Campania | Spiagge, coste e terme

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Giap1
00giovedì 12 ottobre 2017 14:55
bubolazza
00giovedì 12 ottobre 2017 17:59
quegli scogli stanno pieni di zozzimma ma hanno visto bene? :lol:

non me lo aspettavo dal porto cmq bene così!
ForzaNapoli.80
00giovedì 12 ottobre 2017 18:38
Re:
zola89@, 11/10/2017 20.21:


Ragazzi il mare non è pulito lato bagno Elena. Anche io sono andato spesso alla Gaiola ed al parco protetto. Ma non è ovunque pulito.




il lato verso Meergellina,dove stanno i stabilimenti,non è sporco,più che altro essendo col fondale sabbioso,può sembrare meno limpido..ma non sporco quindi figurarsi "fa schifo" come è stato detto nel primo post... e comunque,nonostante ciò,sabato anche lì era meraviglioso...perchè come già detto,in alcuni periodi soffre la maggiore presenza di barche,ma da qui a dire che fa schifo...

comunque non è solo la Gaiola ad avere l'acqua meravigliosa(Marechiaro,Rocce Verdi ecc),ma la quasi totalità della costa posillipina,te lo assicuro..
eventualmente guardati le foto di parecchie pagine fb su Posillipo ...
Giap1
00giovedì 12 ottobre 2017 19:41
Re:
bubolazza, 12/10/2017 17.59:

quegli scogli stanno pieni di zozzimma ma hanno visto bene? :lol:

non me lo aspettavo dal porto cmq bene così!



Scogli di terra
zola89@
00sabato 21 ottobre 2017 14:25
Peccato per porto fiorito. Il progetto di un porto turistico è naufragato. E' un'occasione persa quella lì. Ci sono migliaia di persone che non sanno dove mettere la barca e sono costrette ad andare a Miseno o pagano uno sproposito altrove. E' un settore sul quale bisognerebbe investire e pensare a medio termine.
La cosa che mi domando riguardo al porto è questa: lo specchio d'acqua che va dal molo di Mergellina al Castel dell'Ovo avrebbe bisogno anch'esso di un dragaggio per poter ricreare la spiaggia? Napoli è una città di mare dove non esiste una spiaggia. In quel braccio di mare pare che la qualità dell'acqua sia anche stata classificata eccellente perché non ci sono scarichi abusivi. Ma perché non si pensa a spendere i fondi europei anche per un progetto in tal senso? spostare la scogliera più avanti a protezione del muro aragonese, ristrutturare il muro aragonese con tanto di passeggiata e creare una spiaggia che farebbe, da sola, fare un boom turistico sorgendo in uno dei posti più belli al mondo? E' impossibile fare una cosa del genere?
Caravaggio_88
00sabato 21 ottobre 2017 16:09
Re:
zola89@, 21/10/2017 14.25:

Peccato per porto fiorito. Il progetto di un porto turistico è naufragato. E' un'occasione persa quella lì. Ci sono migliaia di persone che non sanno dove mettere la barca e sono costrette ad andare a Miseno o pagano uno sproposito altrove. E' un settore sul quale bisognerebbe investire e pensare a medio termine.
La cosa che mi domando riguardo al porto è questa: lo specchio d'acqua che va dal molo di Mergellina al Castel dell'Ovo avrebbe bisogno anch'esso di un dragaggio per poter ricreare la spiaggia? Napoli è una città di mare dove non esiste una spiaggia. In quel braccio di mare pare che la qualità dell'acqua sia anche stata classificata eccellente perché non ci sono scarichi abusivi. Ma perché non si pensa a spendere i fondi europei anche per un progetto in tal senso? spostare la scogliera più avanti a protezione del muro aragonese, ristrutturare il muro aragonese con tanto di passeggiata e creare una spiaggia che farebbe, da sola, fare un boom turistico sorgendo in uno dei posti più belli al mondo? E' impossibile fare una cosa del genere?



Il Dragaggio serve a levare del materialeper rendere il fondale più profondo. Non ha quindi nessun senso farlo in zona chiaia. Inoltre, al massimo è una operazione che ostacola la creazione di una spiaggia. Comunque la spiaggia di Napoli sarà Bagnoli.


zola89@
00sabato 21 ottobre 2017 17:44
E perché mai non avrebbe senso? Il fondale di fronte mergellina è certamente inquinato. Gli scogli che formano una barriera visibile rappresentano un obbrobrio. Basterebbe spostarli e piazzarli in maniera soffusa 20-30 metri più al largo. Ci sono vari progetti presentati a seguito di un concorso di idee per creare la spiaggia a Mergellina ed a Chiaia, com'era una volta prima della colmata. Si può valorizzare la storicità del lungomare con una passeggiata vicino al muro. Si può dare veramente seguito all'idea di pedonalizzare completamente quel tratto di città. Bisogna avere però una visione di città.
Il lungomare è il centro pulsante della città con il porto a due passi, svariate fermate della metropolitana ad un tiro di schioppo, migliaia di posti letto che già esistono ed altri migliaia che potrebbero venire a crearsi se davvero ci fosse un input forte. Tutta la zona dei quartieri spagnoli con il mare così vicino potrebbe facilmente riconvertirsi. Da zona popolare a zona a supporto del turismo.
Bagnoli è un sogno. Un progetto completamente diverso. Quando la spiaggia e tutta la zona saranno bonificate (tra 10-20 anni visto che molte zone sono già state bonificate e risultano ancora più inquinate!) serviranno poi le infrastrutture. Quindi altri anni per creare la metropolitana, decidere il percorso, reperire i fondi. Altri anni di discussione per capire se solo L6 dovrà essere rifatta e come dovrà essere interrata la Cumana nel tratto di Bagnoli. Oltre a questi dettagli devi aggiungere il fatto che è previsto un mega parco urbano con pochissima cementificazione. Zero alberghi o quasi, zero residenziale o quasi. E' una cosa che vedremo a 50 anni.
Mettere mano a Chiaia e Mergellina è una cosa fattibile con un waterfront fatto bene in 3-4 anni.
Considera che il grosso dei lavori (metropolitana) è stato fatto. Quanto ci vuole per spostare una scogliera? 3-4-5 mesi? Un anno? Quanto ci vuole per fare un progetto e reperire i fondi? 2-3 anni? E' di questo che parliamo. Inneschi un circolo virtuoso poi, perché la città non è già oggi più piena solo per pochi week-end, ma inizia ad avere turismo slegato dai croceristi "mordi e fuggi" con gente che si ferma a dormire e la utilizza come base per Pompei, Capri, Ischia, Sorrento.
Beh io credo che dobbiamo cercare di cambiare anche il nostro ruolo di "base". Abbiamo tutte le potenzialità per attrarre turismo. Ma per farlo devi organizzarti in maniera efficiente, fornire servizi.
basilisco87
00domenica 22 ottobre 2017 10:14
Anche io sono sempre stato stra d'accordo con la spiaggia sul lungomare e le barriere soffolte. Inoltre una spiaggia non esclude l'altra (quella di bagnoli). Basterebbe un progetto semplice e modesto senza strutture megalomani o deliri di onnipotenza, giusto la spiaggia come quella che c'era nelle foto d'epoca e con il plus del muro borbonico. Niente lidi con distese di ombrelloni sedie e abusivismo ma tutto gestito dal comune soltanto per garantire la piacevole fruizione del luogo. Più che un posto di villeggiatura dovrebbe essere immaginato come un parco naturale, come se fosse il naturale proseguio logico della villa comunale.

Il parco del mare di Napoli
granpacco
10domenica 22 ottobre 2017 14:42
Riuscire a realizzare una spiaggia in pieno centro storico sarebbe una svolta incredibile
bubolazza
20domenica 22 ottobre 2017 17:09
una spiaggia lunghissima su tutti via caracciolo (solo via caracciolo però) sarebbe un sogno, bagnoli parco e spiaggia, riqualificazione del waterfront della zona porto e napoli ritornerebbe ad essere una città di mare.

zola89@
10lunedì 23 ottobre 2017 02:18
Il modello di gestione può essere certamente Mondello. Tutto incredibilmente organizzato. Non si possono vietare certamente ombrelloni e sdraio. Ma si può obbligare ad utilizzare quelle comunali. Rispettando un numero preciso. Come si fa con il parco della Gaiola, fare la stessa cosa con il parco di "Chiaia". Oltre un certo numero di ombrelloni stop. Tutti organizzati. Si può concedere la possibilità di creare ministrutture in legno rimovibili da Maggio a Settembre con spogliatoi e Snack bar. Poi il 30 settembre si smonta tutto. Ma deve essere come al Circeo, un bagnino ogni 100 metri. Docce e bagni gratuiti. Insomma fatto bene. E con il panorama che abbiamo... gente altro che Ibiza e Foementera.
Questo considerazioni di un intervento di "bonifica dei fondali" è forse off topic in parte. Ma la sabbia nera che noi abbiamo di fatto non è altro che ciò che ci ha lasciato il Vesuvio intriso di degrado ed inquinato dai vandali. Portare sabbia "chiara" e gradevole esteticamente è chiedere troppo?
Giap1
00lunedì 23 ottobre 2017 06:57
I fondali sono puliti in realtà.nel topic sulle spiagge c'è il video e il servizio di Greenpeace ed altri sullo stato del mare.ottobre è il mese del mare e ci sono stati oltre agli Stati Generali anche molteplici convegni molto interessanti
bubolazza
00lunedì 23 ottobre 2017 21:40
ma la sabbia è scura perchè è vulcanica..... :bash:
zola89@
00martedì 24 ottobre 2017 02:57
bubolazza, 23/10/2017 21.40:

ma la sabbia è scura perchè è vulcanica..... :bash:


Infatti ho scritto chiara e bella esteticamente proprio perché la nostra è vulcanica e scura.
_Gio'_
10martedì 24 ottobre 2017 08:28
Re:
zola89@, 23/10/2017 02.18:

Questo considerazioni di un intervento di "bonifica dei fondali" è forse off topic in parte. Ma la sabbia nera che noi abbiamo di fatto non è altro che ciò che ci ha lasciato il Vesuvio intriso di degrado ed inquinato dai vandali. Portare sabbia "chiara" e gradevole esteticamente è chiedere troppo?



Veramente la sabbia è nera solo sulla riviera vesuviana, quella della riviera flegrea è ocra, ed è il prodotto della disgregazione del tufo giallo dei Campi Flegrei. Il Vesuvio non c'entra nulla, se non sulle coste di San Giovanni a Teduccio.
Giap1
00martedì 24 ottobre 2017 08:31
Peccato che spiagge hawaiiane siano nere... Ahahah sto forum non smette mai di sorprendermi
basilisco87
00martedì 24 ottobre 2017 08:51
Ma mo perché le spiagge delle Hawaii sono nere allora tutte le spiagge vulcaniche devono esserlo? Un vero esperto di geologia
Giap1
00martedì 24 ottobre 2017 09:21
Re:
basilisco87, 24/10/2017 08.51:

Ma mo perché le spiagge delle Hawaii sono nere allora tutte le spiagge vulcaniche devono esserlo? Un vero esperto di geologia



Il discorso era un altro.le Hawaii hanno spiagge nere e sono frequentatissime,non capisco perché noi dobbiamo sostituire le nostre spiagge nere con spiagge bianche.se permetti è na grande stronzata
vale(1991)
00martedì 24 ottobre 2017 09:54
io a napoli metterei la spiaggia a ciottoli come a brighton, ma anche la spiaggia nera non dispiace, ci stiamo facendo un film in testa purtroppo perché non si vedrà mai, ameno che qualche privato non faccia un investimento massiccio
_Gio'_
00martedì 24 ottobre 2017 11:25
Re:
Giap1, 24/10/2017 08.31:

Peccato che spiagge hawaiiane siano nere... Ahahah sto forum non smette mai di sorprendermi




Siamo ot, quindi risponderò solo a questo post e basta sull'argomento.
I vulcani non eruttano soltanto lava, ma anche altri materiali, fra cui le nubi di cenere, lapilli e pomici che, attraverso i flussi piroclastici, formano quegli strati di tefra (nome tecnico per dire "mappazzone di ceneri, pomici e lapilli) da cui poi nasce quel famoso materiale da costruzione con cui è costruita mezza Napoli e di cui sono costituiti i 3/4 delle colline della città, che si chiama Tufo giallo napoletano (TGN sulle carte geologiche), roccia di circa 15 mila anni di età, che dà anche il caratteristico color ocra alle spiagge flegree, di cui Napoli è ampiamente parte fino alla foce del Sebeto, dove si entra nel distretto vulcanico vesuviano, di composizione chimica dei materiali eruttati totalmente differente.

Tecnicamente Napoli non è figlia del Vesuvio, ma dei Campi Flegrei; col Vesuvio Napoli si è ritagliata solamente i vestiti (ovvero il lastricato delle strade).




Edit: scusa Mark, solo ora ho visto il tuo post. Se vuoi cancellare, procedi pure.
Giap1
00martedì 24 ottobre 2017 11:48
Re: Re:
_Gio'_, 24/10/2017 11.25:




Siamo ot, quindi risponderò solo a questo post e basta sull'argomento.
I vulcani non eruttano soltanto lava, ma anche altri materiali, fra cui le nubi di cenere, lapilli e pomici che, attraverso i flussi piroclastici, formano quegli strati di tefra (nome tecnico per dire "mappazzone di ceneri, pomici e lapilli) da cui poi nasce quel famoso materiale da costruzione con cui è costruita mezza Napoli e di cui sono costituiti i 3/4 delle colline della città, che si chiama Tufo giallo napoletano (TGN sulle carte geologiche), roccia di circa 15 mila anni di età, che dà anche il caratteristico color ocra alle spiagge flegree, di cui Napoli è ampiamente parte fino alla foce del Sebeto, dove si entra nel distretto vulcanico vesuviano, di composizione chimica dei materiali eruttati totalmente differente.

Tecnicamente Napoli non è figlia del Vesuvio, ma dei Campi Flegrei; col Vesuvio Napoli si è ritagliata solamente i vestiti (ovvero il lastricato delle strade).




Edit: scusa Mark, solo ora ho visto il tuo post. Se vuoi cancellare, procedi pure.


Cosa non vi è chiaro quando ho scritto che non voglio parlare di spiaggia vulcanica o meno?ma rispondevo solo a chi aveva scritto di voler sostituire la spiaggia nera con quella bianca?

CityN
00martedì 24 ottobre 2017 13:46
Re: Re: Re:
Giap1, 24/10/2017 11.48:

_Gio'_, 24/10/2017 11.25:




Siamo ot, quindi risponderò solo a questo post e basta sull'argomento.
I vulcani non eruttano soltanto lava, ma anche altri materiali, fra cui le nubi di cenere, lapilli e pomici che, attraverso i flussi piroclastici, formano quegli strati di tefra (nome tecnico per dire "mappazzone di ceneri, pomici e lapilli) da cui poi nasce quel famoso materiale da costruzione con cui è costruita mezza Napoli e di cui sono costituiti i 3/4 delle colline della città, che si chiama Tufo giallo napoletano (TGN sulle carte geologiche), roccia di circa 15 mila anni di età, che dà anche il caratteristico color ocra alle spiagge flegree, di cui Napoli è ampiamente parte fino alla foce del Sebeto, dove si entra nel distretto vulcanico vesuviano, di composizione chimica dei materiali eruttati totalmente differente.

Tecnicamente Napoli non è figlia del Vesuvio, ma dei Campi Flegrei; col Vesuvio Napoli si è ritagliata solamente i vestiti (ovvero il lastricato delle strade).




Edit: scusa Mark, solo ora ho visto il tuo post. Se vuoi cancellare, procedi pure.


Cosa non vi è chiaro quando ho scritto che non voglio parlare di spiaggia vulcanica o meno?ma rispondevo solo a chi aveva scritto di voler sostituire la spiaggia nera con quella bianca?


infatti mi sembra di aver capito che si è partiti da zola che ha parlato di questo

Comunque se volete parlare di sabbie qui, solo se sono quelle di dragaggio, vi consiglio di spostarvi con la discussione sul thread delle spiagge
basilisco87
00martedì 24 ottobre 2017 15:00
Re: Re:
Giap1, 24/10/2017 09.21:



Il discorso era un altro.le Hawaii hanno spiagge nere e sono frequentatissime,non capisco perché noi dobbiamo sostituire le nostre spiagge nere con spiagge bianche.se permetti è na grande stronzata



allora su questo siamo d'accordo, non è il colore di una spiaggia a determinarne la bellezza o meno
Madeco
00martedì 6 febbraio 2018 19:13
Il consorzio privato a cui erano state affidate le terme di Agnano è stato messo alla porta dal Comune per mancati pagamenti ai lavoratori ed al comune stesso. Adesso, invece del bando per l'affidamento trentennale del servizio, si dovrebbe procedere con la vendita delle quote di maggioranza della società comunale Terme di Agnano (che era in liquidazione).
paolo.pfdl1984
00martedì 6 febbraio 2018 22:24
Ma dico io tutti il comune di Napoli se li trova sti puzzafamm! Ma che cavolo possibile che non esistono imprenditori seri? Eppure parliamo di un sito dalle potenzialità infinite.

Davvero i nostri prenditori stanno così con le pezze al culo?
Mark Corleone
20mercoledì 14 febbraio 2018 12:27
Baia di Trentaremi, via alla bonifica

Una denuncia vecchia di sessant'anni, un allarme più volte lanciato. Che oggi trova finalmente una risposta. Parte la bonifica della spiaggia di Trentaremi, all'interno dell'area marina protetta Gaiola. Un gruppo di rocciatori è già in azione al Parco Virgiliano: spiccona la falesia soprastante la baia per arginare il rischio frane. Entro le prossime due settimane inizierà l'intervento di una squadra dell'Autorità portuale, che ha finanziato con 182mila euro le attività di ripulitura.

È un primo passo per soccorrere la spiaggia, una delle più belle di Napoli, ma sotto sequestro dal 2014 su indicazione della capitaneria di porto per la presenza di materiale tossico (tra cui amianto) lì sversato negli anni '50 e '60. Una parte del costone sotto il Parco virgiliano è una montagna di rifiuti speciali che degrada verso il mare. La prima denuncia risale al 1960, quando "Italia nostra" documentò "uno dei più gravi attentati al paesaggio napoletano, trasformato in scaricatoio".

La colmata oggi è sigillata, "tombata" in sicurezza: sul terreno che copre migliaia di tonnellate di rifiuti crescono artemisia e lentisco. È la parte sottostante il problema: l'azione erosiva del mare ha sgretolato la roccia, riportando alla luce scarti sepolti di lavorazioni dell'Ilva di Bagnoli, tubi di amianto, detriti. Si aggiungono i tanti rifiuti urbani portati a riva dalle onde. Ora le cose cambiano.

"È un traguardo storico - dice Maurizio Simeone, presidente del Centro studi Gaiola, che gestisce l'area marina su incarico della soprintendenza - da dieci anni denunciamo l'emergenza Trentaremi. Nel 2009 ottenemmo un sopralluogo di Protezione civile e Vigili del fuoco". Il risultato portò anche all'apertura di un'indagine sul rischio di inquinamento del sito e successiva messa in sicurezza. Ma la pratica si bloccò a causa delle condizioni del costone, a rischio frana. Per questo, anche dopo la pulitura, l'accesso rimarrà interdetto per il pericolo di smottamento. L'equipe del Centro studi prosegue la sua battaglia: nel 2010 avvia un'ispezione subacquea, scoprendo che l'eternit è finito anche nei fondali. "Abbiamo continuato a inviare dossier al ministero dell'Ambiente".

Dopo il sequestro, nel 2015 c'è un nuovo sopralluogo, condotto con la capitaneria e l'Agenzia regionale per la protezione ambientale, dato che il mare aveva restituito ulteriore immondizia, tra cui condotte in fibrocemento e scarti degli altiforni Ilva. "Stavolta - riprende Simeone - grazie alla sezione Ambiente della capitaneria di porto di Napoli e al giudice Manuela Persico si è creato un tavolo tecnico tra noi, la Regione, Città metropolitana, Comune, Autorità portuale, capitaneria di porto, soprintendenza archeologica, Asl e Arpac".

Il progetto "per la rimozione rifiuti dall'arenile della Baia di Trentaremi" è stato approntato nel giugno 2016 da Gennaro Cammino, ingegnere dell'Autorità portuale. Gli incarichi sono stati suddivisi: la Gaiola ha offerto collaborazione coi propri esperti, la Città metropolitana si è accollata la messa in sicurezza del costone, mentre la capitaneria garantirà il corretto svolgimento della bonifica. "A loro va il nostro ringraziamento - conclude Simeone - ora è fondamentale attuare un secondo progetto di recupero: la Soprintendenza ha chiesto che si attuino soluzioni definitive per evitare che il mare continui a erodere la scarpata, rispargendo sulla spiaggia altro materiale".


Finalmente, questa è una grande notizia.
napoli.repubblica.it/cronaca/2018/02/14/news/trentaremi-18...


PS
Ma quanti danni ha fatto e continua a fare l'ilva a questa città?
basilisco87
00mercoledì 14 febbraio 2018 14:11
ma questa notizia è veramente stupenda!!
zola89@
00giovedì 15 febbraio 2018 01:00
Notizia straordinaria su Trentaremi. Basteranno 180 mila euro per bonificare?

Speriamo di sì!
Mark Corleone
10martedì 20 febbraio 2018 11:30
«Canoe, pedalò e bar sulla spiaggia: così riqualificheremo il Lido Mappatella»


«Il Lido Mappatella affidato con un bando alle associazioni da giugno a novembre per fare sport acquatici, affittare canoe, kayak e pedalò e avere un piccolo bar sulla spiaggia per ristorare i bagnanti. In cambio, i gestori si impegnerebbero a garantire la pulizia del lido e ad installare a proprie spese bagni e docce. Alla Rotonda Diaz il gazebo per prenotare le attività». Ecco l’ultima idea per l’estate del Comune di Napoli. A lanciare la proposta Daniela Villani, delegata al Mare di Palazzo San Giacomo: «L’idea – spiega – studiata in collaborazione con l’Autorità Portuale, è di valorizzare le spiagge pubbliche di Napoli, sottraendole all’illegalità, ma senza pregiudicarne la vocazione popolare. L’accesso sarà sempre libero e gratuito per tutti. Per questo pensiamo che il bando non includerà anche l’affitto di sedie e ombrelloni». Per partire, però, servirà anche l’ok della Soprintendenza. «Tutte le installazioni saranno temporanee», precisa Villani, che sulle date non si sbilancia: «Vorremmo partire quest’anno, ma dipenderà dai tempi tecnici».

L’iniziativa è emersa a margine del convegno «L’emergenza idrica e la dissalazione dell’acqua marina: impatti e normativa», organizzato dall’associazione Marevivo, presso il Circolo Canottieri di Napoli.

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