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I Campi Flegrei: tra archeologia e mito

Ultimo Aggiornamento: 07/09/2020 11:11
27/11/2017 17:08
 
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L'archeologia industriale è una grande ***, dobbiamo imparare a buttare giù, magari lasciare "ricordi" di alcune zone ma bisogna imparare il valore della ruspa o non c'è futuro.

Capisco che il nostro conservatorismo architettonico ha permesso all'Italia di conservare intatti luoghi nel tempo ma se affermiamo questo principio, cosa ne sarà di tutta la merda che abbiamo tirato su negli ultimi 60 anni? Come faremo quando anche i palazzi ottieri saranno diventati "antichi"? Diremo che dovranno essere un ricordo della speculazione edilizia?

Altra cosa ma questo progetto lo ritenete davvero valido?
Ok abbiamo una cumana che non taglia più la città (mi chiedo poi se con certe frequenze sia davvero un problema) ma poi cosa si fa? Si leva una stazione e si sposta un'altra ancora più lontana dalla linea2 creando problemi di connessione tra i mezzi?

Questa soluzione proprio non mi convince costosa è scomoda.
27/11/2017 19:32
 
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La verità é che vogliono farci credere che l'archeologia industriale sia una cosa giusta mentre é solo una scelta politica per abbattere i costi perché buttare giù questi mostri non é economicamente conveniente! vi ricordo siamo quelli che hanno dichiarato bene vincolato "i magazzini generali"(un omicidio) sono convinto che di questo passo anche gli ottieri diventeranno intoccabili.
26/01/2018 21:34
 
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“Nessun golfo al mondo risplende più dell’amena Baia”
Orazio Ep. I, 2, 83

05/02/2018 11:22
 
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06/02/2018 09:05
 
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:^^^ Ottima notizia!!!
06/02/2018 09:07
 
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Re:
Pasquale2017, 26/01/2018 21.34:

“Nessun golfo al mondo risplende più dell’amena Baia”
Orazio Ep. I, 2, 83




Grazie per la foto della spettacolare Baia! :okay:

Se non sbaglio sono stati eseguiti dei lavori nell'area del lago d'Averno per ripristinare i percorsi del lungo lago.


06/02/2018 13:23
 
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Si,a gennaio c'è stato un intervento di bonifica del percorso con la pulitura delle erbacce e del canale di collegamento tra il mare ed il lago (per evitare altre esondazioni in caso di pioggia). In più i giardinieri del comune hanno fatto un restyling dell'area a costo zero.
Sono state riparate le panchine ed aggiunti i cestini,un balconcino-belvedere, una torretta (tutto in legno) ed un vecchio capanno abbandonato è stato trasformato in un punto bird-watching.
Inoltre il Consiglio di Stato ha appena dichiarato definitivamente abusive alcune strutture sorte lungo il perimetro del lago negli anni passati ed il Comune ha intenzione di procedere agli abbattimenti.
06/02/2018 17:08
 
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Tornando alla questione lungomare Pozzuoli, si sa qualcosa dell'abbattimento del monster?
06/02/2018 18:53
 
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Re:
granpacco, 06/02/2018 17.08:

Tornando alla questione lungomare Pozzuoli, si sa qualcosa dell'abbattimento del monster?




Sono ritornati al Consiglio di Stato. :nuts:




09/02/2018 19:57
 
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L’abbattimento della struttura fa parte del secondo lotto di lavori denominati "Collegamento Via Napoli-Rione Terra” del PIU Europa. Progetto da 3,5 milioni di euro (Cofinanziato per 1,1 milione dal Comune) che completerebbe il lungomare di Pozzuoli (almeno per ora). Dapprima era prevista l’acquisizione mediante esproprio, ma poi il Comune decise di ordinarne l'abbattimento ad agosto 2016.I proprietari fecero ricorso ed ora la decisione definitiva spetta al C.di Stato.
09/02/2018 20:07
 
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Intanto,nei giorni scorsi, è stata fatta una bonifica della villa di Annibale a Monterusciello. Gli operai del Comune hanno ripulito il sito da erbacce e rifiuti di ogni genere, riportando alla luce le antiche mura e i mosaici della dimora in cui, secondo gli storici, soggiornò il condottiero cartaginese tra il 215 e il 203 A.C. L’area è stata quindi adottata dall’Associazione “Nuovi Orizzonti” che, grazie a dodici giovanissimi volontari del servizio civile, è impegnata nella tutela della villa.
01/03/2018 16:24
 
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GIULIERINI NUOVO DIRETTORE DEL PARCO ARCHEOLOGICO DEI CAMPI FLEGREI


“Siamo pronti, non ci fermiamo. Il Parco archeologico dei Campi Flegrei è una sfida allettante e impegnativa. Siamo qui, tutti uniti, per continuare un percorso e non perdere questa grande opportunità data al territorio”. A dirlo è Paolo Giulierini, neonominato direttore del Parco archeologico dei Campi Flegrei, durante la conferenza di presentazione al Rione Terra, a Pozzuoli.

Introdotto con un passaggio di consegne da Adele Campanelli, prima direttrice del Parco, Giulierini ha acceso subito il faro sulla continuità delle azioni già intraprese, che hanno consentito all’ente di attingere ai finanziamenti da investire sull’intero patrimonio.

“Lanceremo un bando per la creazione del logo – ha spiegato Giulierini – primo elemento per lavorare alla riconoscibilità del Parco stesso. Per poi entrare nel vivo di una strategia di marketing, per far riconoscere la rete museale presente sul territorio flegreo”.

Interventi immediati per percorsi sostenibili, accessibili e fruibili.

“L’archeologia fa parte di un contesto vivo ed aperto a tutti – ha spiegato nel corso della conferenza il direttore –, Siamo già al lavoro ed entro il 31 marzo sarà delineata una nuova offerta, tenendo conto di non lasciare indietro alcun monumento. Ma per decollare c’è bisogno dell’impegno di tutti: enti locali, associazioni, territorio. Invito tutti a proporre suggerimenti per una crescita sana e proficua. Lavoriamo per una strategia sul lungo periodo, che a giugno potremmo presentare in occasione del ritorno al Castello di Baia della statua di Zeus, attualmente al Museo archeologico di Napoli. È giunto il momento del decollo dell’intero Parco, mettendo a sistema storia e cultura. Questa è un’occasione da non poter perdere, soprattutto per i giovani, per creare le condizioni necessarie di messa a reddito di un patrimonio così prezioso”.

Riapertura dei siti nell’immediato, tra cui la Città bassa di Cuma. Annunciati tra gli appuntamenti, oltre al ritorno della statua di Zeus a Baia, anche la mostra di Talas del 2019, che si occuperà di archeologia Marina nel Tirreno e dei Campi Flegrei, per mettere in luce il rapporto uomo-mare del mondo antico.

Presenti i quattro Comuni in cui ricade il Parco: Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida e Giugliano.

“La sfida è ambiziosa e sono contento che si continui sulle linee già tracciate – ha dichiarato il sindaco puteolano, Vincenzo Figliolia – C’è da lavorare e dobbiamo fare in fretta, tutti dalla stessa parte”. “Una figura prestigiosa come quella del nuovo direttore non può che far piacere – ha spiegato Peppe Pugliese, sindaco di Monte di Procida – siamo sicuri che da una collaborazione costante potranno soltanto nascere buoni frutti per la nostra terra”.

“Siamo, pronti a fare la nostra parte – ha dichiarato l’assessore Carla Rimoli, del comune giuglianese –. Liternum ha bisogno di interventi e siamo sicuri di poter continuare con il nuovo direttore il percorso che avevamo già cominciato con la dottoressa Campanelli”. “Fare rete per la Città Flegrea – ha concluso il sindaco di Bacoli, Gianni Picone – è un’opportunità che non dobbiamo perdere. Siamo sicuri che la sinergia tra noi tutti sarà il volano per tutta l’area”.
01/03/2018 19:29
 
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Mark ho letto anche io della nomina e devo dire che sono un po perplesso.Giulierini è un grande esperto di storia etrusca , ma gli etruschi non hanno mai avuto influenza nei Campi Flegrei. (A dire il vero nel 474 a.c. la città etrusca di Tarquinia attaccò la colonia greca di Cuma , che chiese aiuto a Ierone I , tiranno di Siracusa, il quale inviò la sua flotta. Lo scontro decisivo avvenne presso capo Miseno dove si accese una feroce battaglia che penalizzò i legni etruschi, più agili ma meno potenti delle triere greche. I Siracusani affondarono 13 navi e ne catturarono molte altre. L’esercito etrusco, intimorito, tolse l’assedio e tornò per sempre oltre il Tevere. Ierone, per scoraggiare altri attacchi, lasciò un presidio sull’isola di Pithecusa (Ischia) ma ormai l'espansione etrusca si era fermata, a vantaggio dei Sanniti che, nel 421 a.c. occuperanno sia Cuma che Dicearchia - Pozzuoli.)
La carriera di Giulierini ha ruotato, invece, sempre sugli etruschi. Laureato in archeologia a Firenze ,inizia come bibliotecario per il Comune di Foiano della Chiana, quindi diventa direttore del museo etrusco di Cortona e dopo varie pubblicazioni (sugli etruschi) diventa direttore del nostro Museo archeologico. E' uno, va detto, a cui piace organizzare mostre. Speriamo che i 2 anni trascorsi al MANN gli siano utili a ricoprire il nuovo incarico.
01/03/2018 19:31
 
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N.B. La parte riguardante la battaglia va letta con la voce di Alberto Angela. :lol:
01/03/2018 21:43
 
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Cosa???? Vuole portare il "Gigante di Palazzo" d nuovo a Cuma?? Ma è ormai un elemento storicissimo di Napoli da secoli!

Non cominciamo bene.
02/03/2018 09:34
 
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CityclassR4, 01/03/2018 21.43:

Cosa???? Vuole portare il "Gigante di Palazzo" d nuovo a Cuma?? Ma è ormai un elemento storicissimo di Napoli da secoli!

Non cominciamo bene.




Non è il Gigante di Palazzo, è una statuetta di Zeus in trono entrata nelle collezioni del Getty Museum nel 1992 e restituita da poco al MANN dopo che è stato accertato che fu trafugata a suo tempo dalla zona flegrea (credo Bacoli). Adesso il MANN la consegnerà definitivamente (e giustamente) al Museo del Castello di Baia.

Sul Gigante invece Giulierini già si era espresso accogliendo le richieste di valorizzazione di una scultura dalla storia così importante che giace anonima nel cortile del museo. Secondo il progetto nell'ala della statuaria campana (che dovrebbe essere riaperta entro l'anno mi pare) verrà ricostruito in una sala il gruppo scultoreo del Capitolium cumano in cui il nostro gigante occupava e occuperà il posto centrale. :)


PS off topic: Se fosse per me lo rimetterei dov'era nel '600, con tanto di arti posticci, ad accogliere come un tempo le satire dei napoletani contro i governanti! :rock:
E non è l'unica scultura-simbolo tolta dalle vie di Napoli nel corso dell'Ottocento per andare a prendere polvere nei musei (quelle più fortunate) che sogno di rivedere in città, una su tutte sarebbe la colonna della Vicaria... :cry:
02/03/2018 12:55
 
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Re:
peppø, 02/03/2018 09.34:




Non è il Gigante di Palazzo, è una statuetta di Zeus in trono entrata nelle collezioni del Getty Museum nel 1992 e restituita da poco al MANN dopo che è stato accertato che fu trafugata a suo tempo dalla zona flegrea (credo Bacoli). Adesso il MANN la consegnerà definitivamente (e giustamente) al Museo del Castello di Baia.

Sul Gigante invece Giulierini già si era espresso accogliendo le richieste di valorizzazione di una scultura dalla storia così importante che giace anonima nel cortile del museo. Secondo il progetto nell'ala della statuaria campana (che dovrebbe essere riaperta entro l'anno mi pare) verrà ricostruito in una sala il gruppo scultoreo del Capitolium cumano in cui il nostro gigante occupava e occuperà il posto centrale. :)


PS off topic: Se fosse per me lo rimetterei dov'era nel '600, con tanto di arti posticci, ad accogliere come un tempo le satire dei napoletani contro i governanti! :rock:
E non è l'unica scultura-simbolo tolta dalle vie di Napoli nel corso dell'Ottocento per andare a prendere polvere nei musei (quelle più fortunate) che sogno di rivedere in città, una su tutte sarebbe la colonna della Vicaria... :cry:

aah così non solo va bene, è anche doveroso

io personalmente eviterei di riesporre i reperti conservati ormai da tempo nei musei, si può sicuramente fare una copia, del resto già la colonna della Vicaria, che sta - è vero - un po' negletta nella sala delle carrozze a San Martino dando il fianco a un altro importante reperto, la pietra miliare del ponte della Maddalena che segna i passi per Reggio, è riprodotta presso porta Capuana.


02/03/2018 19:30
 
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Io avrei lasciato volentieri la statuetta di Zeus al Getty L.A., e gli avrei inviato anche una decina dei tanti reperti accatastati nei depositi del MANN. Avrebbero avuto migliore sorte come testimonial per gli americani di ciò che potrebbero vedere in Campania.
Comunque spero davvero che Giulierini faccia bene, perchè i dati degli ingressi al Castello di Baia sono al limite del ridicolo. Nel 2017 (includendo i biglietti gratuiti) hanno visitato il Museo 33.720 persone per un introito di circa 200.700 euro.
Se calcoliamo che con 4 euro del biglietto si possono visitare anche le Terme di Baia, l’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli ed il Parco Archeologico di Cuma (cioè 4 capolavori assoluti della nostra storia), ci si deve veramente vergognare. Il problema, quindi, non è la ricchezza delle mostre o il valore dei reperti esibiti. Il vero problema è il "brand" Campi Flegrei che, praticamente, non vende, semplicemente perchè non esiste. Ecco perchè la prima mossa di Giulierini sarà il logo. Poi dovremo far conoscere quel logo nei mercati turistici (e questo, purtroppo, è compito della Regione).
22/03/2018 12:49
 
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Un rospo smeraldino in primo piano. Sullo sfondo la suggestione del tempio di Serapide, l’antico Macellum di Pozzuoli, illuminato di rosa dall’8 all’11 marzo, per celebrare la Giornata internazionale delle donne. Diventa virale l’originale scatto di Sergio Coppola.
24/12/2018 00:13
 
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