Porto di Napoli

Signori è un enorme stupidaggine. Abbiamo già un porto molto grande sulla costa a che serve fare uno scalo a Nola che per forza di cose sarebbe più piccolo. Sarebbe un opera faraonica e inutilmente dispendiosa. Pensate a tuute le infrastrutture che si dovrebbero adattare: ponti da rendere abbastanza alti per il passaggio delle navi. è una stupidaggine colossale, Punzo spenderebbe molto meno a costruirsi una darsena e una linea ferrata a doppio binario personale. Ma poi per il trasporto passeggeri pensate che si farebbe prima con una navetta o con un treno? Se si vuole investire veramente in infrastrutture si deve potenziare quelle già esistenti, si spendano i soldi per dragare il porto di Napoli, non per realizzare improbabili canali, si realizzino ferrovie metropolitane per il trasporto delle persone e non si immagini di muoversi sui vaporetti. Sta storia della progettazione da parte della facoltà di ingegneria dove la hai trovata bartolo?

fonte: CdM

Metto da parte le mie fantasie più proibite che mi fanno vedere "lungoidrovie" e "restyling urbani" di interi paesi della Provincia solo per dire... eh?!
Ma non mi sembra per niente fattibile, oltre che "utile"!

mi associo... EH!!??

Propongo l'estensione del canale fino a casa mia, così la mattina vengo a Fuorigrotta in motoscafo, faccio scalo al molo di bagnoli e poi prendola futura tratta tranviaria fino a tecchio. Ma poi perché usare questo tram, potrebbero realizzare una bella mini idrovia in corsia riservata (visto che attualmente quando piove già esiste in corsia mista) lungo via bagnoli/via diocleziano con approdo a piazzale tecchio per l'interscambio con Metro, Tram e pista ciclabile. Ma non lo dite a DM se no gli viene la brillante idea di obbligare il transito nell'idrovia con bagnarole a pedali

^ E poi pedonalizzerà anche l'idrovia!

Na.Samurai, 04/02/2013 22:35:

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"Punzo: «Voglio realizzare un canale navigabile dal mare all'interporto»" : www.ilmattino.it/napoli/cronaca/punzo_interporto_canale_navigabile/notizie/2491...

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La butto lì...ci ho pensato anch'io qualche volta...oltre alla funzione di canale navigabile potrebbe anche essere sfruttato, con lavori appositi, da utilizzare anche come argine per riparare Napoli da eventuali colate laviche del Vesuvio.


Ok, è 'na strunzat, lo so da solo

ma Punzo saprà il fatto suo o no? mò stai a vedere che lui è un fesso e noi quelli buoni...

Linea68, 06/02/2013 00:16:

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La butto lì...ci ho pensato anch'io qualche volta...oltre alla funzione di canale navigabile potrebbe anche essere sfruttato, con lavori appositi, da utilizzare anche come argine per riparare Napoli da eventuali colate laviche del Vesuvio.


Ok, è 'na strunzat, lo so da solo

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Non è la lava il problema, ma le nubi piroclastiche.

Al massimo, il canale può essere usato come "fossato" per tenere lontani...
I cafoni.
I provinciali.

Come me. [SM=x2819666]

be... una cosa è certa, anche con la darsena di levante, il porto di napoli continuerebbe ad avere poco spazio per i container! se paragoniamo lo spazio dei porti di barcellona e valenzia, senza scomodare porti più importanti e imponenti, ci rendiamo conto che stiamo veramente indietro.

mmmm... un canale artificiale profondo 20 metri, largo 90 e lungo 20 km...
In una delle aree più urbanizzate d'Europa.

Dico io, ma Punzo non faceva prima a comprarsi tutta Napoli Est, farci un porto su misura e spostare lì il CIS?


Nola libberata.

E’ vero la crisi c’è e si sente anche nel settore marittimo, ma se a questa aggiungiamo anche l’incapacità o forse la volontà di tenere fermo lo sviluppo portuale per chissà quali scopi reconditi, allora è chiaro che il porto di Napoli rimarrà chissà per quanto tempo ancora “ la potenziale porta sul mediterraneo “. Per il suo sviluppo sono stati realizzati convegni a iosa, ma le idee ed i progetti per il futuro se non si concretizzano servono a poco.

Nonostante la sua posizione geografica sia sicuramente tra le più interessanti del Mediterraneo e sia considerata strategica il decollo non avviene. Non è difficile capirne i motivi. Primo tra tutti è sicuramente la scarsa capacità nella gestione manageriale, (e ad esempio basta guardare il porto di Salerno, a parità di superficie ha superato il porto di Napoli per traffico merci e si avvia anche allo sviluppo crocieristico).

La logistica è obsoleta e i tempi di smistamento e stoccaggio delle merci non sono adeguati alla velocità con cui oggi si muovono gli scambi commerciali. L’intermodalità non è ancora realizzata del tutto, in quanto non vi è un reale e veloce collegamento ferroviario con l’interporto campano e la strada ferrata, le infrastrutture sono inadeguate e non consentono un rapido smistamento nonostante vi operino aziende di rilievo internazionale. Se raramente si vedono navi in rada è solo perché il traffico navale è scarso.

Il settore crocieristico non è esente da queste problematiche, la stazione marittima è insufficiente ad accogliere le grandi navi da crociera che spesso nel periodo estivo sono costrette ad attraccare alle banchine merci , da anni è prevista la ristrutturazione del molo San Vincenzo che versa in un totale stato di abbandono nonostante sia ricco di storia e di reperti del passato. Attualmente è utilizzato in parte per l’ormeggio delle navi in disarmo, dalla Marina Militare e dalla Guardia di Finanza in un’altra nazione sarebbe sicuramente un’attrazione turistica e volano di sviluppo economico turistico-commerciale.

Nell’era in cui viviamo i grandi porti moderni sono il compendio di tutto ciò che è naviglio , sono spariti quasi del tutto i porti utilizzati per specifiche attività ( porto militare, porto commerciale, porto peschereccio e porto turistico), infatti basta guardare i paesi viciniori per scoprire porti che offrono spazi e servizi generali per tutte le categorie navali, la stessa Tunisia ci sta superando.

Realtà molto più piccole in Campania stanno sviluppando attività diportistiche offrendo spazi e servizi a prezzi accessibili a tutti, a Napoli il diporto nautico è considerato un lusso anche per chi può permettersi un barchetta di 6-7- metri, il costo di un posto barca alla boa per il periodo estivo può arrivare tranquillamente a 3.500,00 -4.000,00 Euro il che lascia molto da pensare.

Se solo si volesse il molo Beverello dove attraccano solo i mezzi veloci in servizio di linea nel golfo e che d’inverno sono pochi per tutto quello spazio, potrebbe essere utilizzato proprio per il diporto come avviene già in altri porti dell’Italia e del mondo (vedi Genova e Barcellona). Personalmente credo che la gestione delle attività portuali nelle mani dei privati per essere realmente volano di sviluppo debba essere sottoposta ad un attento controllo da parte delle autorità marittime.

mio caro...ma genova e barcellona per cabotaggio non fanno nemmeno un decimo di Napoli. il traffico container nonostante la mancanza del terminal levante è sempre in crescita da parecchio (salerno è in forte calo), la crocieristica (effettivamente in calo) viaggia oltre il milione di pax (salerno è a 80.000)e Napoli è per numero di crocieristi dopo Barcellona, civitavecchia e venezia il più trafficato in tutto il mediterraneo. il traffico merci è con il segno più. nononstante tutto concordo che le carenze strutturali sono enormi ed i tempi di realizzazioni di opere quali la darsena di levante sono biblici. insomma la barca, nonosatante sia organizzata male e gestita peggio, miracolosamente và.

aggiungiamo che come numero di passeggeri trasportati, il porto di napoli è il secondo al mondo (prima è hong kong).

ma io ricordo una notizia di un anno fa di lavori di per elettrificare le banchine al porto, mi pare rientrasse nel piano regolatore approvato dal consiglio comunale l'anno scorso. tutto ancora fermo?

EDIT

ECCO IL LINK:
www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com/art/citta/2012-07-18/approvato-piano-regolatore-portuale-181028.php?uuid=...

nel Protocollo d'Intesa per l’attuazione del Grande Progetto “Logistica e Porti. Sistema integrato portuale di Napoli.” pare sia scomparsa l'elettrificazione delle banchine.

Cioè la cosa più importante riguardante il porto.

1799, 21/02/2013 18:16:

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aggiungiamo che come numero di passeggeri trasportati, il porto di napoli è il secondo al mondo (prima è hong kong).

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Avvocà, fidati, è una leggenda metropolitana o cmq un dato vecchissimo. Napoli pur avendo un gran movimento di passeggeri(dovuto in gran parte ai trasporti per le isole che distano poche miglia) è stato abbondantemente superato da molti porti che nel tempo si sono sviluppati(uno di questi è civitavecchia che ormai è il principale hub croceristico italiano per le tutte le destinazioni nel mediterraneo e milazzo come trasporto passeggeri in generale).

traffico di passeggeri nel complesso della navigazione

Porto 2005 - 2006 - 2007 - 2008 - 2009 - 2010 - 2011
Messina-Milazzo 9.802 - 10.834 - 9.959 - 9.561 - 8.762 - 8.578 - 8.564
Napoli 6.084 - 6.804 - 6.594 - 9.026 - 8.618 - 7.365 - 7.516

non concordo, il cabotaggio ed il crocierismo sono due tabelle di passeggeri diverse. sul cabotaggio (isole minori, autostrade le mare e "vapori" per palermo, cagliari, olbia, tunisi etc.) il porto di napoli si trova ad avere circa 7 milioni di passeggeri annui, in italia con una mole così di passeggeri bisogna andere sullo stretto di messina tra villa sg e messina stessa (unico collegamento per un isola di 5 milioni di abitanti). per il crocierismo diciamo che non è civitavecchia ad aver sorpassato Napoli ma è napoli che si è avvicianta a civitavecchia. quest'ultima da oltre 15 anni supera il milione di crocieristi, quando a napoli erano circa 250 mila. Milazzo, statisticamente parlando, è buona per il pesce spada!