si potrebbero trasferire i musei che stanno nell'università, Storia naturale e dintorni
www.cmsnf.it/, lasciando spazi alla didattica universitaria negli ambienti occupati oggi dai vari musei e creare un unico museo di storia naturale, capace di poter concorrere con quelli più prestigiosi, tipo NHM di Vienna
www.nhm-wien.ac.at/
Ovviamente questo non basterebbe a riempire l'edificio. Prima del terremoto, ho letto una volta, ci lavoravano circa 10.000 persone (possibile?). Si potrebbero creare botteghe artigiane soprattutto nel campo della moda dove Napoli primeggia.
Un'università popolare dove offrire corsi di formazione di tutti i generi, tipo lingue, cucina, ginnastica ecc. ecc.
sale acusticamente attrezzate dove i giovani, e non, possano suonare. Ristoranti, caffè letterari per renderlo ancora più vivo. Teatro/i, magari -e finalmente- una cineteca napoletana
Si parlava anche di trasferirci la Biblioteca nazionale in modo da recuperare spazi nel Palazzo reale.
Certo 500 milioni di euro e oltre sono tanti ma bisognerebbe calcolare i soldi da investire nell'arco di tempo di una decina d'anni, lavorando e investendo però con regolarità e non a singhiozzo