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Napoli | Odonomastica e toponomastica

Ultimo Aggiornamento: 21/11/2018 17:06
26/01/2018 18:37
 
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Re:
Trando90, 26/01/2018 16.46:

quindi avremo 2 via morelli a distanza di poco più di 200 m?

complicata la decisione su piazzale tecchio mi rendo conto che la mostra sta lì grazie a lui e dei problemi che causerebbe il cambio di nome però è giusto che Ascarelli abbia un riconoscimento e sarebbe bello se fosse legato al Napoli

non è necessario che il grande Ascarelli scalzi Vincenzo Tecchio, del resto l'opposizione che il sindaco vuole fare tra i due personaggi non ha proprio senso di esistere, nel senso che Tecchio (nonostante abbia avuto ruoli di partito durante il fascismo) non è ricordato specificamente nel discorso "ebrei", altrimenti sarebbe già emerso di sicuro. Neppure Valenzi a suo tempo, sindaco comunista, ha pensato a far togliere toponimi del genere. Nessuno ci ha fatto peso più di tanto, segno che è solo uno strumento di questi tempi pieni di "al fascista al fascista"...

Ricordo che la denominazione "piazzale Vincenzo Tecchio" esiste formalmente dall'agosto 1958, quando fu stabilita da delibera comunale (fonte: Gianni Infusino), non è assolutamente una traccia superstite del ventennio.

Va a finire che esce che Tecchio era pure stimato a suo tempo...

26/01/2018 18:49
 
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Re: Re:
CityclassR4, 26/01/2018 18:37:

Trando90, 26/01/2018 16.46:

quindi avremo 2 via morelli a distanza di poco più di 200 m?

complicata la decisione su piazzale tecchio mi rendo conto che la mostra sta lì grazie a lui e dei problemi che causerebbe il cambio di nome però è giusto che Ascarelli abbia un riconoscimento e sarebbe bello se fosse legato al Napoli

non è necessario che il grande Ascarelli scalzi Vincenzo Tecchio, del resto l'opposizione che il sindaco vuole fare tra i due personaggi non ha proprio senso di esistere, nel senso che Tecchio (nonostante abbia avuto ruoli di partito durante il fascismo) non è ricordato specificamente nel discorso "ebrei", altrimenti sarebbe già emerso di sicuro. Neppure Valenzi a suo tempo, sindaco comunista, ha pensato a far togliere toponimi del genere. Nessuno ci ha fatto peso più di tanto, segno che è solo uno strumento di questi tempi pieni di "al fascista al fascista"...

Ricordo che la denominazione "piazzale Vincenzo Tecchio" esiste formalmente dall'agosto 1958, quando fu stabilita da delibera comunale (fonte: Gianni Infusino), non è assolutamente una traccia superstite del ventennio.

Va a finire che esce che Tecchio era pure stimato a suo tempo...



Vabbè però non minimizziamo eh. Lo ringraziamo per la mostra. Bisogna però sempre ricordare che era un fascista, iscritto al partito e ricopriva anche un ruolo importante nel partito. Non a caso fu "presidente della Società Editrice «Il Mezzogiorno», con la quale, grazie all'acquisizione del Roma, la sezione del partito fascista di Napoli controllò la stampa in città". Mica poco! Ne era quindi un esponente importante e in quanto tale andrebbe condannato essendo parte integrante del partito che ha fatto le leggi razziali. Poi il fascismo avrà pure lati "positivi" dal punto di vista dell'urbanistica ma ciò non significa che non sia la peggiore pagina della storia e in quanto tale andrebbe condannato sempre e i suoi esponenti mandati nell'oblio. Non si tratta di gridare al fascista: lui di fatto lo era.


La dedica ad Ascarelli prende due piccioni con una fava essendo lui ebreo oltre che fondatore del calcio Napoli. Molto d'accordo con questa proposta. Piuttosto non capisco il passaggio da piazzale a piazza.
[Modificato da Mark Corleone 26/01/2018 18:59]
26/01/2018 18:51
 
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Se sono figure legate al nazifascismo è giusto che i loro nomi vadano nell’immondezzaio della storia. Altro che problemi di capolinea ...
26/01/2018 19:07
 
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personalmente, possono anche lasciarlo a Tecchio.
26/01/2018 20:12
 
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Premetto che sono più di sinistra io che Berlinguer, che sono abbastanza soddisfatto dell'operato di De Magistris (eccetto quando si infila in dispute ideologiche)e che le leggi razziali rimarranno per sempre una pagina infamante della nostra storia.Ma togliere il Piazzale a Tecchio perchè ha militato nello stesso partito di Mussolini,lo trovo ridicolo.
L'Italia del 39 (anno delle leggi) era una dittatura assoluta, cioè comandava solo Benito. Nenache il re V.E.III (al quale Giggino toglierà la sua stradina),nè il papa Pio XI(che protestò in vari modi) potettero opporsi... figuriamoci se poteva farlo Vincenzo Tecchio (il quale,comunque, ci ha lasciato un'opera, per l'epoca, unica al mondo. Inoltre, ma questa non è la sede opportuna per discuterne, senza la promulgazione delle leggi razziali, probabilmente l'Italia sarebbe stata invasa in 24 ore da Hitler già all'inizio della IIWW come accadde a Belgio,Olanda,Francia etc. Insomma troviamogli uno spazio intorno al san Paolo ad Ascarelli, e prepariamone uno (facendo corna) per Ferlaino.
27/01/2018 00:20
 
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In risposta alla risposta "da Pravda" di Mark: e come mai ci si è ricordati del suo essere "fassista" solo ora, sessanta anni dopo la sua intitolazione? Non mi si dica che si conservava la cartuccia per gli ottanta anni dalle leggi razziali...

:scompisciato:

Non succede niente se si bolla il provvedimento come non condivisibile quantomeno, eh
27/01/2018 01:01
 
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CityclassR4, 27/01/2018 00:20:

In risposta alla risposta "da Pravda" di Mark: e come mai ci si è ricordati del suo essere "fassista" solo ora, sessanta anni dopo la sua intitolazione? Non mi si dica che si conservava la cartuccia per gli ottanta anni dalle leggi razziali...

:scompisciato:

Non succede niente se si bolla il provvedimento come non condivisibile quantomeno, eh


Il fatto che tu non lo condivida non significa che non sia condivisibile, eh.



Pasquale2017, 26/01/2018 20:12:

Premetto che sono più di sinistra io che Berlinguer, che sono abbastanza soddisfatto dell'operato di De Magistris (eccetto quando si infila in dispute ideologiche)e che le leggi razziali rimarranno per sempre una pagina infamante della nostra storia.Ma togliere il Piazzale a Tecchio perchè ha militato nello stesso partito di Mussolini,lo trovo ridicolo.
L'Italia del 39 (anno delle leggi) era una dittatura assoluta, cioè comandava solo Benito. Nenache il re V.E.III (al quale Giggino toglierà la sua stradina),nè il papa Pio XI(che protestò in vari modi) potettero opporsi... figuriamoci se poteva farlo Vincenzo Tecchio (il quale,comunque, ci ha lasciato un'opera, per l'epoca, unica al mondo. Inoltre, ma questa non è la sede opportuna per discuterne, senza la promulgazione delle leggi razziali, probabilmente l'Italia sarebbe stata invasa in 24 ore da Hitler già all'inizio della IIWW come accadde a Belgio,Olanda,Francia etc. Insomma troviamogli uno spazio intorno al san Paolo ad Ascarelli, e prepariamone uno (facendo corna) per Ferlaino.




scusa eh ma dire che comandava tutto benito mi pare riduttivo. come tutti i partiti anche quello fascista doveva godere di consensi e di uomini al servizio del partito che aumentasseso il consenso e Tecchio ne faceva parte come protagonista avendo il controllo sulla stampa cittadina. Inoltre era anche stato segretario di quel partito. Infine, Tecchio era esponente di punta del Rsi e della corrente che faceva capo all'antisemita lombardo Farinacci. Altro che "non aveva nulla a che fare con la questione degli ebrei'...


poi non so se lo sapete ma ascarelli costruì a sue spese un campo sportivo nel rione luzzatti che era il maggior impianto sportivo napoletano e a cui venne dato il suo nome post mortem (il nome originale era Vesuvio ma venne cambiato in Ascarelli a furor di popolo). ebbene il partito fascista cambiò di nuovo il nome alla vigilia dei campionati di calcio del 1934 in "stadio partenopeo" , perché era inconcepibile che prendesse il nome da un ebreo. Questa mossa quindi gli dá giustizia.

che poi le leggi razziali siano stati promulgate solo per evitare che l'italia venisse invasa non mi pare un elemento di vanto ma solo di scuorno. vuoi vedere che moi fascisti erano tutti dei democratici e hanno dovuto recitare la parte solo per non fare arrabbiare adolfino? ma dai...

tutto questo poi per dare una scatarrata in faccia ai partigiani che ci hanno rimesso la vita per opporsi al regime senza assecondarlo.

vittorio emanuele III che meriti ha per vedersi attribuito delle strade? L'esatto opposto direi.

[Modificato da Mark Corleone 27/01/2018 08:10]
27/01/2018 09:33
 
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Premetto che la toponomastica è argomento che non mi interessa più di tanto.vorrei fare 2 precisazioni:Tecchio non era una figura subalterna anzi,proprio per la sua importanza lo fu al centro dell'affaire Mostra che non creò lui non avendone le capacità.
[Modificato da Giap1 27/01/2018 09:35]
27/01/2018 09:58
 
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Io nella disputa Tecchio/Ascarelli non mi inserisco, entrambe le posizioni sono condivisibili e personalmente in modo molto pragmatico dico che l'unica cosa che mi turba è la confusione iniziale che ci sarà cambiando nome ad una piazza così importante, piuttosto io rifletterei su via Vittorio Emanuele III, d'accordissimo ad eliminare il re sabaudo ma non potrebbe essere dedicata a qualcun altro invece che a Salvatore Morelli? Per evitare confusione, vista la vicina via Antonio Morelli, poi sicuro una strada per lui esce fuori (semmai al vomero o al centro) e l'attuale via VEIII la potremmo dedicare a Carlo III (anche garibaldi ha una piazza e un corso) che del resto è artefice di gran parte di ciò che c'è lì
27/01/2018 12:25
 
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Mark nel mio post ho premesso che "le leggi a difesa della razza" saranno per sempre "uno scuorno in faccia",ma la tesi che Mussolini le abbia fatte "anche per paura dello strapotere militare tedesco" è stata espressa da importanti storici tra cui Hannah Arendt, la principale studiosa ebrea del nazismo e dei regimi totalitari, sfuggita alle persecuzioni naziste. Avendo studiato molto accuratamente questi temi nel corso di Storia comtemporanea all'Università Federico II dove mi sono laureato in Scienze Politiche,ho pensato di poter dare un contributo alla discussione. Vorrei anche aggiungere che V.E.III, il quale odiava a morte Benito Mussolini,sembra certo che abbia dovuto firmare le leggi razziali perchè in quel momento il consenso popolare per il "duce" era ai massimi storici ed egli temeva fortemente che il Partito Fascista avrebbe rovesciato la Monarchia nel caso egli non le avesse promulgate.Prova è che, appena dopo l'armistizio,il re fugge a Brindisi, crea il Regno del Sud ed abroga subito le leggi razziali (cosa che comunque non gli da diritto all'intitolazione di una strada vista la vigliaccheria dimostrata fino a quel punto). Infine è opportuno precisare anche che il periodo storico in cui il movimento di "Resistenza Partigiana" o CLN fu attivo, ha inizio il giorno dopo l'armistizio dell'8/9/1943 e termina nei primi giorni del maggio 1945, e che la maggior parte delle formazioni partigiane si sono riunite per combattere l'occupazione nazista e non il PNF che nel frattempo si era sciolto come neve al sole. Detto questo ribadisco che Giorgio Ascarelli ha meriti sportivi che impongono di ricordarlo con una piazza, ma per ovvi motivi cronologici, non c'entra assolutamente niente con lo Stadio S. Paolo (che si era pensato di intitolare ad Attila Sallustro che ne fu direttore per circa 20 anni, dopo aver giocato e conosciuto momenti di vera gloria nel Napoli di Ascarelli).Come dicevo nel primo post sarebbe a questo punto più giusto aspettare qualche anno ed intitolare varie aree intorno allo stadio ai personaggi che hanno fatto grande il Napoli. E se De laurentis vince lo scudetto, una porzioncina potrebbe essere destinata anche a lui.
[Modificato da Pasquale2017 27/01/2018 16:04]
01/02/2018 11:21
 
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Intitolata strada a Sacco e Vanzetti
La Giunta comunale presieduta dal Sindaco de Magistris ha approvato la deliberazione con la quale viene individuata ed intitolata una strada a Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti.
La cerimonia di apposizione della nuova targa avverrà nelle prossime settimane.
La strada è nel quartiere di San Giovanni a Teduccio ed era precedentemente denominata Traversa Colonnello Aubry.
07/02/2018 18:27
 
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Inaugurata oggi alle ore 16,30 dal Sindaco di Napoli Luigi de Magistris, Piazzetta Domenico Scarlatti, situata sulla salita Arenella angolo Via De Dominicis (Mi pare prima si chiamasse piazzetta Giacinto Gigante ma non vorrei sbagliarmi).

07/02/2018 23:47
 
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No, credo che piazzetta Giacinto Gigante sia quella all'incrocio con via Orsi.
12/02/2018 18:00
 
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Napoli, il Comune intitola una piazza a Totò

Giovedi’ 15 febbraio alle 10, in occasione dei 120 anni dalla nascita di Antonio De Curtis, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, con il Consiglio della Terza Municipalita’ inaugurera’ “Largo Toto'”, luogo dove e’ gia’ presente il Monolite del famoso Giuseppe Desiato. L’appuntamento per l’intitolazione della piazza al principe della Risata e’ in via Sanita’, angolo discesa Sanita’.


Gli aggiornamenti sulla toponomastica in commissione Giovani
Presieduta da Claudio Cecere, la commissione Giovani, con delega alla toponomastica, ha discusso oggi con Umberto Sirigatti, responsabile del servizio Toponomastica, e con Simona Ascione, dell’assessorato ai Giovani, delle ultime novità.

Fino al prossimo 4 marzo, ha spiegato Umberto Sirigatti del sevizio Toponomastica, non si procederà a nuove intitolazioni di strade per evitare problemi anagrafici connessi alle consultazioni elettorali.
Subito dopo si procederà, il prossimo 8 marzo, ad intitolare a Nina Moscati , sorella di Giuseppe, la strada che attualmente corrisponde a Vico 1° Quercia. Il 9 marzo verrà invece apposta una targa in Via Palasciano per ricordare Anna Maria Ortese.
Tra le pratiche in via di definizione ci sono invece: l’intitolazione di una strada a Titina De Filippo, che si troverà nelle immediate vicinanze di Via Nuova Teatro San Ferdinando; l’intitolazione di una strada a Sacco e Vanzetti nel quartiere San Giovanni; a breve verrà apposta una targa in memoria di Baden Powell ai Colli Aminei; procede anche la ricognizione al Vomero per intitolare alcune aree senza numero civico a Renato Carosone, Sergio Bruni e Roberto Murolo (esistono già strade intitolate a questi tre artisti a Fuorigrotta); si aspetta un’indicazione degli uffici competenti per intitolare una scuola alla pedagoga Anna De Conciliis, nel territorio dell’ottava Municipalità; ultimate anche le procedute per modificare, nel quartiere Marianella, l’intitolazione di Via Federico Celentano in Via del Borgo Alfonsiano; è in corso di definizione, infine, la procedura per intitolare a Concetta Barra via delle Legioni, nel quartiere Fuorigrotta.

12/02/2018 21:45
 
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:^^^ Chissà, qualcuno avrà creduto che saranno state le legioni fassiste. :troll: :coma:
15/02/2018 13:07
 
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15/02/2018 13:12
 
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Personalmente, trovo un po' stucchevole questa diatriba sulla toponomastica.
Sostanzialmente vuota, prettamente ideologica, sicuramente populista.
Vada per Totò, che è un personaggio oramai a tutti gli effetti storico, napoletano ed artista.
Ma questa cosa dei nomi dei fascisti, poi al prossimo giro dei colonizzatori piemontesi, poi chissà che altro...ricorda un po' l'opera identitaria di Mobutu Sese Seko nel Congo, insomma.
Solo che solitamente queste battaglie riguardano regimi che devono distogliere da cose ben più serie.
15/02/2018 16:07
 
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Guarda, a me dà più fastidio la tempistica, sia storica che attuale, che dimostra come la questione sia qualcosa di sciocco. Oggi è ovvio che ti senti rispondere si va bene se togli "il fascista" (cosa che finora mai ho sentito) Tecchio, con tutti i discorsi che sentiamo un giorno si e l'altro pure, magari ti dice si anche chi si crede che il prossimo a scomparire sia Garibaldi o Cavour (e sappiamo che non sarà così, perché senza polemiche questi sono "intoccabili").

Semplicemente si sta (ri)usando la toponomastica come mezzo di propaganda. E non come modo di encomiare qualcuno per un qualcosa.
21/03/2018 11:47
 
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Commissione toponomastica, nuovi toponimi e targhe a Luisa Conte, Gerardo Marotta, Fabio Maniscalco, Vincenzo De Cicco


Durante la riunione odierna della Commissione toponomastica, presieduta dal Sindaco Luigi de Magistris, è stata decisa l’attribuzione di nuovi toponimi e targhe commemorative, in particolare:

1) Intitolazione di “Largo Privato Sant’Orsola”, nei pressi del Teatro Sannazaro all’attrice napoletana Luisa Conte, che si impegnò nell’opera di ristrutturazione dello storico Teatro Napoletano nel quale recitò poi per tutta la sua carriera.

2) Installazione di una Targa commemorativa alla memoria di Gerardo Marotta all’esterno di Palazzo Serra di Cassano

3)Intitolazione di un’area di circolazione nella zona dei Colli Aminei a Fabio Maniscalco, archeologo subacqueo di Napoli, morto a causa dell’esposizione all’uranio impoverito in Serbia durante una missione di pace alla quale si unì come volontario.

4) Intitolazione del Centro Sociale per anziani in via Hemingway a Ponticelli a Vincenzo De Cicco, già Presidente della Circoscrizione Ponticelli.

10/04/2018 22:14
 
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