Difatti non tornerei neanche sotto tortura in questo paese, escluse le feste per visita. Diventerei matto a dover lavorare o vivere ancora qui, e più passano gli anni lontano, più certe cose mi sembrano folli.
Purtroppo, per una questione di abitudine a continue storture, alcuni non colgono che si critica la mancanza di visione (L6, infrastrutture senza pensare ad opere a corredo e materiale rotabile/su gomma, controlli per limitare evasione, sistemi elettronici o distribuzione di biglietti adeguata, armonizzazione di linee afferenti a trecento aziende diverse in termini di comunicazione all'utenza e pianificazione, ed una marea di altre cose dovute a decenni di clientelismo) unita ad incompetenza (date random, mancanza di una direzione a 2/3/4 lustri con milestones in cui si verifica il lavoro dei responsabili, mancanza di nomine di tecnici adeguati) e diffusa voglia politica di sfasciare quanto fatto dai politici precedenti.
Tutti conoscono le difficoltà ingegneristiche per costruire linee in un tale territorio, e le affascinanti soluzioni tecniche. Tale discorso non c'entra ovviamente nulla con le critiche mosse da molti fin da tempi non sospetti.
Per dirne una, ricordo ancora un report di una università, ad inizio anni 2000, che analizzava l'efficienza delle principali aziende di trapsorto italiane in termini di KPI. La situazione era piuttosto chiara, e poi si finisce che in ATM si assumono analisti SAP, mentre altrove...
Discorso analogo si potrebbe fare per cantieri stradali, bike sharing, gestione del verde... si naviga a vista da, praticamente, secoli, puntando sull'ignoranza dell'elettore medio per riciclare più e più volti gli stessi annunci fumosi, tanto chi va a controllare? Eh, signora mia, c'è sempre una forza esterna cui assegnare colpe e responsabilità, in caso di fallimento. Intanto, altri vanno avanti, e con loro tante menti giovani e brillanti delle nostre parti (con o senza le caciotte della pubblicità di Conad). Purtroppo.
Auguri e saluti a tutti, non tornavo qui da anni.
