Napoli | Street art

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Jiigen
00lunedì 13 novembre 2017 08:39
Piazza Miracoli

Qui i dettagli (la Repubblica Napoli)

granpacco
00lunedì 13 novembre 2017 10:51
Spettacolare
vale(1991)
00lunedì 13 novembre 2017 11:10
anche qui mettessero una protezione in plexiglas trasparente prima che qualche ragazzino lo imbratti con un tag
CityN
00lunedì 13 novembre 2017 11:32
Non proprio un muro fetecchioso, io vedo un bel parapetto...

Vabè siamo nella 3 municipalità...
Nuvola.CdN
00martedì 14 novembre 2017 07:28
Uno stencil ci poteva stare ma un murales decisamente no.
Peccato l'opera è bella ma non su tali superfici concordo con CityclassR4.
granpacco
00martedì 14 novembre 2017 15:04
In effetti non mi mi ero accorto del muro, siamo alle solite
CityN
00martedì 14 novembre 2017 17:10
Spero che non crediate che c'è stata una qualche sputazzata di autorizzazione formale :coma:

Questi passano, se ne accorgono, fotografano e postano su FB :coma: :vetrella: [SM=g10724]
bubolazza
00mercoledì 15 novembre 2017 01:53
Ma è proprio butto questo murales..

Ma che è stacafonata :yes:
Mark Corleone
00sabato 3 febbraio 2018 03:10
oggi inaugurato presso l'ex Palazzetto Urban (via Concezione a Montecalvario, 26), il murales "Ipazia" realizzato dall'artista MP5, un dono alla sua città di origine dove ha dato espressione della sua arte per la prima volta e per una struttura storicamente dedicata alle iniziative in sostegno della donne






CityN
00sabato 3 febbraio 2018 10:36
Per carità, là in mezzo a tutti qurgli abusi solamente immaginabili è davvero una microscopica "pagliuzza", ma era necessario continuare il murale pure a terra?
Mark Corleone
00giovedì 8 febbraio 2018 10:34
In commissione Scuola l'idea di street art per il muro della Floridiana
La commissione Scuola, presieduta da Luigi Felaco, ha discusso della valorizzazione artistica del muro perimetrale della Floridiana, con un'idea di progettazione partecipata di street art che coinvolga le scuole elementari e medie, l'Accademia di Belle Arti, gli istituti d'arte della città.

L'idea di valorizzare il lungo muro perimetrale della Floridiana con un intervento artistico potrebbe realizzarsi grazie alla sinergia con Soprintendenza, Accademia di Belle Arti, commissione consiliare e assessorato comunale alla Scuola: salvare dal degrado il muro e, al posto di "Ti amo Nunzia" e "Forza Napoli" realizzare una esperienza di street art capace di coinvolgere le scuole e i cittadini del Vomero.

Con l'intervento di Giovanna Corleto, dello staff dell'assessora all'Istruzione Palmieri, la commissione Scuola ha oggi discusso, con la partecipazione anche delle consigliere Menna (Mov. 5 Stelle) e Bismuto (Dema), della proposta del presidente Felaco di avviare un percorso di progettazione partecipata dell'intervento di valorizzazione al quale la Soprintendenza, che gestisce la Floridiana, ha dato il proprio assenso. Oltre che il secondo polmone verde della città, la Floridiana, con il suo Museo Duca di Martina, è anche meta turistica, ha spiegato il presidente Felaco, e quindi lo stesso muro perimetrale potrebbe diventare elemento attrattivo. Sarà l'Accademia a coordinare artisticamente il progetto che dovrà fondarsi sul coinvolgimento delle scuole del quartiere e degli istituti d'arte cittadini e innestarsi nel percorso che l'amministrazione, con un Tavolo per la Street Art, ha intrapreso per valorizzare le superfici pubbliche e stimolare la creatività urbana.



che ne pensate?

PS
forzanapoli vergognati, deturpare così un muro storico...! :lol:
CityN
00giovedì 8 febbraio 2018 12:07
Cosa ne penso? Che concettualmente siamo immersi in una sorta di horror vacui iperbarocco, in cui ogni spazio bianco o vuoto deve essere per forza colmato, altrimenti si impazzisce.

Certo che abbiamo delle cape di governo allo stato avanzato di ingenuità se credono che un murale possa fermare le suddette scritte fatte da autoreferenzialissimi cretini. Provare a vedere cosa ne è del murale sulle scale che portano a Pontecorvo, sul muro dell'ex cinema Roxy.
granpacco
00giovedì 8 febbraio 2018 18:22
Oltre a quotare l'intervento di city aggiungo che se si realizzerà qualcosa stile metro di chiaiano dove l'idea fu simile allora mille volte meglio il "ti amo Maria" questo é un modo per non valorizzare un luogo di alto interesse storico, culturale e paesaggistico stile recinzione villa comunale, ste boiate mi sembrano come quelle vaiasse con un bellissimo viso che si pittano fino allo sfinimento rovinandosi, ergo pessima idea!
Nuvola.CdN
00giovedì 8 febbraio 2018 22:57
Idea balzana!
Quoto CityclassR4.
Sarebbe ora, piuttosto, di iniziare una seria lotta al vandalismo di strada.
CityN
00mercoledì 14 febbraio 2018 18:06
quoto da altro topic:

Mark Corleone, 14/02/2018 17:58:


Elturco76, 14/02/2018 15:49:

Continuano gli interventi di riqualificazione UNESCO. Oggi vi mostriamo un importante lavoro di pulizia e restauro dei muretti di Via Scacchi, Lotto 1.
Pian piano Napoli sta recuperando un immenso patrimonio storico.

...questo quanto riportato dal sito dell'Assessorato Urbanistica e Beni Culturali...



aggiungo le foto con il prima e dopo:









Aaah che bello far emergere le contraddizioni :cool: :good:

Aspettiamo che si restauri anche questo bel muretto vandalizzato da questa mostruosità :coma: peccato che non sia nella zona di riqualificazione centro storico, ma "semplicemente" nei Miracoli...
Madeco
00mercoledì 14 febbraio 2018 18:12
Al netto del giusto/bello/butto mi sembra un paragone abbastanza improbo sinceramente.
CityN
00mercoledì 14 febbraio 2018 18:16
Io vedo due muretti identici...

Solo che su uno hanno permesso (forse) che si dipingesse sopra, sull'altro sono state tolte le scritte. Cosa impedisce che si possa fare "street art" sul muretto di via Arcangelo Scacchi?
bluesboy94
00mercoledì 14 febbraio 2018 18:20
Infatti, Napoli è come la tela di Penelope: una cosa viene ricostruita, restaurata o recuperata, mentre altre dieci vengono o distrutte o sporcate o danneggiate... mai se ne verrà a capo, purtroppo...
Ps: questo murales nei Miracoli non mi dispiace (tra l'altro in quella zona sono state fatte tante cose di questo genere, tra cui, il murales sul prospetto laterale della Misericordiella, chissà se quest'ultimo la Sovrintendenza e la Curia - proprietaria della Chiesa - l'hanno autorizzato...).
Mark Corleone
00mercoledì 14 febbraio 2018 18:53
Re: Comincia domani a San Giovanni il grande murales di Diego Maradona
Mark Corleone, 15/02/2017 11:02:

Comincia domani giovedì 16 febbraio già dalle prime ore del mattino la realizzazione di uno straordinario murales in via Taverna del ferro nel cuore del quartiere San Giovanni, una delle zone più popolari di Napoli. Il murales sarà realizzato dell'artista napoletano Jorit - che sarà sul posto domani dalle otto - e che ha già realizzato altre bellissime opere in città come il San Gennaro a Forcella. L'opera, alla cui realizzazione l'Amministrazione comunale, attraverso vari assessorati e la Municipalità, ha offerto importanti supporti di natura logistica ed organizzativa, nasce anche con l'obiettivo di contribuire alla riqualificazione di un pezzo importante del quartiere e raffigurerà coprendo le intere facciate laterali di due edifici, il volto di Diego armando Maradona e di un bambino. Sarà il più grande murales del campione argentino. Jorit - che nasce a Quarto ma vive ed opera a Napoli - anche grazie a donazioni di cittadini realizzerà il murales in un mese.




jorit ha iniziato i lavori per la seconda facciata della palazzina di cui si parla in questo articolo. dovrebbe quindi raffigurare un bambino

zola89@
00giovedì 15 febbraio 2018 01:07
Credo invece che il paragone sia giusto. Come si può accettare un murales, per quanto ben fatto e con buoni propositi, in pieno centro storico a due passi da chiese e piazze da riqualificare? La Sovrintendenza dove sta?
CityN
00giovedì 15 febbraio 2018 09:14
In altri contesti non sarebbe dispiaciuto, ma ormai l'andazzo è considerare sul piano artistico centro e periferia allo stesso modo. Solo che la stragrande maggioranza degli elementi del centro ha già una grande dose di artisticità, come anche questi elegantissimi muretti, ma questo purtroppo non lo si capisce. I cd. graffiti sono stati una manifestazione artistica nata nel contesto degradato delle periferie anonime, oggi te li ritrovi pure su una chiesa duecentesca... oppure su un muro che pur bianco o vuoto entra in un complesso sistema di bellezza costituito da un palazzo o anche un rione. Insomma dove l'arte già c'è. Poi ci sono i casi singoli, ma per me si deve partire dall'assunto di prima come base.
smerlo
00giovedì 15 febbraio 2018 13:08
Re:
CityclassR4, 15/02/2018 09.14:

In altri contesti non sarebbe dispiaciuto, ma ormai l'andazzo è considerare sul piano artistico centro e periferia allo stesso modo. Solo che la stragrande maggioranza degli elementi del centro ha già una grande dose di artisticità, come anche questi elegantissimi muretti, ma questo purtroppo non lo si capisce. I cd. graffiti sono stati una manifestazione artistica nata nel contesto degradato delle periferie anonime, oggi te li ritrovi pure su una chiesa duecentesca... oppure su un muro che pur bianco o vuoto entra in un complesso sistema di bellezza costituito da un palazzo o anche un rione. Insomma dove l'arte già c'è. Poi ci sono i casi singoli, ma per me si deve partire dall'assunto di prima come base.



Il discorso, in linea teorica, è giustissimo e mi trova d'accordo.
Ma parte da una premessa, secondo me, sbagliata, ma sicuramente opinabile: che il centro storico abbia già una grande dose di artisticità.
Il centro storico non è un unicum, ha tanti singoli luoghi artistici, ma tanti altri sono assolutamente dei cessi a cielo aperto, per mantenersi su un linguaggio tecnico.
Entra un po' nella retorica autoreferenziale napoletana, ritenere che ogni muretto del centro, ogni palazzo e ogni slargo sia magico ed autentico. Spesso, invece, ci si trova semplicemente di fronte a luoghi malconci, squallidi, privi di un senso estetico.

In realtà, il recupero totale del centro deve scegliere una delle due strade:
1) buttare giù un buon terzo degli edifici, malmessi, opprimenti, oramai sfregiati dalle superfetazioni, senza un reale pregio architettonico;
2) "colorare" l'esistente, renderlo caratteristico, unico, fare del "caos" e dell'anarchia una scelta estetica tipizzante.

La terza opzione, a mio parere, è dispendiosa, inutile ed irrealistica: restaurare l'esistente, portare tutto quanto c'è al suo meglio. Costerebbe uno sproposito, non potrebbe essere mantenuto manco una settimana per via del tessuto sociale che popola il centro e sostanzialmente non sarebbe niente di che, palazzi su palazzi che danno su vicoli strettissimi non è che siano fatti per essere ammirati nel loro splendore architettonico - che, ripeto, spesso manco c'è.

Perdonate la franchezza, ma io preferisco il murales al muretto in mattoni, tra i due non c'è dubbio di dove vi sia del pregio artistico e dell'originalità. Poi, figuriamoci, tra un muretto taggato e sgarrupato ed un muretto tenuto come dio comanda, figuriamoci, preferisco il secondo.
Giap1
00giovedì 15 febbraio 2018 14:22
Perché la prima opzione è low Cost?
CityN
00giovedì 15 febbraio 2018 15:56
Re: Re:
smerlo, 15/02/2018 13.08:

CityclassR4, 15/02/2018 09.14:

In altri contesti non sarebbe dispiaciuto, ma ormai l'andazzo è considerare sul piano artistico centro e periferia allo stesso modo. Solo che la stragrande maggioranza degli elementi del centro ha già una grande dose di artisticità, come anche questi elegantissimi muretti, ma questo purtroppo non lo si capisce. I cd. graffiti sono stati una manifestazione artistica nata nel contesto degradato delle periferie anonime, oggi te li ritrovi pure su una chiesa duecentesca... oppure su un muro che pur bianco o vuoto entra in un complesso sistema di bellezza costituito da un palazzo o anche un rione. Insomma dove l'arte già c'è. Poi ci sono i casi singoli, ma per me si deve partire dall'assunto di prima come base.



Il discorso, in linea teorica, è giustissimo e mi trova d'accordo.
Ma parte da una premessa, secondo me, sbagliata, ma sicuramente opinabile: che il centro storico abbia già una grande dose di artisticità.
Il centro storico non è un unicum, ha tanti singoli luoghi artistici, ma tanti altri sono assolutamente dei cessi a cielo aperto, per mantenersi su un linguaggio tecnico.
Entra un po' nella retorica autoreferenziale napoletana, ritenere che ogni muretto del centro, ogni palazzo e ogni slargo sia magico ed autentico. Spesso, invece, ci si trova semplicemente di fronte a luoghi malconci, squallidi, privi di un senso estetico.

In realtà, il recupero totale del centro deve scegliere una delle due strade:
1) buttare giù un buon terzo degli edifici, malmessi, opprimenti, oramai sfregiati dalle superfetazioni, senza un reale pregio architettonico;
2) "colorare" l'esistente, renderlo caratteristico, unico, fare del "caos" e dell'anarchia una scelta estetica tipizzante.

La terza opzione, a mio parere, è dispendiosa, inutile ed irrealistica: restaurare l'esistente, portare tutto quanto c'è al suo meglio. Costerebbe uno sproposito, non potrebbe essere mantenuto manco una settimana per via del tessuto sociale che popola il centro e sostanzialmente non sarebbe niente di che, palazzi su palazzi che danno su vicoli strettissimi non è che siano fatti per essere ammirati nel loro splendore architettonico - che, ripeto, spesso manco c'è.

Perdonate la franchezza, ma io preferisco il murales al muretto in mattoni, tra i due non c'è dubbio di dove vi sia del pregio artistico e dell'originalità. Poi, figuriamoci, tra un muretto taggato e sgarrupato ed un muretto tenuto come dio comanda, figuriamoci, preferisco il secondo.

non c'è alcuna vanagloria napoletana, infatti ho detto che ci sono i casi singoli, ma in questi casi un muretto bello ed elegante (fatto alla stessa maniera!) che altrove viene restaurato non può essere trattato diversamente altrove, manco questo fosse posto in periferia. Una cosa un po' "discriminatoria" non ti sembra?

Senza contare che nel mio discorso non entra per nulla un criterio di natura "urbanistica", a me interessa dire che se la superficie ha un proprio senso artistico e oltre, oppure contribuisce a un senso artistico più organico e importante per me non si fa nulla punto.
Nuvola.CdN
00giovedì 15 febbraio 2018 16:53
Anche a me non piace l'idea di realizzare un murales su di un muretto bello ed elegante che meritava solo una ripulitura.
Come pessimo trovo quello realizzato in via Mezzocannone.
Bello si ma realizzato in quel contesto diventa un elemento di degrado, di prevaricazione degli altri.
Va bene in una stazione disadorna stile circumvesuviana , potrebbe andar bene sotto la forma di trompe-l'oeil sul fianco di un edificio lasciato nudo da un palazzo diroccato della Pignasecca, a taverna del ferro.
Bisogna invece combattere in modo feroce il vandalismo diffuso nel centro storico e non solo che colpisce chiese, monumenti palazzi.
Non si tratta solo di inutili graffiti, murales ma anche un infinità di scritte e tag.
Quando sono in compagnia di turisti stranieri è la prima cosa che notano (insieme agli escrementi di cane, ed alla guida folle).
Non riescono a comprendere questo scarso rispetto dei residenti verso la propria città.
Se vogliamo fare un salto di qualità nell'ambito del turismo dobbiamo lottare contro il vandalismo e seguire la strada di Palermo che investe in ristrutturazioni di qualità (spesso si tratta di edifici abbandonati e quindi più semplici da ristrutturare).
Intensificare il programma centro storico Unesco, per iniziare un nuovo ciclo, subordinare gli interventi di restauro all'eliminazione di superfetazioni del dopoguerra.
Vedi edifici in cui è incardinata Porta Nolana: devi eliminare i balconi abusivi del dopoguerra e permettere di leggere la murazione non risolveresti niente con un murales.

Giusto per fare un esempio di come siamo messi


Poste Palermo



Poste Napoli

Un po' di videosorveglianza , qualche cancellata no?! un po' di lotta all'abusivismo ...Proprio non si può fare?!?
Mark Corleone
20domenica 25 febbraio 2018 10:14
Re: Re: Comincia domani a San Giovanni il grande murales di Diego Maradona
Mark Corleone, 14/02/2018 18:53:




Mark Corleone, 15/02/2017 11:02:

Comincia domani giovedì 16 febbraio già dalle prime ore del mattino la realizzazione di uno straordinario murales in via Taverna del ferro nel cuore del quartiere San Giovanni, una delle zone più popolari di Napoli. Il murales sarà realizzato dell'artista napoletano Jorit - che sarà sul posto domani dalle otto - e che ha già realizzato altre bellissime opere in città come il San Gennaro a Forcella. L'opera, alla cui realizzazione l'Amministrazione comunale, attraverso vari assessorati e la Municipalità, ha offerto importanti supporti di natura logistica ed organizzativa, nasce anche con l'obiettivo di contribuire alla riqualificazione di un pezzo importante del quartiere e raffigurerà coprendo le intere facciate laterali di due edifici, il volto di Diego armando Maradona e di un bambino. Sarà il più grande murales del campione argentino. Jorit - che nasce a Quarto ma vive ed opera a Napoli - anche grazie a donazioni di cittadini realizzerà il murales in un mese.




jorit ha iniziato i lavori per la seconda facciata della palazzina di cui si parla in questo articolo. dovrebbe quindi raffigurare un bambino






proseguono i lavori per questo murales che sono avvenuti in due step: nel primo, il muro è stato riempito con delle "scritte" che altro non sono che una poesia di Germana Bruno, "Il Piccolo Principe", sull’autismo. Un gesto “preparatorio” al vero murales:





e ci sto soltanto io,
non parlo o ti confondo
con strano chiacchierio,
saltelli e gesti strani
col corpo e con le mani
e fisso su qualcosa
lo sguardo mio si posa,
ti chiedi cosa penso,
ti sembro senza senso.
Son alte e forti mura
Costruite intorno a me,
ti faccio un po’ paura,
non sono come te.
È un altro mondo il mio
e tu non riesci a entrare
diversa lingua ho io
e tu non sai capire.
Se solo vuoi provare,
se prendi l’astronave,
potrai da me atterrare
e forse anche capire,
perché, in ogni viaggio,
un nuovo paesaggio
ti apre gli occhi e il cuore,
per renderti migliore



poi il secondo step, con la realizzazione definitiva del murales (ancora work in progress):




a Piazzetta Ottocalli sta prendendo forma l'omaggio a Caruso, opera dell’artista Corrado Teso sul muro dell’edificio in cui ha sede il Commissariato di PS Stella San Carlo che fino a ieri ospitava cartelloni pubblicitari e da sabato identificherà il quartiere come il luogo di Enrico Caruso (che nacque proprio qui).

Il progetto, a cura dell’ associazione ProLoco 4M, dell'associazione Terra e della Parrocchia dei Santi Giovanni e Paolo (che se non sbaglio ha adottato anche l'aiuola antistante), è stato "inaugurato" ieri in occasione dei 145 anni dalla nascita del tenore (nato il 25 febbraio) nonostante incompleto a causa delle forti piogge che ne hanno ritardato la realizzazione.

Il 24 febbraio infatti c'è stato un incontro pubblico alla Chiesetta della Madonna dell’Arco di Napoli a Via Sangiovanniello, a pochi passi dalla casa che gli diede i natali, proprio per ricordare l'anniversario della nascita nel quartiere del grande tenore.




verrà realizzato un murales anche su questo palazzo nel rione traiano:




Infine, il comune ha inaugurato un nuovo progetto di comunicazione istituzionale chiamato ‘Discovering Street Art Naples‘ che, attraverso una pagina facebook dedicata, racconta il potenziale espressivo dell’arte di strada, svelando la realizzazione delle opere di creatività urbana che hanno valenza sociale, artistica e culturale.

Come si legge sul sito expartibus, l’azione si inserisce nell’ambito di un più ampio progetto di coordinamento, valorizzazione e sistematizzazione degli interventi di Creatività Urbana, che vede come soggetto attuatore il tavolo interassessorile istituito già con una delibera del 2016, che, attraverso il “Patto per la Street Art – Bene Comune”, disciplina l’utilizzo di spazi urbani da destinarsi alle opere di street art.

Soggetti protagonisti sono gli artisti ed i territori che, in sinergia con le azioni promosse dal tavolo, regalano alla città nuove ed affascinanti espressioni artistiche, viatico di bellezza e scoperta di luoghi “altri” rispetto ai classici itinerari dell’arte e della cultura, primo passo di più ampi processi di riqualificazione.
Mark Corleone
00sabato 3 marzo 2018 10:05
Mark Corleone, 25/02/2018 10:14:



a Piazzetta Ottocalli sta prendendo forma l'omaggio a Caruso, opera dell’artista Corrado Teso sul muro dell’edificio in cui ha sede il Commissariato di PS Stella San Carlo che fino a ieri ospitava cartelloni pubblicitari e da sabato identificherà il quartiere come il luogo di Enrico Caruso (che nacque proprio qui).

Il progetto, a cura dell’ associazione ProLoco 4M, dell'associazione Terra e della Parrocchia dei Santi Giovanni e Paolo (che se non sbaglio ha adottato anche l'aiuola antistante), è stato "inaugurato" ieri in occasione dei 145 anni dalla nascita del tenore (nato il 25 febbraio) nonostante incompleto a causa delle forti piogge che ne hanno ritardato la realizzazione.

Il 24 febbraio infatti c'è stato un incontro pubblico alla Chiesetta della Madonna dell’Arco di Napoli a Via Sangiovanniello, a pochi passi dalla casa che gli diede i natali, proprio per ricordare l'anniversario della nascita nel quartiere del grande tenore.







Completato, o quasi (foto mia):
CityN
00sabato 3 marzo 2018 11:29
Muro cieco di scarto nonché di cinta, zona subperiferica con contesto particolare (guardare dietro), disegno realistico e "come comanda Iddio".

Perfetto. 110 e lode.
Mark Corleone
00giovedì 15 marzo 2018 20:20
Re: Re: Re: Comincia domani a San Giovanni il grande murales di Diego Maradona
Mark Corleone, 25/02/2018 10:14:



proseguono i lavori per questo murales che sono avvenuti in due step: nel primo, il muro è stato riempito con delle "scritte" che altro non sono che una poesia di Germana Bruno, "Il Piccolo Principe", sull’autismo. Un gesto “preparatorio” al vero murales:





e ci sto soltanto io,
non parlo o ti confondo
con strano chiacchierio,
saltelli e gesti strani
col corpo e con le mani
e fisso su qualcosa
lo sguardo mio si posa,
ti chiedi cosa penso,
ti sembro senza senso.
Son alte e forti mura
Costruite intorno a me,
ti faccio un po’ paura,
non sono come te.
È un altro mondo il mio
e tu non riesci a entrare
diversa lingua ho io
e tu non sai capire.
Se solo vuoi provare,
se prendi l’astronave,
potrai da me atterrare
e forse anche capire,
perché, in ogni viaggio,
un nuovo paesaggio
ti apre gli occhi e il cuore,
per renderti migliore



poi il secondo step, con la realizzazione definitiva del murales (ancora work in progress):






niccolò:

Lo scugnizzo Niccolò che guarda Maradona, si completa il murale di Jorit a San Giovanni




Stadera90
00giovedì 15 marzo 2018 20:31
Non si è capito chi sia quel ragazzo.
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