Ecco i progetti per la città.
Per l'area Est chiesti 55 milioni
In lizza anche Caserta con oltre 16 milioni.
Oggi parte l'iter per la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto Sviluppo
Piani nazionali per le città. Napoli e Caserta candidate. Le due città campane sono tra i sedici comuni capoluogo di provincia che hanno inviato i progetti per migliorare le aree urbane. Oggi parte l'iter con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto Sviluppo proposto dal ministro Corrado Passera: 55 milioni per i progetti di Napoli, oltre 16 milioni per Caserta. Risorse richieste e che saranno cofinanziate anche da comuni e privati.
Una cabina di regia dovrà scegliere quali proposte ammettere al piano che coordinerà gli interventi (infrastrutture, arredo urbano, parcheggi). Sono sedici i comuni capoluogo di provincia che hanno inviato i progetti: da Ascoli Piceno a Roma, da Siracusa a Bologna, da Firenze a Perugia. In tutt'Italia hanno chiesto informazioni, ma non hanno ancora presentato la domanda, anche sette comuni che non sono capoluogo di provincia. Tre sono campani: Afragola, Castellammare di Stabia e Scafati. Le schede redatte dalle amministrazioni indicano gli interventi e quantificano il contributo chiesto allo Stato.
Napoli chiede un finanziamento di 55 milioni di euro per opere riguardanti tre grandi comparti dell'area orientale: la riqualificazione della strada lungo il confine portuale e delle aree della Marinella; il miglioramento del sistema di trasporto pubblico, in particolar modo della metropolitana, che collega il Centro direzionale; il completamento del restauro degli edifici di archeologia industriale ex Corradini e dell'area di San Giovanni a Teduccio.
Caserta chiede invece un contributo di 16 milioni e mezzo per quattro iniziative: la riqualificazione del Borgo medievale di Caserta vecchia, che dovrebbe prevedere la pedonalizzazione di tutta l'area storica e opere come una nuova pavimentazione; la riqualificazione del percorso tra la Reggia e il Borgo di San Leucio, allo scopo di favorire sia il passaggio pedonale dei turisti sia il traffico con navette; gli interventi per viale Carlo III, l'arteria che rappresenta la porta principale d'accesso alla città e ha come punto d'arrivo la Reggia, che prevedono anche una nuova illuminazione e vegetazione, grande incompiuta di numerose amministrazioni casertane; infine, la Variante di San Leucio, un sistema di collegamento tra la piana di Caiazzo e il centro abitato di Caserta realizzata secondo i canoni di compatibilità ambientale e sostenibilità edilizia.
La parola passa adesso alla cabina di regia che sarà costituita per decreto entro luglio. Ne faranno parte i ministeri dello Sviluppo, delle Infrastrutture, Università, rappresentanti delle Regioni interessate, dell'Ance (l'associazione dei costruttori) e dell'Anci (l'associazione dei comuni). La struttura dovrà decidere quali progetti approvare e l'ammontare dei finanziamenti. Lo Stato ha già disponibili circa 2 miliardi di euro. Il decreto che istituirà la cabina di regia dovrebbe fissare anche i tempi entro i quali i comuni dovranno inviare le proposte definitive e le condizioni per ottenere i finanziamenti. L'obiettivo del ministero per lo Sviluppo è quello di partire prima possibile, così da rimettere in movimento l'economica e dare una scossa alla crisi. Ma chi non rispetterà i tempi, perderà i soldi.
(25 giugno 2012)
La Repubblica Napoli