vesuviana. La caldera dei Campi Flegrei, nella parte orientale, arriva fino alla collina di Posillipo ed include i quartieri di Fuorigrotta, Bagnoli e Agnano». corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2013/7-ottobre-2013/direttore-osservatorio-vesuvianozona-rossa-anche-napoli-ovest-22234370351...

anche se nella parte finale mentra si parla dei campi flegrei si passa improvvisamente al Vesuvio
_Gio'_
00venerdì 11 ottobre 2013 10:54
Questa potrebbe essere un'interessante ipotesi di zona rossa: segue bene la topografia dell'area e interessa le zone circostanti la più probabile bocca eruttiva, ovvero quelle che più si ritiene possano essere invase da flussi piroclastici.

Probabilmente lascerei in bianco parte di Bacoli e Monte di Procida, ma ci devo pensare un po'.

_Gio'_
00venerdì 11 ottobre 2013 11:03
Ho trovato anche l'articolo scientifico di riferimento di questa mappa



Per chi volesse dare un'occhiata

Nell'immagine "A" sono indicate le regioni in cui è più altamente probabile che si apra una bocca eruttiva; è molto più probabile che si apra dalle parti di Agnano/Astroni che nell'area di Monte Nuovo/lago d'Averno.
Partenope93
00venerdì 11 ottobre 2013 11:32
Bene, io sto a Marano, in pratica se non m'ammazza il Vesuvio ci pensano i campi flegrei [SM=x2819346]
Napoli2013
00venerdì 11 ottobre 2013 13:58
Re:
Partenope93, 11/10/2013 11:32:

Bene, io sto a Marano, in pratica se non m'ammazza il Vesuvio ci pensano i campi flegrei [SM=x2819346]




allora moriamo insieme [SM=x2819346]
Na.Samurai
00sabato 12 ottobre 2013 10:27
Re:
Grazie Gio'! Credo che sia il caso di creare una zona rossa, almeno per le aree interessate anche da una piccola eruzione (se poi siamo così sfigati da avere una "super eruzione" comunque non avremmo potuto fare molto).
_Gio'_
00martedì 15 ottobre 2013 16:37
Dato che ho un po' di tempo voglio parlarvi di un grosso lavoro fatto dall'INGV di Pisa.

Avendo molti ricercatori provenienti da Napoli, Pisa ha lavorato moltissimo sul Vesuvio, sui Campi Flegrei e sui vulcani italiani in generale. Lo sviluppo di un super computer ha consentito loro lo sviluppo di un algoritmo che risolve le equazioni differenziali che descrivono l'espansione dei corpi fluidi nello spazio.

Voi vi direte: "E a che cavolo serve?"

Serve a capire come si possono comportare le devastanti colate piroclastiche (che possono essere modellizzate matematicamente come un fluido in movimento) su una topografia accidentata come quella dei vulcani napoletani.

Nasce così il progetto "Evivo", di cui inserisco questo video introduttivo dell'INGV.



Da circa tre, quattro lustri gli scienziati cercano di simulare i flussi piroclastici, e questo è lo stato dell'arte, la base su cui elaborare le varie carte di rischio e piani di emergenza in funzione del tipo di eruzione considerata.

Vediamo cosa hanno fatto per Vesuvio e Campi Flegrei.

Vesuvio

Per il Vesuvio è stata considerata un'eruzione subpliniana di potenza analoga a quella del 1631; molto più debole di quella del 79 dopo Cristo che distrusse Pompei e molto ma molto ma molto più debole di quella denominata delle Pomici di Avellino, che devastò l'area di Aversa.

Considerando un flusso di materiale di intensità analoga al 1631, abbiamo il seguente comportamento del materiale eruttato:

La superficie trasparente rappresenta le regioni in cui la temperatura raggiunge i 100 gradi centigradi; quella rossa invece le regioni di spazio in cui la temperatura supera i 300 gradi. Giusto per darvi un'idea, la nube piroclastica che cosse gli abitanti di Ercolano che si erano rifugiati sulla costa aveva una temperatura di 400 gradi.

E' stato sfornato anche un altro video; in questo caso è rappresentata la probabile "geometria" del flusso piroclastico:

La superficie opaca rappresenta la zona in cui c'è più materiale eruttivo (blocchi, bombe vulcaniche, cenere, lapilli eccetera); quella trasparente invece, dove ne è presente in concentrazione minore.

Campi Flegrei
Anche per i Campi Flegrei è stata considerata un'eruzione subpliniana, ossia una di intensità simile a quella del Vesuvio del 1631. Precisamente è stata riprodotta l'eruzione che ha formato la caldera di Agnano circa 4000 anni fa
Ecco cosa il computer ha simulato:

I colori sono esattamente gli stessi della simulazione al Vesuvio.

Qui la stessa simulazione da un altro punto di vista


Sulla pagina dedicata di youtube sono presenti i video di simulazioni di eruzioni di altri vulcani a chi interessa.

E' tutto!
Madeco
00martedì 15 ottobre 2013 16:41
Scusate la volgarità ma...gratta di palle doppia!!!
_Gio'_
00martedì 15 ottobre 2013 16:42
Ma quanto siete fatalisti! [SM=x2819662]
Madeco
00martedì 15 ottobre 2013 16:45
Quella dell'area dei campi flegrei è spaventosa!!!
Na.Samurai
00martedì 15 ottobre 2013 19:59
Da amante della geologia e napoletano li vidi tempo fa! Grazie per le tue spiegazioni :)
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