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Ieri era di nuovo abbassato.
Riporto questo
Incroci da incubo e ingorghi all’ora di punta. Smog alle stelle
STELLA CERVASIO
SONO le 17.30 nella piazza Sannazaro dimezzata. L’ingorgo è colossale. Tutti i giorni nelle ore di punta e non solo. Da quando è crollato il palazzo della Riviera di Chiaia. «Dove sono gli ingegneri del Comune? Come hanno potuto fare una cosa simile», grida uno da un’auto. E questo è niente. Ieri mattina alle 9, quando da Posillipo, via Petrarca e Fuorigrotta sulla piazza era stato convogliato l’impossibile senza più avere lo sfogo di via Giordano Bruno, i condomini dell’edificio dei Fratelli La Bufala e del palazzo della Pirelli si sono affacciati gridando a squarciagola per superare i clacson assordanti: «Basta, stiamo impazzendo
».
La coda per arrivare in piazza,
sul lungomare imprigionato, comincia all’altezza del Consolato americano. È salva la pista ciclabile diventata però una pista moto-ciclabile. Eccoci tornati ai vecchi tempi in cui la larghezza dei marciapiedi era una garanzia di inciviltà: motorini ovunque. All’imbocco della piazza da via Sannazaro, vicino alla lavanderia Capri,
il baretto delle Donuts e il ristorante Gilda non sanno che fare: i centauri salgono sul marciapiedi e a momenti investono i passanti. Un’anziana con due piccoli cani l’hanno scansata per un pelo. E lei è morta di paura.
«Abbiamo pensato di mettere i tavolini in mezzo per non farli passare. Ma siamo a Napoli: guardateli, ma non vi fate vedere», dicono al bar. «C’è stata un’emergenza, bisognava andare fino in fondo — è il parere di Aurelio Dalla Vecchia, due Olimpiadi di vela, ‘84 e ‘88, fratello del presidente del Circolo Savoia, Pippo — la situazione è insostenibile per inquinamento acustico e ambientale. I flussi di traffico provenienti da Fuorigrotta e dal Lungomare si incrociano creando un imbuto con via d’uscita viale Gramsci o direzione corso Vittorio Emanuele ».
L’altro punto critico è l’aiuola creata per dividere il flusso proveniente da via Caracciolo-Chalet di Mergellina da quello che arriva da senso inverso, lato aliscafi: «Hanno impiegato
tre giorni per farla, ne basterebbero due per eliminarla». Una macchina è già andata a sbatterci contro, distruggendo mezza rastrelliera per le bici che ora è contorta e transennata. Niente più semafori. E piedi sull’acceleratore no-limits.
Due giovani vigili con l’aria affranta fischiano senza tregua e per bloccare le auto si lanciano in mezzo alla strada brandendo la paletta: «Non si possono salvare capra e cavoli», ammonisce uno col pizzetto. «E tenete conto che tra mezz’ora sarà buio e noi saremo invisibili alle auto. Non ci hanno ancora fornito le uniformi. Potrebbero investirci e nessuno se ne accorgerebbe».
L’assessore Donati, alle 19.15 è impegnata in pregiunta, dice solo: «Chiederò ai vigili un supplemento di controllo
».
fonte:
La Repubblica
Aldilà del tono catastrofista, le considerazioni sull'aiuola, peraltro da me anticipate in tempi non sospetti, sono più che legittime.
[Modificato da Coma White 20/03/2013 13:21]
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