I fondi/kilometro messi a gara sono sbagliati. Confermato dal Consiglio di Stato
Vetrella a casa.
Il Cstp fa ricorso, semaforo rosso del Tar al bando della Regione
Tutto bloccato. Fino al 24 giugno. Finisce così la giornata in tribunale che ha visto, da un lato, la Regione Campania e, dall’altro, il Cstp. Motivo del contendere: le gare che la Regione ha indetto per assegnare il servizio di trasporto pubblico locale per i prossimi nove anni. I giudici del tribunale amministrativo di Napoli si sono riuniti proprio ieri per discutere l’annosa questione, che ha messo sul piede di guerra tutte le aziende del territorio.
Le gare – è stato stabilito – resteranno in stand by fino al prossimo 24 giugno. Data in cui è stata fissata l’udienza di merito del ricorso presentato dall’azienda di trasporto pubblico locale di Salerno. A dire di no al nuovo sistema, infatti, anche il Cstp, che a inizio dicembre ha depositato ricorso al Tar sulla questione.
Già in mattinata voci di corridoio parlavano di una richiesta informale rivolta ai vertici regionali di posticipare di cinque mesi la chiusura dei termini ultimi per l’assegnazione dei servizi di trasporto. Richiesta che, altrettanto informalmente, sarebbe stata respinta. Tanto da portare alla necessità di una sentenza. «Il rinvio dell’udienza – ha detto Raimondo Pasquino, amministratore unico del Cstp – fa capire che c’è effettivamente qualcosa che non funziona nel bando. Il paradosso è che a giugno l’udienza si farà con una Regione che, nel frattempo, avrà cambiato gestione. Dopo anni di una politica fallimentare, nel settore dei trasporti, che ha fatto fallire aziende e salvato per i capelli altre».
Il ricorso del Cstp non è stato l’unico presentato:
anche l’Anm e il Ctp - aziende napoletane - hanno avviato l’iter giudiziario contro il provvedimento ufficializzato a ottobre dal settore Trasporti della Regione. E che aveva suscitato le ire delle aziende che intendevano partecipare già nella fase di prequalifica, che scadeva ad inizio dicembre. Si era parlato di numeri non corretti e di un bando basato su errori di calcolo in merito ai costi che le aziende sostengono per effettuare il servizio.
Da qui l’ondata di impugnazioni e di successivi ricorsi, che hanno sorriso sia al Ctp, che aveva chiesto – e ottenuto – la semplice sospensiva del provvedimento, senza discutere nel merito, che
all’Anm, che aveva posto alla base del ricorso proprio la questione dei dubbi sul calcolo della copertura finanziaria che la Regione aveva stimato. Ritenendo le somme messe a bando troppo basse, e quindi non sostenibili per le aziende. Il contenzioso con l’Anm è arrivato fino al Consiglio di Stato, che ha dato ragione all’azienda.
«Uno dei tanti dubbi che nutriamo su questo bando – ha detto Pasquino – è proprio questo: come sostenuto anche dall’Anm, per noi la gara non è sufficientemente coperta da un punto di vista finanziario. Hanno sbagliato i calcoli. Con quelle cifre nessuna azienda riuscirebbe a lavorare. Sono cifre a dir poco irreali». Sul territorio salernitano il valore finanziario del trasporto pubblico locale su gomma – e quindi solo per i bus - è di poco inferiore ai 50 milioni di euro l’anno. Per un totale di chilometri da effettuare di 24,4 milioni.
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[Modificato da Madeco 15/01/2015 17:27]