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Napoli | De Architectura

Ultimo Aggiornamento: 26/03/2020 13:04
16/07/2015 16:08
 
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Molto bello.
16/07/2015 19:22
 
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bellissima, non ne sapevo niente!

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https://projecteuler.net/profile/Gjemon.png
15/08/2015 19:47
 
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Checché molti ne dicano, anche questo è degno di apparire in questo thread :D (oltre a ricevere da sempre il mio apprezzamento estetico :yes: :hihi: )

Siamo attorno alla metà degli anni cinquanta e l'edificio sta per essere completato

(Felice Assunzione e buon Ferragosto :ciao: )
16/08/2015 10:23
 
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Architettura di stampo soviet...fantastico
16/08/2015 11:12
 
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A prescindere dalla bruttezza dell'edificio, che è un fatto soggettivo, il vero crimine è piazzarlo in quel punto, distruggendo forse per sempre una zona ambientale, storica e archeologica di importanza assoluta. In questo senso più che soviet, è Isis
16/08/2015 13:12
 
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Re:
Giap1, 16/08/2015 10:23:

Architettura di stampo soviet...fantastico

:hihi: del soviet ha l'enormità, ma non credo abbiano qualcosa in comune.

Andate a confrontare il primo Istituto Motori a Fuorigrotta, il palazzo dei Telefoni di via Depretis, la Casa del Mutilato e questo coso gigante, tutte sfornate da Camillo Guerra (jr). Hanno quel gioco di contrasti tra gli elementi di rivestimento, l'uso delle vetrate, uno stile moderno per quei tempi.

È comunque questo il più brutto e mal riuscito dei suoi edifici, lo si riconosce candidamente. Peccato che abbia rovinato la cortina di edifici che c'era prima, ora bisogna solo tenerselo perché quello che nasconde dietro (quella rampa che è stata aperta mentre lo si costruiva nonché il lato degli Incurabili) è proprio una bruttura che supera di gran lunga la mastodonticità eccessiva dell'edificio.
27/08/2015 17:00
 
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scusate ma di che palazzo si parla?
27/08/2015 17:21
 
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Re:
ZolaWojtyla, 27/08/2015 17:00:

scusate ma di che palazzo si parla?




Piazza Cavour, di fronte via della Stella.

Ieri doveva essere un ospedale.

Oggi è un plesso scolastico.

Domani spero lo abbattano :naughty:
27/08/2015 17:33
 
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Re: Re:
usalaforzaluka, 27/08/2015 17:21:

Domani spero lo abbattano :naughty:

ecco questo è più utopico di un fantaprogetto, anzi è molto più probabile che se ne realizzi uno. :troll: :naughty:


27/08/2015 18:00
 
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C'è anche il comune dentro
27/08/2015 18:41
 
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Re: Re: Re:
CityclassR4, 27/08/2015 17:33:

ecco questo è più utopico di un fantaprogetto, anzi è molto più probabile che se ne realizzi uno. :troll: :naughty:




La speranza è sempre l'ultima a morire.

E' un cessone, su...
27/08/2015 19:01
 
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Re: Re: Re: Re:
usalaforzaluka, 27/08/2015 18:41:



La speranza è sempre l'ultima a morire.

E' un cessone, su...

quindi la città metropolitana dovrebbe privarsi di un immobile credo difficilmente sostituibile nonché supercapiente dove mettere gli istituti scolastici (di questi tempi molto itineranti) e non solo perché "è brutto" e perché ci sarebbero sotto sedicenti (non è sicuro) fondamenta della cinta muraria.

Ci sta.
27/08/2015 19:49
 
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Re:
Pietro43, 16/08/2015 11:12:

A prescindere dalla bruttezza dell'edificio, che è un fatto soggettivo, il vero crimine è piazzarlo in quel punto, distruggendo forse per sempre una zona ambientale, storica e archeologica di importanza assoluta. In questo senso più che soviet, è Isis



:rofl: :applausi:
[Modificato da Madeco 27/08/2015 19:50]
10/10/2015 17:16
 
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La centrale elettrica "Volturno" dell'EAV ai Granili
Questa è la centrale elettrica di cui si parlava in Edifici abbandonati.



Attingo dalla discussione per la descrizione storica dell'impianto.

Dunque: l'EAV emise un bando per la realizzazione di una centrale elettrica ricevitrice nel 1911. L'energia proveniva da un'infrastruttura sviluppatasi in quegli anni, dal 1910 al 1913, che l'attingeva proprio dal fiume Volturno dove c'era la centrale distributrice. La nostra centrale presso il ponte dei Granili fu messa in atto su progetto dell'ingegnere aziendale Giuseppe Domenico Cangia presumibilmente entro il 1920.

Il sito in cui sarebbe sorta era detto Doganella per via del (doppio) posto daziario appuntatovi da Stefano Gasse nella prima metà dell'Ottocento. Dico doppio perché c'erano due edifici nello stesso stile "neogreco" posti uno di fronte all'altro, ospitanti l'uno l'Officina del Mercato vaccino, l'altro l'Officina della Gabella. Con ogni probabilità fu la centrale a far abbattere l'edificio che vediamo al centro in questa foto.



La centrale venne poi ampliata durante il fascismo. Il nuovo edificio fascista, che vediamo nella prima foto, inaugurato nel 1932 (come al solito la data delle inaugurazioni fasciste è il 28 ottobre), una cosa che sembra più una cattedrale che un'impianto industriale, probabilmente fu distrutto durante la guerra, infatti da quelle parti piovvero bombe in abbondanza.

Nel dopoguerra non so se fu ripristinata la centrale, sappiamo che nel 1962 tutte le società elettriche furono nazionalizzate, assorbite e fu costituita l'ENEL, nel 2008 fu qui implementato l'attuale archivio. L'EAV dopo la guerra doveva almeno mantenere la proprietà dell'area se ancora oggi l'ENEL è in questo luogo.

Questa è la situazione odierna, vediamo che l'edificio sulla sinistra è rimasto, come del resto i pilastri del cancello.

[Modificato da CityN 10/10/2015 17:18]
27/11/2015 15:51
 
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Utente [inside]

[Modificato da Coma White 27/11/2015 15:51]

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Ristoranti pub e locali di Napoli http://bastachesemagna.wordpress.com/
Piste e percorsi ciclabili di Napoli http://goo.gl/maps/1YoYv
27/11/2015 16:12
 
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Madonna che cesso

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Salutandovi indistintamente..

http://www.pianofortegioiello.it/
15/12/2015 10:41
 
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Hanno impacchettato l'edificio a piazza Capodichino in cui deve (o doveva) essere costruita un'uscita della linea 1: maps
25/01/2016 11:24
 
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Sto cercando informazioni su di un antico edificio non più esistente che si trovava al corso Vittorio Emanuele sul suolo ora occupato dalla scuola media Carlo Poerio (il numero 123 o 124, credo). Doveva essere un antico convento (la gente della zona lo chiamava il palazzo delle monache). Il rudere fu demolito negli anni 70/80.
Grazie a chi saprà aiutarmi
[Modificato da Pietro43 25/01/2016 11:25]
19/02/2016 00:03
 
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Coma White, 12/03/2015 01:00:


(Qualcuno qui saprà darmi sicuramente qualche notizia sulla villa in quesitone)

Coma ho scoperto che la villa si chiama villa Alfieri, è ottocentesca, ecco una fotografia d'epoca

Vi consiglio di andare a vedere la pagina Fb "Secondillyanum", una vera pagina identitaria dei quartieri periferici, ma che hanno una storia locale imponente, a grossi tratti anche autonoma rispetto a quella cittadina, e non solo per un fatto di essere state realtà a sé stanti, ma specie per la dignità e l'importanza nell'essere riportata.
[Modificato da CityN 21/07/2016 11:17]
28/02/2016 17:58
 
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Il fronte orientale della galleria Vittoria
La galleria Vittoria fu realizzata e aperta nella seconda metà degli anni venti del secolo scorso. I frontoni furono assegnati tramite bando a Roberto Pane quello occidentale mentre quello orientale a Gennaro Madonna (che viene nominato erroneamente su altri siti e articolacci, stendiamo un velo pietoso). La galleria fu aperta al traffico nel 1929, ma nella fotografia in bianco e nero del fronte orientale, che è rivolto su via Acton, leggiamo in alto sulla trabeazione una data, scritta in numeri romani: MCMXXX, ossia il 1930 (anno VIII dell'Era Fascista, che ci precisa che siamo prima del 28 ottobre 1930, primo giorno dell'anno IX). Evidentemente l'inaugurazione ufficiale (che presuppone il completamento del fronte, avvenuto nel 1930 come ci suggerisce l'iscrizione) è avvenuta successivamente alla semplice apertura.

Comunque oggi questa scritta non la leggiamo più, finita sotto i colpi della damnatio memoriae post-regime. Furono sostituite le lastre di pietra lavica su cui era incisa. La foto recente lo dimostra e possiamo pure fare un confrontino tra prima e dopo.

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