  04/04/2020 21:54 |
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Palazzo Ricca.
Mi garba un sacco il lavoro svolto da Gaetano Barba per questo palazzo. E mi garba pure la scala aperta del '500 (quella delle scale aperte a Napoli è una moda indubbiamente pre-settecentesca). Bravi anche i pittori (tra cui Diano, che magari affrescò uno di questi soffitti, mentre era in pausa dal vicino lazzaretto di Santa Maria della Pace😀) che vi lavorarono nel '700. [Modificato da bluesboy94 04/04/2020 21:56] |
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| 04/04/2020 21:58 |
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Al Vico Fonseca vi è questo semplice ed elegante palazzo ben tenuto. Bella la scala aperta. Lo stemma stuccato nell'androne è anch'esso dei Ricca (eppure il buon Italo Ferraro lo chiamo Palazzo Castiglione...).
[Modificato da bluesboy94 04/04/2020 22:02] |
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| 04/04/2020 22:06 |
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Infine immagini da Italo Ferraro del Palazzo Torlonia a Mergellina.
Quando si parla di edifici dei Borbone, ci si dimentica sempre di questo ex casino di pesca costruito per volontà del primo Ferdinando. Dopo l'Unità passò ai Torlonia e poi ai Pignatelli di Cerchiara (e una delle due famiglie sicuramente lo trasformò in vero e proprio palazzo aggiungendoci l'elegantissimo scalone con statua, simile a quello di Palazzo Caracciolo di San Teodoro). Chissà se ha affreschi negli interni; purtroppo gli interni di quasi tutti i palazzi di Napoli sono un mistero... [Modificato da bluesboy94 04/04/2020 22:08] |
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| 07/04/2020 17:26 |
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Bel video di presentazione della Villa Carafa di Belvedere.
7q89Ju5nOgMA">www.facebook.com/ItineratidellaCampania/videos/169435934066542/?__tn__=%2Cd%2CP-R&eid=ARAxhXji3N5I2oytj87VRL-kr_ieitmLg0cCx5NRubhqnydQiUpX63Ert2qy3eRfF5  7q89... |
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| 07/04/2020 19:13 |
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Palazzo Cirillo.
In questo palazzo vissero il pittore Santolo Cirillo (che suppongo ne decorò gli interni; come fece Solimena per la sua villa a Barra) e il grande medico Domenico Cirillo. Nel 1799, dopo che Ferdinando ordinò la condanna a morte degli artefici della Repubblica Napoletana, una torma di lazzari si introdusse nel palazzo e devastò la biblioteca e il giardino botanico che due generazioni di Cirillo avevano messo in piedi.
Oggi è sicuramente un condominio, ben tenuto tra l'altro. Resta nell'androne lo stemma dei Cirillo (questo si, bisognoso di restauro). Bella ed elegante la scala aperta (foto da Italo Ferraro).
Esterno del palazzo
www.google.it/maps/place/Via+Fossi+a+Pontenuovo,+22,+80139+Napoli+NA/@40.8566744,14.2621497,3a,75y,73.74h,103.12t/data=!3m6!1e1!3m4!1s3LiyZb3tozZ3OOG_lsFd5Q!2e0!7i13312!8i6656!4m5!3m4!1s0x133b081356dce225:0x798bc568a345d3a5!8m2!3d40.8564513!4d14...[Modificato da bluesboy94 07/04/2020 20:37] |
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| 08/04/2020 18:34 |
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Ragazzi, sapete riconoscermi questo stemma in questo elegante e malridotto palazzo di Secondigliano?
www.google.it/maps/place/Via+Vecchia+Roma,+1,+80144+Napoli+NA/@40.8955428,14.2580292,3a,15y,57.8h,106.93t/data=!3m6!1e1!3m4!1skBr8byOzB-bbJFxbItALVA!2e0!7i16384!8i8192!4m5!3m4!1s0x133b07ef0304ba15:0x16b1efb77d8abfb4!8m2!3d40.8823305!4d14...
Sembrerebbe lo stemma dei Carbonelli (di fronte c'è una sequela di quattro palazzi sempre loro; il principale ha il portale delimitato da due coppie di imponenti colonne).
Ps: Alcuni edifici di Secondigliano sono molto più raffinati dei coevi ed anonimi rettangoloni umbertini del Corso Umberto... che amarezza questo quartiere, un luogo di gran dignità buttato sprezzantemente nel water nel maledettissimo secondo '900... [Modificato da bluesboy94 08/04/2020 19:08] |
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| 10/04/2020 16:54 |
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bluesboy94, 04/04/2020 21:54:
Palazzo Ricca.
Mi garba un sacco il lavoro svolto da Gaetano Barba per questo palazzo. E mi garba pure la scala aperta del '500 (quella delle scale aperte a Napoli è una moda indubbiamente pre-settecentesca). Bravi anche i pittori (tra cui Diano, che magari affrescò uno di questi soffitti, mentre era in pausa dal vicino lazzaretto di Santa Maria della Pace😀) che vi lavorarono nel '700.
Grazie per i tuoi sempre interessanti reportage!
Aggiungo solo che nel palazzo Ricca ha lavorato anche Ferdinando Sanfelice, in particolare nelle scale secondarie. E come al solito in maniera non banale, per quella che era la sua specialità : non ho altre foto, ma da questo disegno (che non ricordo più da dove ho ritagliato) si vede infatti che progettò due rampe contigue e parallele, ma indipendenti.
A me questo schema ricorda la soluzione (lì di tipo elicoidale) del pozzo di San Patrizio a Orvieto e quella che lo stesso Sanfelice adotterà nello scalone esagonale di Capodimonte e ,con un salto ai nostri giorni, quella che Richard Rogers ha disegnato per la stazione Capodichino, qui addirittura con 4 rampe elicoidali!
[Modificato da peppø 10/04/2020 19:37] |
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| 10/04/2020 19:21 |
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Ferdinando Sanfelice è un calcio in culo allo stereotipo dell'aristocratico ozioso del'700. Ha lavorato in una quantità enorme di luoghi. Peccato che rispetto ad altri grandi architetti del secolo non ha avuto modo di dirigere il cantiere di una reggia (chissà che cosa ne sarebbe uscito...).Sapevo che avevo lavorato a Capodimonte (la struttura del parco è sua). E sapevo anche di una scala. Ecco che però per la prima volta la vedo in foto.
Incredibile anche lo scalone a lui attribuito nel Palazzo Cassano Ayerbo d'Aragona. Uno scalone degno di una reggia. Mentre nel Palazzo Maciocco a Salvator Rosa pure realizza un prodigio in spazi ristrettissimi. Lui e Solimena sono i migliori artisti del '700 napoletano (il miglior architetto e il miglior pittore; e il bello è che entrambi erano entrambi le cose 😄) senza il minimo dubbio. Al loro confronto tutti gli altri (fatta eccezione per il "napolandese" Vanvitelli e per Traversi, superbo ritrattista) sono solo validissimi minori (capaci di correre come il gatto con gli stivali, per citare Cesare Brandi). |
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| 11/04/2020 10:42 |
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sono sempre più convinto che la bellezza artistica di napoli a causa di: speculazione, non valorizzazione, manutenzione ordinaria semi-inesistente, mancanza di ristrutturazioni adeguate, poca cura o spesso assenza nella cura dei dettagli, abusivismo, strutture fuori contesto e fuori ogni logica del "bello", mancanza di visione d'insieme, mancanza di pedonalizzazioni, livello socio-economico oltre che culturale bassissimo; sia manifesta al 10% senza esagerazioni |
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| 11/04/2020 11:44 |
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granpacco, 11/04/2020 10:42:
sono sempre più convinto che la bellezza artistica di napoli a causa di: speculazione, non valorizzazione, manutenzione ordinaria semi-inesistente, mancanza di ristrutturazioni adeguate, poca cura o spesso assenza nella cura dei dettagli, abusivismo, strutture fuori contesto e fuori ogni logica del "bello", mancanza di visione d'insieme, mancanza di pedonalizzazioni, livello socio-economico oltre che culturale bassissimo; sia manifesta al 10% senza esagerazioni
Comunque in questi anni '10 almeno nel centro storico si sono fatti dei passi in avanti su delle cose che hai elencato. Ovviamente, poca cosa in un mondo che cambia alla velocità della luce.
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| 11/04/2020 19:18 |
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| | | OFFLINE | Post: 3.439 | Registrato il: 15/02/2012 | |
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diciamo che quello che abbiamo fatto noi in 10 anni lo si fa in 6 mesi in una qualsiasi città "normale", soprattutto sono risultati che vanno confrontati solo con il passato dei medesimi luoghi che hanno visto un principio di rivalutazione, in quanto se confrontati con qualsiasi centro storico dell'importanza di napoli allora direi che i passi che si sono fatti sono vicini al nulla. |
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| 11/04/2020 19:31 |
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Una cosa che almeno nel centro ci siamo messi finalmente alle spalle è sicuramente la speculazione. Dietro casa mia accanto alla Chiesa dei Santi Bernardo e Margherita a Fonseca hanno costruito (sicuramente con i permessi) delle casette oneste ad un piano; ai tempi di Lauro e Ottieri ci avrebbero alzato il palazzaccio deturpante di molti piani (senza permessi). Mancanza di ristrutturazioni adeguate è una cosa non del tutto vera, gli edifici ben restaurati (sacri e civili) ce ne sono (e su Skyscrapercity mi sto scatenando  ) parecchi. Io sono degli anni '90 e non posso non pensare al fatto che il centro storico di Napoli doveva essere tutto un rudere negli anni '80. Una politica che ha pensato solo alla speculazione per decenni ha portato alla marcescenza del centro storico e alla moltiplicazione a dismisura dei ghetti e del degrado. E non si può pretendere che si risolva tutto in utempi brevi-medi senza una visione d'insieme (come dici tu) fornita dalla politica e dall'intellighenzia e con una gentrificazione che procede lentissima nel centro storico. |
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| 14/04/2020 11:50 |
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| 15/04/2020 01:16 |
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bluesboy94, 14/04/2020 11:50:
L'Atlante di Ferraro la identifica come corpo ottocentesco di una più antica masseria, la Masseria Torno Aldana. Ti allego le foto fatte alla pagina dell'Atlante. |
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| 19/04/2020 21:27 |
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Finalmente ho trovato belle immagini del Giardino del Palazzo Carafa di Noja con il villino Wenner.
[Modificato da bluesboy94 19/04/2020 21:28] |
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| 08/05/2020 22:55 |
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Cartello divulgativo apposto negli ultimi mesi all'esterno del Palazzo Sannicandro. [Modificato da bluesboy94 08/05/2020 23:24] |
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| 08/05/2020 23:23 |
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Palazzo Benincasa in vico Strettoia a Santa Teresa. Proprio dietro al Palazzo Albertini di Cimitile. Bell'edificio del primo '800 con suggestiva scala a spirale (simile a quella del Palazzo Massa in via De Deo). [Modificato da bluesboy94 08/05/2020 23:24] |
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| 09/05/2020 09:44 |
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bluesboy94, 08/05/2020 22:55:
Cartello divulgativo apposto negli ultimi mesi all'esterno del Palazzo Sannicandro.
con annessa macchina aperta con il piede di porco... |
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| 12/05/2020 20:31 |
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Dietro il cancello di Villa Elvira.
[Modificato da bluesboy94 12/05/2020 20:31] |
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| 13/05/2020 19:04 |
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Villa Giovannina, situata in maniera sopraelevata alle spalle di un palazzo del Corso Vittorio Emanuele (civico 233).
Lo stemma sembrerebbe quello dei Nunziante... [Modificato da bluesboy94 13/05/2020 19:06] |
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