15 agosto 1960
Giunta a poche decine di metri dalla stazione cittadina, la teleferica della funivia del Faito, partita a monte poco meno di 8 minuti prima (si dice stesse compiendo la diciassettesima corsa della giornata, numero notoriamente avverso a molti scaramantici), molto probabilmente per la troppa velocità raggiunta, ebbe a sganciarsi in prossimità del primo pilone, precipitando all’imbocco del sottostante tunnel ferroviario.
Nella sciagura persero la vita 4 persone: il commerciante ortofrutticolo stabiese Francesco Cimmino ed il figlio Luigi (di appena 9 anni), il conduttore della cabina Alberto Lanza (40enne) di Cercola ed il pensionato (71enne) Girolamo Di Costanzo di Napoli, tutti estratti dalle lamiere contorte della cabina.
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La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso