Porto di Napoli

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Augusto1
00lunedì 12 marzo 2012 17:44
Ma quando mai ha avuto fascino, quella zona...?

Via Marina oggi vive forse il suo momento migliore in assoluto.
flapane
00lunedì 12 marzo 2012 17:53
Re: Re:
Linea68, 12/03/2012 17.43:




Anch'io me ne sono accorto. Ma Marina di Vigliena che progetto è, quello dell'estensione del terminal container di Levante?



Il Porto Spero non lo facciano mai, assurdo voler fare un porticciolo turistico in un'area portuale e industriale.lo facessero più giù..a Portici-Ercolano. Quella zona mantenga la vocazione industriale e logistica, rinnovandosi, naturalmente.




Io so che c'era un progetto di riqualificazione turistica per Portici, nell'area che da Pietrarsa arriva alla spiaggetta delle Mortelle... non so se sia mai partito.
Condivido che l'idea di un porto turistico in una zona come Vigliena non mi attrae affatto, ma ormai i lavori vanno avanti, quindi avranno fatto i loro calcoli.
M.Gomez
00lunedì 12 marzo 2012 17:56
Re: Re: Re:
granpacco, 12/03/2012 17.32:



credo che il tratto che va dal porto fino a S.Giovanni sia spettacolare per quanto sia orribile. ci vuole un bombardamento nucleare per far recuperae fascino a quella zona






Ma io parlavo di "spettacolare" a livello di continuità infrastrutturale. Nel senso che, un giorno lontanissimo (credo), avremo una linea costiera da est ad ovest (oddio, più o meno) con porti attrezzati. Per quanto riguarda le zone interne a livello urbanistico, si sa che Via Marina non è delle migliori ma credimi... rispetto ad una decina di anni fa, per esempio, è migliorata molto. Pensa un po' te come stava messa. Ovviamente non puoi abbattere tutti gli orrendi palazzi e le vecchie costruzioni presenti in quella zona, altrimenti faresti prima a piazzare diverse mine sparse per la strada per una demolizione simultanea. [SM=x2819346]

A parte gli scherzi, credo e spero che questa zona avrà possibilità di miglioramento una volta finiti i lavori della metro, del porto e, speriamo, una volta che sarà sgomberato definitivamente il campo rom per fare spazio al Parco della Marinella. Diciamo che la zona cambierà in maniera propedeutica ai vari cantieri presenti qua e là. Tutto sta nel vedere QUANDO si avrà la fine di questi porti...[SM=x2819346]
Linea68
00lunedì 12 marzo 2012 18:29
Re: Re: Re:
flapane, 12/03/2012 17.53:




Io so che c'era un progetto di riqualificazione turistica per Portici, nell'area che da Pietrarsa arriva alla spiaggetta delle Mortelle... non so se sia mai partito.
Condivido che l'idea di un porto turistico in una zona come Vigliena non mi attrae affatto, ma ormai i lavori vanno avanti, quindi avranno fatto i loro calcoli.




Quindi al momento vanno avanti sia i lavori del terminal di Levante, sia quelli del Porto turistico? O solo uno dei due?


Certo che se aggiornassero sto sito di Naplest, schifo non mi farebbe... [SM=x2819341]
Augusto1
00lunedì 12 marzo 2012 18:30
via Marina
Guarda com'era a settembre 1977...



Oggi al confronto è stupenda!

Linea68
00lunedì 12 marzo 2012 18:42
E se lo dice pure un nostalgico come Augusto....
Augusto1
00lunedì 12 marzo 2012 18:43
Io sono nostalgico, ma solo delle cose migliori. Quello che era peggio era peggio...
flapane
00lunedì 12 marzo 2012 18:44
Re: Re: Re: Re:
Linea68, 12/03/2012 18.29:




Quindi al momento vanno avanti sia i lavori del terminal di Levante, sia quelli del Porto turistico? O solo uno dei due?


Certo che se aggiornassero sto sito di Naplest, schifo non mi farebbe... [SM=x2819341]




Il porto, di sicuro: www.marinavigliena.it/ita/progetto.asp?menu=2a
Linea68
00lunedì 12 marzo 2012 19:18
Re: Re: Re: Re: Re:
flapane, 12/03/2012 18.44:





Cioè questi non solo fanno un porto turistico di fianco alla prevista darsena container, ma fanno anche l'ingresso del porticciolo proprio sul lato nord, adiacente, alla darsena portuale...mah, chi li capisce..



Certo è che le opere meno utili e che hanno meno ricadute economiche e occupazionali le fanno subito, le altre invece..


Avrei preferito sapere che avessero cominciato a costruire la darsena di Levante per ampliare lo scalo merci...
M.Gomez
00giovedì 15 marzo 2012 13:34
Nautica da diporto, la situazione in Campania
In sette anni costruiti 4mila posti barca


NAPOLI - Una fotografia delle potenzialità e delle criticità del settore della nautica da diporto, visto soprattutto dal lato dei servizi offerti a diportisti e naviganti. È quello che emerge dallo studio effettuato da Nauticzone, gruppo di sviluppo dell'incubatore di Area Science Park, Innovation Factory, che ha aggregato e incrociato i dati di diverse fonti ufficiali, disegnando uno scenario utile per la promozione e lo sviluppo del comparto.

L'Italia risulta essere il quarto paese europeo, per numero di unità da diporto ma il numero di posti barca presenti nel nostro paese è insufficiente e molto inferiore rispetto a paesi come Francia, Spagna e Turchia, che hanno a disposizione un posto barca ogni due unità. La carenza di infrastrutture sommata ad elevati canoni di concessione demaniale fa inevitabilmente aumentare il costo medio annuale degli ormeggi, che sono in tal modo molto più onerosi rispetto a paesi come Croazia e Turchia, dove le tariffe risultano essere dimezzate rispetto alle regioni italiane del centro-nord.

Secondo l’Osservatorio Nautico Nazionale, in Campania ci sono 15.355 unità da da diporto immatricolate, su un totale di circa 100.000 barche registrate in Italia. (Dati 2008) E’ dunque presente in questa regione circa il 15% del parco nautico nazionale immatricolato.

Dati relativi alle infrastrutture. Secondo i dati dell’Osservatorio Nautico 2010, in Campania è presente circa il 7,5% dei posti barca disponibili in Italia.

Dati relativi al charter in Campania. Per quanto riguarda il charter, in questa regione secondo i dati
ufficiali dell’Osservatorio Nautico, ci sono il 2,2% delle aziende di questo settore.

Secondo uno studio pubblicato dall’Osservatorio del Turismo della Campania, la maggior parte delle aziende di charter si concentrano nella provincia di Napoli e gran parte di esse, oltre ad occuparsi di
noleggio e locazione di imbarcazioni, offre anche servizi diversi, come riparazione e vendita di imbarcazioni e organizzazione eventi.

Secondo questo studio, inoltre, dal 2001 al 2008 in questa regione sono stati costruiti quasi 4.000 posti barca in più, allo scopo di sostenere lo sviluppo della nautica nel territorio e in particolare del comparto charter, nella consapevolezza dei positivi risvolti economici che lo sviluppo di questo settore può comportare. Emerge infatti che una società di charter della Campania riesce ad attirare in media più di 500 clienti l’anno, con importanti conseguenze da un punto di vista del turismo nautico nella regione.

www.ilmattino.it/articolo.php?id=185815&sez=NAPOLI
Brigante1981
00martedì 20 marzo 2012 20:42
PORTO FIORITO SPA PARTNER DEL CONSORZIO DELL’AMERICA’S CUP
Un importante protocollo d’intesa è stato siglato tra il Presidente di Porto Fiorito Claudio Fogliano e i rappresentanti del Consorzio dell’America’s Cup nella sede dell’Unione Industriali di Napoli. La partnership siglata con gli organizzatori della Coppa America prevede la fornitura di un supporto logistico e tecnico di alto livello provvedendo inoltre a installare 450 metri lineari di pontili galleggianti che saranno utilizzati per la manifestazione e verranno rimossi subito dopo la regata per essere sistemati nel nascente porto di Marina di Napoli, restando a disposizione dei clienti sottoscrittori del contratto d’acquisto di un posto barca nel futuro porto turistico della città. I lavori sono già iniziati da alcuni giorni nei due specchi d’acqua che saranno teatro delle regate, e si è già passati alla fase di installazione in mare di decine di corpi morti utili al posizionamento delle strutture destinate alla manifestazione. Nel nascente esclusivo villaggio della regata, Porto Fiorito sarà presente con un proprio stand all’interno del quale sarà installato un plastico del nuovo Marina di Napoli, e una mostra fotografica, un vero e proprio work in progress per testimoniare che Porto Fiorito, la società a cui fa capo Marina di Napoli, ha già realizzato oltre 400 metri di banchina a mare verso il largo, ed in poco tempo si appresta a “girare” limitando l’intero specchio d’acqua. I lavori diretti dal project manager, l’ ingegnere Gianluca Salvia, procedono a pieno ritmo grazie anche alle ottime condizioni atmosferiche che hanno favorito la realizzazione delle strutture. L’esposizione del plastico durante le regate sarà la testimonianza diretta di come la zona cambierà fisionomia, ed il Marina di Napoli diventerà un vero e proprio volano di sviluppo dell’economia turistica napoletana e campana. Porto Fiorito, infatti, ha stipulato un’altra importante partnership con Unicredit Leasing che gli consente di proporre l’acquisto dei posti barca all’interno del Marina a condizioni particolarmente vantaggiose: pagando una somma quasi pari a quella di ormeggio, il cliente diportista potrà acquistare il suo posto barca attraverso un semplice investimento invece di un oneroso costo. Le partnership con il Consorzio Coppa America, un occasione che porterà Napoli al centro del mondo della grande vela e con l’Unicredit Leasing, un importante opportunità di rilancio e sviluppo della nautica da diporto, rappresentano un motivo di soddisfazione ed un concreto obiettivo raggiunto da Porto Fiorito Spa e dal suo Presidente Claudio Fogliano.
Brigante1981
00martedì 20 marzo 2012 21:05
Novità
Da google maps... passando daun tipo di visualizzazione all'altra si vedono enormi cambiamenti... anche totalmente diversi dai progetti iniziali...
ad esmpio, cosa è quella struttura che sembra una Turbogas?



Brigante1981
00martedì 20 marzo 2012 21:34
Dunque... il marina di vigliena dovrebbe sorgere dove attualmente c'è quel capannone con il tetto rosso e grigio...
nella google map vecchia si vede che li c'era già un porticciolo
nella nuova si vede che le barche sono state spostate in un'insenatura della nuova darsena di Levante(che a differenza del progetto iniziale si sta espandendo verso sud).

ora... io non so di quando è questa nuova foto ma a me la situazione dei lavori sembra quantomento preoccupante.

se si confronta l'immagine di inizio lavori dove si vede su un lato un capannone in buone condizioni e quella di google con il capannone che cade a pezzi si capisce che di tempo ne è passato ma di miglioramenti non se ne vedono... speriamo bene!
Brigante1981
00martedì 20 marzo 2012 21:38
Lavori alla darsena di levante... a me sembra che la colmata sia ampiamente fuori progetto iniziale... meglio così... se a questa si aggiungerà la colmata prevista da proggetto potremmo competere con i migliori porti del mediterraneo!
Madeco
00martedì 20 marzo 2012 21:43
Re:
Quelle imamgini risalgono a fine luglio. I cantieri li hanno aperti a settembre...


Brigante1981
00martedì 20 marzo 2012 21:49
Re: Re:
Madeco, 20/03/2012 21.43:

Quelle imamgini risalgono a fine luglio. I cantieri li hanno aperti a settembre...






MADE' ti sbagli...
ho detto anch'io che probabilmente non sono recenti ma guarda questo capannone sulla sinistra all'innaugurazione dei lavori


e questo in foto... è palesemente più recente perchè cade a pezzi...
Madeco
00martedì 20 marzo 2012 21:52
Re: Re: Re:
Brigante1981, 20/03/2012 21.49:




MADE' ti sbagli...
ho detto anch'io che probabilmente non sono recenti ma guarda questo capannone sulla sinistra all'innaugurazione dei lavori



Fino all'inizio dell'apertura dei cantieri avvenuta a settembre sono state fatte opere preliminari tra cui la bonifica.
Non a caso l'avevo anche aggiunto nel primo post.
Linea68
00martedì 20 marzo 2012 22:20
Ma scusate, se i lavori sono cominciati a settembre, e nelle immagini di google si vedono lavori, significa che hanno già cominciato anche i lavori per la darsena container? Perchè la posizione è quella, di fronte alla centrale. Immagino mi stia sbagliando, visto che di questa darsena non ne ho sentito più parlare.


comunque ancora non comprendo come si possa reazlizzare un porticciolo turistico di fianco ad una centrale elettrica ed un porto commerciale.


Mah...
Brigante1981
00martedì 20 marzo 2012 23:15
Re:
Linea68, 20/03/2012 22.20:

Ma scusate, se i lavori sono cominciati a settembre, e nelle immagini di google si vedono lavori, significa che hanno già cominciato anche i lavori per la darsena container? Perchè la posizione è quella, di fronte alla centrale. Immagino mi stia sbagliando, visto che di questa darsena non ne ho sentito più parlare.


comunque ancora non comprendo come si possa reazlizzare un porticciolo turistico di fianco ad una centrale elettrica ed un porto commerciale.


Mah...




si... infatti ho messo la foto anche nella sezione porto di napoli... avevo già postato su ssc un mesetto fa che i lavori erano in corso e che i commerciali del porto di napoli erano in giro per il mondo per portare a napoli le nuove portacontainer di ultima generazione che potranno essere ospitate alla nuova darsena. [SM=g8806]
Linea68
00mercoledì 21 marzo 2012 07:57
Ma di questo inizio lavori la stampa ne ha parlato? Io non ho mai letto nulla in questi mesi. Questi sono lavori importantissimi, sia perchè migliorano le attrezzature del porto, sia perchè permette di poter risistemare un pò gli spazi all'interno dell'area portuale. Tra l'altro la mancanza di spazi la si evince dal numero di piazzole porta container sorte in tutta l'area industriale di Napoli...questa è un'opera utilissima per la logistica.
Linea68
00mercoledì 21 marzo 2012 08:11
Mah, se si cerca qualcosa su articoli di stampa, si scopre che in realtà il contratto dell'Autorità Portuale per questo progetto è stato firmato solo a Ottobre 2011, e che i lavori sarebbero dovuti partire solo a Novembre.



E allora, che diavolo di lavori sono quelli che si intravedono da google? Il mistero si infittisce [SM=x2819346]

Certo è che le immagini farebbero coincidere quei lavori proprio con il progetto della darsena. Bah..


Qui un articolo a riguardo, datato Ottobre 2011:

"Operativa entro il 2015 la piattaforma da 280mila metri quadrati. A novembre prevista la posa della prima pietra con Cosco

Luciano Dassatti, presidente dell’Autorità portuale di Napoli, firma il contratto che di fatto sancirà l’inizio della fase operativa per la nuova Darsena di Levante a Napoli Est. “In quattro anni – rivela l’ammiraglio – creeremo una nuova piattaforma con una superficie di circa 280mila metri quadrati, capace di movimentare un milione di Teus (unità di misura che equivale a un container da venti piedi, ndr). Un progetto che si inserisce nella generale riqualificazione di Napoli Est e che avrà un importante impatto sociale per tutta la città”.
La posa della prima pietra per la nuova darsena, nata da un accordo pubblico-privato con la compagnia di navigazione cinese Cosco, potrebbe esserci già il prossimo novembre. In quattro anni dovrà essere pronta la nuova piattaforma , destinata in parte alle operazioni di transhipping e in parte a quelle di carico e scarico container, che permetterà anche alle navi di nuova generazione di fare scalo nel porto di Napoli.
Ma da contratto dovranno essere perseguiti anche altri obiettivi che puntano alla riqualificazione ambientale della zona. “La piattaforma – spiega Dassatti – di fatto sarà anche una vasca di colmata che servirà a bonificare un milione e 200mila metri cubi di fanghi del porto di Napoli. In più – aggiunge il numero uno dell’Autorità portuale di Napoli – è previsto un razionale collegamento su ferro con il porto che, come prescritto dalle valutazioni di impatto ambientale, consentiranno il trasporto del 50 per cento dei containers via treno e non più con i Tir”. Un progetto di riqualificazione della costa orientale di Napoli che sarà anche un importante bacino occupazionale e che, annuncia Dassatti, potrebbe creare da subito circa mille posti di lavoro. “Nei prossimi dieci-quindici anni – stima l’ammiraglio – prevedo uno sviluppo eccezionale con un importante risvolto sociale per quella zona. Il porto costituisce l’anteprima di tutto quello che è in programma per Napoli Est. Noi siamo il primo passo e speriamo di essere molto contagiosi.
Dassatti, per giungere a nuove e più moderne funzioni nello scalo partenopeo (“lanciato verso il futuro”, dice), propone di semplificare la burocrazia e rafforzare il ruolo di governo, di amministrazione e di coordinamento delle Autorità portuali. La ricetta è in linea con il documento che verrà presentato al Governo, dal titolo “Riforma a costo zero”, redatto dall’Associazione porti italiani che martedì 18 si riunirà per l’assemblea generale. Riforme per lo sviluppo futuro del porto che Dassatti auspica tenendo bene a mente anche progetti ed eventi più imminenti. Su tutti l’America’s Cup World Series a Bagnoli, “un primo passo per uno sviluppo futuro”, e il progetto waterfront, “cerniera di collegamento tra la città e il suo porto”. Un programma a medio e lungo termine che, spiega Dassatti, punta a contraddire il celebre titolo di Anna Maria Ortese “Il mare non bagna Napoli”. Progetti che vogliono restituire un patrimonio importante ai cittadini napoletani. Secondo le stime dell’ammiraglio, infatti, il porto di Napoli impiega attualmente tra le cinquemila e le seimila persone, alle quali si aggiungono le diecimila dell’indotto"

denaro.it/blog/2011/10/07/darsena-di-levante-dassatti-firma-il-co...
Brigante1981
00mercoledì 21 marzo 2012 09:03
beh.... questo link ad un documento ufficiale del 30 novembre 2011 ti può essere utile a capire meglio la cosa
[URL=Clicca qui!]Clicca qui!http://www.porto.napoli.it/it/news/PDF/newsDalPorto/cp30nov.pdf
Brigante1981
00mercoledì 21 marzo 2012 09:06
Re: PORTO FIORITO SPA PARTNER DEL CONSORZIO DELL’AMERICA’S CUP
Brigante1981, 20/03/2012 20.42:

Un importante protocollo d’intesa è stato siglato tra il Presidente di Porto Fiorito Claudio Fogliano e i rappresentanti del Consorzio dell’America’s Cup nella sede dell’Unione Industriali di Napoli. La partnership siglata con gli organizzatori della Coppa America prevede la fornitura di un supporto logistico e tecnico di alto livello provvedendo inoltre a installare 450 metri lineari di pontili galleggianti che saranno utilizzati per la manifestazione e verranno rimossi subito dopo la regata per essere sistemati nel nascente porto di Marina di Napoli, restando a disposizione dei clienti sottoscrittori del contratto d’acquisto di un posto barca nel futuro porto turistico della città. I lavori sono già iniziati da alcuni giorni nei due specchi d’acqua che saranno teatro delle regate, e si è già passati alla fase di installazione in mare di decine di corpi morti utili al posizionamento delle strutture destinate alla manifestazione. Nel nascente esclusivo villaggio della regata, Porto Fiorito sarà presente con un proprio stand all’interno del quale sarà installato un plastico del nuovo Marina di Napoli, e una mostra fotografica, un vero e proprio work in progress per testimoniare che Porto Fiorito, la società a cui fa capo Marina di Napoli, ha già realizzato oltre 400 metri di banchina a mare verso il largo, ed in poco tempo si appresta a “girare” limitando l’intero specchio d’acqua. I lavori diretti dal project manager, l’ ingegnere Gianluca Salvia, procedono a pieno ritmo grazie anche alle ottime condizioni atmosferiche che hanno favorito la realizzazione delle strutture. L’esposizione del plastico durante le regate sarà la testimonianza diretta di come la zona cambierà fisionomia, ed il Marina di Napoli diventerà un vero e proprio volano di sviluppo dell’economia turistica napoletana e campana. Porto Fiorito, infatti, ha stipulato un’altra importante partnership con Unicredit Leasing che gli consente di proporre l’acquisto dei posti barca all’interno del Marina a condizioni particolarmente vantaggiose: pagando una somma quasi pari a quella di ormeggio, il cliente diportista potrà acquistare il suo posto barca attraverso un semplice investimento invece di un oneroso costo. Le partnership con il Consorzio Coppa America, un occasione che porterà Napoli al centro del mondo della grande vela e con l’Unicredit Leasing, un importante opportunità di rilancio e sviluppo della nautica da diporto, rappresentano un motivo di soddisfazione ed un concreto obiettivo raggiunto da Porto Fiorito Spa e dal suo Presidente Claudio Fogliano.



questa è la notizia importante! [SM=x2819352]
Gjemon
00mercoledì 21 marzo 2012 11:49
Re: Novità
Brigante1981, 20/03/2012 21.05:






Da queste due foto sembra proprio che stiano costruendo un canale sotterraneo (che passerà sotto la colmata stesa) per raccogliere l'acqua necessaria al raffreddamento della centrale. Probabilmente sono lavori propedeutici al completamento della colmata

PS. La centrale elettrica è li da anni.
Linea68
00mercoledì 21 marzo 2012 15:22
Non c'è nessuno qui di San Giovanni e limitrofi che una volta riesce ad andare a fare due foto? E' un peccato che non si abbiano imagini aggiornate di questi lavori...
Brigante1981
00mercoledì 21 marzo 2012 15:28
quello che si vede in quella foto dovrebbe essere questo:

Adeguamento Nuova Darsena a terminal contenitori, mediante colmata, e conseguenti collegamenti nonché rimozione colmata di Bagnoli - NUOVO CIRCUITO DI PRESA ACQUA DI RAFFREDDAMENTO PER LA CENTRALE DI NAPOLI ORIENTALE E MISURE DI SICUREZZA DI EMERGENZA DELLA FALDA AI FINI DEL D.M. 471/99
€ 13.790.000,00

Ma Attenzione questi non sono i lavori alla darsena di levante ma solo una parte di lavori preventiva, infatti, per la darsena ci sono altri lavori per € 150.000.000,00

ora io non so questa foto di quanto tempo fa è e nemmeno se i lavori al tombamento della darsena di levante sono iniziati. sicuramente la gara è stata aggiudicata definitivamente come ho riportato uno o due mesi fa su ssc.
Publio Papinio Stazio
00mercoledì 21 marzo 2012 20:24
Re: via Marina
Augusto1, 12/03/2012 18.30:

Guarda com'era a settembre 1977...



Oggi al confronto è stupenda!




Caspita, mi ricordo di quando fu postata sull'altro forum...Mamma mia. Sembra una strada dell'Ucraina sovietica!
CRIME 80
00mercoledì 21 marzo 2012 20:40
quello che sconvolge e il cesso di piazza Mercato che in questa foto avrà piu o meno un venti venticinque anni e già sembra stravecchio.

Comunque la fila di palazzi e stata abbattuta che fanno tanto brutta via Marina nella foto e stata abbattuata e oggi vi passa la "nuova" via Marina che non e quella della foto, e non è neanche più bella di quella che si vede nella foto. Fai la facciata e quei palazzi e non sembra una strada dell'Ucraina. Oggi vogliamo parlare di quei cosi moderni e della posizioni in cui sono stati costruiti? Cosa da pazzi, tagliano le strade del Borgo Orefici e le strozzano, cosi come soffocano i vecchi palazzi del Borgo. Che geni, complimenti.
Personalemente avrei preferito la vecchia via Marina che si vede nelle foto, e magari oggi non ci ritrovavamo le torri del Carmine e il Vado come spartitraffico, e ancora tenavamo il chiostro piccolo sempre del Carmine.
Publio Papinio Stazio
00mercoledì 21 marzo 2012 21:47
Re:
CRIME 80, 21/03/2012 20.40:

quello che sconvolge e il cesso di piazza Mercato che in questa foto avrà piu o meno un venti venticinque anni e già sembra stravecchio.

Comunque la fila di palazzi e stata abbattuta che fanno tanto brutta via Marina nella foto e stata abbattuata e oggi vi passa la "nuova" via Marina che non e quella della foto, e non è neanche più bella di quella che si vede nella foto. Fai la facciata e quei palazzi e non sembra una strada dell'Ucraina. Oggi vogliamo parlare di quei cosi moderni e della posizioni in cui sono stati costruiti? Cosa da pazzi, tagliano le strade del Borgo Orefici e le strozzano, cosi come soffocano i vecchi palazzi del Borgo. Che geni, complimenti.
Personalemente avrei preferito la vecchia via Marina che si vede nelle foto, e magari oggi non ci ritrovavamo le torri del Carmine e il Vado come spartitraffico, e ancora tenavamo il chiostro piccolo sempre del Carmine.




Mamma mia, che freva!
bartol0
00giovedì 22 marzo 2012 11:12
Re:
CRIME 80, 21/03/2012 20.40:


Personalemente avrei preferito la vecchia via Marina che si vede nelle foto, e magari oggi non ci ritrovavamo le torri del Carmine e il Vado come spartitraffico, e ancora tenavamo il chiostro piccolo sempre del Carmine.




non è che avresti qualche foto del chiostro piccolo del Carmine?

comunque questo vecchio progetto dello spostamento della rete tranviaria di via Marina non sarebbe stato male, soprattutto in un'ottica di recupero e riqualificazione dei torrioni aragonesi.











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