Napoli | Altri impianti sportivi

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CityN
00giovedì 13 ottobre 2016 12:48
È stata presentata delibera sul Palabarbuto
basilisco87
00giovedì 13 ottobre 2016 13:29
Re: e chiude pure il palavesuvio
alan shore, 13/10/2016 12.41:

le periferie, lo sport, le universiadi, i giovani, bla bla bla

Palavesuvio, sequestrate le palestre. Restano senza casa tremila atleti

Altra giornata difficile per lo sport napoletano. Ieri pomeriggio la polizia ha chiuso l’intera area del Palavesuvio di Ponticelli su disposizione della Procura della Repubblica, facendo uscire, nel corso dell’attività, i ragazzi impegnati nelle tre palestre di pallacanestro, pallavolo e judo. La Procura ha reso esecutivo un esposto dei vigili del fuoco, che denunciano il mancato rispetto delle norme di sicurezza (soprattutto carenza di uscite di sicurezza e fili elettrici scoperti).

Lo scorso maggio gli stessi vigili avevano concesso 180 giorni al Comune di Napoli, proprietario della struttura, per adeguare le palestre e dare l’agibilità per ospitare eventi pubblici. Non avendo ricevuto i riscontri necessari, si sono rivolti ai giudici. «Abbiamo già fornito le carte necessarie alla Procura, sperando che si possa riaprire quanto prima – dice l’assessore comunale allo Sport, Ciro Borriello – I 180 giorni per mettere a norma il Palavesuvio non sono ancora scaduti, non c’erano gli estremi per fermare le attività sportive».
Palavesuvio sequestrato, tremila atleti senza casa
Il Palavesuvio è un impianto che comprende quattro palestre. La più grande è il palasport indoor con pista d’atletica, che nel 2008 ospitò l’incontro di Fed Cup di tennis tra l’Italia di Flavia Pennetta e la Spagna. Una festa che si trasformò in figuraccia internazionale quando le infiltrazioni dal tetto provocarono una chiazza umida sulla riga di fondo campo, costringendo l’arbitro a sospendere il match per un’ora. Dopo varie vicissitudini, la palestra oggi è chiusa.

Le tre palestre sgomberate ieri sono state invece concesse ad uso esclusivo dal Comune di Napoli alla Dike Napoli Basket, alla Federazione pallavolo e alla Nippon Judo dei fratelli Parlati. «Sono bomboniere perfettamente funzionanti, che ospitano circa tremila ragazzi al giorno – spiega l’ex presidente del Coni Napoli, Amedeo Salerno – Purtroppo lo sport a Napoli sta diventando una tragedia, la legge regionale è stata approvata tre anni fa ma non è stato stanziato neppure un euro».

In città sono chiuse anche le piscine della Mostra d’Oltremare ed il Palabarbuto, la Scandone sopravvive con finanziamenti provvisori ed al Collana resta una situazione di stallo nella guerra Regione-Comune: ieri la consigliera Pd Valeria Valente ha chiesto all’assessore Borriello la documentazione relativa ai bilanci e all’agibilità. Il problema della chiusura degli impianti è soprattutto sociale: «Cacciandoci dalle palestre hanno provocato un danno a noi, che siamo tra le poche società che possono vantare atleti campioni del mondo, ma soprattutto ai giovani di Ponticelli», denuncia Nello Parlati della Nippon.

«Chiudendo, si costringono centinaia di giovani a rinunciare allo sport e si danneggiano gli allenatori e gli addetti che fanno sport per poche centinaia di euro di rimborso spese. La querelle vigili-Comune? I primi hanno sollecitato più volte l’intervento di Palazzo San Giacomo, invano. Avremmo voluto effettuare i lavori da soli, ma non abbiamo la titolarità per farlo. Ora la struttura verrà vandalizzata e ci vorranno grosse somme per riaprirla». Per il presidente della Federvolley campana, Ernesto Boccia, c’è un attacco preordinato a tutte le strutture sportive di Napoli: «Come uomini di sport siamo rammaricati, prima lottavamo per portare grandi eventi in città, oggi per far sì che i bambini possano giocare».

napoli.repubblica.it/cronaca/2016/10/12/news/palavesuvio_sequestrate_le_palestre_restano_senza_casa_tremila_atleti-14...



Quoto per riportare avanti la triste notizia.
Ricordo della palestra principale con la pista d'atletica che già più di 10 anni fa le uscite di emergenza durante gli eventi venivano lasciate chiuse con i catenacci. Ci perdiamo in un bicchiere d'acqua
Giap1
00venerdì 14 ottobre 2016 08:48
napoli.repubblica.it/sport/2016/10/13/news/_palavesuvio_accanimento_burocratico_e_una_lotta_politica_non_sport_-14... il presidente della Dike incazzato con vigili e procura e velatamente a qualche politico...
zola89@
00sabato 15 ottobre 2016 04:29
Il presidente della Dike ha sicuramente speso tanti soldi prende la squadra. Bisogna capire le quote se sono realmente le sue o di altri (visto che è squalificato per il fallimento della squadra che era prima a Maddaloni e non può ricoprire incarichi). Ma per non avere problemi il presidente della LegaBasketFem è anche il direttore generale (GM) della Dike.
Io dico che farebbero bene a pagare i fornitori e tutti i dipendenti anziché parlare tanto per certi pesonaggetti!
Nuvola.CdN
00sabato 15 ottobre 2016 20:53
Sport e periferie, in Campania interventi per 7 milioni di euro
Da La Repubblica.it

Da La Repubblica


Definito il piano di investimenti del fondo voluto da governo e Coni. Via libera per la cittadella dello sport di Scampia, interventi in 19 strutture regionali


Definito il piano di interventi che saranno realizzati attraverso il fondo “Sport e periferie”, istituito dal governo. Previsto un investimento complessivo su tutto il territorio nazionale di 100 milioni nel triennio 2015-2017, con una serie di iniziative urgenti già approvate, tra cui spicca la costruzione di un centro polifunzionale nell’ex caserma Boscariello di Miano-Scampia. La cittadella dello sport napoletana è un progetto ideato nel 2008 dal maestro di judo Gianni Maddaloni e che oggi va in porto grazie all’interessamento del presidente del Coni Malagò, che visitò la struttura nei giorni immediatamente successivi al suo insediamento. All’interno dell’ex caserma sorgeranno due palestre coperte, una ludoteca per i giovanissimi e un campo di bocce per i più anziani. Previsti anche ambulatori gratuiti per favorire la prevenzione medica tra la popolazione della periferia napoletana.

Il fondo “Sport e periferie” farà piovere sugli impianti campani quasi 7 milioni di euro: previsti 19 interventi, i contributi variano da 55 mila euro ad un milione e mezzo. Sarà possibile completare la piscina coperta dello stadio Albricci grazie all’accordo tra Esercito e Coni, che prevede il rilancio di tutta l’area. A Secondigliano troverà nuova linfa un campo di basket abbandonato, mentre il campo di calcio di via Generale Pignatelli avrà un nuovo manto erboso.

Amalfi avrà invece un centro per la canoa ed il canottaggio, Benevento nuovi campi da tennis, e poi pattinaggio ad Avellino, scherma a Salerno, rugby a Nocera Inferiore e un centro polivalente a Pozzuoli.
“Sport e periferie ci dà la possibilità di sanare situazioni difficili in territori importanti”, spiega Malagò. “Sono arrivate 1.681 proposte di intervento, per circa 1 miliardo e 300 milioni di euro di richieste di contributo. Partiamo dai primi 100 milioni, le regioni del Sud sono maggiormente rappresentate con particolare riferimento a Calabria (34), Sicilia (22), Campania (19), anche in ragione del maggior numero di proposte ricevute”.

...


Giap1
00sabato 15 ottobre 2016 21:00
Ma alla caserma Boscariello non doveva andare il reparto mobile della polizia?era il progetto per ampliamento della nunziatella
CityN
00sabato 15 ottobre 2016 22:16
Avranno sbagliato caserma boh, se così poco credo che siano quelle del reggimento dei carabinieri, va a finire che sono quelle dell'esercito a via Limitone
Giap1
00sabato 15 ottobre 2016 22:22
Re:
CityclassR4, 15/10/2016 22.16:

Avranno sbagliato caserma boh, se così poco credo che siano quelle del reggimento dei carabinieri, va a finire che sono quelle dell'esercito a via Limitone




Il progetto del Coni riporta la Boscariello.boh avranno cambiato caserma dove mettere la celere :troll:
CityN
00sabato 15 ottobre 2016 22:25
Eh ma il protocollo con il comune dovrebbe essere stato cambiato prima di fare sta cosa

Boh²
Giap1
10sabato 15 ottobre 2016 22:30
Re:
CityclassR4, 15/10/2016 22.25:

Eh ma il protocollo con il comune dovrebbe essere stato cambiato prima di fare sta cosa

Boh²



Come spazi possono coesistere
Nuvola.CdN
00domenica 16 ottobre 2016 11:03
Scampia, lo sport riparte dalla «Boscariello»
DaIl Mattino

scrive Caserma Boscariello di Miano, si legge presidio di sport e legalità. Un sogno nato quasi dieci anni fa che procede tra un ostacolo e l’altro ma che, probabilmente, potrebbe vedere la luce entro un paio d’anni grazie al piano degli interventi analitici infrastrutturali che saranno realizzati attraverso il fondo Sport e Periferie previsto dal Governo. La proposta pluriennale, istituita dalla legge 185 del 2015, prevede un investimento complessivo di 100 milioni nel triennio 2015-2017, con una serie di iniziative urgenti già approvate, tra cui lo Zen, Scampia, Barletta, Ostia, Reggio Calabria, Milano – Cardellino, Corviale, 15 playground a Roma e, recentemente, Amatrice ed Accumoli. In Campania arriveranno quasi sette milioni.

«Voglio che ogni bambino possa praticare lo sport che sogna. Quindi il mio obiettivo primario a Scampia è quello di avere una struttura più grande, all’interno della caserma Boscariello, dismessa quasi del tutto»: il sogno è quello di un maestro, Giovanni Maddaloni, che un giorno sognò per il figlio una medaglia alle Olimpiadi. Pino ci riuscì nel 2000 a Sydney e da allora tutta Scampia vive il clan dei Maddaloni come gli eroi della porta accanto, quelli che possono realizzare le cose nelle quali fermamente credono.

E la cittadella dello sport a Miano è una di queste. Sono passati politici, strette di mano e promesse da queste parti. Alcune mantenute altre meno. Meloni, Carfagna, Crocetti, tutti a mettere un tassello, a stanziare dei fondi. Nel 2008 i primi incontri alla palestra di Scampia, un aiuto concreto per salvare i ragazzi dalla strada. Poi la spending review di Monti bloccò tutto. «Ed il sogno - racconta Maddaloni - rimase tale». Fin quando non arrivò l’elezione di Giovanni Malagò alla presidenza del Coni. Il 19 febbraio 2013 il mandato. In quei giorni una bolletta elettrica mandò in crisi la Star Judo. Il numero uno del Coni incontrò Maddaloni al Foro Italico. L’invito a Napoli, la prima indennità di presidente del Coni versata a Scampia e Malagò che promise di stare accanto alla base che ha bisogno. Il 13 marzo un judoji ed una cintura nera per regalo, tanti piccoli campioni in erba sul tatami. Poi la visita promessa, quella all’area dismessa della caserma Boscariello.

«Perché per far crescere i ragazzi sani – sottolinea Maddaloni – è necessario creare strutture». Ed il sogno diventato progetto. Il progetto che diverrà realtà presentato al Coni prevede una bocciofila dove gli anziani potranno ritrovarsi; una ludoteca per bambini da 2000 mq che comprende anche spazi all’aperto (il tutto nella massima sicurezza per i piccoli); e poi 4 palestre, di cui 3 sono di 1000 mq per 5m di altezza e un’altra invece di 10m d’altezza che fungerà da piccolo palazzetto. Una per le arti marziali, una per il fitness e un’altra per le ginnastiche e danza e quella del palazzetto ci saranno campi di pallacanestro e pallavolo, e si faranno esibizioni di boxe o di judo o calcio a 5. «È un progetto che darebbe vita ad un impianto sportivo unico e moderno».

Al fianco della Cittadella dello sport prevista anche una cittadella della Polizia.
CityN
00domenica 16 ottobre 2016 11:15
Comunque l'intera area, comunque vada, deve essere riprogettata da capo, le vecchie strutture sono del tutto inadeguate per la funzione di acquartieramento del reparto mobile, credo ci passeranno un bel po' di anni per i nuovi fini
Mark Corleone
00giovedì 20 ottobre 2016 10:05
Il Coni pronto a dare una mano per gli impianti della città


NAPOLI Buone notizie per il PalaVesuvio. Il Comune di Napoli potrà contare sul sostegno finanziario del Coni per i lavori che serviranno a mettere m sicurezza l'impianto sportivo di Ponticelli, fuori uso ormai da una settimana dopo un'indagine della Procura di Napoli che ha disposto la chiusura della struttura perché non a norma.

L'intesa è arrivata dopo una lunga riunione a Roma tra l'assessore allo sport del Comune Ciro Borriello e il Coni. Per rimettere in regola il PalaVesuvio servono infatti interventi di manutenzione straordinaria, su tutti il rifacimento dell'impianto elettrico. I fondi messi a disposizione dal Coni tramite il credito sportivo ammontano a 500 mila euro da destinare alla riqualificazione non solo del PalaVesuvio, ma anche degli altri undici impianti legati alla legge 219. Tra questi anche le piscine di Ponticelli, Secondigliano e Scampia. Lo sblocco arriverà dopo la presentazione dei progetti al Coni da parte del Comune.

Il termine ultimo è fissato per il 5 novembre. Per quanto riguarda il PalaVesuvio, va verso la soluzione anche il nodo della convenzione tra il Coni e il Comune di Napoli, ormai scaduta. «Stiamo lavorando a un'intesa momentanea con il Coni ha spiegato l'assessore Borriello - m futuro poi prepareremo con il loro aiuto i bandi per l'assegnazione della struttura alle società. Tenendo conto di tanti fattori, anche del lavoro di chi ha operato al PalaVesuvio in tutti questi anni».

Sui problemi relativi al Polifunzionale di Soccavo, invece, l'assessore Borriello assicura che non esiste il rischio di una chiusura per mancanza di personale.
granpacco
00giovedì 20 ottobre 2016 12:21
e il palabarbuto?
Madeco
00giovedì 20 ottobre 2016 13:51
Per il Palabarbuto la settimana scorsa sono state deliberate in giunta le risorse necessarie: circa 80 mila euro.
Mark Corleone
00giovedì 20 ottobre 2016 17:08
granpacco
00giovedì 20 ottobre 2016 17:16
:applausi: Bravo Borriello, mi chiedo solo come mai non ci abbia pensato prima che chiudessero tutti gli impianti più importanti della città lasciando a piedi le squadre che ci rappresentano.
credeva forse con mentalità tutta meridionale che qualcuno chiudesse un occhio?
Prevenire è sempre meglio che curare
granpacco
00giovedì 20 ottobre 2016 18:50
Il sindaco dice che per le universiadi verranno completamente rifatti i palazzetti della città che ospiteranno gli eventi ed addirittura il palargento
Vediamo come si evolve la situazione, anche se sono un pò scettico per il tempo che resta a disposizione e per il fatto che non si vede l'ombra di un progetto o di un finanziamento



Giap1
10giovedì 20 ottobre 2016 18:56
Perché spararle grosse soprattutto se non hai autonomia di spesa e di gestione?le universiadi dipendono dalla regione quindi rischia di fare solo figurelle preannunciando cose che potrebbero pure non accadere
laspadanellaroccia
00domenica 23 ottobre 2016 13:39
Il Mattino – Lo sport non ha più casa, Napoli Basket ancora una volta in “trasferta”
www.iamnaples.it/notizie-calcio-napoli/il-mattino-lo-sport-non-ha-piu-casa-napoli-basket-ancora-una-volta-in-tr...
alan shore
00mercoledì 26 ottobre 2016 19:06
un disastro. manca poco che chiudano pure le strade per lo jogging.
incredibile la vicenda palavesuvio. ciliegina sulla torta l'ennesimo slittamento sul san paolo per il mancato invio al coni del progetto per via informatica. dilettanti allo sbaraglio.

alla luce di tutto ciò, per quello che vale la sua parola, il sindaco continua con mirabolanti annunci in vista delle universiadi, rifacimento di tutti gli impianti sportivi e costruzione del nuovo palargento.
Mark Corleone
00giovedì 10 novembre 2016 11:31
Lo gestione del Collana spetta alla Regione. A stabilirlo il Tar che ha rigettato il ricorso del Comune di Napoli dopo la richiesta di Palazzo Santa Lucia di liberare l'impianto. A questo punto l'ente guidato da Vincenzo De Luca potrà consegnarlo al Consorzio Collana Sport Center, l'Atichesi è aggiudicata la gara. Si sta valutando ora se procedere a un eventuale ricorso.
Madeco
00giovedì 10 novembre 2016 12:40
Re:
Mark Corleone, 10/11/2016 11.31:

Lo stadio Collana è della Regione. A stabilirlo il Tar c




Ma non credo abbia stabilito questo :lol:. Se si intende la proprietà è ovvio che è della Regione.
Mark Corleone
00giovedì 10 novembre 2016 12:53
Re: Re:
Madeco, 10/11/2016 12.40:




Ma non credo abbia stabilito questo :lol:. Se si intende la proprietà è ovvio che è della Regione.




fixed XD
Mark Corleone
00giovedì 10 novembre 2016 12:58
comunque per chiarire il motivo del ricorso (purtroppo ormai i giornali riportano notizie a metà):

Discussa l’attuale situazione dello Stadio Collana in Commissione Sport


La commissione Sport, presieduta da Carmine Sgambati, ha ascoltato l’Assessore Borriello e i rappresentanti dei competenti uffici comunali per fare il punto sul contenzioso in corso tra Comune e Regione per la gestione dello Stadio Collana. Secondo il Presidente Sgambati, è auspicabile una seduta monotematica del Consiglio Comunale per avviare una importante discussione sul diritto allo sport in città.

Entro il prossimo venerdì il Servizio Avvocatura predisporrà un’integrazione al ricorso già presentato al Tar da parte dell’Amministrazione Comunale per provare a chiarire definitivamente il conflitto tra Comune e Regione Campania per la gestione dello Stadio Collana. Il Comune intende infatti opporsi ad un’ulteriore diffida con cui lo scorso 26 settembre la Direzione Centrale per le Risorse Strumentali della Regione Campania ha chiesto al Comune di interrompere la gestione e le trattative con terzi, e di consegnare il Documento di Valutazione dei Rischi.

I funzionari del Servizio Gestione Grandi Impianti Sportivi ed i tecnici del Servizio Progettazione, Realizzazione e Manutenzione degli Impianti Sportivi hanno ricostruito i termini della questione: la Regione Campania, che ha individuato con bando l'Associazione Temporanea di Imprese che dovrà gestire la struttura, considera il Comune un occupante sine titulo dell’impianto. Il Comune, al contrario, ritiene che l’ATI aggiudicataria del bando non si sarebbe adeguata alle prescrizioni di legge (l. 147/2013) e all'articolo 56 del Piano Regolatore Generale che individua una particolare disciplina per le attrezzature di quartiere. Dal punto di vista della sicurezza, poi, un Certificato di Eliminato Pericolo prodotto dalla Regione il 1 gennaio 2015 assicura condizioni di sicurezza per l’uso parziale della struttura, ad eccezione delle tribune.
Mark Corleone
00giovedì 10 novembre 2016 13:02
ecco un articolo più esaustivo:


Stadio Collana, bocciato il ricorso del Comune: via libera ai lavori



Il Tribunale amministrativo regionale, sezione settima presieduta dal giudice Alessandro Pagano, ha respinto il ricorso del Comune di Napoli, contro la Regione Campania e la Ati Collana Cesport, per «l’annullamento previa sospensione dell’efficacia delle note regionali» dove si chiedeva la riconsegna del centro polisportivo Arturo Collana all’amministrazione regionale e la contestuale consegna all’Ati Collana. Come riporta Il Mattino, l’avvocato Roberto De Masi, difensore del raggruppamento delle società sportive che si sono aggiudicate la gara per la gestione nei prossimi 16 anni del Collana, afferma: «L’ordinanza ha un effetto esecutivo. Il Comune deve rilasciare l’impianto in conseguenza del rigetto della sospensiva e procedere alla consegna del Collana alla Regione per gli adempimenti successivi. Un atto, questo, all’insegna della correttezza istituzionale nei confronti dello stesso Tribunale amministrativo e dell’Ente di Santa Lucia.Il Comune aveva il diritto di fare il ricorso al Tar, vista l’ordinanza non gli resta altro che attenersi al dispositivo che fa chiarezza sull’intera vicenda». Ora è da augurarsi che non vi siano ulteriori ritardi, quale ad esempio il ricorso da parte del Comune al Consiglio di Stato che avrebbe più un sapore pretestuoso di voler ancora perdere del tempo invece di consentire l’apertura del cantiere per la messa in sicurezza che è al primo posto nel crono programma dei lavori.

«Puntiamo a non chiudere la struttura – afferma Peppe Esposito presidente della Cesport, capogruppo dell’Ati Collana – facendo i lavori contemporaneamente all’attività sportiva. Il primo atto sarà quello di fermare tutto per 10 giorni per consentire le volture dei contratti di energia elettrica e acqua, poi di poter rispettare, nonostante i numerosi ritardi accumulati, i tempi di restyling in due anni».
basilisco87
00giovedì 10 novembre 2016 13:29
io non vorrei dire ma da 5 e passa anni a questa parte sullo sport e sugli impianti sportivi in generale si è fatto veramente poco, anzi forse le cose sono solo peggiorate rispetto a prima.
Nuvola.CdN
00venerdì 11 novembre 2016 10:28
A questo punto eviterei ulteriori ricorsi per il collana, e concentri gli sforzi per la ricostruzione del Mario Argento e chiederei il supporto del Coni per realizzare nello sferisterio un centro federale per scherma, ginnastica , arti marziali etc..
Mark Corleone
00venerdì 11 novembre 2016 11:20
Lo sferisterio appartiene a un privato: perché il comune dovrebbe investire soldi pubblici lì?
basilisco87
00venerdì 11 novembre 2016 11:42
soldi pubblici no, però se il comune e la municipalità facessero un pò di pressing per cercare di smuovere la situazione magari male non sarebbe. Recuperare lo sferisterio e rimetterlo in funzione sarebbe solo un bene per tutto il quartiere
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