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Napoli | Centro Storico Patrimonio mondiale UNESCO

Ultimo Aggiornamento: 27/04/2023 18:26
15/10/2020 20:55
 
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Impacchettato questo prospetto senza intonaco sui Gradini di San Mandato.

[Modificato da bluesboy94 15/10/2020 20:56]
16/10/2020 08:07
 
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Ciao a tutti, vorrei farvi una domanda che nasce dalla mia immaginazione. Secondo voi, se Napoli fosse diventata la capitale d'Italia, l'opera di Risanamento sarebbe stata più profonda? Cioè, sarebbero stati costruiti più edifici in stile umbertino di quanti se ne vedano oggi in giro per la città?
16/10/2020 09:02
 
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Bella domanda, la risposta è sicuramente si, ma in realtà la domanda vera è "Come sarebbe oggi Napoli se fosse diventata capitale d'Italia?"

Immagino che non solo i due risanamenti (anche quello del ventennio) sarebbero stati portati a termine prima e meglio, ma probabilmente ci troveremmo di fronte a una città ancora più grande e meglio tenuta di quanto non sia stata mai.

L'essere capitale avrebbe innescato una serie di reazioni a catena che direttamente ed indirettamente avrebbero modificato significativamente la città:

- 1870, Napoli è Capitale, i ministeri non solo non vengono trasferiti ma vengono potenziati e ingranditi per accogliere i nuovi impiegati del neonato Regno d'Italia.

- la stecca di palazzi su via marina probabilmente viene demolita per intero e ricostruita tutta in stile umbertino e neo barocco

- il potere regio con sede a Napoli non solo evita l'emigrazione della nobiltà e dell'alata borghesia napoletana verso Roma, ma attira nobili e borghesi da tutta Italia, le ville del miglio d'oro e quelle suburbane non subiscono mutilazioni e alterazioni, i parchi non vengono toccati, probabilmente ne sorgono altre di concezione più moderna. Ad oggi ci sarebbero tanti parchi urbani come a Roma.

- probabilmente Lamont Young trova investitori per la costruzione del suo Rione Venezia a Bagnoli e per altri suoi progetti "utopistici" (tra i quali la metropolitana)

- durante il Ventennio, probabilmente sul litorale domizio-flegreo viene costruito il quartiere EUR


- vengono spostate e potenziate tutte le infrastruttura del porto commerciale, al molo turistico la "Stazione Marittima" probabilmente è il doppio di quella che vediamo oggi
16/10/2020 09:34
 
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Gennaro.90, 16/10/2020 09:02:

Bella domanda, la risposta è sicuramente si, ma in realtà la domanda vera è "Come sarebbe oggi Napoli se fosse diventata capitale d'Italia?"

Immagino che non solo i due risanamenti (anche quello del ventennio) sarebbero stati portati a termine prima e meglio, ma probabilmente ci troveremmo di fronte a una città ancora più grande e meglio tenuta di quanto non sia stata mai.

L'essere capitale avrebbe innescato una serie di reazioni a catena che direttamente ed indirettamente avrebbero modificato significativamente la città:

- 1870, Napoli è Capitale, i ministeri non solo non vengono trasferiti ma vengono potenziati e ingranditi per accogliere i nuovi impiegati del neonato Regno d'Italia.

- la stecca di palazzi su via marina probabilmente viene demolita per intero e ricostruita tutta in stile umbertino e neo barocco

- il potere regio con sede a Napoli non solo evita l'emigrazione della nobiltà e dell'alata borghesia napoletana verso Roma, ma attira nobili e borghesi da tutta Italia, le ville del miglio d'oro e quelle suburbane non subiscono mutilazioni e alterazioni, i parchi non vengono toccati, probabilmente ne sorgono altre di concezione più moderna. Ad oggi ci sarebbero tanti parchi urbani come a Roma.

- probabilmente Lamont Young trova investitori per la costruzione del suo Rione Venezia a Bagnoli e per altri suoi progetti "utopistici" (tra i quali la metropolitana)

- durante il Ventennio, probabilmente sul litorale domizio-flegreo viene costruito il quartiere EUR


- vengono spostate e potenziate tutte le infrastruttura del porto commerciale, al molo turistico la "Stazione Marittima" probabilmente è il doppio di quella che vediamo oggi



Ciao Gennaro, ti ringrazio per la tua risposta esauriente. Anch'io penso che Napoli avrebbe un altro aspetto se fosse diventata Capitale d'Italia, un aspetto più elegante e curato, e sono sicuro che non avremmo visto lo scempio del Corso Umberto, dove l'eleganza degli edifici umbertini prospicenti sulla strada nasconde l'incuria dei palazzi retrostanti, tanto che potremmo elevare il Rettifilo a simbolo dell'ipocrisia della politica italiana: bello davanti, brutto dietro (salvo qualche caso).

16/10/2020 11:21
 
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Napoli sarà sempre una città in decadenza nel sistema Italia, a meno che non cambi radicalmente: ha mantenuto la sua importanza per lungo tempo come scia della sua lunga storia di capitale, essendo la città più grande e per certi versi avanzata della penisola. Purtroppo tutto si è fermato nel momento più delicato di transizione e non sapremo mai che gioiello sarebbe potuta diventare.
p.s.: molto probabilmente il periodo fascista ce lo saremmo proprio risparmiati.

In ogni caso sarebbe molto utile che la comunità napoletana o meridionale sparsa per il mondo aiutasse la parte migliori di Napoli a rimanere in città investendo e facendo crescere nuove grosse aziende. Per sedi di enti pubblici amministrativi o di ricerca ormai ci ho perso le speranze, nonostante credo sia l'area metropolitana più grande in Europa a esserne priva: la politica italiana difficilmente la proporrà convintamente, anche per le scarse ambizioni di quella locale.
16/10/2020 12:10
 
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Io suppongo che, nel caso in cui Napoli fosse diventata Capitale del nuovo Stato, avremmo avuto anche il processo di espulsione della plebe dal centro storico verso le periferie, come è avvenuto nelle altre città europee. A Roma, per esempio, durante gli anni '20 e '30 del Novecento, la plebe che popolava i rioni storici centrali fu trasferita nelle borgate. Infine, la camorra sarebbe stata sconfitta o avrebbe rinunciato a usare le armi per agire sotto traccia ed evitare di attirare l'attenzione mediatica?
16/10/2020 16:16
 
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C'è un articolo di Braudel che spiega tutto, tutto su Napoli e l'Unità. La mia sensazione è che con ulteriori risanamenti per abbellire Napoli avrebbero sfasciato l'assetto viario dei decumani e sicuramente avrebbero messo mano profondamente ai Quartieri Spagnoli (su questi ultimi lo stesso Mussolini se non ci fosse stata la guerra e se fosse durato come Franco ci sarebbe arrivato, come fa intuire il gruppo di condomini costruito attorno alla Chiesa di Santa Caterina da Siena).

Comunque, ai Girolamini ho visto operai portare a ritmi sostenuti ponteggi dalla chiesa verso l'esterno. Ergo, nei primi mesi del 2021 dovrebbero finalmente riaprire la chiesa.
16/10/2020 20:10
 
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Mendel81, 16/10/2020 12:10:

Io suppongo che, nel caso in cui Napoli fosse diventata Capitale del nuovo Stato, avremmo avuto anche il processo di espulsione della plebe dal centro storico verso le periferie, come è avvenuto nelle altre città europee.



Questo è poco ma sicuro, niente bassi, niente ambienti malsani, il centro sarebbe come quello di Roma, alcuni dei palazzi più importanti sede del governo e vari suoi organi, alcuni in mano ancora per intero alle famiglie che li costruirono il resto alberghi, banche, ambasciate ecc


Mendel81, 16/10/2020 12:10:

Infine, la camorra sarebbe stata sconfitta o avrebbe rinunciato a usare le armi per agire sotto traccia ed evitare di attirare l'attenzione mediatica?



Quella ci sarebbe sempre, ma non nelle forme in cui la conosciamo oggi.
16/10/2020 20:13
 
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Vi lascio queste belle immagini (di luglio) dei lavori sul Palazzo dell'Imacolatella. Non ci passo da parecchio e non so a che punto siano, comunque ci possiamo aspettare un gran risultato.









[Modificato da bluesboy94 16/10/2020 20:19]
16/10/2020 20:13
 
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bluesboy94, 16/10/2020 16:16:

La mia sensazione è che con ulteriori risanamenti per abbellire Napoli avrebbero sfasciato l'assetto viario dei decumani e sicuramente avrebbero messo mano profondamente ai Quartieri Spagnoli




Questo è poco ma sicuro, immagino tante piazze distruggendo isolati a caso.
16/10/2020 20:19
 
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Altro dettaglio: Napoli avrebbe a quest'ora una conurbazione molto più grande di quella attuale; forse con 6/7 milioni di persone, della serie quasi tutta la Campania sarebbe stata fagocitata.
17/10/2020 09:30
 
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bluesboy94, 16/10/2020 16:16:

C'è un articolo di Braudel che spiega tutto, tutto su Napoli e l'Unità. La mia sensazione è che con ulteriori risanamenti per abbellire Napoli avrebbero sfasciato l'assetto viario dei decumani e sicuramente avrebbero messo mano profondamente ai Quartieri Spagnoli (su questi ultimi lo stesso Mussolini se non ci fosse stata la guerra e se fosse durato come Franco ci sarebbe arrivato, come fa intuire il gruppo di condomini costruito attorno alla Chiesa di Santa Caterina da Siena).

Comunque, ai Girolamini ho visto operai portare a ritmi sostenuti ponteggi dalla chiesa verso l'esterno. Ergo, nei primi mesi del 2021 dovrebbero finalmente riaprire la chiesa.



Dove posso trovare l'articolo di Braudel?

17/10/2020 10:52
 
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bluesboy94, 16/10/2020 20:19:

Altro dettaglio: Napoli avrebbe a quest'ora una conurbazione molto più grande di quella attuale; forse con 6/7 milioni di persone, della serie quasi tutta la Campania sarebbe stata fagocitata.




Si sarebbe espansa in modo più ordinato verso Caserta; in più mi sa che l'aspetto dell'area collinare sarebbe stato molto diverso: costruzioni a monte e lato "panoramico" libero, basti pensare alla differenza in corso Maria Teresa (l'attuale vittorio emanuele) tra il tratto realizzato durante l'indipendenza e quello realizzato sotto l'Italia.
17/10/2020 19:02
 
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Re: Re:
Mendel81, 17/10/2020 09:30:



Dove posso trovare l'articolo di Braudel?




"Dimentichiamo il malessere epidermico; Napoli affascina il visitatore frettoloso d'oggi, come ieri gli amministratori ed i soldati di Carlo V e diFilippo II, alle prese con gli enormi problemi di gestione di un agglomerato tanto vasto: il secondo, per popolazione, del Mediterraneo del XVI secolo, dopo Istanbul; il secondo, anche, del cristianesimo occidentale, dopo Parigi. Impossibile restarvi indifferenti. Ma essa sa, ha sempre saputo difendersi. Ed io mi dichiarerò volentieri colpevole di essermi dato vinto troppo rapidamente o di aver mancato della perseveranza o dell'astuzia necessarie.
Impossibile, nondimeno, per me non vagheggiare per Napoli una sorte diversa da quella che le conosco oggi e non invitare i miei amici italiani, per assaporarne reazioni, tanto più inorridite in quanto siano originari di Milano, di Bologna o di Firenze, a immaginare quale avrebbe potuto essere il destino dell'Italia ed il volto attuale di questa città se essa fosse stata preferita a Roma come capitale del nuovo Stato. Roma, che nullaqualificava a svolgere questo ruolo, salvo la sua leggenda e il suopassato, quando Napoli era - e di gran lunga - , malgrado i rapidi progressi di Torino, la sola città ad essere, verso il 1860-70,all'altezza del compito. Avrebbe saputo adattarsi a queste nuove funzioni?
Indubbiamente, la cosa più dura per lei sarebbe stata quella di rinunciare a sfruttare la penisola tutta intera, finalmente riunificata, come si era abituata a fare con tutto il Sud, e di inventare una suddivisione dei compiti e degli oneri, tra città e territorio, meno egoistica o più equa..... Non dimentichiamolo, essa sarà l'unica città dell'Occidente, dopo il riflusso dell'Islam, adare il proprio nome ad un regno; qualcosa di più di una capitale, e l'asserzione di un diritto di proprietà eminente.
Ma l'errore dell'Unità risiede probabilmente altrove: nella volontà di costruire ad ogni costo uno Stato centralizzato su un modello francese del quale noi francesi abbiamo tanta difficoltà a disfarci oggi,voltando le spalle a ciò che faceva la sua ricchezza, quella pluralità di città abituate a dominare e guardare lontano. Si vagheggia volentieri di una rotazione, di cinque anni in cinque anni. Ma Napoli avrebbe saputo attendere tranquillamente? Temo di no: essa ama troppo la vita e le gioie della potenza per cedere a simili generosità.... Facilmente la credo capace di un immenso coraggio, non del gusto del sacrificio. Non la vedo rientrare nei ranghi dopo avere occupato la prima pagina: per conservare questo posto, ha scelto di essere diversa.
Diversa lo è, indubbiamente oggi, che assume clamorosamente il ruolo che le si è voluto far recitare di "vetrina del Sud" e dei suoi problemi, in margine alle norme del mondo industriale e moderno. Provocata, io la sospetto volentieri d'aver fatto buon peso nella sua risposta e con successo indiscutibile: essa scandalizza ancor più di quanto le si chieda. Ma Napoli ha sempre scandalizzato, scandalizzato e sedotto. A cominciare dai sovrani, dai governi, dalle amministrazioni, che hanno voluto impossessarsene permettere, attraverso di essa, le mani sull'intero Sud. Eccettuato Masaniello per qualche settimana, Napoli non si è data la pena di produrre alcun governante indigeno. Tutti sono venuti da fuori:Normanni e Angioini, Aragonesi e Castigliani, Spagnoli o Ispanofrancesi (coi Borboni), e di nuovo Francesi con Murat.
Tutti,anche, hanno dovuto fare i conti con questa città enorme, che sfuggiva loro incessantemente e che controllavano solo in apparenza. Ma tutti hanno finito per lasciarsi prendere dal gioco; ed io capiscocome Murat abbia cercato disperatamente di salvare il suo trono e diaverlo preferito, non senza coraggio, alla propria vita. Quale governo, oggi, sarebbe capace di un simile atteggiamento? Tenere Napoli è correre un rischio, e accettare di pagarne il prezzo. Nessuno, di quei sovrani di ieri, che non abbia dovuto annegare nel sangue di molteplici rivolte; nessuno, neppure, che non abbia lasciato dei rimpianti, nemmeno gli spagnoli, nemmeno i Borboni, che a Napoli hanno ancora i loro seguaci inconsolabili.
Ma tenere Napoli è anche potersene aspettare e ricevere molto: troppo spesso presentata come il modello della città parassita, che per finanziare il proprio lusso e le proprie miserie esaurisce tutte le risorse della sua campagna. Napoli è anche un luogo di creazione. Pensiamo al suo abbagliante Settecento - che quasi riconcilia il francese che io sono coi Borbone - in cui essa dona all'Europa l'archeologia, la musica, l'opera, l'economia, e molte altre cose ancora. E ciò senza mai cedere - ne è testimone Galiani – alle mode parigine : la sua relativa lontananza le assicurava il distacco necessario.
Questoche non è passato? Forse. Ma il Settecento era ieri: ci stiamo apprestando a festeggiare il secondo centenario della Rivoluzione francese.
E Napoli ha continuato a dare molto all'Italia, all'Europa e al mondo: essa esporta a centinaia i suoi scienziati, i suoi intellettuali, i suoi ricercatori, i suoi artisti, i suoi cineasti..... Con generosità, certo. Ma anche per necessità. Mentre non riceve nulla, o pochissimo, da fuori. L'Italia, secondo me, ha perso molto a non saper utilizzare, per indifferenza, ma anche per paura, le formidabili potenzialità di questa città decisamente troppo diversa: europea prima che italiana, essa ha sempre preferito il dialogo diretto con Madrid o Parigi, Londra o Vienna, sue omologhe, snobbando Firenze o Milano o Roma.....
Non attendiamoci da essa né compiacimenti, né concessioni. Questo capitale oggi sottoutilizzato, sperperato fino ai limiti dell'esaurimento - poichè non si può dare indefinitamente senza ricevere - quale fortuna pertutti noi, se ora, domani, potesse essere sistematicamente mobilitato, sfruttato, valorizzato. Quale fortuna per l'Europa, ma anche e soprattutto per l'Italia. Questa fortuna, Napoli merita, più che mai, che le sia data".

17/10/2020 20:06
 
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bluesboy94, 16/10/2020 20:19:

Altro dettaglio: Napoli avrebbe a quest'ora una conurbazione molto più grande di quella attuale; forse con 6/7 milioni di persone, della serie quasi tutta la Campania sarebbe stata fagocitata.



Appunto, osservazione giustissima, dalle conseguenze inimmaginabili, vedi anche rischio vulcanico. Roma ha avuto un'eccezionale trasformazione urbanistica dopo il 1870 laddove la popolazione era poco numerosa e l'agro romano sostanzialmente rurale e da edificare, mentre al contempo si rendeva disponibile sostanzialmente mezza città espropriata alla Chiesa che fu occupata dalle nuovi amministrazioni. Napoli era l'opposto: è facile immaginare che in poche decine di anni avrebbe raddoppiato e più la sua popolazione, però con una porzione di territorio da sfruttare assai minore. Probabilmente a inizio '900 la popolazione sarebbe stata già superiore al milione e oggi avremmo un'area urbana immensa fino a Caserta e oltre. Soprattutto, il risultato molto probabile sarebbe stato una densità demografica ancora più alta di quella attuale, con tutti i problemi infrastrutturali connessi. Insomma, altro che parchi e città più ordinata. Aggiungo che si sarebbe posto il problema di ospitare le nuove istituzioni, e non è detto che avrebbero scelto l'area di piazza Plebiscito. Com'è noto già un secolo prima si voleva rendere Caserta nuova sede amministrativa del regno borbonico, no?
17/10/2020 22:22
 
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Sono d'accordo con le vostre osservazioni. Però vorrei dire a Gennaro.90 che, secondo il mio parere, l'EUR non l'avrebbero edificato sul litorale domitio ma a Fuorigrotta, dove sorge la Mostra d'Oltremare, il cui stile architettonico ricorda proprio il quartiere romano dell'EUR. Se ben ricordo, il regime fascista prevedeva di espandere la superficie della Mostra d'Oltremare con altre costruzioni dello stesso stile, ma lo scoppio della seconda guerra mondiale bloccò i piani di Mussolini.

P.S. immagino la sede della Camera dei Deputati a piazza San Domenico Maggiore, quella del Senato invece a Piazza del Gesù. :-)
18/10/2020 16:13
 
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Palazzo Attanasio, vico Santa Margherita a Fonseca. Dopo il prospetto laterale (lo si vede in via Arena alla Sanità, proprio sopra il Palazzo Sanfelice), passano al principale.



[Modificato da bluesboy94 18/10/2020 16:17]
18/10/2020 16:52
 
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bluesboy94, 18/10/2020 16:13:

Palazzo Attanasio, vico Santa Margherita a Fonseca. Dopo il prospetto laterale (lo si vede in via Arena alla Sanità, proprio sopra il Palazzo Sanfelice), passano al principale.






Quegli infissi bianchi non si possono proprio guardare, direi che sono un pugno nell'occhio, cosa che purtroppo è molto diffusa a Napoli. Ad un palazzo di questo stile si addicono di più le imposte esterne di colore verde.


19/10/2020 11:25
 
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Transennata la fontana del tritone a Piazza Cavour
19/10/2020 15:53
 
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Stamattina hanno riaperto la Chiesa dei Santi Cosma e Damiano ai Banchi Nuovi! Niente dipinti però...

www.youtube.com/watch?v=CS9ny-PogZY
[Modificato da bluesboy94 19/10/2020 15:56]
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