Napoli | Car Sharing

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Mark Corleone
00mercoledì 12 febbraio 2014 12:36
le iniziative partenopee
A napoli sono in essere due progetti:

1) Bee - SITO INTERNET




Bee è un servizio che ti consente di prendere un veicolo in un punto della città che ti è utile e lasciarlo in un altro punto della città: i cosiddetti Bee Point. Bee offre solo auto elettriche: il servizio parte con delle biposto piccole, agilissime nel traffico, silenziose, facili da guidare e da ricaricare; entro il 2014, Bee immetterà nella flotta delle normali 5-posti, rigorosamente elettriche.

2) Ci.Ro (in fase sperimentale) - SITO INTERNET




I servizi sperimentali Car e Van Sharing di Ci.Ro. prevedono l’utilizzo di veicoli 100% elettrici forniti da Renault. Tutto è stato studiato per offrire all’utente una valida alternativa all’uso dell’auto di proprietà ed uno strumento nuovo per conoscere meglio la propria città. Con Ci.Ro. infatti potrai prelevare un veicolo, utilizzarlo liberamente per poi riconsegnarlo in un punto Ci.Ro. anche diverso da quello di partenza. Avrai la possibilità di prenotare la tua vettura scegliendo il punto Ci.Ro. più comodo per te. Il servizio sarà possibile anche senza prenotazione, ma solo recandoti nel Punto Ci.Ro.

Le auto in dotazione sono le Renault ZOE, che si caratterizza per la più elevata autonomia in Km percorribili per ciascuna ricarica, e il Van Renault Kangoo Z.E., dotato di un’autonomia di carica di circa 170 km e di un generoso spazio di carico utilissimo per il trasporto domestico.
Madeco
00mercoledì 12 febbraio 2014 13:11
Bene! [SM=x2819661]
Francamondo
00lunedì 3 marzo 2014 18:56
per quanto riguarda www.bee.it/it/index.html qualcuno l'ha provato?
smerlo
00lunedì 3 marzo 2014 20:45
Ho regalato l'abbonamento alla mia ragazza un 10 giorni fa.
Il servizio è potenzialmente magnifico, ha qualche pecca di gioventù, come la capillarità dei garage disponibili, la quantità di auto disponibili nei singoli garage e qualche contrattempo qua e là.
Ma è da provare :D
Icedragon86
00lunedì 3 marzo 2014 23:24
Lo uso da quando è nato (un annetto fa). Nei mesi è migliorato un sacco, resta qualche piccola pecca di gioventù ma nel complesso è una cosa comodissima. Straconsigliato :)
Gjemon
00martedì 25 marzo 2014 11:32
Un articolo di oggi di Repubblica parla delle auto elettriche napoletane alla pari di altri sistemi di mobilità cittadina di altre città e capitali europee [SM=x2819343]

Città classiche, ma con mezzi alternativi: dal velocipede a tre ruote nella Dotta alle microcar elettriche a Napoli. Eppoi, Parigi, Amsterdam e...


LE IMMAGINI: LINK

"Star seduti il meno possibile; non fidarsi dei pensieri che non sono nati all'aria aperta e in movimento". Lo diceva Nietzsche e lo confermano gli esperti: stare all'aperto è un valido aiuto per stare bene e vivere in armonia. Non solo nelle campagne, ma anche in città. In Italia e all'estero, la nuova tendenza è scoprire le città in maniera alternativa ed ecologica, senza inquinare e potendo raggiungere facilmente ogni angolo più nascosto. Dal risciò, ai pattini, passando per il sightjogging, nel segno della libertà e del divertimento.

[...]

Napoli con le minicar elettriche
La città della bella Parthenope e del sommo Virgilio, chiassosa e ammaliatrice che sa esplodere in un cocktail di arte contemporanea e musica, conserva un'anima segreta. Per chi vuole carpire i segreti e le sfaccettature che la rendono ciò che è, c'è un modo nuovo, ecologico e rispettoso dell'ambiente. Ci si può spostare su un'auto elettrica, a stretto contatto con le piazze e le vie più caratteristiche con i panni stesi al sole, o con una meravigliosa vista sul Golfo.

Basta scegliere Bee, il primo servizio di car sharing privato d'Italia e trovare un Bee Point abilitato al rilascio di una Bee Card, una vettura elettrica (ce ne sono trentadue sparsi per Napoli, oltre quelli all'Aeroporto e alla stazione centrale dei treni e la mini car si può consegnare anche in punto diverso da quello di partenza). Sono utilissime perché permettono di infilarsi agevolmente tra il traffico, possono accedere alle corsie preferenziali e passare senza problemi in ZTL, oltre ad avere il parcheggio gratuito nelle zone predisposte. Inoltre, le mini auto (Twizy Renault) hanno un comodo alloggio per il proprio smartphone o navigatore. Con la formula 3 giorni, si paga la tariffa al minuto effettivo di guida, una convenienza perché per il tempo utilizzato per la visita in un museo, non si spende nulla. Ovviamente per chi preferisce averla a disposizione per più ore, paga un forfait di 36 euro. In questo modo si può godere della città in maniera "gustosa", quasi come la pizza, il babà o un buon caffè.

ARTICOLO: LINK
Mark Corleone
00mercoledì 4 giugno 2014 17:05
Auto elettriche, niente agevolazioni: «Bee» va via da Napoli
Niente strisce blu gratis per le auto elettriche a Napoli. «Purtroppo le nostre speranze di poter sfruttare questa opportunità – analogamente a quanto avviene in tante altre città - sono risultate vane. Dal primo giugno ci hanno revocato perfino la possibilità di passare in preferenziali e Ztl». A raccontare, con rammarico e rabbia, è Valerio Siniscalco, ingegnere e amministratore delegato di Nhp che, come ramo d'azienda, ha lanciato il marchio «Bee-Green mobility sharing», che consiste in un sistema di car sharing full elettrico. Il primo in Italia e secondo in Europa solo a Parigi. Oltre 40 auto elettriche, 2500 abbonati: dal primo giugno il Comune di Napoli ha revocato l'accesso in preferenziale e nelle Ztl, cioè nelle zone a traffico limitato. «La mia azienda ha implementato un servizio di car sharing, erogato con una flotta di veicoli completamente elettrici - continua Siniscalco -. Il nostro è un progetto davvero innovativo pensato e localizzato a Napoli, anche e soprattutto per provare a dare un contributo alla rinascita della mia città, quella che mi ostino ad amare e che è perennemente congestionata». Speravano di implementare il progetto anche sotto il Vesuvio, come hanno fatto con Milano, dove gestiscono il car sharing elettrico in accordo con il Comune con 120 auto di proprietà dell'ente: «Siamo solo i gestori e le auto elettriche le puoi parcheggiare ovunque», ripete Siniscalco.

Ma qual è problema e perché una città così affogata nel traffico non adotta un più diffuso modello mobilità sostenibile? Risponde Siniscalco: «In questi anni ci siamo interfacciati con l'ex assessore alla Mobilità Anna Donati e il suo staff, con i quali abbiamo annunciato in un paio di conferenze stampa congiunte il fatto che Napoli si dotava di un car sharing all'avanguardia. Abbiamo inoltre incontrato il sindaco de Magistris e il vicesindaco Sodano, i funzionari comunali, discusso con le ex municipalizzate, pianificato la diffusione sul territorio. Insomma, abbiamo fatto tutto quanto necessario per dare ai cittadini napoletani un servizio degno di una grande capitale europea, come del resto sembrava essere l'intenzione dell'amministrazione».

E invece ecco una mail del 5 maggio 2014, a firma del delegato del sindaco, con la quale si revoca l'autorizzazione: «È vero che è consentito l'accesso alle Ztl dei veicoli elettrici, ma tali autorizzazioni, come riportato nel disciplinare di accesso alle Ztl e Aree pedonali, sono a pagamento, infatti nell'ordinanza 604 al punto 2 è riportato “a pagamento secondo la tariffa prevista per i non residenti/titolari di posto auto fuori sede stradale, il cui costo annuo a veicolo è di euro 100,00”. Pertanto vi invito a non accedere a tali aree a partire dall'01.06.2014 senza aver provveduto alla richiesta e relativo rilascio di contrassegni. Inoltre si declina qualsiasi responsabilità a partire dalla predetta data per eventuali verbali elevati ai vostri veicoli».

Nel frattempo Bee è diventato un benchmark italiano, tanto che l'azienda è chiamata da molte città: è presente a Milano già da un anno e sbarcherà a Roma nei prossimi mesi. «La cosa incredibile, ma non tanto, visto il grado di innovazione del progetto - continua arrabbiato Siniscalco - è che le altre città ci corteggiano, mentre casa nostra, l'amata Napoli, ci respinge. Sarebbe stato meglio dichiarare dall'inizio la mancanza di interesse dell'amministrazione verso il progetto, invece di partecipare a conferenze stampa di presentazione del servizio. Non ci avrebbero fatto perdere tempo e denaro».

Eppure di proposte ne hanno fatte. Riassumendole: tariffe forfettarie per l'utilizzo delle strisce blu da parte della flotta Bee. Rifiutata. Hanno proposto un regime di concorrenza pura, attraverso un avviso pubblico e trasparente, ispirato a quelli di Milano e Roma, che permettesse a tutti gli operatori europei. Niente. «Napoli invece otterrà un car sharing sperimentale che offre solo 4 stazioni (contro le nostre 33) e 12 vetture (contro le nostre 40 attuali). Questo sì, può usare le strisce blu».

Ultima beffa: nonostante le promesse dell'amministrazione di rendere definitivo l'accesso alle Ztl e alle corsie preferenziali al car sharing, Bee è andata avanti con permessi provvisori bimestrali. Fino alla settimana scorsa, quando l'azienda ha ricevuto dal Comune la lettera con la quale comunicano che non rinnoveranno il permesso per l'accesso alle Ztl e alle preferenziali al car sharing, a causa della mancanza di un atto amministrativo formale. Napoli perde un'altra occasione, sottolinea Siniscalsco: «Perde il car sharing ma introduce una misura di riduzione dell'inquinamento e del traffico davvero innovativa: la domenica ecologica».

mattino

Molto MOLTO MOLTO MALE.
smerlo
00mercoledì 4 giugno 2014 17:17
Re: Auto elettriche, niente agevolazioni: «Bee» va via da Napoli
Mark Corleone, 04/06/2014 17:05:

Niente strisce blu gratis per le auto elettriche a Napoli. «Purtroppo le nostre speranze di poter sfruttare questa opportunità – analogamente a quanto avviene in tante altre città - sono risultate vane. Dal primo giugno ci hanno revocato perfino la possibilità di passare in preferenziali e Ztl». A raccontare, con rammarico e rabbia, è Valerio Siniscalco, ingegnere e amministratore delegato di Nhp che, come ramo d'azienda, ha lanciato il marchio «Bee-Green mobility sharing», che consiste in un sistema di car sharing full elettrico. Il primo in Italia e secondo in Europa solo a Parigi. Oltre 40 auto elettriche, 2500 abbonati: dal primo giugno il Comune di Napoli ha revocato l'accesso in preferenziale e nelle Ztl, cioè nelle zone a traffico limitato. «La mia azienda ha implementato un servizio di car sharing, erogato con una flotta di veicoli completamente elettrici - continua Siniscalco -. Il nostro è un progetto davvero innovativo pensato e localizzato a Napoli, anche e soprattutto per provare a dare un contributo alla rinascita della mia città, quella che mi ostino ad amare e che è perennemente congestionata». Speravano di implementare il progetto anche sotto il Vesuvio, come hanno fatto con Milano, dove gestiscono il car sharing elettrico in accordo con il Comune con 120 auto di proprietà dell'ente: «Siamo solo i gestori e le auto elettriche le puoi parcheggiare ovunque», ripete Siniscalco.

Ma qual è problema e perché una città così affogata nel traffico non adotta un più diffuso modello mobilità sostenibile? Risponde Siniscalco: «In questi anni ci siamo interfacciati con l'ex assessore alla Mobilità Anna Donati e il suo staff, con i quali abbiamo annunciato in un paio di conferenze stampa congiunte il fatto che Napoli si dotava di un car sharing all'avanguardia. Abbiamo inoltre incontrato il sindaco de Magistris e il vicesindaco Sodano, i funzionari comunali, discusso con le ex municipalizzate, pianificato la diffusione sul territorio. Insomma, abbiamo fatto tutto quanto necessario per dare ai cittadini napoletani un servizio degno di una grande capitale europea, come del resto sembrava essere l'intenzione dell'amministrazione».

E invece ecco una mail del 5 maggio 2014, a firma del delegato del sindaco, con la quale si revoca l'autorizzazione: «È vero che è consentito l'accesso alle Ztl dei veicoli elettrici, ma tali autorizzazioni, come riportato nel disciplinare di accesso alle Ztl e Aree pedonali, sono a pagamento, infatti nell'ordinanza 604 al punto 2 è riportato “a pagamento secondo la tariffa prevista per i non residenti/titolari di posto auto fuori sede stradale, il cui costo annuo a veicolo è di euro 100,00”. Pertanto vi invito a non accedere a tali aree a partire dall'01.06.2014 senza aver provveduto alla richiesta e relativo rilascio di contrassegni. Inoltre si declina qualsiasi responsabilità a partire dalla predetta data per eventuali verbali elevati ai vostri veicoli».

Nel frattempo Bee è diventato un benchmark italiano, tanto che l'azienda è chiamata da molte città: è presente a Milano già da un anno e sbarcherà a Roma nei prossimi mesi. «La cosa incredibile, ma non tanto, visto il grado di innovazione del progetto - continua arrabbiato Siniscalco - è che le altre città ci corteggiano, mentre casa nostra, l'amata Napoli, ci respinge. Sarebbe stato meglio dichiarare dall'inizio la mancanza di interesse dell'amministrazione verso il progetto, invece di partecipare a conferenze stampa di presentazione del servizio. Non ci avrebbero fatto perdere tempo e denaro».

Eppure di proposte ne hanno fatte. Riassumendole: tariffe forfettarie per l'utilizzo delle strisce blu da parte della flotta Bee. Rifiutata. Hanno proposto un regime di concorrenza pura, attraverso un avviso pubblico e trasparente, ispirato a quelli di Milano e Roma, che permettesse a tutti gli operatori europei. Niente. «Napoli invece otterrà un car sharing sperimentale che offre solo 4 stazioni (contro le nostre 33) e 12 vetture (contro le nostre 40 attuali). Questo sì, può usare le strisce blu».

Ultima beffa: nonostante le promesse dell'amministrazione di rendere definitivo l'accesso alle Ztl e alle corsie preferenziali al car sharing, Bee è andata avanti con permessi provvisori bimestrali. Fino alla settimana scorsa, quando l'azienda ha ricevuto dal Comune la lettera con la quale comunicano che non rinnoveranno il permesso per l'accesso alle Ztl e alle preferenziali al car sharing, a causa della mancanza di un atto amministrativo formale. Napoli perde un'altra occasione, sottolinea Siniscalsco: «Perde il car sharing ma introduce una misura di riduzione dell'inquinamento e del traffico davvero innovativa: la domenica ecologica».

mattino

Molto MOLTO MOLTO MALE.



Ma questi veramente fanno?
Il senso di piantare grane per una cosa così utile e positiva, qual è?
Coma White
00mercoledì 4 giugno 2014 17:26
Boh, tanto era fatto sì benissimo, ma era carestoso assai.


Certo non si capisce perchè gli abbiano revocato il permesso sulle preferenziali e ZTL, veramente incomprensibile, sulle strisce blu invece ero d'accordo a non fornirgli agevolazioni, visto che il senso del car sharing è quello di prendere l'auto da una parte e posarla in un'altra.
CityN
00mercoledì 4 giugno 2014 17:39
Non so voi, ma sento odore di taxi...
Icedragon86
00mercoledì 4 giugno 2014 17:49
Indecente, vergognoso, assurdo. Davvero non ci sono parole per definire il comportamento dell'amministrazione in questa circostanza.
Dopo l'incapacità di gestire la cosa pubblica dimostrata con i disservizi su Linea 1 e i ripensamenti su ZTL e pedonalizzazioni si passa a danneggiare quella privata con noncuranza che rasenta l'aperto boicottaggio.
Non pensavo che l'avrei mai detto, ma sono davvero DELUSO dall'amministrazione, e sono uno di quelli che spesso si è speso per difenderla a spada tratta.
Forse davvero per Napoli non c'è speranza.

A chi dice che è caro ricordo che servizi analoghi (tipo quello di Milano) costano all'incirca il doppio.
CityN
00mercoledì 4 giugno 2014 17:56
Io prima di strapparmi le vesti vorrei però ascoltare l'altra campana, se permettete...
ForzaNapoli.80
00mercoledì 4 giugno 2014 18:07
a quanto pare il Comune ha approvato una delibera con queste autorizzazioni il 30 Maggio..

Icedragon86
00mercoledì 4 giugno 2014 18:23
Un tempismo a dir poco sospetto, ma mi fa piacere. Quali autorizzazioni contiene di preciso questa delibera? Finalmente ci sono anche le strisce blu?
Icedragon86
00mercoledì 4 giugno 2014 18:36
Comunque Bee continua a essere all'oscuro di questa delibera, proprio poco fa sulla pagina ufficiale risponde a chi gli dice di questa delibera

"Sarebbe bellissimo per quanto tardivo.
Dove è pubblicata questa delibera?
Cosa dice?
Come si spiegherebbe la contraddizione tra la mail del "delegato del Sindaco" e la Delibera?
In ogni caso, se ha delle informazioni saremo lieti di diffonderle, noi non ne abbiamo."
Madeco
00mercoledì 4 giugno 2014 19:07
Re:
CityclassR4, 04/06/2014 17:56:

Io prima di strapparmi le vesti vorrei però ascoltare l'altra campana, se permettete...




Infatti era meglio. Il 30 maggio è stata approva una delibera che permette in via sperimentale per 1 anno a tutti i possessori di auto elettriche di entrare in ztl e parcheggiare gratis. Inoltre, nella more della pubblicazione sull'albo pretorio, sono state prolungate le autorizzazioni a bee. Misteri.
Skeltar
00mercoledì 4 giugno 2014 19:50
Re: Re:
Madeco, 04/06/2014 19:07:




Infatti era meglio. Il 30 maggio è stata approva una delibera che permette in via sperimentale per 1 anno a tutti i possessori di auto elettriche di entrare in ztl e parcheggiare gratis. Inoltre, nella more della pubblicazione sull'albo pretorio, sono state prolungate le autorizzazioni a bee. Misteri.




Ed allora perché Bee se ne vuole andare? [SM=x2819353]
CityN
00mercoledì 4 giugno 2014 21:05
Aut aut?
Icedragon86
00mercoledì 4 giugno 2014 23:00
Mah! Situazione molto nebulosa. Forse sarà stato solo un grosso disguido. Certo che il comune non ha pubblicizzato per niente bene questa delibera, mi pare una cosa importante ma sulla home del sito, almeno ad una prima occhiata, non si trova nulla a riguardo.
Skeltar
00giovedì 5 giugno 2014 00:45
Io leggo ancora cose contrastanti.

"Se ne va", "Non se ne va".

boh
Madeco
00giovedì 5 giugno 2014 11:04
Re:
Icedragon86, 04/06/2014 23:00:

Mah! Situazione molto nebulosa. Forse sarà stato solo un grosso disguido. Certo che il comune non ha pubblicizzato per niente bene questa delibera, mi pare una cosa importante ma sulla home del sito, almeno ad una prima occhiata, non si trova nulla a riguardo.




Non la trovi perché per essere attiva va pubblicata sull'albo pretorio.
Madeco
00giovedì 5 giugno 2014 11:08
Re:
Icedragon86, 04/06/2014 17:49:

A chi dice che è caro ricordo che servizi analoghi (tipo quello di Milano) costano all'incirca il doppio.



Non è sempre vero questo. Per l'elettrico i prezzi sono più o meno quelli. Quelli a benzina hanno costi maggiori.

Coma White
00giovedì 5 giugno 2014 11:46
Re:
Icedragon86, 04/06/2014 17:49:


A chi dice che è caro ricordo che servizi analoghi (tipo quello di Milano) costano all'incirca il doppio.


Sarà come dici tu, però così com'è impostato, il car sharing si pone in alternativa al servizio taxi, non certo al mezzo pubblico/privato.


Madeco
00giovedì 5 giugno 2014 12:11
Re: Re:
Coma White, 05/06/2014 11:46:


Sarà come dici tu, però così com'è impostato, il car sharing si pone in alternativa al servizio taxi, non certo al mezzo pubblico/privato.





In realtà il carsharing si rivolge a chi non ha auto o cmq la possiede ma ha intenzione di venderla.

Il ragionamento da fare non è mezzo pubblico/car sharing ma mezzo privato/car sharing considerando i costi di acquisto e gestione annuale della propria auto.
Madeco
00giovedì 5 giugno 2014 12:19
Ecco i costi a Milano (link)

EqSharing ed E-vai sono quelli elettrici/ibridi.
Come si vede per l'elettrico i costi sono simili anche se in forme forse leggermente diverse. Mentre non tutti hanno determinate agevolazioni.

bartol0
00giovedì 5 giugno 2014 13:13
notare che non tutti possono entrare nelle ztl e preferenziali. in queste'ultime non farei entrare neanche bee e futuri gestori che dovessero arrivare a Napoli. vabbè che qui le corsie preferenziali non sono presidiate, quindi sarebbe una limitazione inutile...

invece se non sbaglio per entrare nell'area C il comune di Milano si fa pagare 1100 l'anno euro per ogni auto del car sharing, che moltiplicato per le 1000 e passa vetture che hanno lì fa più di 1 milione l'anno. un modo intelligente per fare cassa.
Madeco
00giovedì 5 giugno 2014 13:21
È vero, non sapevo di questa cosa:

"Ormai sono circa un migliaio di vetture che possono parcheggiare gratuitamente e non pagano AreaC. Ogni auto in sharing, inoltre, paga circa 1100 euro all'anno al Comune per questi permessi. Quindi i partner del car sharing sono anche dei sostenitori del bilancio comunale".

www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=376776

Figurati questi stavano andando in fallimento per 4000 € all'anno su 40 macchine se dovevano pagare il contrassegno. [SM=x2819346]
bartol0
00giovedì 5 giugno 2014 13:34
speriamo che qualcuna delle compagnie di car sharing presenti a Milano sia interessata ad investire anche a Napoli. l'offerta di bee almeno per ora è veramente poca roba.

ca2go è sbarcata anche a Roma da un po'




[SM=p2820492]
Madeco
00giovedì 5 giugno 2014 13:39
Re:
bartol0, 05/06/2014 13:13:

in queste'ultime non farei entrare neanche bee e futuri gestori che dovessero arrivare a Napoli.



In realtà queste decisioni si fondano sul principio che usando macchine in sharing si usano in primo luogo meno auto private ed in seconda battuta non si lasciano emissioni nell'aria e può favorire il ricambio di mezzi.

Ovviamente queste decisioni sono comunque volte a favorire il ricambio dei mezzi ma è ovvio che in un futuro lontano determinate decisioni potrebbero essere riviste.
Madeco
00giovedì 5 giugno 2014 13:39
Re:
bartol0, 05/06/2014 13:34:

ca2go è sbarcata anche a Roma da un po'

[SM=p2820492]




ndo parcheggi [SM=p2820492]
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