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Stadio San Paolo

Ultimo Aggiornamento: 21/12/2020 18:22
29/02/2012 10:57
 
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Re:
Madeco, 29/02/2012 10.00:

La soluzione migliore per me resta la riqualificazione del San Paolo con:

  • Abbattimento e realizzazione di una nuova copertura
  • Eliminazione della pista d'atletica
  • Abbattimento e rifacimento del primo anello
  • Riqualificazione e/o realizzazione dei parcheggi sotterranei
  • Strutture di intrattenimento varie a contorno e museo del Napoli
  • Protocollo d'intesa per un servizio di tpl adeguato a supporto degli eventi
  • Nuovo piano traffico




Ecco... molto più realizzabile di stadi utopici in posti ipotetici.
29/02/2012 10:58
 
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Questione stadio - De Magistris e De Laurentiis hanno programmi diversi


Il dubbio emerge a poche ore dall’annuncio, per lo scetticismo che si è subito diffuso nel club, in Federazione e Lega. Si scopre una divergenza di obiettivi: il calcio per salvarsi dalla crisi sollecita una legge che consenta alle società, e non ai Comuni, di costruire gli stadi.

L’idea di una struttura moderna, magari a Ponticelli, è molto suggestiva. Incontra gli interessi in un’area illusa e delusa: da vent’anni aspetta di essere riqualificata. Ma è accolta con favore anche da un consorzio con 16 progetti per Napoli Est, guidato da Marilù Faraone Mennella, moglie di Antonio D’Amato, ’ex leader di Confindustria vicino a de Magistris in campagna elettorale. Il piano prevede un project financing, il concorso di privati. Sono già interessati, secondo una fonte di Palazzo San Giacomo, gruppi europei. Ovvio l’entusiasmo del sindaco. Ma c’è un retroscena. Il 14 febbraio Aurelio De Laurentiis, spinto da altri presidenti di serie A, ha incontrato il ministro del Turismo. Piero Gnudi ha rilevato dall’ex sottosegretario Rocco Crimi la delega per lo sport, quindi la “legge stadi”. Il nuovo governo la valuta: segue il suo indirizzo, può aiutare il calcio a costo zero. Non finanzia impianti, ma snellisce tutte le procedure eliminando veti e burocrazia. Una società, se la legge passa, può costruire il suo stadio al centro di un’area compatibile con nuova edilizia sociale. Fittarne i locali. Rifarsi degli investimenti.
Provvedere alla manutenzione senza gravare su immobili e personale dei comuni. Al San Paolo lavorano in 80. È la grande speranza dei club: essere proprietari di impianti. Come in Inghilterra, Germania, Spagna. Con rilevanti introiti da marketing, edifici per spettacoli, palestre, piscine, pub, residence. l Napoli ha una linea morbida. «Non mi sottraggo all’invito del Comune per uno stadio nuovo o per rifare il San Paolo», ripete spesso De Laurentiis, amico del sindaco, fino a poco tempo fa vicino di posto al San Paolo.

Ma ha una diversa scala di priorità: aspetta la legge, se passa investe da solo dove gli conviene, altrimenti punta sul San Paolo. Ha un diritto di prelazione sul restyling previsto dalla convezione che scade nel 2014. Gli consente di subentrare al vincitore di una eventuale gara, rimborsando le spese. Proprio lunedì il consigliere delegato del Napoli, Andrea Chiavelli, era in Comune con il suo staff per rifare i conti. Il Napoli non si sente moroso sul canone: è debitore ma anche creditore per spese
anticipate in questi anni. Un vicenda sotto i fari della Corte dei Conti. l San Paolo è preferito. Non teme confronti: uscita della
Tangenziale a sua volta collegata con autostrade, asse mediano a nord, tutta l’area flegrea a ovest. Ha parcheggi coperti da sbloccare e tre stazioni di ferrovia urbana. A Ponticelli è tutto da fare. Uno studio di urbanisti indica la zona ideale: Casoria, ma non è lo stesso comune. Sarà un caso: il direttore generale Marco Fassone gira l’Europa per studiare stadi restaurati. Manchester City, ieri Varsavia. Nuovo stadio entro il 2016: farà in tempo de Magistris?

La Repubblica

29/02/2012 11:02
 
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Re: Re:
Brigante1981, 29/02/2012 09.04:


altrettanto semplice è aggiungere treni in serie per un pomeriggio o una sera ogni 15 giorni e mettere pullman speciali... diciamo 20/30 che partono dallo stadio e arrivano a piazza garibaldi o in altre zone strategiche... insomma, secondo me avendo l'autostrada a un metro e parcheggi disponibili, la ferrovia ci deve essere (e c'è) ma non è fondamentale che stia così vicino allo stadio.




Certo, con la Circum che già a fatica svolge il servizio ordinario... poi arrivati a Garibaldi, devi potenziare anche la linea 2 (per ovvie ragioni).
Ripeto, parliamo di aria fritta, mettetevi in testa che costruire un nuovo stadio ed abbattere il San Paolo (rimpiazzandolo con qualcosa di utile per la collettività), a Napoli, è pura fantascienza. Si sistemerà il veccho stadio, per quanto possibile.

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29/02/2012 11:41
 
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Re:
Madeco, 29/02/2012 10.00:

La soluzione migliore per me resta la riqualificazione del San Paolo con:

  • Abbattimento e realizzazione di una nuova copertura
  • Eliminazione della pista d'atletica
  • Abbattimento e rifacimento del primo anello
  • Riqualificazione e/o realizzazione dei parcheggi sotterranei
  • Strutture di intrattenimento varie a contorno e museo del Napoli
  • Protocollo d'intesa per un servizio di tpl adeguato a supporto degli eventi
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Si, ma se a Fuorigrotta manca lo spazio per la realizzazione di aree di intrattenimento+museo... dove le realizzeresti?

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Re: Re:
Coma White, 29/02/2012 11.41:


Si, ma se a Fuorigrotta manca lo spazio per la realizzazione di aree di intrattenimento+museo... dove le realizzeresti?



Basta utilizzare gli spazi che già ci sono e non utilizzati dello stadio e dintorni. Non è che poi devi fare chissà cosa.
29/02/2012 12:37
 
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Re: Re: Re:
flapane, 29/02/2012 11.02:




Certo, con la Circum che già a fatica svolge il servizio ordinario... poi arrivati a Garibaldi, devi potenziare anche la linea 2 (per ovvie ragioni).
Ripeto, parliamo di aria fritta, mettetevi in testa che costruire un nuovo stadio ed abbattere il San Paolo (rimpiazzandolo con qualcosa di utile per la collettività), a Napoli, è pura fantascienza. Si sistemerà il veccho stadio, per quanto possibile.




Però secondo me questa è una mentalità conservatrice e modesta, secondo cui a Napoli conviene sempre lasciare le cose così come sono piuttosto che avventurarsi in progetti ambiziosi e rischiosi.


Nelle altre città i cittadini sognano come potrà cambiare la loro città, a Napoli mi sembra sempre che molti cittadini sognino soltanto come farla rimanere ferma senza cambiare.

Mi sembra come se tutte le volte a Napoli ci si accontenta di poco invece che sperare in qualcosa di più ambizioso, mai capito il perchè sinceramente..


edit: prima che arrivi il solito post dalla solita persona con scritto "tu stai a 1000 km di distanza" ammetto che non vivo a Napoli e parlo solo per quello che vedo una volta all'anno quando ci vengo, potrei anche sbagliarmi quindi, la mia è solo un'opinione.
[Modificato da Linea68 29/02/2012 12:39]
29/02/2012 12:41
 
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Beh, la zona dello stadio San Paolo sarebbe tutta da rifare se la si vuole migliorare.
29/02/2012 12:58
 
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Re: Re: Re:
Jimmy_10, 29/02/2012 09.41:




E' una ridicolaggine,anzi e' vergognoso . Vorrei proprio trovare la normativa in materia. Allora lo stesso vale per una marea di cessi di edifici costruiti tipo in mezzo Vomero che hanno piu' di 50 anni?




Ma scherzi? è per pagare lo stipendio alla sopraintendenza che invece di pensare ai monumenti che cadono a pezzi "tutela" il san paolo e obrobbi come questo:

ce adesso è ridotto così:


che nessuno sa cosa sia ma che ha fermato un progetto da 400MLN di euro per riqualificare la zona perchè secondo il sopraintendente ai beni culturali di napoli quell'edificio è storico e non può essere abbattuto!!!!
[SM=x2819644]
adesso ci troviamo quello scempio in mezzo al porto invece che questo:

Grazie sopraintendente! [SM=x2819653]
[Modificato da Brigante1981 29/02/2012 13:02]

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Sono Brigante1981 ma gli amici mi chiamano BRIG!
29/02/2012 13:05
 
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Re: Re: Re: Re:
Linea68, 29/02/2012 12.37:




Però secondo me questa è una mentalità conservatrice e modesta, secondo cui a Napoli conviene sempre lasciare le cose così come sono piuttosto che avventurarsi in progetti ambiziosi e rischiosi.


Nelle altre città i cittadini sognano come potrà cambiare la loro città, a Napoli mi sembra sempre che molti cittadini sognino soltanto come farla rimanere ferma senza cambiare.

Mi sembra come se tutte le volte a Napoli ci si accontenta di poco invece che sperare in qualcosa di più ambizioso, mai capito il perchè sinceramente..


edit: prima che arrivi il solito post dalla solita persona con scritto "tu stai a 1000 km di distanza" ammetto che non vivo a Napoli e parlo solo per quello che vedo una volta all'anno quando ci vengo, potrei anche sbagliarmi quindi, la mia è solo un'opinione.



io ti rispondo in un'altra maniera: bisogna essere equilibrati, e circostanziare. In questo momento storico che condizioni al contorno abbiamo?
1) Fondi al lumicino, che non bastano nemmeno per la manutenzione ordinaria di strade, luci, arredo urbano etc.
2) Stadio urgentemente da rinnovare o costruire ex novo.
3) Zone "alternative" a Fuorigrotta molto degradate, da rifondare in termini di collegamenti stradali, sicurezza, trasporto pubblico etc.
4) Priorità di chiudere cantieri già aperti, che distruggono l'ordinarietà, di stabilizzare il servizio di TPL su standard quantomeno accettabili, di risolvere altre emergenze (leggasi emergenze ambientali, per es.).
5) Recuperare eventualmente la zona "ex San Paolo".

E' ovvio che, ammesso che un imprenditore possa effettivamente mettere tutti i soldi necessari a prendere una zona degradata e sistemarla, costruendo uno stadio e tante attività redditizie e rientrare dell'investimento in tempi accettabili, il Comune a breve termine, su tutto quanto è di competenza del pubblico (ovvero il punto 3) NON HA la possibilità di investire, ed è molto difficile che il suddetto imprenditore magnifico e danaroso sia d'accordo nel soddisfare il punto 5, quindi c'è il grosso rischio di trovarsi un'altra zona degradata peggio di quanto lo sia oggi.

Quindi, data la mancanza di denari di cui al punto 1, al momento, per quanto si possa essere ottimisti, si possa avere la voglia di cambiamento, crescita e trasformazione della propria città, bisogna scontrarsi con la realtà che è meglio chiudere quello che già è in corso d'opera (ovvero stabilizzare la situazione ordinaria, che non riusciamo a gestire) piuttosto che mettere "altra carne a cuocere".



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Re:
Jimmy_10, 29/02/2012 09.07:

Si' e poi di quel mammuozzo del San Paolo che ce ne facciamo? Se lo abbattono e ne fanno un parco o qlcosa va bene, ma non mi si dica lo si riutilizza per il rugby ( ma che pensa di fare Twickenham ..lol) o per l'atletica....




scusate , ma per voi esiste solo il calcio?, guardate che esistono altre centinaia di sport e nello stesso tempo migliaia di appassionati di altri sport, magari avessimo uno stadio come si deve per l'atletica ed il rugby, ma pensate di essere una metropoli? o il paesino di campagna che ha la sua squadretta di pallone e tutti al bar parlano della partitella contro i vicini montanari del giorno prima? cioè tutte le grandi città hanno più di un impianto per permettere in grande lo svolgimento di altre discipline e noi che viviamo ancora con lo spettro del passato e con la paura di crescere, di questo passo non andremo mai da nessuna parte.

29/02/2012 13:22
 
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Mizar ti ha risposto prima che potessi farlo io.
Ripeto, poi possiamo anche raccontarci di fantomatici rendering di stadi scopiazzati dall'Allianz Arena, orde di treni Circum (nonchè L2 da Garibaldi) che vanno e vengono, riqualificazioni di quartieri difficili, abbattimenti del S.Paolo (tutto ovviamente entro la fine del mandato di DM)... per iscritto si puo' fare tutto, non costa niente, l'importante è che non ci si illuda e si coltivino false speranze.
Considerato il momento attuale, e le iniziative imprenditoriali che Napoli puo'attirare o di cui può disporre, ristrutturare lo stadio esistente sarebbe ORO COLATO.

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Re: Re: Re: Re: Re:
MiZaR-82, 29/02/2012 13.05:



io ti rispondo in un'altra maniera: bisogna essere equilibrati, e circostanziare. In questo momento storico che condizioni al contorno abbiamo?
1) Fondi al lumicino, che non bastano nemmeno per la manutenzione ordinaria di strade, luci, arredo urbano etc.
2) Stadio urgentemente da rinnovare o costruire ex novo.
3) Zone "alternative" a Fuorigrotta molto degradate, da rifondare in termini di collegamenti stradali, sicurezza, trasporto pubblico etc.
4) Priorità di chiudere cantieri già aperti, che distruggono l'ordinarietà, di stabilizzare il servizio di TPL su standard quantomeno accettabili, di risolvere altre emergenze (leggasi emergenze ambientali, per es.).
5) Recuperare eventualmente la zona "ex San Paolo".

E' ovvio che, ammesso che un imprenditore possa effettivamente mettere tutti i soldi necessari a prendere una zona degradata e sistemarla, costruendo uno stadio e tante attività redditizie e rientrare dell'investimento in tempi accettabili, il Comune a breve termine, su tutto quanto è di competenza del pubblico (ovvero il punto 3) NON HA la possibilità di investire, ed è molto difficile che il suddetto imprenditore magnifico e danaroso sia d'accordo nel soddisfare il punto 5, quindi c'è il grosso rischio di trovarsi un'altra zona degradata peggio di quanto lo sia oggi.

Quindi, data la mancanza di denari di cui al punto 1, al momento, per quanto si possa essere ottimisti, si possa avere la voglia di cambiamento, crescita e trasformazione della propria città, bisogna scontrarsi con la realtà che è meglio chiudere quello che già è in corso d'opera (ovvero stabilizzare la situazione ordinaria, che non riusciamo a gestire) piuttosto che mettere "altra carne a cuocere".





ed io ti rispondo in un altro modo: sono 30 anni che negli altri paesi alle strutture sportive pensano i privati, quindi il comune non rimettendoci niente di tasca propria, può pensare ad altre urgenze, ma nello stesso tempo levarsi da dosso spese inutili per impianti fatiscenti che non possono essere recuperati con denaro pubblico e ritrvarsi impianti moderni e funzionali in città che possono permettere una pratica sportiva adeguata ed essere utilizzati per altre manifestazioni tipo concerti, tutto ciò va solo a vantaggio del cittadino.


29/02/2012 13:29
 
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Re:
flapane, 29/02/2012 13.22:

Mizar ti ha risposto prima che potessi farlo io.
Ripeto, poi possiamo anche raccontarci di fantomatici rendering di stadi scopiazzati dall'Allianz Arena, orde di treni Circum (nonchè L2 da Garibaldi) che vanno e vengono, riqualificazioni di quartieri difficili, abbattimenti del S.Paolo (tutto ovviamente entro la fine del mandato di DM)... per iscritto si puo' fare tutto, non costa niente, l'importante è che non ci si illuda e si coltivino false speranze.
Considerato il momento attuale, e le iniziative imprenditoriali che Napoli puo'attirare o di cui può disporre, ristrutturare lo stadio esistente sarebbe ORO COLATO.



recuperare il S. paolo sarebbe solo uno spreco di denaro e nessun imprenditore sano di mente spenderebbe un centesimo per uno stadio così, almeno che non possa sfruttare altri spazi esterni ad esso, ma visto che lo spazio è poco ecco perchè dela voleva fare sta torre, invece un impianto ridimensionato, diciamo da 30.000 posti andrebbe bene, siete disposti ad avere uno stadio da 30000? inoltre io so che il S. Paolo non è a norma per leggi italiane in quanto il primo prefiltraggio deve essere a 600 metri dall'impianto, diciamo che dal san paolo anche a 6 metri di distanza già si incontrano abitazioni


29/02/2012 13:55
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
granpacco, 29/02/2012 13.23:



ed io ti rispondo in un altro modo: sono 30 anni che negli altri paesi alle strutture sportive pensano i privati, quindi il comune non rimettendoci niente di tasca propria, può pensare ad altre urgenze, ma nello stesso tempo levarsi da dosso spese inutili per impianti fatiscenti che non possono essere recuperati con denaro pubblico e ritrvarsi impianti moderni e funzionali in città che possono permettere una pratica sportiva adeguata ed essere utilizzati per altre manifestazioni tipo concerti, tutto ciò va solo a vantaggio del cittadino.





Negli altri paesi.
Io concordo con il discorso in se, ripeto, ma non sono d'accordo sull'"analisi dei costi".
Costo zero per il comune? E il TPL potenziato, gli assi viari da sistemare, la sicurezza da approntare per Ponticelli chi li paga?
Certamente, alla lunga l'investimento sarebbe ampiamente giustificato e ripagato. Ma ADESSO non ci sono i soldi per aprire (e soprattutto per CHIUDERE) altri cantieri, a meno che sti soldi non li metta interamente il privato. E a meno che non viene il sultano del Brunei che per sfizio suo prende Ponticelli, la mette in lavatrice, e se ne esce con un quartiere adatto ad ospitare eventi che movimentano 70000 persone, e nel contempo recuperi il San Paolo rendendolo adatto ad ospitare, che so, il rugby e l'atletica (con investimenti molto probabilmente a fondo perso, se non per un eventuale "museo del calcio Napoli) non credo che i costi da sostenere per il pubblico sarebbero ZERO.
Ci ritroveremmo, ripeto, al massimo con uno stadio bello, con tanti parcheggi, e tutti in fila all'uscita Ponticelli del Viadotto Fenice (per non parlare della povera tangenziale) ad aspettare il miracolo dell'apertura di nuovi assi viari e della metro NaEst.

Io la vedo così, e mi ritengo comunque ottimista in una ripresa della nostra città. Ripresa che però deve passare per la risoluzione dei problemi già aperti, per la chiusura dei cantieri attuali e non per l'apertura di altri.

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Re: Re:
granpacco, 29/02/2012 13.16:




scusate , ma per voi esiste solo il calcio?, guardate che esistono altre centinaia di sport e nello stesso tempo migliaia di appassionati di altri sport, magari avessimo uno stadio come si deve per l'atletica ed il rugby, ma pensate di essere una metropoli? o il paesino di campagna che ha la sua squadretta di pallone e tutti al bar parlano della partitella contro i vicini montanari del giorno prima? cioè tutte le grandi città hanno più di un impianto per permettere in grande lo svolgimento di altre discipline e noi che viviamo ancora con lo spettro del passato e con la paura di crescere, di questo passo non andremo mai da nessuna parte.





Per le attuali esigenze delle squadra amatoriali di rugby napoletane, il Collana (12000 posti) è già immenso. Figurarsi uno stadio da 60000.

Quale società dilettantistica o semi-professionistica (di qualsiasi sport) può occuparsi delle spese di manutenzione di un impianto grande come il San Paolo?

Alla fine della fiera ci troveremmo noi cittadini ad avere ancora la manutenzione dello stadio sulle nostre spalle.

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Re: Re: Re:
tutna, 29/02/2012 14.01:




Per le attuali esigenze delle squadra amatoriali di rugby napoletane, il Collana (12000 posti) è già immenso. Figurarsi uno stadio da 60000.

Quale società dilettantistica o semi-professionistica (di qualsiasi sport) può occuparsi delle spese di manutenzione di un impianto grande come il San Paolo?

Alla fine della fiera ci troveremmo noi cittadini ad avere ancora la manutenzione dello stadio sulle nostre spalle.



è ovvio che se non giocherà più il napoli al S.Paolo lo stesso impianto dovrà essere ridimensionato da chi se ne occuperà per il recupero, uno stadio da 30.000 che può ospitare grandi eventi di atletica e grandi manifestazioni di rugby sarebbe solo un pregio per la nostra città.


29/02/2012 14:20
 
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Re: Re: Re: Re:
granpacco, 29/02/2012 14.13:



è ovvio che se non giocherà più il napoli al S.Paolo lo stesso impianto dovrà essere ridimensionato da chi se ne occuperà per il recupero, uno stadio da 30.000 che può ospitare grandi eventi di atletica e grandi manifestazioni di rugby sarebbe solo un pregio per la nostra città.






E torniamo sempre allo stesso punto.

Chi?

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29/02/2012 14:28
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
tutna, 29/02/2012 14.20:




E torniamo sempre allo stesso punto.

Chi?




i privati! se non rompi le palle stiamo sempre al solito discorso con la sopraintendenza e permetti di costruire una cacchio di torre di fianco allo stadio, un imprenditore potrebbe anche pensarci, lo voleva fare lo stesso dela


29/02/2012 14:36
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
granpacco, 29/02/2012 14.28:




i privati! se non rompi le palle stiamo sempre al solito discorso con la sopraintendenza e permetti di costruire una cacchio di torre di fianco allo stadio, un imprenditore potrebbe anche pensarci, lo voleva fare lo stesso dela






Ma quale privato investirebbe in un impianto non servito dal calcio?

Per farci un albergo?
Un vero affare, per fare un albergo, devi rifare lo stadio per il rugby o l'atletica.



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Un privato ci investirebbe solo per raderlo al suolo e farci delle palazzine, come hanno fatto ad Highbury....
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