Napoli | Street art

Pagine: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, [16], 17, 18
Mark Corleone
00mercoledì 19 aprile 2017 09:18
Mark Corleone, 04/04/2017 09.10:

Street art sulla scalinata del Mann, la Testa Carafa per invitare i visitatori

Un'opera di street art per il Mann: la Testa Carafa di Donatello sarà disegnata sulla scalinata monumentale laterale del Museo archeologico nazionale. Visibile da chiunque arrivi da piazza Cavour, il lavoro renderà omaggio alla testa di cavallo di recente posizionata all'ingresso del Mann per accogliere i visitatori. La Testa Carafa, uno dei simboli di Napoli, sarà realizzata con pittura removibile e rimarrà lì almeno fino all'estate.

"In questo modo - spiega il direttore del Mann Paolo Giulierini - rendiamo visibile già da lontano il museo, anche in vista delle aperture serali in programma durante l'estate ogni giovedì. Un segno artistico che è un ulteriore invito a visitare le nostre collezioni".

Per l'occasione le associazioni civiche "Cleanap" e "Retake Roma" hanno unito le forze per aiutare "uno dei musei che abbiamo a cuore sin dalle elementari" a riqualificare un pezzo di città. "Prepareremo simbolicamente la scala all’evento e il terreno all'opera d'arte - spiega Emiliana Mellone di Cleanap - sarà un momento di partecipazione congiunta. Si tratta di una scalinata monumentale e stiamo aspettando le direttive della soprintendenza". 

L'opera di Street art sarà realizzata in occasione della mostra "Kokocinski, la vita e la maschera: "da Pulcinella al clown" (in programma dal 7 aprile al 5 giugno). "Oltre la scala - si legge nell'invito ai cittadini a partecipare all'operazione di pulizia - verrà riqualificata l’area prospiciente il Museo, tra cui la stazione della linea 2 Museo e parte dei giardinetti di piazza Cavour. Vi aspettiamo in tanti armati di olio di gomito, agli attrezzi ci pensiamo noi".


Finita
Madeco
00mercoledì 19 aprile 2017 09:41
L'idea è carina, avrei scelto però altro soggetto: la testa di cavallo (Carafa) è un poco inquietante :ehm: :hihi:
Partenope93
00mercoledì 19 aprile 2017 10:40
Re:
Madeco, 19/04/2017 09.41:

L'idea è carina, avrei scelto però altro soggetto: la testa di cavallo (Carafa) è un poco inquietante :ehm: :hihi:



Vero, pare un cavallo zombie :hihi:
CityN
00mercoledì 19 aprile 2017 12:53
Ogni giorno che passa sta street art mi pesa sempre più sulle balls
CRIME 80
00mercoledì 19 aprile 2017 13:25
è jamm simoclàss... quella sulle scale è molto bella, ben fatta. Poi in 5 mesi va via.

quella sulla chiesa mi lascia un po perplesso. Mi piace molto quella sul laterale della chiesa di santa maria della Santità, più idonea al luogo dove è stata eseguita.

QUesta sulla pietatella, ok, mi piace l'idea di base, il significato in se. Lo stile non tanto. E poi col resto della chiesa in degrado, in quessto caso, il murales ne accentua soltanto il cattivo stato dei prospetti della chiesa.

Mark Corleone
10mercoledì 31 maggio 2017 11:17
posto anche qui:

intanto nella stazione EAV di garibaldi è comparso un altro murales (foto EAV):

“Ho bisogno di vederti” opera degli Orticanoodles

CityN
00mercoledì 31 maggio 2017 11:21
Questo qua dentro è proprio :ot:

:coma:

Ha ben poco da condividere con la street art, a partire dal fatto che non sta in una street, ma in una station

:hilarious
Coma White
00giovedì 15 giugno 2017 17:21
Tre Murales a Pianura e Soccavo
Approvata la realizzazione di tre murales, via Evangelista Torricelli e via Colantonio di Fiore (Pianura) e via Epomeo (Soccavo).
Madeco
00martedì 4 luglio 2017 21:12
Dopo l'esperienza di Chiaiano alla stazione di Piscinola - Scampia è in corso un intervento da parte di "un ponte oltre i muri"









granpacco
00mercoledì 5 luglio 2017 13:55
Molto più bello questo intervento rispetto a quello di chiaiano davvero orribile
Madeco
00mercoledì 5 luglio 2017 17:04
Sì, molto più bello questo.
Ninconanco81
10giovedì 6 luglio 2017 09:37
A Marianella il murale dedicato al musicista Enzo Avitabile dagli abitanti del suo quartiere.

L'opera, voluta dall'associazione territoriale Pro Loco Soul Express, è stata realizzata dall'artista romano David De Angelis, in arte Gofy.



vale(1991)
00giovedì 20 luglio 2017 22:15
Ma è legale una cosa del genere? farsi pubblicità su arte altrui, peraltro di un grandissimo artista internazionale?
Onestamente sta teca ha rovinato la bellezza dell'opera. Per me andrebbe tolta almeno quella targa pubblicitaria e lasciare una teca meno invadente. Inoltre essendo l'unica opera italiana dell'artista è strano che nessuno abbia pensato a segnalarlo ai turisti con segnaletica.
napoli.repubblica.it/cronaca/2016/06/13/foto/a_napoli_bansky_finisce_in_cornice_e_con_tanto_di_pubblicita_-141933...
basilisco87
00venerdì 21 luglio 2017 01:38
subito dopo l'applicazione della teca avevano polemicamente applicato degli adesivi su per far capire che l'atto, inizialmente percepito come di grande generosità per proteggere l'opera, altro non era che una trovata pubblicitaria. Se cerchi più indietro forse si trova anche la foto.
Comunque concordo che sia un vero schifo, mi meraviglio che nessuno l'abbia mai sabotata.
vale(1991)
00venerdì 21 luglio 2017 09:23
Re:
basilisco87, 21/07/2017 01.38:

subito dopo l'applicazione della teca avevano polemicamente applicato degli adesivi su per far capire che l'atto, inizialmente percepito come di grande generosità per proteggere l'opera, altro non era che una trovata pubblicitaria. Se cerchi più indietro forse si trova anche la foto.
Comunque concordo che sia un vero schifo, mi meraviglio che nessuno l'abbia mai sabotata.




si si mi ricordo della foto, ma passandoci da vicino per ammirare l'opera sono rimasta schifata dal vederla deturpata cosi.

Veramente ormai a napoli ognuno fa quello che gli pare...tanto nessuno fa nulla, eppure è l'unica opera di Banksy in Italia.
Mark Corleone
10mercoledì 6 settembre 2017 11:44
Nuovo murales al parco merola di Ponticelli

‘A MAMM’ ‘E TUTT’ ‘E MAMM’ www.parcodeimurales.it




Si intitola “‘A Mamm’ ‘e Tutt’ ‘e Mamm’” l’ultimo intervento firmato dalla talentuosa street artista italiana La Fille Bertha nel Parco dei Murales di Napoli Est, per celebrare il valore della maternità.

Dopo aver attivato nei mesi scorsi laboratori creativi con bambini, adolescenti e mamme del Parco, i volontari del Servizio Civile Nazionale e il team di INWARD hanno trasformato le idee di una comunità in una coloratissima opera d’arte. Tramite attività di disegno, fotografia e lettura sono difatti emersi nuovi valori, passioni, coraggio e parità di diritti: questi gli input raccolti da La Fille Bertha durante uno degli incontri laboratoriali, che ha rielaborato gli stimoli dei residenti del Parco ed anche le relative suggestioni cromatiche da impiegare nel nuovo murale.

L’artista ha così sviluppato una coloratissima icona che protegge ed accoglie due minori, due suoi figli, nelle ali del suo ampio mantello. Si tratta di una rivisitazione della “Madonna della Misericordia”, notissima ai pittori quattrocenteschi e famosa nella versione dipinta da Piero della Francesca, che in tal caso vuole rappresentare la maternità come dono, mai come peso. Molti difatti sono i contesti in cui la maternità viene percepita più come ostacolo, incidente o trauma che come dono, valore o scelta; frequente l’alto tasso di giovani madri soprattutto in periferia (e non solo) e note le difficoltà che incontrano le donne impegnate nel mondo del lavoro. La maternità come espressione naturalissima della femminilità, semplice e nobile ad un tempo, viene invece celebrata e restituita da La Fille Bertha con l’intento di affermarne anche il valore sociale. Non sfuggirà infine la suggestione che i due minori siano forse due gemelline.

L’immaginario visivo dell’artista di origini sarde è da sempre popolato da presenze femminili fluttuanti in una dimensione che sembra non avere tempo, e così, anche in questo caso, l’immagine sembra stagliarsi su uno sfondo rarefatto che suggerisce ambiti silenziosi, quasi magici e surreali, puntando all’eternità del messaggio.

L’intervento è stato curato da INWARD per concludere la prima parte del vasto programma avviato nell’ambito del bando “Sillumina” indetto dalla SIAE per la valorizzazione delle periferie urbane con il progetto “Il Parco dei Murales”.




inoltre sotto il balcone di Totó, il nuovo disegno di Fabio Borrelli.

(foto fondazione san gennaro)
Gjemon
10mercoledì 6 settembre 2017 16:10
adoro i poster graffiti, sono molto meglio dei classici graffiti sia per qualità che per impatto sugli edifici
Mark Corleone
00mercoledì 20 settembre 2017 13:00
Un quadro di 1.500 metri quadri sul tetto di Napoli: i vortici colorati di Zabetta










C’è un quadro sul tetto di Napoli. Una tela di vortici colorati ampia mille e 500 metri quadri, poggiata sul terrazzo dell’ex ospedale militare dei Quartieri spagnoli e dipinta con il compressore dal pittore milanese Roberto Coda Zabetta. Un intervento di arte pubblica per la città, a cura di Maria Savarese, che coinvolge e valorizza un intero edificio: il complesso della Santissima Trinità delle Monache.

Dal Belvedere di San Martino l’opera sembra un quadro appeso tra gli alberi del parco dei Quartieri e i palazzi della città immaginata come un museo pulsante a cielo aperto. Guardare è come lanciare un sasso in uno stagno: la pittura si allarga in cerchi concentrici, in strati di colore che stimolano sensi e intelletto e si perdono nelle stratificazioni di Napoli.
Un quadro sul tetto di Napoli: i vortici colorati di Zabatta su una tela di 1500 metri quadri

E’ questo il risultato del progetto “Cantiere 1 / Terrazzo”, voluto da Comune e Museo Madre. L’opera sarà inaugurata il 22 settembre e sarà completata dalle intemperie per tutto la durata dell’esposizione (circa un anno probabilmente). L’artista indicherà agli spettatori 8 diversi punti di vista lungo la Pedamentina per variare la percezione: il punto più basso consentirà un’immersione nel quadro, quello più alto (San Martino) regalerà il colpo d’occhio.

“Mi hanno chiesto di pensare un intervento per la città – spiega Zabetta – è quel terrazzo per me è diventato il tetto di Napoli. Sono un pittore, la mia installazione attraverso architettura e pittura è diventata una scultura: è un aspetto del mio lavoro che mi emoziona”.

L’artista ha lavorato per un mese dalle 5 del mattino al calar del sole, meteo permettendo. Il lavoro sarà documentato dal fotografo e filmaker Henrik Blomqvist. “Sarà interessante vedere come la città trasformerà l’opera attraverso pioggia, sole, gas e smog. Tra un anno la tela assumerà anche da punto di visto materiale un aspetto che nessuno altro potrebbe dargli. A quel punto tirerò su le tele e diventeranno opere”. Il nome "Cantiere 1/ Terrazzo" presuppone la realizzazione di altri lavori: “Porterò il progetto in altre città e all’estero”.
Jiigen
00domenica 24 settembre 2017 21:15
Vico I Carminiello ai Mannesi

di Nicola Masuottolo.

Qui la descrizione di Identità Insorgenti.













_Gio'_
10mercoledì 4 ottobre 2017 15:54
Francisco Bosoletti regala questo bellissimo murale raffigurante la Pudicizia del Corradini ai quartieri Spagnoli.



Mark Corleone
00mercoledì 4 ottobre 2017 16:00
meraviglioso. bosoletti è immenso.

Altri due murales anche al Rione Sanità (foto Poggiani):

in un vicoletto del Borgo Vergini 2 opere di 2 artisti sudamericani l'Argentina Irene Lasivita:



e il messicano Addi Facte con "La benedizione di dio",
granpacco
00mercoledì 4 ottobre 2017 16:07
Re:
_Gio'_, 04/10/2017 15.54:

Francisco Bosoletti regala questo bellissimo murale raffigurante la Pudicizia del Corradini ai quartieri Spagnoli.






La street art che ci piace e che andrebbe promossa, oltre naturalmente al capolavoro dell'opera in sè, il fatto che sia stata realizzata su di un muro degradato non storico ne aumenta il valore, che sia da esempio per tutti gli pseudo street artists


bubolazza
00giovedì 5 ottobre 2017 00:20
concordo

anche se credo che bosoletti abbia sbagliato le proporzioni dell occhio velato o sbaglio :ehm:
Mark Corleone
00lunedì 9 ottobre 2017 19:53
Re:
Mark Corleone, 01/03/201612.33:




L’artista Francisco Bosoletti oltre ad aver eseguito in via De Deo il murales de “La Pudicizia” (la statua di Antonio Corradini custodita nel Museo Cappella Sansevero) ha ritoccato anche la faccia del murales di Maradona già rpesente nella stessa via ai Quartieri Spagnoli. Gli abitanti dei Quartieri hanno infatti chiesto a Bosoletti di ridisegnare il volto di Maradona. Volto che Salvatore Iodice aveva fatto rinascere, proprio in via De Deo, ridando vitalità al vecchio disegno di Mario Filardi. Bosoletti ha eseguito l’opera solo dopo aver parlato con la madre di Filardi e con Salvatore Iodice ed aver ricevuto il loro ok. La foto è di repubblica:

smerlo
00martedì 10 ottobre 2017 19:00
A me questo "aggiustamento" del Maradona non piace per niente, sinceramente. E' brutto vedere il volto che insegue il realismo ed il resto della figura in uno stile completamente diverso, stilizzato, cartonesco.
Stupenda, invece, la Pudicizia.
bubolazza
00martedì 10 ottobre 2017 20:53
sono d'accordo con te.
granpacco
00martedì 10 ottobre 2017 23:01
Hanno rovinato un murales sono d'accordo con voi e mi meraviglio di come l'artista abbia mai potuto accettare una tale richiesta, mettere mano all'opera di qualcun altro lo trovo davvero un pessimo gesto
CityN
00mercoledì 11 ottobre 2017 12:17
Premesso che a me di questo nuovo "filone" artistico interessa solamente la correttezza formale e "legale" del suo esprimersi, parlare in termini di "filologia della street art" mi fa sorridere, visto che non è ancora una forma artistica regimentata appieno (e a molti conviene che sia così, libbera da tutto e tutti...)

Comunque tutte le parti sono state coinvolte, chi ha ideato il murales e chi lo ha sistemato in seguito, non vedo come si sia stati scorretti.
vale(1991)
00domenica 15 ottobre 2017 17:04
Re:
Jiigen, 24/09/2017 21.15:

Vico I Carminiello ai Mannesi

di Nicola Masuottolo.

Qui la descrizione di Identità Insorgenti.

















Visto da vicino è davvero bello e hanno fatto bene a metterci una teca protettiva, potrebbero ripulire tutto il muro e renderlo zona espositiva per opere di nuovi artisti napoletani e quel vicoletto se riqualificato può diventare una zona interessante.
Coma White
10lunedì 6 novembre 2017 22:13
Nuova opera al Parco dei Murales, firmata da Daniele Hope Nitti sul valore della solidarietà: "Je sto vicino a te" prodotta da INWARD con il supporto del MiBACT e di SIAE nell'ambito di "Sillumina - Copia privata per i giovani, per la cultura"

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 18:39.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com