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Rete ferroviaria regionale | EAV e Trenitalia

Ultimo Aggiornamento: 26/07/2022 12:00
08/04/2014 10:51
 
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Caldoro e i guai della Circumvesuviana:
«Ansaldo ci vendette treni sbagliati»


La Regione Campania fa causa all'Ansaldo. Ad annunciarlo tra le pieghe di un lungo discorso sulla crisi del sistema dei trasporti è proprio il governatore campano Stefano Caldoro, che ha parlato durante un convegno organizzato dalla Fondazione MezzogiornoEuropa al Maschio Angioino. «Abbiamo trovato 200 milioni per acquistare i treni visto che quelli che c'erano erano sbagliati — dice —. Proprio così, abbiamo avuto una commessa di 26 treni per la Circumvesuviana che non si usano perché sono stati costruiti male, li teniamo fermi, ne camminano forse due. Stiamo mettendo a posto quelli che ci sono, sono partite le gare per l'acquisto di nuovi treni». Siamo ancora alla fase dell'accertamento tecnico preventivo dinanzi al Tribunale delle imprese: serve per formare la prova che sarà utile per chiedere ad Ansaldo il risarcimento danni. Dobbiamo andare al 2006. Viene bandita una gara da 103 milioni di euro per la fornitura di 26 Metrostar. «Gara che si aggiudica Ansaldo — spiega il direttore dell'Eav (la holding dei trasporti regionale), Valeria Casizzone —. La fornitura doveva terminare entro il 2009: ad oggi dei 26 ne sono stati consegnati 24. Siamo nel 2014 e ne aspettiamo ancora due». Non solo. Da subito i tecnici Eav cominciano a registrare «patologie» non fisiologiche nei treni. In parole povere, veri e propri difetti strutturali: cedimenti del supporto motore, corto circuito del motore, usura anomala dei dischi freno o delle ruote. «Da qui abbiamo fatto partire l'azione giudiziaria — continua il direttore Eav —. All'inizio volevamo contare su questi nuovi treni, ma c'è stato un fermo inevitabile, su 24 solo uno era in funzione». Attualmente circolano, invece, 13 Metrostar, in tutto sulle linee Circum ne viaggiano però solo 43. Si capisce il motivo per cui per i pendolari è difficile muoversi no? Il consigliere regionale Pd, Antonio Marciano, ieri ha ricordato che nell'era Bassolino erano disponibili 140 convogli. «Perché i nostri predecessori producevano debito e quando siamo arrivati abbiamo trovato un deficit strutturale di 500-600 milioni di euro. Senza contare che al nostro contratto di servizio sono stati tagliati 35 milioni di euro», prosegue l'avvocato Casizzone. E ancora: «Per anni queste aziende pubbliche sono stati dei veri e propri ammortizzatori sociali: noi abbiamo ridotto il costo del personale di 24 milioni di euro. A cominciare dai dirigenti. Che guadagnavano cifre blu». Da 44 oggi sono stati dimezzati. Quanto alle cifre, Valeria Casizzone le snocciola ad una ad una: l'ex amministratore della Sepsa e anche direttore generale Lello Bianco guadagnava 240 mila euro all'anno; l'ex amministratore Eav, Rizzardi, 57 mila a cui aggiungere una consulenza da 180 mila euro; l'ex amministratore della Circumvesuviana, Origo, 57 mila più una consulenza da 150 mila euro; Racioppi di Metrocampania 170 mila euro. «Oggi c'è un unico amministratore che prende 57 mila euro». E lei? «Sono l'unico direttore generale e percepisco 140 mila euro con rinuncia al premio». Premio? «Guardi che il mio predecessore, Ciro Accetta, ne guadagnava 180 mila e 40 mila di premio ogni anno. Premio per debiti, però».
[Modificato da Ninconanco81 08/04/2014 10:52]

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La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso

08/04/2014 11:38
 
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qui Caldoro non ha tutti i torti.

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Frullino, sei il mio battito d'ali
08/04/2014 12:37
 
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i due treni restanti, noi li abbiamo visti all'ansaldo. Almeno uno lo ricordo. Forse ansaldo non li consegna perchè la regione non caccia i soldi? Bisognerebbe sentire anche quello che dice l'ansaldo.

Caldoro, si preuccupa dei treni e scarica sull'ansaldo il problema della vesuviana, totalmente abbandonata.

08/04/2014 13:27
 
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Re:
bartol0, 08/04/2014 11:38:

qui Caldoro non ha tutti i torti.



Eh diciamo, io ricordo che subito dopo il suo insediamento in giunta magicamente venne assunto in Circum un nuovo staff di avvocati strapagati, nonostante fosse nota la situazione critica dei bilanci.

Non voglio giustificare Bassolino, che nella pianificazione a lungo periodo è stato fallimentare (accumulare ogni anno deficit con la speranza futura di un aiuto da Roma non è una strategia vincente), ma anche Caldoro non sembra da meno.

Non sta lavorando efficacemente nel settore del trasporto pubblico a dispetto dei bei soldi che sta facendo girare nel settore della sanità e ogni volta che si parla del TPL sembra avere i paraocchi, dice sempre le stesse cose "è colpa del passato", "noi che possiamo fare", "stiamo migliorando"... scuse da 4 soldi che non stanno in piedi.

Roba che nemmeno DeMa si permette più di dire nonostante lui abbia davvero ereditato una situazione grave in comune, ancor più grave se si tiene conto che 800 milioni di buco pesano molto di più bilanci del comune di Napoli che ha poche entrate rispetto ad una regione che nonostante tutto fa girare un paio di miliardi all'anno.

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08/04/2014 13:38
 
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E anche il discorso degli stipendi ai dirigenti delle P.A. è un pò spinoso, ultimamente è di moda andare contro questa categoria e personalmente mi sembra un discorso populistico teso ad accaparrare giusto qualche voto e nulla più.
Di sicuro non fa piacere vedere gente strapagata senza meriti (la solita frase da tram è: "so bravo anche io a fare danni, li dessero a me tutti quei soldi") ma comunque non sono quei 40mila euro in più o in meno all'anno a creare problemi. E' più che altro una questione di efficienza e di meriti.
Io personalmente sarei felicissimo di pagare 500mila euro ad un dirigente di indubbio valore che presenti un piano di riequilibrio di medio/lungo termine e che davvero lo porti avanti piuttosto che darne anche solo 30mila ad un fantoccio messo li dalla giunta di turno giusto per scaldare la sedia.
[Modificato da Gjemon 08/04/2014 13:43]

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08/04/2014 13:58
 
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Il debito della campania rispetto a 5 anni fa è aumentato o diminuito?
08/04/2014 15:23
 
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I conti della serva
Metterla sul debito che diminuisce o aumenta è una prospettiva miope.
Sicuramente il debito della sanità è diminuito.
In compenso, si curano meno pazienti, ci sono meno posti letto, si chiudono ospedali e accorpano reparti, nel pieno, fra l'altro, dell'emergenza (perché di questo si tratta) della Terra dei Fuochi.
Risultato? Comnplice la cirsi economica (quindi il ricorso minore a strutture private) la salute dei campani è mediamente peggiorata, basta prendere una qualunque statistica a riguardo.

Idem per il trasporto.
Sono state risanate le aziende, dicono. Ammesso che sia vero, Trenitalia lamenta 200 milioni di crediti, e le ferrovie regionali sembrano quelle della Nigeria.
Il TPL ha perso centinaia di migliaia (!!) di passeggeri dal 2010. Quali sono i costi, le esternalità di questi tagli?
Nessuno li quantifica. Ma ogni mezzo pubblico in meno produce più costi di sanità, inquinamento, ore/lavoro perse dalla popolazione. E ogni mezzo in meno, significa maestranze in meno, contratti con i fornitori in meno, aziende che chiudono, know-how che si disperde.

In Regione, e in Italia in generale, si fanno i conti della serva, a breve-brevissimo periodo. Giusto per poter dire: abbiamo questi risultati.

La loro fortuna è che siamo un Paese dalla memoria breve, e dove nessun serio istituto di statistica viene incaricato dalla controparte politica di elaborare un bello studio per dimostrare che per ogni taglio fatto su servizi essenziali, corrisponde a esternalità molto pesanti.
[Modificato da Robby Cal 08/04/2014 15:23]

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In girum imus nocte ecce et consumimur igni

Il mio blog: http://robertocalise.wordpress.com/
08/04/2014 17:21
 
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In Italia si pensa solo alla cosiddetta virtuosità, salvo tener conto della spesa storica quando si tratta di spostare soldi dove conviene (virtuosità se "spreca" il Sud, spesa storica se il Sud si è mostrato visrtuoso). Di contro, non si legifera su quelli che dovrebbero essere gli standard qualitativi: quanto tempo si deve aspettare per un esame medico? A che distanza deve stare una fermata d'autobus per dire che un cittadino è servito? Ogni quanto tempo deve passare un treno?
08/04/2014 20:01
 
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Re: I conti della serva
Robby Cal, 08/04/2014 15:23:

Metterla sul debito che diminuisce o aumenta è una prospettiva miope.
Sicuramente il debito della sanità è diminuito.
In compenso, si curano meno pazienti, ci sono meno posti letto, si chiudono ospedali e accorpano reparti, nel pieno, fra l'altro, dell'emergenza (perché di questo si tratta) della Terra dei Fuochi.
Risultato? Comnplice la cirsi economica (quindi il ricorso minore a strutture private) la salute dei campani è mediamente peggiorata, basta prendere una qualunque statistica a riguardo.

Idem per il trasporto.
Sono state risanate le aziende, dicono. Ammesso che sia vero, Trenitalia lamenta 200 milioni di crediti, e le ferrovie regionali sembrano quelle della Nigeria.
Il TPL ha perso centinaia di migliaia (!!) di passeggeri dal 2010. Quali sono i costi, le esternalità di questi tagli?
Nessuno li quantifica. Ma ogni mezzo pubblico in meno produce più costi di sanità, inquinamento, ore/lavoro perse dalla popolazione. E ogni mezzo in meno, significa maestranze in meno, contratti con i fornitori in meno, aziende che chiudono, know-how che si disperde.

In Regione, e in Italia in generale, si fanno i conti della serva, a breve-brevissimo periodo. Giusto per poter dire: abbiamo questi risultati.

La loro fortuna è che siamo un Paese dalla memoria breve, e dove nessun serio istituto di statistica viene incaricato dalla controparte politica di elaborare un bello studio per dimostrare che per ogni taglio fatto su servizi essenziali, corrisponde a esternalità molto pesanti.




Post da incorniciare! [SM=x2819650]

08/04/2014 21:21
 
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Re: I conti della serva
Robby Cal, 08/04/2014 15:23:

Idem per il trasporto.
Sono state risanate le aziende, dicono. Ammesso che sia vero, Trenitalia lamenta 200 milioni di crediti, e le ferrovie regionali sembrano quelle della Nigeria.





Fino ad ora non è stato risanato ancora nulla perché dei fondi stanziati (anche dal governo) non è arrivato nulla di concreto se non qualche piccola anticipazione. L'Eav, infatti, ancora annaspa.

Trenitalia deve essere ancora pagata tutto il 2013 (250 milioni circa se non ricordo male)
[Modificato da Madeco 08/04/2014 21:22]
13/04/2014 13:25
 
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ci mancava anche questo nel già poco felice quadro del trasporto pubblico campano...



Quattro ore di bus per 50 chilometri, la civiltà si ferma alla stazione di Portici

Salerno, lo scandalo della linea ferrata più antica d'Italia che dopo il crollo di Villa d'Elbouef il febbraio non è stata ripristinata. I pendolari non possono più utilizzare il treno. L'allarme: stop per un anno


Venti chilometri d'inferno. Il treno non collega più Napoli e Salerno, si spezza a Portici. Al mattino, quando la fretta mette le ali ai piedi dei pendolari che dalla provincia partono per Napoli, quella distanza è una prigione. Il primo autobus verso il capoluogo parte dal piazzale davanti alla stazione di Torre Annunziata alle 6,50. Il mezzo da 50 posti è sempre strapieno, i viaggiatori fanno a gara per entrarci.

Sono loro i "fortunati" ad arrivare al lavoro in poco più di un'ora. Gli altri non aspettano il bus che fa il percorso interno, il gruppo si dirige a piedi verso la Circumvesuviana distante 2 chilometri. Praticamente si tratta di attraversare tutta la città, la stazione Fs sta sul versante mare, quella della Circum sul lato opposto. "Uno stress pazzesco dice ansimando Giuseppe, mentre si prepara alla camminata verso la Circum ora dovrò aspettare la vesuviana per un'ora, il treno sarà affollatissimo e, come sempre, arriverò in ritardo in ufficio. È diventata un'odissea".

L'odissea della trasferta Torre Annunziata-Napoli è cominciata due mesi fa, quando il muro di contenimento della settecentesca Villa d'Elbouef è crollato sui binari della linea ferroviaria Napoli Salerno, all'altezza di Portici. Un crollo importante, che oltre ad essere l'ennesimo schiaffo alla (inesistente) conservazione dei beni culturali, è un danno alla circolazione ferroviaria su quel tratto. Dallo scorso febbraio, i treni per Salerno e Napoli partono e arrivano a Torre Annunziata. Così le province più popolate come Portici, Ercolano, Torre del Greco restano tagliate fuori. Con loro, centinaia di viaggiatori che ogni giorno sceglievano quei treni. Cancellate in quel tratto anche le metropolitane che da Formia portano a Napoli, al loro posto un autobus come gli altri.

E, se la mattina, si fa a pugni per entrare in un bus veloce, la sera quasi tutti disertano il mezzo. Dal corso Arnaldo Lucci partono autobus semivuoti, quasi tutti scelgono la Circumvesuviana. "Ho perso 3 volte la coincidenza con il treno per Salerno racconta Stefano alle 17 ho preso il bus da Napoli, siamo rimasti bloccati nel traffico e quando sono arrivato a Torre Annunziata, il treno delle 17,50 era già partito. Ho dovuto attendere un'ora e sono arrivato a casa alle 21".

Quel che è peggio è che, dopo il crollo, a danno si è aggiunto danno. I lavori sono fermi, è scattato il contenzioso tra Rete ferroviaria italiana (Rfi) e i proprietari della Villa. La cordata di imprenditori che dallo scorso marzo si è aggiudicata praticamente un rudere per 4 milioni in un'asta indetta dalla quinta sezione del tribunale di Napoli, si è trovata a fronteggiare un crollo inaspettato. Ben presto è scattato il contenzioso legale. Ferrovie dello Stato ha sollecitato i proprietari a procedere in fretta ai lavori di messa in sicurezza dell'edificio pericolante.

La proprietà, invece, sta accertando se alcuni lavori fatti per conto di Rfi vicino all'edificio abbiano potuto determinare il crollo. Ferrovie dello Stato ha annunciato un'azione legale contro la proprietà, citandola per danni di immagine e economici, annunciando anche richieste di risarcimento. Insomma, muro contro muro. E, mentre il tribunale cerca di sbrogliare la matassa, i lavori e la circolazione restano fermi. Ferrovie dello Stato annuncia che servono 90 giorni per concludere i lavori, dall'inizio delle attività di recupero. Ma quando cominceranno i lavori? Può deciderlo solo il tribunale. Non è escluso che possa passare anche un anno.

La stazione di Portici è deserta ma è aperta, con un bigliettaio che non fa ticket ma resta a presidiare come un guardiano. Intanto Villa d'Elboeuf resta nel degrado. E al danno, si aggiunge la beffa. I nuovi proprietari avevano garantito la ristrutturazione totale dell'edificio, in accordo con la Soprintendenza. Così il gioiello settecentesco delle ville vesuviane, dimenticata la destinazione pubblica, dovrà attendere ancora anche per diventare un albergo esclusivo.





napoli.repubblica.it/cronaca/2014/04/13/news/quattro_ore_di_bus_per_50_chilometri_la_civilt_si_ferma_alla_stazione_di_portici-8...

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Frullino, sei il mio battito d'ali
13/04/2014 18:15
 
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[SM=g3545873] Bisogna solo sperare che accada qualcosa anche alla Linea a Monte del Vesuvio per risolvere la questione. Allora con l'Italia spaccata a metà (ovviamente dal punto di vista ferroviario), vedrete che di colpo si risolverà subito la questione. Tanto Trenitalia se ne frega.
Piuttosto quello che è vergognoso è il totale silenzio della Regione e di Vetrella! Tanto a lui che gli frega, mica è assessore per risolvere i problemi dei pendolari. Lui è lì per aumentare i problemi! [SM=x2819652]

P.S. Magari qualcuno che scrive costantemente sul blog di Vetrella potrebbe chiedergli spiegazione. Sarei curioso di sapere cosa risponderà...
[Modificato da BiagPal 13/04/2014 18:16]

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13/04/2014 18:19
 
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Re:
BiagPal, 13/04/2014 18:15:

[SM=g3545873] Bisogna solo sperare che accada qualcosa anche alla Linea a Monte del Vesuvio per risolvere la questione. Allora con l'Italia spaccata a metà (ovviamente dal punto di vista ferroviario), vedrete che di colpo si risolverà subito la questione. Tanto Trenitalia se ne frega.
Piuttosto quello che è vergognoso è il totale silenzio della Regione e di Vetrella! Tanto a lui che gli frega, mica è assessore per risolvere i problemi dei pendolari. Lui è lì per aumentare i problemi! [SM=x2819652]

P.S. Magari qualcuno che scrive costantemente sul blog di Vetrella potrebbe chiedergli spiegazione. Sarei curioso di sapere cosa risponderà...




La risposta di Vetrella sarebbe anche prevedibile: la Regione non c'entra nulla e la questione è tutta tra Trenitalia e proprietari di villa d'Elboeuf.
13/04/2014 18:21
 
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[SM=g3545873] La Regione c'entra eccome! Ad essere sospesi sono quasi esclusivamente treni regionali, che sono di competenza della Regione!

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13/04/2014 18:31
 
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Ormai si è capito che la responsabilità è sempre di qualcun altro.
Ci si dovrebbe chiedere, comunque, come venga in mente a Trenitalia di utilizzare un bus a 50 posti per sostituire il servizio ferroviario.
[Modificato da Vincenzo201 13/04/2014 18:35]
13/04/2014 19:02
 
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Vincenzo201, 13/04/2014 18:31:

Ormai si è capito che la responsabilità è sempre di qualcun altro.
Ci si dovrebbe chiedere, comunque, come venga in mente a Trenitalia di utilizzare un bus a 50 posti per sostituire il servizio ferroviario.

Beh, purtroppo è ovunque la normalità sostituire treni che trasportano centinaia di persone con un autobus che ne trasporta appena 50. [SM=x2819341]

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11/05/2014 22:36
 
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sabato sera, verso le sette e mezzo, abbiamo preso la linea2 a Montesanto aspettando un venti minuti. E dalla gente trovata in banchina, il treno non passama almeno da altri 5.

Il sabato sera, mese di maggio, ore 19:30...25 minuti di attesa?



ieri notte passando per mergellina ho visto che il sombrero richiama molta gente, almeno fanno vivere quella stazione che ormai di "stazione" gli resta poco.
13/05/2014 13:02
 
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CRIME 80, 11/05/2014 22:36:

sabato sera, verso le sette e mezzo, abbiamo preso la linea2 a Montesanto aspettando un venti minuti. E dalla gente trovata in banchina, il treno non passama almeno da altri 5.

Il sabato sera, mese di maggio, ore 19:30...25 minuti di attesa?...

Considerando che quando siamo scesi in banchina il segnale era verde, vuol dire che il treno non passava da almeno 10 minuti. Quindi più di 30 minuti di attesa!



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13/05/2014 14:16
 
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Re:
BiagPal, 13/05/2014 13:02:

Considerando che quando siamo scesi in banchina il segnale era verde, vuol dire che il treno non passava da almeno 10 minuti. Quindi più di 30 minuti di attesa!




Ecco, questa è interessante.

Ci spieghi la dinamica del segnalamento?

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Ristoranti pub e locali di Napoli http://bastachesemagna.wordpress.com/
Piste e percorsi ciclabili di Napoli http://goo.gl/maps/1YoYv
13/05/2014 20:41
 
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[SM=g3545873] In pratica per avere il segnale verde devi avere libere due "sezioni di blocco" a valle del segnale. Con una sola "sezione di blocco" libera, invece, il segnale è giallo. Vi ricodo che una sezione di blocco è lo spazio che intercorre tra 2 segnali.
Visto che noi eravamo alla Stazione Montesanto, vuol dire che il treno più vicino era almeno oltre la Stazione Mergellina (la prima sezione è tra la Stazione Montesanto e la Stazione Piazza Amedeo, la seconda è tra la Stazione Piazza Amedeo e la Stazione Mergellina). Considerando che per andare da Montesanto a Mergellina un treno della Linea 2 impiega 10 minuti e considerando che noi abbiamo aspettato circa 20 minuti, vuol dire che il treno non è passato per almeno 30 minuti.

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