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Torre Annunziata vuole abolire la ferrovia, Castellammare non ci sta
La giunta comunale ha chiesto alla Regione di sopprimere la tratta, ma dal Comune stabiese, da Leu e dal M5S arriva uno stop
di MAURO DE RISO - 31 Luglio, 2018
Il passaggio a livello "rappresenta un ostacolo per la circolazione degli autoveicoli e causa un intenso traffico sulla Bretella porto-autostrada". E il treno viene "utilizzato da pochissimi passeggeri". Per queste ragioni la giunta comunale di Torre Annunziata ha emanato un atto di indirizzo per chiedere alla Regione Campania di sopprimere la tratta ferroviaria Castellammare di Stabia-Torre Annunziata, con la realizzazione di un servizio sostitutivo di navette su gomma. Il sindaco Vincenzo Ascione, in particolare, chiede di eliminare le barriere dei passaggi a livello che costituiscono l'ultimo ostacolo alla viabilità sul tratto tra porto e autostrada, facendo riferimento alla linea tranviaria leggera che, in base alle linee guida del Comitato di Gestione del Grande Progetto Pompei, dovrà rimpiazzare la suddetta tratta ferroviaria.
La richiesta della giunta oplontina ha scatenato svariate polemiche, in particolare nel Comune di Castellammare, dove già nel 2010 l'amministrazione Bobbio optò per la chiusura della tratta Castellammare-Gragnano, che avrebbe dovuto essere convertita in una pista ciclabile sfruttando i fondi europei, ma è diventata una discarica a cielo aperto. E nel 2012 ancora l'ex sindaco Bobbio impose di chiudere la linea Castellammare-Torre Annunziata tra le proteste dei cittadini, che riuscirono poi a persuadere le istituzioni a ripristinare l'attività ferroviaria su quel binario morto. La ferrovia Castellammare-Torre Annunziata fu inaugurata nel 1842 come prolungamento della Napoli-Portici, la più antica d'Italia. E 176 anni dopo la sua entrata in funzione torna nuovamente in bilico in ragione delle richieste del sindaco oplontino Ascione. Ma intanto Gaetano Cimmino, primo cittadino stabiese, la pensa diversamente.
"La linea ferroviaria non sarà chiusa prima che sia attivata la linea tranviaria leggera prevista dal Grande Progetto Pompei. - sottolinea Cimmino - Non possiamo permetterci di arrecare disservizi ai cittadini". A fare la voce grossa contro la richiesta della giunta di Torre Annunziata è Tonino Scala, consigliere comunale di Liberi e Uguali a Castellammare di Stabia.
"Servirebbe un premio Nobel agli "scienziati" torresi. - afferma Scala - Da tempo ormai Trenitalia prova ad eliminare questa tratta. Sono anni che in tanti, con sforzi, siamo riusciti ad evitare questa decisione. Bisogna lavorare per ottenere una linea moderna che possa essere una ricchezza e non un disagio".
A fargli eco è Francesco Nappi, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle. "Una linea di interesse storico non può essere soppressa. - spiega il consigliere grillino - La tratta andrebbe addirittura potenziata per favorire gli spostamenti degli abitanti della periferia nord, agevolando l'accesso al centro cittadino". E intanto Catello Vitiello, deputato del gruppo misto, spera che "i due Comuni possano comprendere gli effetti negativi della privazione di una linea ferroviaria" e ritiene che "sarebbe stato più utile per gli interessi della collettività chiedere un tavolo di concertazione con la Regione e le parti coinvolte per rivitalizzare quel tratto di ferrovia".